Il maestro Carmine Santaniello eletto direttore del Conservatorio di Napoli
Il maestro Carmine Santaniello è il nuovo direttore del Conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli.
Già direttore uscente del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, ha vinto il ballottaggio con la professoressa Angela Morrone, ottenendo 64 preferenze su 102 votanti.
Santaniello succede ad Elsa Evangelista, che per sei anni ha diretto il prestigioso e storico istituto napoletano di Alta Formazione Musicale.
Concerti a Napoli dal 26 giugno al 2 luglio 2017
Questi gli appuntamenti previsti dal 26 giugno al 2 luglio 2017:
Martedì 27 giugno, alle ore 18.00, presso la sala Chopin (piazza Carità, 6), per i “Pomeriggi in Concerto” dell’Associazione Napolinova, recital della pianista Stella Sanna
Programma
S. Rachmaninov: Preludi nn. 1, 2 e 4
F. Liszt:
Un sospiro
Mefisto Valzer
R. Schumann: Studi sinfonici
Ingresso libero
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Mercoledì 28 giugno, alle ore 19.30, presso la Cappella del Tesoro di San Gennaro (Duomo), concerto del Coro Mysterium Vocis, diretto da Rosario Totaro, con la partecipazione di Alessandro Caro e Marcello Della Gatta (tenori), Roberto Gaudino (baritono), Giuseppe Naviglio (basso), Carlo Maria Barile (organo), Franco Pavan (tiorba), Stefano Magliaro (viola da gamba)
Programma
G. M. Trabaci: Passio secundum Matthæum
Ingresso libero
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Mercoledì 28 giugno, alle ore 20.30, nella Basilica di San Giovanni Maggiore (rampe san Giovanni Maggiore), concerto conclusivo della Primavera Musicale della Nuova Orchestra Scarlatti con la partecipazione della Nuova Orchestra Scarlatti e dell’Orchestra Scarlatti Junior, dirette da Francesco Aliberti, con la partecipazione di Wang Siyi (soprano), Alaa Al-Amoudi (voce), Naomi Rivieccio (soprano), Jiang Shanhe (baritono), Feng Xiaoshun (mezzosoprano), i Pueri Cantores Montemurro, Liu Xiaoxia, i giovanissimi ballerini della scuola Yongen e la voce recitante di Qin Jun
Programma
“I Suoni della Seta” – Sinfonia di Marco Polo, con brani tratti da Vivaldi, Paisiello, danze balcaniche, danze mongoliche, melodie antiche e moderne del Mediterraneo, elaborazioni inedite di brani vocali e strumentali cinesi rielaborate da Federico Odling
Ingresso libero
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Giovedì 29 giugno, alle ore 19.00, nella chiesa di San Gennaro all’Olmo (v. S. Gregorio Armeno, 35), concerto del Coro Polifonico Luna Nova, diretto da Carmine Matino
Programma
G. P. da Palestrina: Jesu Rex Admirabilis
A. Perrucci, riel. R. de Simone, arr.: A. Ferrigno: Canzone del Pescatore (da “La Cantata dei pastori”)
H. Arlen (elaborazione: S. Eielsen): Over the rainbow
L. Cohen: Hallelujah
G. P. da Palestrina: O Bone Jesu
W. A. Mozart: Ave Verum Corpus K. 618
P. McCartney – J. Lennon (elaborazione: C. Caravano): Michelle
G. F. Haendel: Lascia ch’io pianga (da “Rinaldo”
G. B. Pergolesi: Fac ut ardeat (dallo “Stabat Mater”)
W. A. Mozart: Dies Irae (dal “Requiem” K. 626)
Costo del biglietto: 7 Euro
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Giovedì 29 giugno, alle ore 20.00, presso la Sala del Toro Farnese e la Sala dei Tirannicidi del Museo Archeologico Nazionale, nell’ambito del ciclo “Miti di Musica”, organizzato dall’Associazione Alessandro Scarlatti, ScarlattiLab Electronics, a cura di Agostino Di Scipio e Giancarlo Turaccio in collaborazione con il Conservatorio Alfredo Casella de l’Aquila e del Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno.
Programma
Sala dei Tirannicidi, ore 20.00
Apollo citaredo in basalto: M. Scamarcio
Gladiatori e Tirannicidi: Napoli Soundscape
Urania: Chiara Mallozzi
Sala del Toro Farnese, ore 20.30
Performance musicale di Giancarlo Turaccio e Agostino Di Scipio
Costo del biglietto: 2 Euro (tariffa ingresso serale al Museo Nazionale)
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Giovedì 29 giugno, alle ore 20.15, nella veranda neoclassica di Villa Pignatelli, per la stagione del “Maggio della Musica”, concerto dell’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini, diretta da Giambattista Giocoli
Programma
G. Rossini (arr. Vincenzo Gambaro): Il barbiere di Siviglia smart
Costo del biglietto
Intero: 20 Euro
Ridotto: 15 o 10 Euro
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Venerdì 30 giugno, alle ore 16.30, con replica alle ore 17.30, presso Music City Hall nella chiesa di San Severo al Pendino (v. Duomo 286), “T’Aggio Voluto Bene”, concerto dell’Ensemble Barocco “Le Musiche da Camera” formato da Rosa Montano (mezzosoprano), Egidio Mastrominico (violino di concerto), Leonardo Massa (violoncello), Debora Capitanio (clavicembalo).
In programma musiche del Settecento napoletano
Costo del biglietto
Intero: 10 Euro
Ridotto: 8 Euro
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Sabato 1 luglio, alle ore 11.30, con repliche alle ore 16.30 e alle ore 17.30, presso Music City Hall nella chiesa di San Severo al Pendino (v. Duomo 286), “T’Aggio Voluto Bene”, concerto dell’Ensemble Barocco “Le Musiche da Camera”, formato da Francesco Divito (soprano), Egidio Mastrominico (violino di concerto), Leonardo Massa (violoncello), Debora Capitanio (clavicembalo).
In programma musiche del Settecento napoletano
Costo del biglietto
Intero: 10 Euro
Ridotto: 8 Euro
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Sabato 1 luglio, alle ore 19.00, presso il Centro Culturale Domus Ars (v. S. Chiara 10c), l’Associazione Domenico Scarlatti propone il concerto del Quartetto Gagliano, formato da Carlo Dumont e Sergio Carnevale (vioini), Gianfranco Conzo (viola) e Manuela Albano (violoncello).
