Mercoledì 1 marzo la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti propone il duo formato da Domenico Nordio e Filippo Gamba
Mercoledì 1 marzo, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, per la stagione concertistica dell’Associazione Alessandro Scarlatti, recital di due straordinari solisti: il violinista Domenico Nordio e il pianista Filippo Gamba.
In programma tre sonate, dal romanticismo ideale e poetico di Robert Schumann allo stile rivoluzionario e geniale di Debussy, padre dell’impressionismo-simbolismo musicale, passando per la vena melodico-ritmica di Gabriel Fauré.
Domenico Nordio ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), a sedici anni ha vinto il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli ( con il leggendario Yehudi Menuhin Presidente di Giuria) che gli ha dato immediata popolarità.
La trentennale carriera artistica di Domenico Nordio lo ha visto protagonista a livello internazionale (Carnegie Hall di New York, Teatro alla Scala di Milano, Concertgebouw di Amsterdam).
Forma un affiatato duo con Filippo Gamba (entrambi veneti, entrambi incidono per Sony e Decca) vincitore nel 2000 del Concours Géza Anda di Zurigo, premiato da Wladimir Ashkenazy con queste parole: “Con la rigorosa, appassionata serietà che lo contraddistingue il pianista italiano Filippo Gamba incarna quella figura di filosofo del pianoforte che, musicista cosmopolita dotato di grande maturità, è infuso di un carisma quasi missionario”.
Oggi Filippo Gamba è professore alla Musik-Akademie di Basilea; prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Symphoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle e lo stesso Ashkenazy.
“Sono un uomo fortunato. – afferma Nordio in una intervista – Ho cominciato piccolissimo, ho avuto l’opportunità di maturare direttamente in scena, ho girato il mondo, ho suonato in tante meravigliose sale e con tante orchestre importanti e, nonostante quest’anno festeggi i 30 anni di carriera non ho mai vissuto un momento di crisi musicale o di ripensamento. La mia giovinezza è stata piena di rinunce, ho sempre studiato tantissimo, ma tutti i sacrifici sono stati ampiamente compensati da una meravigliosa vita di palcoscenico, una vita eccitante e ricca di emozioni, una vita da privilegiato.”
Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it
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Mercoledì 1 marzo 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00
Domenico Nordio, violino
Filippo Gamba, pianoforte
Programma
Gabriel Fauré (1845 – 1924): Sonata in la maggiore, op. 13
Claude Debussy (1862 – 1918): Sonata per violino e pianoforte
Robert Schumann (1810 – 1856): Sonata in re minore op. 121 “Grosse Sonate”
Domenico Nordio
Violinista, violista e direttore d’orchestra, allievo di Corrado Romano e di Michèle Auclair, ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), Domenico Nordio ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli con il leggendario Yehudi Menuhin Presidente di Giuria.
Dopo le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia, il Gran Premio dell’Eurovisione ottenuto nel 1988 gli ha dato immediata popolarità grazie anche alla finale trasmessa in tutta Europa in diretta televisiva dal Concertgebow di Amsterdam.
Nordio è l’unico vincitore italiano nella storia del Concorso.
Nella sua trentennale carriera ha suonato alla Carnegie Hall di New York, alla Salle Pleyel di Parigi, al Teatro alla Scala di Milano, al Barbican Center di Londra e alla Suntory Hall di Tokyo; si è esibito con la London Symphony, la National de France, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, le Orchestre della Radio di Stoccarda, Madrid, Lugano e Sofia, la Sinfonica di Mosca.
Oggi Nordio è uno dei musicisti italiani di maggiore popolarità internazionale.
Per questo la Fondazione Stradivari di Cremona lo ha scelto quale testimonial del suo progetto «Friends of Stradivari» che prevede concerti ed audizioni con i grandi violini da lei curati (Stradivari, Amati, Guarneri del Gesù e Bergonzi).
Proprio con lo Stradivari «Joachim-Ma» del 1714 ha registrato il suo primo lavoro per Sony Classical, etichetta per la quale nel 2012 ha siglato un accordo di esclusiva.