Programma
F. J. Haydn: Quartetto in re minore, op. 76, n. 2 “delle Quinte”
G. Puccini: Crisantemi
F. Schubert: Quartetto per archi n. 13 in la minore, op. 29, D. 804 “Rosamunda”
Costo del biglietto: 10 Euro
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Domenica 2 luglio, alle ore 11.30, presso la Chiesa di S. Angelo a Nilo (Piazzetta Nilo), per Convivio Armonico di Area Arte, nell’ambito della rassegna “I Concerti del Donatello”, recital dell’Ensemble Barocco “Le Musiche da Camera” di Napoli, formato da Francesco Divito (soprano), Rosa Montano (mezzosoprano), Renata Cataldi (traversiere), Egidio Mastrominico (violino di concerto), Leonardo Massa (violoncello), Debora Capitanio (clavicembalo).
In programma musiche di Cecere, Mancini, Mascitti, Latilla, Caputi, Angrisani, Matteis, Haendel
Costo del biglietto: 6 Euro (8 Euro con aperitivo al Museum Shop & Bar)
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Sabato 24 giugno a Benevento finale del concorso per la sezione Pop Rock della dodicesima edizione del “Premio Nazionale delle Arti”, evento dedicato a Pino Daniele
Manca poco al gran finale del concorso per la sezione pop rock della dodicesima edizione del “Premio Nazionale delle Arti”, quest’anno dedicata al musicista Pino Daniele!
Il concorso è promosso, ogni anno, dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca “Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore”.
Domani, sabato 24 giugno, nella suggestiva cornice del Teatro Romano di Benevento (via Port’Arsa, 1 – ingresso gratuito – ore 20.00) si terrà infatti il concerto e gran finale per la sezione Pop Rock, con l’orchestra Ritmo Sinfonica del Conservatorio Nicola Sala, diretta dal M° Gianluca Podio.
Già presente in qualità di membro della commissione Pop Rock, durante la serata si esibirà Teresa De Sio.
Condurrà l’evento Ida Di Martino di Radio Kiss Kiss Italia, partner della finale Pop Rock promossa dal Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento.
La serata sarà a ingresso è gratuito, ma sarà istituita anche una raccolta fondi per la OPEN ONLUS (Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma – nata per volere di genitori, medici e ricercatori da anni impegnati nella lotta contro i tumori solidi che colpiscono i bambini).
Al vincitore del Premio Nazionale delle Arti sezione Pop Rock verranno assegnati una borsa di studio offerta dal Pino Daniele Trust Onlus, in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, e la possibilità di incidere i brani presentati avvalendosi dello studio di registrazione del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” di Benevento.
Inoltre saranno assegnati i tre premi speciali come “Miglior chitarrista”, “Miglior interprete vocale” e “Miglior bassista”, ai quali verranno offerti strumenti musicali dal Pino Daniele Trust Onlus in collaborazione con Mogar Music distributore italiano dei marchi Ibanez, Zoom e IK Multimedia e dalla Galli Strings produttore di corde Galli.
Per maggiori informazioni: www.conservatorio.bn.it
«La disciplina nello studio della musica è stata per Pino una costante – dichiara Alessandro Daniele, Presidente del Pino Daniele Trust Onlus – oggi attraverso il Pino Daniele Trust Onlus, e grazie alla collaborazione e alla sensibilità del MIUR/AFAM, è possibile trasferire alle nuove generazioni quei valori e quelle peculiarità di Pino che attraverso la propria identità culturale ne ha fatto lo snodo di un processo aperto al cambiamento, un esempio di ricerca e contaminazione che tradotto in musica ha rappresentato per i musicisti una rivoluzione epocale. Il settore musicale del Premio Nazionale delle Arti nel segno di Pino rappresenta una moneta di scambio di libera circolazione. Tenere viva la sua opera aiuterà le nuove generazioni a recuperare quel senso di bellezza e di rispetto per tutti i popoli del mondo».
Il sostegno, le borse di studio istituite per i vincitori delle due sezioni e l’impegno dedicato a questa iniziativa sono un’ulteriore conferma dell’attenzione del Pino Daniele Trust Onlus nei confronti dei giovani talenti.
Il Pino Daniele Trust Onlus è l’Ente no profit per le iniziative culturali e musicali in nome di Pino Daniele: la missione è quella di valorizzare il grande patrimonio artistico e umano che ha lasciato, promuovendo iniziative di interesse culturale in ambito musicale, lo studio della musica e della sua contaminazione nelle culture del pianeta.
Milano, 23 giugno 2017
Ufficio Stampa Pino Daniele Trust Onlus: Parole & Dintorni
(Sara Bricchi – sara@paroleedintorni.it)
Ufficio Stampa Conservatorio di Milano: Raffaella Valsecchi
ufficiostampa@consmilano.it
Ufficio Stampa Conservatorio di Benevento:
Augusto Ozzella info@augustoozzella.com
Rossella Vendemia rossella.vendemia@gmail.com
Responsabile Progetti Alta Formazione Musicale Pino Daniele Trust Onlus:
Fabrizio Bianco f.bianco@pinodanieletrustonlus.org
Concerti a Napoli dal 19 al 25 giugno 2017
Questi gli appuntamenti previsti dal 19 al 25 giugno 2017:
Lunedì 19 giugno, alle ore 18.00, nella Sala Scarlatti del Conservatorio, per “I Venerdì Musicali”, concerto in ricordo di Flora Gallo con la partecipazione del duo formato da Liliana Bernardi (violino) e Paola Volpe (pianoforte)
Programma
W. A. Mozart: Sonata in si bemolle KV 454 n. 40
Fanny Mendelssohn: Adagio in mi maggiore per violino e pianoforte
Teresa Procaccini: Fantasia
Clara Wieck Schumann: Romanze
Lili Boulanger: Notturno
C.-A. de Bériot: Fantasia da balletto
Costo del biglietto: 5 Euro
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Lunedì 19 giugno, alle ore 20.30 (Turno S / P), al Teatro di San Carlo, per la Stagione cameristica 2016-2017, concerto del Quartetto del San Carlo, formato da Cecilia Laca e Luigi Buonomo (violini), Antonio Bossone (viola) e Patrizio Serino (violoncello) con la partecipazione del mezzosoprano Marina Comparato, della flautista Silvia Bellio e del pianista Gianni Gambardella
Programma
M. Ravel
Histoires naturelles, cinque melodie su testo di J. Renard per voce e pianoforte
Chansons madécasses, tre melodie su testi di E.-D. de Parny per voce, flauto, pianoforte e violoncello
Quartetto per archi in fa maggiore
Costo del biglietto
Intero (Tariffa VIII)
da 45 a 25 Euro
Palco Reale: 150 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone (Tariffa XVII)
da 41 a 23 Euro
Palco Reale: 135 Euro
Gruppi oltre 20 persone (Tariffa XVIII)
Da 38 a 21 Euro
Palco Reale: 128 Euro
Programmi di Membership (Tariffa XIX)
Da 36 a 20 Euro
Palco reale: 120 Euro
Giovani under 30 / Anziani over 65 * (Tariffa XI)
Ultime due file di platea: 20 Euro
Palchi laterali: 15 Euro
*con reddito minimo come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015 e/o titolari di Social Card
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Martedì 20 giugno, alle ore 17.00, presso Palazzo Zevallos Stigliano (v. Toledo, 185), a chiusura della giornata di studio “Intorno ai Musici di Caravaggio”, concerto del Madrigalistic Ensemble, formato da Rosa Andreone e Lia Scognamiglio (soprani), Davide Troìa (alto e direttore), Rosario Cantone e Leopoldo Punziano (tenori), Sergio Petrarca (basso) con la partecipazione di Matteo Pigato (sopranista), Diego Leverić (liuto), Giuseppe Guida (violino barocco), Maurizio Rea (cornetto)
In programma madrigali e mottetti “dipinti” da Caravaggio e appartenenti alla produzione di Kapsberger, Arcadelt, Layolle, Berchem, Baulduin, Tracetti
Ingresso libero
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Martedì 20 giugno, alle ore 20.00 (Turno C / D), con replica mercoledì 21 giugno, alle ore 18.00 (Fuori abbonamento), al Teatro di San Carlo, per la stagione lirica 2016-2017, allestimento dell’opera “Manon Lescaut”, dramma lirico in quattro atti di Giacomo Puccini su libretto di Domenico Oliva e Luigi Illica
Direttore: Daniel Oren
Regia: Davide Livermore
Scene: Gioforma e Davide Livermore
Costumi: Giusi Giustino
Video Design: D-wok
Assistente alla regia: Alessandra Premoli
Scenografi collaboratori: Giò Forma Studio Associato
Assistente ai Costumi: Concetta Nappi
Personaggi ed interpreti
Manon Lescaut: Ainhoa Arteta (20 giugno) / Maria José Siri (21 giugno)
Renato Des Grieux: Roberto Aronica / Murat Karahan
Lescaut: Alessandro Luongo
Geronte Ravoir: Carlo Striuli
Edmondo: Francesco Marsiglia / David Ferri Durà
Un Musico: Monica Bacelli / Miriam Artiaco
Il maestro di ballo: Cristiano Olivieri
Un sergente degli arcieri: Angelo Nardinocchi
Il comandante di marina: Costantino Finucci
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Costo del biglietto
Intero (Tariffa IV)
da 95 a 35 Euro
Palco Reale: 300 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone (Tariffa XVII C)
da 86 a 32 Euro
Palco Reale: 270 Euro
Gruppi oltre 20 persone (Tariffa XVIII C)
Da 81 a 30 Euro
Palco Reale: 255 Euro
Programmi di Membership (Tariffa XIX C)
Da 76 a 28 Euro
Palco Reale: 240 Euro
Giovani under 30 / Anziani over 65 * (Tariffa X)
Ultime due file di platea: 30 Euro
Palchi laterali: 25 Euro
*con reddito minimo come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015 e/o titolari di Social Card
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Mercoledì 21 giugno, dalle ore 19.00, presso i gradini e la chiesa di Santa Caterina da Siena (v. S. Caterina da Siena, 38), nell’ambito della Festa Europea della Musica 2017, in occasione dell’inaugurazione del progetto di rigenerazione urbana dello slargo e delle scale di Santa Caterina da Siena, concerto del Coro di Voci bianche di San Rocco e del Coro del 48° Circolo di Napoli, diretti da Salvatore Murru
Programma
Dmitrij Kabalevsky: “Good Night”
G. Panariello:
“La volpe e l’uva”
“La cicala e la formica”
“C’era una volta”
“Non è la forza”
(da “Al lupo, al lupo!”)
B. Coulais
“Vois sur ton chemin”
“Caresse sur l’Océan”
(da “Les Choristes”)
Tradizionale: “Compère Guilleri”.
Ingresso libero
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Mercoledì 21 giugno, alle ore 19.00, al Maschio Angioino, in occasione della Festa Europea della Musica 2017, il Centro Iniziative Didattico Musicali NaturalMenteMusica propone un concerto di giovani e giovanissimi interpreti
In programma musiche di Schumann, Mozart, Cimarosa, Chopin, Liszt, Tárrega, Granados
Ingresso libero
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Mercoledì 21 giugno, alle ore 20.30, presso il Convento di San Domenico Maggiore (via S. Domenico Maggiore, 18), in occasione della Festa Europea della Musica, concerto dell’Ensemble Comtessa de Dia, diretto dal maestro Ferdinando de Martino
Programma
G. Domenico da Nola:
Sa che te dic’Amor
St’amaro core
Enrico VIII: Pastime with Good Company (The Kynges Ballade) –
Estampie (strumentale)
O. di Lasso:
Sto core mio
Saccio ‘na cosa
G. Pierluigi da Palestrina: Da così dotta man
Saltarello (strumentale)
B. Donato: No pulice
O. di Lasso: La cortesia
G. de Machaut: Chanson Balladée (strumentale)
L’homme armé (strumentale)
O. di Lasso: Ad altre le voi dare
F. Azzaiolo: Sentomi la formicula
P. Attaignant: Tourdion
Ingresso libero
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Giovedì 22 giugno, alle ore 20.00, al Museo Archeologico Nazionale, nell’ambito del ciclo “Miti di Musica”, organizzato dall’Associazione Alessandro Scarlatti, “Flauto Mito Antico, Sogno Futuro” con la partecipazione di Giovanni Trovalusci (flauto) e Giuseppe Silvi (regia del suono)
Programma
Anonimo: Piccoli brani barocchi a imitazione del canto degli uccelli per traversiere
K. Saariaho: Laconisme de l’Aile per flauto e elettronica
J.-M. Hotteterre “Le Romain”: Ecos per flauto traversiere ed elettronica
Vittorio Montalti: Labyrinthes per flauto basso ed elettronica
Giuseppe Silvi: Preludio al soffio per flauto ed elettronica
Giacinto Scelsi: Mantram – canto anonimo per strumento basso (versione per flauto solo di Gianni Trovalusci)
Claude Debussy: Syrinx per flauto
Silvia Lanzalone: Eleghos per flauto aumentato ed elaborazione elettronica
Costo del biglietto: 2 Euro (tariffa ingresso serale al Museo Archeologico Nazionale)
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Giovedì 22 giugno, alle ore 20.00, nella chiesa di S. Pasquale a Chiaia (piazza S. Pasquale, 12), per la rassegna estiva “I concerti di San Pasquale a Chiaia”, concerto del Coro Vocalia, diretto da Luigi Grima e accompagnato al pianoforte da Stefano Innamorati
In programma musiche di Mancini, Kern, Morricone, Bernstein, Gershwin
Seguirà un rinfresco nel chiostro preparato dagli chef del Ristoro.