Acclamato camerista, Nordio è regolarmente presente nei più importanti Festival. Molto attento alla musica di oggi, ha tenuto a battesimo brani di Semini, Donatoni (Duo per violino e viola nella Settimana Musicale Senese), Boccadoro («Cadillac Moon» eseguito con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e registrato dal vivo per Rai Trade), Dall’Ongaro (“La zona rossa”) e Molinelli (“Zorn Hoffnung Gesang”, in prima assoluta all’AsiagoFestival 2013).
Filippo Gamba
Dopo aver ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi quali Van Cliburn, Rubinstein, Leeds, Bachauer, Beethoven, Bremen e Pozzoli, nel 2000 risulta vincitore del Concours Géza Anda di Zurigo , premiato da Wladimir Ashkenazy.
Viene quindi invitato dai più importanti festival, dal Ruhr Piano Festival al Next Generation di Dortmund, dalle Settimane Musicali di Stresa ai festival di Lucerna, Oxford, Lockenhaus e Varsavia.
Si esibisce a Berlino Vienna, Parigi, Lione, Amsterdam, Monaco, Atene.
Prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Symphoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg, sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle, James Conlon, Armin Jordan e Vladimir Ashkenazy.
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Sabato 18 febbraio concerto della pianista Valentina Lisitsa al Conservatorio di Avellino
Sabato 18 febbraio, alle ore 20.00, nell’Auditorium del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, concerto della pianista Valentina Lisitsa.
Programma
J. S. Bach: Partita n. 2 in do minore BWV 826
R. Schumann: Kreisleriana
M. Ravel: Gaspard de la nuit
M. Musorgskij: Quadri di un’esposizione
Ingresso libero
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Sabato 18 febbraio a “Il Clubino” le DUETS_CONTAMINAZIONI di Susanna Canessa, Monica Doglione e Luca Guida
Sabato 18 febbraio 2017, alle ore 21, presso Il Clubino (via Luca Giordano, 73 – Napoli), Susanna Canessa e Monica Doglione presentano DUETS_CONTAMINAZIONI con Luca Guida, voce e percussioni.
Special guest: ZACCO
Prenotazione obbligatoria
08119534230/3281019922
segue cena
Contributo
Soci: 15 Euro
Ospiti: 17 Euro
prenota anche tramite questo link:
https://susannacanessa.wordpress.com/about/prenota/
Che cosa sono le contaminazioni? Che cosa ascolterete? Sicuramente mai singole canzoni. Perché?
Perché nel nostro vasto repertorio DUETS che va dal folk americano al Trio Lescano, passando per i classici napoletani ed italiani, abbiamo trovato delle similitudini tali, principalmente nella melodia ed armonia, da fonderli tra loro creando così degli arrangiamenti unici.
Ma non solo: Brani classici eseguiti ed arrangiati in stile pop oppure famosissime cover italiane intrecciate alle versioni originali meno conosciute.
Sarà divertente per il pubblico anche cercare di capire in anticipo quali saranno gli accostamenti.
Un’altra novità sarà l’inserimento dello stile rap interpretato dal giovane ZACCO nostro special guest.
Nella musica è molto importante sperimentare e osare: noi lo abbiamo fatto!
Vi aspettiamo!
Susanna Canessa e Monica Doglione
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Duets: la nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/duetscanessadoglione/
Saranno disponibili alcune copie a metà prezzo del Cd Nefeli acquistabili dopo il Concerto.
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Martedì 14 febbraio la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita il Quartetto Modigliani e Beatrice Rana per il secondo appuntamento rivolto ai quartetti e quintetti di Schumann
Martedì 14 febbraio 2017, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale per la stagione concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti, secondo appuntamento dedicato alla esecuzione integrale dei quartetti e quintetti di Robert Schumann con il Quartetto Modigliani cui si aggiunge, nel Quintetto op. 44, la pianista Beatrice Rana.
La ventitreenne pianista pugliese è uno dei nuovi e più promettenti giovani talenti italiani.
Nel giugno del 2013 si è aggiudicata il secondo premio e il ‘Premio del pubblico’ al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale ‘Van Cliburn’, ma già prima aveva attirato l’attenzione vincendo il primo premio e tutti i ‘premi speciali’ al Concorso Internazionale di Montreal.
Dopo tali affermazioni ha avviato una carriera internazionale che in meno di due anni l’ha portata a suonare con alcune delle maggiori orchestre del mondo.