Ingresso libero
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Venerdì 23 giugno, alle ore 19.30, nella chiesa dei SS. Marcellino e Festo (Largo S. Marcellino), per la Primavera Musicale della Nuova Orchestra Scarlatti, concerto del Quartetto Mitja, formato da Giorgiana Strazzullo (I violino), Sergio Martinoli (II violino), Carmine Caniani (viola) e Veronica Fabbri (violoncello)
In programma musiche di Beethoven e Verdi
Costo del biglietto
Intero: 10 Euro
Ridotto AMI Scarlatti: 5 Euro
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Domenica 25 giugno, alle ore 11.30, presso la Chiesa di S. Angelo a Nilo (Piazzetta Nilo), per Convivio Armonico di Area Arte, nell’ambito della rassegna “I Concerti del Donatello – Duetti alla Napolitana”, recital del duo formato da Renata Cataldi (traversiere) ed Egidio Mastrominico (violino barocco)
In programma musiche di Matteis, Caresana, Guerini, Vinci, Cecere, Quantz, Hasse
Costo del biglietto: 6 Euro (8 Euro con aperitivo al Museum Shop & Bar)
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Domenica 25 giugno, alle ore 18.00, presso la veranda neoclassica di Villa Pignatelli, per il “Maggio della Musica”, nell’ambito del “Festival Brahmsiano”, concerto del Sestetto Stradivari, formato da David Romano e Marlène Prodigo (violini), Raffaele Mallozzi e David Bursack (viole), Diego Romano e Sara Gentile (violoncelli)
Programma
J. Brahms:
Quintetto per archi n. 1 in fa maggiore, op. 88
Sestetto n. 2 in sol maggiore per archi, op. 36
Costo del biglietto
Intero: 20 Euro
Ridotto: 15 o 10 Euro
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Domenica 25 giugno, alle ore 19.30, presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (via Pietrarsa – San Giovanni a Teduccio), l’associazione Mousikè propone il concerto inaugurale della rassegna “Sinfonie sul Mare”, con la partecipazione del soprano Romina Casucci, accompagnata al pianoforte dal maestro Luciano Ruotolo
In programma musica operistica
Contributo: 4 Euro (comprensivo di concerto, tour serale del Museo e degustazione di vini offerti da Vitignoitalia)
Prenotazione obbligatoria:
online: www.associazionemousike.com
telefonica: +393402399453
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Sabato 17 giugno l’Associazione I Cavalieri della Tavola Balorda ospitano DUETS_CONTAMINAZIONI di Susanna Canessa e Monica Doglione
Sabato 17 giugno 2017, alle ore 20.30, Susanna Canessa e Monica Doglione presentano DUETS_CONTAMINAZIONI, con Luca Guida (voce e percussioni), presso I Cavalieri della Tavola Balorda, Via S. Maria 202c Quarto (Napoli)
A seguire la cena de I Cavalieri e una sorpresa inaspettata.
Contributo associativo: € 20.
Info e prenotazioni ai n. 3478075002 3371114477
prenota anche tramite questo link:
https://susannacanessa.wordpress.com/about/prenota/
“Contaminare” è ricercare similitudini nella melodia ed armonia e fondere in un unico brano canzoni apparentemente diverse tra loro.
Così come passare da uno stile ad un altro, dal folk al jazz, dal classico al moderno, sempre all’interno di una stessa esecuzione… E non solo, ma anche intrecciare famosissime cover italiane con le versioni originali meno conosciute. Questa è la nuova ricerca di Susanna Canessa e Monica Doglione fatta attraverso la selezione di alcuni brani del vasto repertorio DUETS, che va dal folk americano al Trio Lescano, passando per i classici napoletani ed italiani e che ha permesso così di creare degli arrangiamenti unici.
Nella musica è molto importante sperimentare e osare:
Tutto questo è DUETS_CONTAMINAZIONI
Vi aspettiamo!
Susanna Canessa e Monica Doglione
Vai all’Evento facebook: clicca qui
Duets: la nostra pagina Facebook:
https://www.facebook.com/duetscanessadoglione/
Saranno disponibili alcune copie a metà prezzo del Cd Nefeli acquistabili dopo il Concerto.
Concerti a Napoli dal 12 al 18 giugno 2017
Questi gli appuntamenti previsti dal 12 al 18 giugno 2017:
Lunedì 12 giugno, alle ore 18.00, presso il Circolo Posillipo (v. Posillipo, 5), l’Associazione Amici del San Carlo propone un incontro di approfondimento su Manon Lescaut di Giacomo Puccini curato dal professor Massimo Lo Iacono
Ingresso libero
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Martedì 13 giugno, alle ore 18.00, nella Sala Scarlatti del Conservatorio, per “I Venerdì Musicali”, concerto del pianista Francesco Pareti con la partecipazione di Maria Luisa Bigai (voce recitante)
Programma
F. Schubert:
Sonata in la maggiore D. 664
Sonata in la maggiore D. 959
Lettura di un testo liberamente tratto da “Il romanzo del Pianoforte. L’eroe segreto del XIX secolo” di Dieter Hildebrandt.