Insieme a lei suoneranno gli eccezionali musicisti francesi della formazione d’archi del Quartetto Modigliani uno tra i migliori al mondo per il Süddeutsche Zeitung, che nel 2013 ha festeggiato i primi dieci anni di una brillante carriera.
“Indubitabilmente fa parte del piccolo gruppo dei grandi”, ha scritto di loro “Le Monde”.
In programma il Quartetto per archi n.3 dell’opera 41, e il Quintetto con pianoforte op. 44, pagine composte tutte nel 1842, periodo di interesse divorante ed esclusivo per la musica da camera da parte dell’allora trentaduenne Schumann.
Fra giugno e luglio di quell’anno scrisse i 3 quartetti dell’opera 41 e, tra settembre e ottobre, anche il Quintetto e il Quartetto con pianoforte op. 47.
Un ritmo creativo vertiginoso e stupefacente, che ha ispirato gli esecutori di questa serata: «Il progetto dell’esecuzione integrale in due serate nasce dall’idea del Quartetto Modigliani di sottolineare questa particolarità – dice Beatrice Rana – l’essere frutto non di un processo graduale, come accade in genere, ma di un breve periodo di attività febbrile. E’ stato illuminante per me eseguirli e ascoltarli cosi vicini. In questi brani, la struttura è estremamente classica, ma quel che c’è dentro poi è l’anima tipicamente schumanniana, in quei temi che emergono nell’eterno sincopare, in armonie di afflato pienamente romantico. E quando entra il pianoforte, è come se arrivasse un vero e proprio supporto architettonico».
Per questa serata, dedicata a San Valentino, la Associazione Scarlatti effettua una promozione straordinaria: per ascoltare il più romantico dei compositori nella sera dedicata agli innamorati, tutte le coppie pagheranno un solo biglietto d’ingresso.
Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it
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Martedì 14 febbraio 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00
Programma
Integrale dei quartetti e quintetti di Robert Schumann (1810 – 1856)
Secondo concerto
Quartetto per archi in la maggiore op. 41 n. 3
Quintetto per pianoforte e archi in mi bemolle op. 44
Beatrice Rana, pianoforte
Quartetto Modigliani
Amaury Coeytaux, violino
Loïc Rio, violino
Laurent Marfaing, viola
François Kieffer, violoncello
Beatrice Rana
A soli vent’anni, la pianista si è già imposta sul panorama musicale internazionale guadagnandosi l’apprezzamento e l’interesse di organizzatori, direttori d’orchestra, critici e pubblico in numerosi Paesi.
Nel giugno del 2013 si è aggiudicata il Secondo Premio e il ‘Premio del Pubblico’ al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale ‘Van Cliburn’, ennesimo riconoscimento di rilievo nella sua già sorprendente carriera.
Nel 2011 aveva già attratto l’attenzione generale vincendo il Primo Premio e tutti i ‘premi speciali’ al Concorso Internazionale di Montreal.
Beatrice Rana si è già esibita come ospite di serie concertistiche e festival prestigiosi di tutto il mondo, tra cui la Tonhalle di Zurigo, la Wigmore Hall di Londra, la Società dei Concerti di Milano, l’Auditorium du Louvre di Parigi, il Festival Pianistico Internazionale de La Roque d’Anthéron, il Festival Pianistico della Ruhr, il Festival Radio-France di Montpellier, il Festival de Lanaudière in Quebec, la Vancouver Recital Society, il Festival La Folle Journée di Nantes e il Festival Busoni di Bolzano.
La giovane pianista italiana viene inoltre regolarmente invitata ad esibirsi in diverse sale concertistiche statunitensi.
Già ospite di prestigiose orchestre, Beatrice Rana si è esibita nella stagione 2014 – 2015 con orchestre del calibro della Los Angeles Philharmonic, la Detroit Symphony, la London Philharmonic, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Filarmonica della Scala. Collabora con direttori affermati quali Yannick Nézet-Seguin, Leonard Slatkin, Fabien Gabel, Miguel Harth-Bedoya, Andres Orozco-Estrada, Joshua Weilerstein. Vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali quali il Concorso Muzio Clementi, il Concorso Pianistico Internazionale della Repubblica di San Marino e il Concorso Bang & Olufsen PianoRAMA, nel 2010 Beatrice Rana è stata selezionata come una dei sei pianisti per il Premio Arturo Benedetti Michelangeli, durante il quale si è esibita in recital e ha frequentato una prestigiosa masterclass con Arie Vardi, con il quale studia attualmente ad Hannover.