Costo del biglietto: 5 Euro
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Martedì 13 giugno, alle ore 21.00, nella chiesa di S. Caterina da Siena (v. S. Caterina da Siena, 38), nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia, in collaborazione con la Fondazione Pietà de’ Turchini, allestimento di “Clorinda Andreana, fantasia per camera da musica e da teatro”, con Arianna Calgaro, Ludovica Castellani, Michela Degano, Marika Tesser, Antonella Zaggia
burattini: Antonella Zaggia
soprano: Benedetta Corti
arciliuto e chitarra barocca: Elisa La Marca, Giovanni Bellini
luci di Alfio Spento
Drammaturgia e realizzazione teatrale: Piermario Vescovo – Antonella Zaggia
Percorso musicale ideato da Roberto Festa
Costo del biglietto
(acquistabile al seguente link:
http://188.9.59.173/tolonline/frmrepliche.aspx?idman=4127&idpv=149)
Intero: 8 Euro
Ridotto (Under 30 – over 65): 5 Euro
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Giovedì 15 giugno, alle ore 20.00, al Museo Archeologico Nazionale, nell’ambito del ciclo “Miti di Musica”, organizzato dall’Associazione Alessandro Scarlatti, concerto con la partecipazione dell’Ensemble Dissonanzen, formato da Enzo Salomone (voce e elettronica), Francesco D’Errico (pianoforte digitale e sintetizzatore), Ciro Longobardi (tastiera digitale e campioni), Tommaso Rossi (flauti).
In programma brani ispirati alle liriche di Michele Sovente
Costo del biglietto: 2 Euro (tariffa ingresso serale al Museo Nazionale)
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Giovedì 15 giugno, alle ore 20.30 (Turno A), con repliche venerdì 16 giugno, alle ore 20.00 (Fuori abbonamento), sabato 17 giugno, alle ore 18.00 (Turno B) e domenica 18 giugno, alle ore 17.00 (Turno F), al Teatro di San Carlo, per la stagione lirica 2016-2017, allestimento dell’opera “Manon Lescaut”, dramma lirico in quattro atti di Giacomo Puccini su libretto di Domenico Oliva e Luigi Illica
Direttore: Daniel Oren
Regia: Davide Livermore
Scene: Gioforma e Davide Livermore
Costumi: Giusi Giustino
Video Design: D-wok
Assistente alla regia: Alessandra Premoli
Scenografi collaboratori: Giò Forma Studio Associato
Assistente ai Costumi: Concetta Nappi
Personaggi ed interpreti
Manon Lescaut: Maria José Siri (15 e 17 giugno) / Ainhoa Arteta (16 e 18 giugno)
Renato Des Grieux: Roberto Aronica / Murat Karahan
Lescaut: Alessandro Luongo
Geronte Ravoir: Carlo Striuli
Edmondo: Francesco Marsiglia / David Ferri Durà
Un Musico: Monica Bacelli / Miriam Artiaco
Il maestro di ballo: Cristiano Olivieri
Un sergente degli arcieri: Angelo Nardinocchi
Il comandante di marina: Costantino Finucci
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Costo del biglietto
Giovedì 15 giugno (Turno A)
Intero (Tariffa II)
da 130 a 40 Euro
Palco Reale: 400 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone (Tariffa XVII A)
da 117 a 36 Euro
Palco Reale: 360 Euro
Gruppi oltre 20 persone (Tariffa XVIII A)
Da 111 a 34 Euro
Palco Reale: 340 Euro
Programmi di Membership (Tariffa XIX A)
Da 104 a 32 Euro
Palco Reale: 320 Euro
Venerdì 16 giugno (Fuori abbonamento)
Intero (Tariffa IV)
da 95 a 35 Euro
Palco Reale: 300 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone (Tariffa XVII C)
da 86 a 32 Euro
Palco Reale: 270 Euro
Gruppi oltre 20 persone (Tariffa XVIII C)
Da 81 a 30 Euro
Palco Reale: 255 Euro
Programmi di Membership (Tariffa XIX C)
Da 76 a 28 Euro
Palco Reale: 240 Euro
Giovani under 30 / Anziani over 65 * (Tariffa X)
Ultime due file di platea: 30 Euro
Palchi laterali: 25 Euro
*con reddito minimo come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015 e/o titolari di Social Card
Sabato 17 giugno (Turno B) e domenica 18 giugno (Turno F)
Intero (Tariffa III)
da 110 a 35 Euro
Palco Reale: 400 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone (Tariffa XVII B)
da 99 a 32 Euro
Palco Reale: 360 Euro
Gruppi oltre 20 persone (Tariffa XVIII B)
Da 94 a 30 Euro
Palco Reale: 340 Euro
Programmi di Membership (Tariffa XIX B)
Da 88 a 28 Euro
Palco Reale: 320 Euro
Giovani under 30 / Anziani over 65 * (Tariffa X)
Ultime due file di platea: 30 Euro
Palchi laterali: 25 Euro
*con reddito minimo come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015 e/o titolari di Social Card
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Venerdì 16 giugno, alle ore 20.30, nella chiesa di S. Caterina da Siena (v. S. Caterina da Siena, 38), per la Stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini, concerto del Quintus Ensemble, formato da Rosa Andreone e Lia Scognamiglio (soprani), Leopoldo Punziano (tenore), Sergio Petrarca (basso) e Davide Troìa (alto e direzione)
Programma
F. Patavino: Un cavalier di Spagna
A. Banchieri: Vaga o gentile aurora (da “La saviezza giovanile”)
P. Passerau: Il est bel et bon
C. de Rore: Anchor che col partire
C. Monteverdi: Dolcemente dormiva
A. Banchieri: Ardo sì ma non t’amo
C. Monteverdi:
Vattene pur crudel (prima parte)
Dove, dov’è la fede (da “Il lamento d’Arianna”)
Sfogava con le stelle
Sì ch’io vorrei morire
Gesualdo da Venosa: Io tacerò
C. Monteverdi: M’è più dolce il penar
A. Scarlatti: Arsi un tempo
Costo del biglietto
Intero: 10 Euro
Ridotto: 7 Euro (over 60, under 30, Soci Fai, Feltrinelli Card, Wine&theCity Card, Artecard, Associati Distretto Culturale Siti Reali)
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Sabato 17 giugno, alle ore 19.00, nella Basilica di San Giovanni Maggiore (rampe san Giovanni Maggiore), per la Primavera Musicale della Nuova Orchestra Scarlatti, concerto dal titolo “La Carica dei 114 – III edizione”, con la partecipazione della Nuova Orchestra Scarlatti, dell’Orchestra Scarlatti Junior, dell’Orchestra Scarlatti Young e dell’Orchestra “Scarlatti per Tutti”, dirette da Beatrice Venezi