Nata nel 1993 in una famiglia di musicisti, Beatrice Rana ha debuttato come solista al fianco di un’orchestra all’età di nove anni, esibendosi nel Concerto in fa minore di Bach.
Ha intrapreso lo studio della musica all’età di quattro anni e ha quindi conseguito il Diploma in Pianoforte a pieni voti, con lode e menzione d’onore, a sedici anni sotto la guida di Benedetto Lupo presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, dove ha inoltre studiato composizione con Marco della Sciucca.
Grazie al suo precoce talento musicale, durante gli studi le è stata assegnata una prestigiosa borsa di studio dal Ministero dell’Educazione, dell’Università e della Ricerca.
Beatrice Rana ha inoltre seguito diverse masterclass in Italia, Francia e Stati Uniti tenute da musicisti del calibro di Michel Beroff, Aldo Ciccolini, Andrzej Jasinski, François-Joël Thiollier ed Elisso Virsaladze.
Beatrice Rana ha registrato i Preludi di Chopin e la Seconda Sonata di Scrjabin per l’etichetta discografica Atma.
Questa sua prima incisione ha riscosso un notevole successo a livello internazionale.
Quartetto Modigliani
Il Quartetto Modigliani, formato nel 2003 da quattro grandi amici, è regolarmente ospite delle principali sale del mondo quali la Wigmore Hall, la Carnegie Hall, la Philharmonie de Paris-Cité de la Musique, il Concertgebouw di Amsterdam, la Konzerthaus di Berlino, la Philharmonie di Colonia, la Victoria Hall, il Centro Bozar di Bruxelles, il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, il Mozarteum di Salisburgo, il Prinzregenstheater e la Herkulessaal di Monaco di Baviera, l’Auditori di Barcellona, la Oji Hall di Tokyo, la Philharmonie di Lussemburgo, la Tonhalle di Zurigo, il Kimmel Center di Filadelfia, oltre ad esibirsi in prestigiosi festival come quelli di Lucerna, Schwetzingen, Rheingau, il Kissinger Sommer, quello dello Schleswig-Holstein, il Festival Menuhin di Gstaad, quello di Schwarzenberg-Hohenems, la Schubertiade, il Maverick Festival, il Lanaudière Festival, l’Heidelberger Frühling, il Toronto Summer Music Festival, il Festival di Musica da Camera di Copenaghen, La Roque d’Anthéron, il Festival di Radio France a Montpellier, La Folle Journée a Nantes, il Festival di Baalbeck, l’Edinburgh International Festival.
Nell’attuale stagione e nelle prossime il Quartetto sarà in tour negli Stati Uniti, in Giappone, Corea, Cina e in tutta Europa. Torneranno ad esibirsi alla Wigmore Hall per una serie di concerti, alla Carnegie Hall, alla Philharmonie di Parigi, alla Konzerthaus di Vienna, al Mozarteum di Salisburgo, al Kimmel Center di Philadelphia, alla Sala Filarmonica di Varsavia, alla Oji Hall di Tokyo.
Si esibiranno anche nella stagione inaugurale della Elbphilharmonie di Amburgo nel 2017.
Nel 2014 il Quartetto Modigliani ha assunto il ruolo di Direttore Artistico di Rencontres Musicales d’Evian.
Dopo una pausa di tredici anni, il festival, divenuto famoso grazie al suo leggendario ex Direttore Artistico Mstislav Rostropovich e creato nel 1976 da Antoine Riboud, ha ripreso nuova linfa vitale grazie agli sforzi congiunti dell’Evian Resort e del Quartetto Modigliani.
Dopo il promettente successo della prima edizione, il festival è rapidamente diventato uno degli eventi più prestigiosi e pubblicizzati in Europa.
Il Quartetto Modigliani registra con l’etichetta discografica Mirare dal 2008 ed ha pubblicato cinque CD che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti ed un grande successo di critica in diversi paesi.
La prima incisione di opere di Haydn è stata segnalata come “Strad Selection” da parte della famosa rivista britannica di settore, mentre il CD dedicato a Mendelssohn del 2010 è stato nominato ‘disco del mese’ dalla rivista tedesca Fono Forum, riscuotendo l’interesse di critici e pubblico di tutto il mondo.