Costo del biglietto
Intero: 10 Euro
Ridotto AMI Scarlatti: 5 Euro
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Sabato 17 giugno, alle ore 19.30, presso la chiesa di Santa Caterina a Formiello (piazza Enrico de Nicola, 49), per la rassegna “Organi storici della Campania”, organizzata dall’Associazione Alessandro Scarlatti, concerto di Angelo Trancone
Programma
T. Merula: Intonazione cromatica del quarto tono
A. Banchieri: Canzon Undecima
G. Frescobaldi: Partite sopra l’aria di Fiorenza
M. Pesenti:
Corrente Prima
Corrente Seconda
Corrente Terza
E. Pasquini
Bergamasca
Sarabanda
Variazioni per il Paggio Todesco
B. Storace:
Toccata
Recercar di Legature
L. Consolini: Fuga
G. B. Pescetti: Sonata XI
A. Lucchesi: Sonata in re
G. Valerj
Siciliana
Rondò
Ingresso libero
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Domenica 18 giugno, alle ore 18.00, a Villa Pignatelli, per il “Maggio della Musica”, nell’ambito del “Festival Brahmsiano”, concerto di David Romano (violino), Diego Romano (violoncello) e Monica Leone (pianoforte)
Programma
J. Brahms:
Sonata in sol maggiore per violino e pianoforte, op. 78
Trio n. 2 in do maggiore per archi e pianoforte, op. 87
Costo del biglietto
Intero: 20 Euro
Ridotto: 15 Euro
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A Palazzo Marigliano il Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento propone MEMINI nell’ambito della I edizione di APERTURE
Saranno gli spazi del monumentale Palazzo Marigliano di Napoli a ospitare la prima edizione di APERTURE, rassegna indipendente di arte contemporanea, che venerdì 9 e sabato 10 giugno 2017 (a partire dalle ore 21.00) si apre con MEMINI, l’inedita installazione performativa “site specific” realizzata con lo stile visionario dall’artista pesarese Gianluca Panareo curato da Marco Izzolino.
APERTURE è un nuovo esperimento culturale aperto alla città, ideato da Riot Studio grazie al contributo economico e di valore dell’azienda napoletana Tecnosistem SpA in occasione dei suoi 40 anni di attività.
Una rassegna di respiro internazionale che gode del Patrocinio Morale del Comune di Napoli e che invita a ogni nuova edizione artisti da tutto il mondo a reinterpretare la relazione della città con un suo luogo storico oppure un’area dismessa, pubblica o privata, attraverso una ricerca site specific di nuovi e inaspettati immaginari.
Palazzo Marigliano è il punto di partenza di questa nuova impresa culturale, un luogo di storia e di innovazione al tempo stesso, all’interno del quale si dipana MEMINI, una performance costruita lungo i diversi livelli dell’edificio cinquecentesco che obbliga il visitatore a una lettura nuova dello spazio con cui egli stesso è chiamato a interagire. Una macchina scenica frutto di una controriforma elettronica dell’immagine della città, nella quale una volta entrato il visitatore non potrà che uscire trasformato.
L’installazione “vivente” di Gianluca Panareo coinvolge non solo il palazzo ma l’intero tessuto sociale che lo ha ospitato: lo testimoniano la collaborazione d’avanguardia con il Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento – che ha curato la ricerca sonora dell’evento
Con la prima edizione di APERTURE, Riot Studio e Tecnosistem hanno ragionato su una visione condivisa della città e del suo futuro, perché l’arte nelle sue diverse forme e applicazioni, non resti solo un ideale ma lasci il segno di un concreto contributo ai processi di rigenerazione e trasformazione urbana.
La parola latina campeggia come un monito sulle finestre e sui portali di Palazzo Marigliano.
Una parola incisa nel marmo: ricordare nel passato così come continuare a ricordare nel futuro, sopravvivere al tempo imprimendo un segno.
È su questo concetto che la prima edizione di APERTURE elabora il suo percorso, chiamando l’arte contemporanea a relazionarsi col ricordo, con la storia, con gli ambienti antichi del palazzo a loro volta fusi nel tessuto urbano in quell’unicum edile, paesaggistico ed umano che è Napoli.
Palazzo Marigliano diventa la cornice per un’indagine sulla città, sulle sue caratteristiche più intrinseche che la rendono una città unica, viva, vulcanica, refrattaria alla gentrificazione e alla spersonalizzazione, contraria all’ordine asettico della città contemporanea, sporca di una vita e di un’umanità ben più solide del mattone e della pietra, resistenti ai disastri, alle guerre, ai cataclismi che più volte hanno colpito gli edifici, ma non lo spirito di una comunità resiliente e di carattere.
MEMINI diventa quindi un percorso, un’ascesa dantesca attraverso gli aspetti caratteristici della città, da quelli più oscuri ed infernali a quelli più sublimi ed elevati, un cammino che dalle cavità telluriche e vulcaniche della terra porti alla luce lieve del cielo e allo splendore del sole.
Perché non può esserci luce senza oscurità, e Napoli questo lo racconta molto bene, coi suoi vicoli bui che esplodono sul mare più luminoso, con la sua terra fertile che nasce dal vulcano, con la lava che diventa scultura, con la sua veracità che la rende unica ed ambita.
Un intervento site specific non solo sul palazzo, quindi, ma sull’intero tessuto che lo ospita, in cui l’arte contemporanea è chiamata prima di tutto ad osservare, per poi riuscire a creare un’allegoria potente della città, che racconti al meglio la sua potenza, la sua unicità, la sua bellezza spinosa e allo stesso tempo avvolgente.
Le installazioni sonore sono curate dai Professori Giosuè Grassia (Responsabile del Dipartimento) Michelangelo Pepe e Stefano Silvestri.
I lavori principali sono stati realizzati con le seguenti tecniche:
1) L’installazione sonora realizzata nell’“ex. Tipografia” è stata progettata per l’elaborazione del suono prodotto dalla sollecitazione di grandi piastre in acciaio posizionate lungo la struttura interna della sala: il suono viene captato mediante particolari sensori microfonici disposti su punti prestabiliti di ogni piastra e il segnale ricavato viene elaborato in tempo reale da un computer e quindi da un software appositamente scritto per l’installazione.
Il compito principale del software è quello di elaborare musicalmente i modi propri delle piastre percosse producendo sonorità ad alta, media e soprattutto bassa frequenza, in accordo al tema principale dell’installazione, rispondendo in modo interattivo alle sollecitazioni delle piastre.
Il suono così ottenuto viene arricchito da altri elementi tematici e viene diffuso all’esterno della sala mediante una catena elettroacustica che sfrutta un apposito diffusore monolitico ad elevata potenza al fine di enfatizzare l’atto del calcio, l’energia dei moti tellurici, il rumore dei quartieri e altri gesti caratterizzanti la città di Napoli.
2) L’installazione sonora progettata nel salone principale del palazzo realizza uno spazio sonoro immersivo suggerito dalla figura del “Cristo velato”, interpretata in tal caso da un’artista distesa su un piano rialzato.
Mediante appositi sensori sperimentali, disposti sul corpo dell’artista, vengono enfatizzati suoni come: il battito cardiaco, il respiro, il movimento articolatorio, etc. opportunamente elaborati e amplificati mediante un computer e una catena elettroacustica.
La diffusione sonora avviene all’interno della stessa sala e un software provvede alla riduzione del rumore di fondo e all’attenuazione del feedback.
L’obiettivo è quello di rivelare al pubblico le sonorità musicali del “Cristo velato” attraverso l’enfatizzazione di alcune risonanze e delle microvariazioni emergenti dalle cavità del corpo umano.
A cura dell’Ufficio Stampa e Comunicazione del Conservatorio «Nicola Sala» di Benevento
Venerdì 9 giugno a Palazzo Carafa di Maddaloni concerto di Francesco Tropea, vincitore del Concorso Pianistico Europeo “don Enrico Smaldone”
Venerdì 9 giugno, alle ore 18.00, presso il Palazzo Carafa di Maddaloni (v. Maddaloni, 38), in collaborazione con il Centro Italiano di Musica da Camera, concerto di Francesco Tropea, vincitore dell’VIII edizione del Concorso Pianistico Europeo “don Enrico Smaldone” (categoria F 2)
Programma
C. Debussy: Ondine, da “Préludes” II vol.
M. Ravel: Gaspard de la nuit
J. S. Bach: Preludio e fuga n. 7 in mi bemolle maggiore BWV 876, da “Il clavicembalo ben temperato”
L. v. Beethoven: Sonata n. 30 in mi maggiore, op. 109
J. Brahms: Variazioni su un tema di Paganini, vol. 1
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Lunedì 12 giugno nell’Auditorium del Conservatorio di Avellino concerto dal titolo “Il Pianoforte nella cultura europea tra Ottocento e Novecento”
Lunedì 12 giugno, alle ore 15.00, nell’Auditorium del Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino, concerto dal titolo Il Pianoforte nella cultura europea tra Ottocento e Novecento (ovvero quanta acqua musicale si sia rimescolata sotto i ponti di Francia), a cura delle classi di Pianoforte principale di Adriana Aprea, Libera Cerchia e della classe di Lettura della partitura/Pianoforte principale di Giuseppe De Fusco
Programma
Frédéric Chopin (1810- 1849): Ballade no 1 Op.23 in Sol min.
Valeria Lonardo (Cerchia: VII corso)
Domenico Scarlatti (1685-1757): Sonata K198 in Mi min.
Johannes Brahms (1833-1897): Rapsodia op.79 no 2 in Sol min.
Rosa Maione (Aprea: VIII corso)
Johannes Brahms: Intermezzo op. 117 no 2 in Sib min.
Giancarlo Torone (De Fusco: VI corso)
Aleksandr Scriabin (1872-1915): Étude op. 42 no 4 in Fa#magg.
Marianna Nappo (Aprea: X corso)
Frédéric Chopin: Étude op. 10 n. 5 in Solb magg.
Valeria Lonardo
Claude Debussy (1862-1918): Pour le piano, suite
(Prélude, Sarabande, Toccata)
Antonella D’Argenio II livello (ex Aprea)
Francis Poulenc (1899-1963)
Française, d’après Claude Gervaise (16ème siècle)
Petite marche militaire (n. 3 da Suite Française)
Angelo Molinario (De Fusco: III propedeutico Pianoforte)
Camille Saint-Saëns (1835-1921): Étude Op.111 no 1 (tierces majeures et mineures)
Carlo Martiniello (Aprea: X Corso)
Francis Poulenc
IIème Intermezzo en réb majeur
Novelette No.1 en do majeur
Antonio Gomena (De Fusco: V Corso)
Aleksandr Scriabin: Cinquième sonate, op.53
Carlo Martiniello
Claude Debussy: Petit Suite (puor piano a quatre mains)
(En bateau, Cortège, Menuet, Ballet)
Carlo Martiniello – Antonella D’Argenio
Note introduttive
Il lettore di queste brevi note (che hanno la piccola pretesa di tracciare una via suggestiva all’ascolto dei tanti brani pianistici qui proposti) non storca il naso nel leggere, tra i titoli, tante indicazioni “en français”.
Non abbiamo certo inteso proporre, perché magari faceva più “chic”, una forzata traduzione dall’italiano di quei brani, notissimi, che hanno nomi già normalmente accettati nella nostra lingua.
Il filo rosso che ci ha guidati è l’idea che la cultura francese, e poi anche la scuola musicale di Francia, abbia permeato fortissimamente (non meno di quella viennese o tedesca) la civiltà europea della musica tra la prima metà dell’Ottocento e la prima del Novecento.
Ciò si riverbera, inevitabilmente, in quella grande fioritura di brani scritti in poco meno di cent’anni per lo strumento principe di quest’epoca musicale: il pianoforte.
Il polacco Frédéric Chopin, solo di transito a Parigi, vi rimase invece moltissimi anni divenendo ben presto emblema di Francia (e mutando, à la française, persino il proprio cognome Chopinski).
Le sue composizioni, per quanto intrise di spirito della propria terra, ebbero tutte nomi in sintonia con la nuova patria che lo accolse come un figlio: Valse, Polonaise, Étude….
Nella prima e celeberrima Ballade in Sol minore vengono colati molti degli stilemi della sua scrittura in un polittico di inaudita tensione armonica e drammatica, che lascerà per sempre il segno nella storia della musica a venire.
Prevengo l’obiezione del lettore: ma, in questa sequenza, che posto può essere assegnato a Domenico Scarlatti, che suonava il clavicembalo e per di più nel secolo (Settecento) precedente? Eppure, la riscoperta di Scarlatti al pianoforte (croce e delizia ieri e oggi di tanti pianisti) nasce proprio nella prima metà dell’Ottocento: e Frédéric Chopin ne faceva largo uso (insieme a pochissimi altri nomi, primo fra tutti il sommo Bach) coi propri allievi, stimandolo degno di una prassi didattica che ha poi ben attecchito nei tempi successivi.
L’amburghese Johannes Brahms nella nostra antologia è, lo ammettiamo, un pò l’eccezione che conferma la regola iniziale della “risciacquatura in Francia” di molta musica di matrice europea.
Vissuto prevalentemente in Germania, con una cultura che al massimo oscillava tra l’Austria, la Boemia e l’Ungheria, fu autore di coltissima forma non disgiunta da musicale e sanguigno pathos, come dimostra la Rapsodia in sol minore op.79 che ascolterete. E tuttavia l’Intermezzo in Sib minore dell’op.117, intimo e tardo soliloquio al pianoforte, tradisce senza meno la giovanile derivazione dal suo mentore Schumann, con una scrittura inquieta e fantastica pur nella cupezza del tratto di fondo… e forse, alla luce del nostro percorso di oggi, gli si potrebbe addirittura conferire la qualifica sul campo di nostalgico chansonnier.
Il russo Aleksandr Scriabin ebbe invece parecchio a che fare con la cultura francese, in primis, perché, da buon russo della seconda metà dell’Ottocento, il francese era la lingua dei russi “colti” per antonomasia; in secundis perché Frédéric Chopin fu, nella sua gioventù, l’alfa e l’omega della sua formazione musicale. E’ interessante l’accostamento tra i due études, nelle omologhe tonalità di Solb maggiore (Chopin, op.10) e Fa# maggiore (Scriabin, op. 42). Chopin adopera una scrittura neoclassica e brillante; Scriabin riparte dalla tensione armonica degli ultimi Nocturnes del polacco/francese e compone un piccolo poema grondante un inestinguibile desiderio. Si noti che anche quando egli darà alle stampe la sua fiammeggiante e visionaria quinta sonata, il cui preambolo è tutto un programma (“Je vous appelle à la vie, ô forces mystérieuses!….”) per le Editions Russes de Musique nel 1910 userà ancora, per la sua divulgazione (le Editions Russes erano a Berlino) l’idioma francese.
Claude Debussy è, senza meno, uno dei pilastri della musica europea a cavallo tra Ottocento e Novecento che ha di molto travalicato la sua matrice transalpina. La sua scrittura sinfonica (La Mer, Nocturnes) ed operistica (Pelléas et Mélisande) ha imposto l’uso di una tinta armonica rivoluzionaria, ma Debussy era anche orgoglioso del fatto che con la sua suite Pour le piano si era, a suo dire (e ben prima dei Jeux d’eau di Ravel) fatto un passo fondamentale in avanti, con una scrittura che produceva una sonorità dello strumento completamente nuova.
Debussy aveva una speciale predilezione per Chopin (riconoscendogli probabilmente una prima matrice “impressionistica”); altri stimoli alla sua estetica gli venivano dalla sensibilità per la musica “antica” dei suoi predecessori Rameau e Couperin, che sono alla base della sua “modalità” presente nel già citato Pour le piano contenente infatti, in chiave moderna, le vecchie forme del Prélude, della Sarabande e della Toccata.
Questo gusto per le forme dei secoli passati appartenenti alla propria tradizione transita, nella cultura francese, anche per Francis Poulenc.
Compositore di sensibilità armonica “moderna” aperta a tutte le tendenze (jazz incluso) dei primi trent’anni del Novecento, ma di straordinaria raffinatezza ed efficacia, fu compositore versato in tutti i generi e tuttavia, pur essendo egli stesso un ottimo pianista, scriverà relativamente poco per il suo strumento (la somma di tali composizioni supera di poco l’ora di ascolto).
La preziosa Française, (d’après Claude Gervaise) si rifà a melodie del 16° secolo.
Nella Petite marche militaire (n. 3 dalla Suite Française) sembra di risentire le piccole fanfare del 2° atto della Boheme pucciniana; gemme di valore assoluto sono infine la prima Novelette in Do (quasi una reminescenza in chiave moderna dell’album per la gioventù di Schumann) e il magnifico secondo Intermezzo in Reb, col suo languido andamento sincopato inframmezzato da caustiche dissonanze, antidoto alla paura di zuccherare un pò troppo… però con una qualità da chansonnier di altissima classe.
Questa qualità francese di mettere a volte troppo zucchero… fu rimproverata spesso a Camille Saint-Saëns, compositore solidissimo (e magnifico pianista, tra l’altro) e grande esponente della cultura musicale “accademica” al Conservatorio di Parigi.
Il primo dei suoi 6 Études Op.111 riprende il concetto chopiniano di “sciogliere in musica” un dettato tecnico allo strumento.
In questo caso il pretesto dell’esecuzione di terze maggiori e minori produce, con esito invero di grande caratura, un magnifico affresco in cui la sensibilità per il “colore” del tocco raggiunge magnifica dimostrazione.
L’ultimo tassello della nostra piccola, gioiosa festa musicale è l’elegante e fascinosa suite En bateau, in quattro movimenti, di Claude Debussy, per pianoforte a quattro mani.
Ci sia consentito di ringraziare i partecipanti tutti che hanno sostenuto, col loro lavoro, la nostra idea, e il gentile pubblico intervenuto, nella speranza di aver assolto ad una funzione insostituibile del nostro Istituto, che è quella di veicolare, col suono vivo, ciò che altrimenti rimarrebbe imprigionato sulla carta. Perché sia sempre avanti l’idea che, come diceva Hans Swarowsky, “La Musica non è quella di cui si parla, ma quella che si fa e si ascolta”.
Giuseppe De Fusco
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