Anche il CD del 2013 con opere di Debussy, Ravel e Saint Saëns ha ricevuto ottime critiche ed è diventato una “Strad Selection”.
Nel 2014, il Quartetto Modigliani ha pubblicato una seconda registrazione dedicata ad Haydn.
L’autorevole critico ed esperto di quartetti d’archi Harald Eggebrecht ha commentato così questo CD: “È una vera delizia sentire con quale eleganza, quale brillante giocosità, quale fresca energia suona il quartetto, senza mai cedere alla casualità. L’equilibrio delle quattro voci e la delicatezza dei suoni sono sempre grandiosi, con un’attenzione costante nei riguardi della dinamica, dell’armonia e della precisione ritmica. Sembra tutto facile, supremo ed estremamente duttile”.
Un altro critico dell’Hessicher Rundfunk ha scritto: “L’interpretazione dei membri del Quartetto Modigliani rende realmente omaggio alla chiarezza ed all’eloquenza dell’opera di Haydn […] Non hanno timore di prendersi dei rischi, indipendentemente dalle conseguenze. Difficilmente potremo assistere a una registrazione più vivace”.
Nell’autunno del 2015 è stato pubblicato un CD con opere di Bartók, Dohnanyi e Dvořák.
Soltanto un anno dopo la sua formazione, il Quartetto Modigliani ha attirato su di sé l’interesse internazionale vincendo nel 2004 il primo Concorso per Quartetti d’Archi Frits Philips di Eindhoven.
In seguito, il Quartetto Modigliani ha vinto la Medaglia d’Oro al Concorso Vittorio Rimbotti di Firenze nel 2005 ed ha vinto le Young Concert Artists Auditions a New York nel 2006.
Dopo aver studiato al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, i componenti del Quartetto Modigliani hanno frequentato le masterclass tenute da Walter Levin e György Kurtàg, per poi avere l’opportunità di collaborare con l’Artemis Quartet e l’Universität der Künste di Berlino.
Il Quartetto Modigliani è regolarmente protagonista di interpretazioni di musica da camera insieme a Sabine Meyer, Renaud Capuçon, Nicholas Angelich, Jean-Frédéric Neuburger, Marie-Elisabeth Hecker e Daniel Müller-Schott, oltre ad altri amici e colleghi musicisti.
Grazie alla generosità di sponsor privati, il Quartetto Modigliani suona su quattro meravigliosi strumenti italiani: Amaury Coeytaux suona un violino del 1773 realizzato da Guadagnini, Loïc Rio suona un violino del 1734 realizzato da Alessandro Gagliano, Laurent Marfaing suona una viola del 1660 realizzata da Luigi Mariani, François Kieffer suona un violoncello del 1706 realizzato da Matteo Goffriller (ex “Warburg”).
Il Quartetto Modigliani tiene a ringraziare anche la società SPEDIDAM per il suo supporto.
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Sabato 11 febbraio Spazioinvenzione Designers ospita “Tre in Uno” con Riccardo, Brunello e Susanna Canessa
Sabato 11 febbraio 2017, alle ore 20.30, presso Spazioinvenzione Designers (via Vannella Gaetani, 8 – adiacenze Piazza Vittoria), spettacolo dal titolo “Tre in Uno”, con Riccardo Canessa (voce), Brunello Canessa (chitarra e voce) e Susanna Canessa (chitarra, voce e violoncello).
Obbligatoria la prenotazione ai n. 08119572710 / 3337391373
È possibile prenotare anche cliccando su:
https://susannacanessa.wordpress.com/about/prenota/
www.brunellocanessa.it/prenota/
Tre in Uno
“Tre fratelli. Tre storie uguali e diverse. Tre artisti che declinano la musica ciascuno a suo modo.
Un cognome: sia paterno (Canessa) che materno (Carloni), che somma musica e teatro che, in qualche modo, avrebbe potuto essere un’eredità schiacciante tale da fuggirla. Invece no.
Perché a modo loro, ciascuno indipendentemente dall’altro, si è riallacciato alla passione familiare:Riccardo ha focalizzato la sua versatilità nella regia dell’opera e nella narrazione/affabulazione delle opere liriche, Brunello ha espresso il suo talento con la composizione, l’interpretazione e il grande repertorio della canzone e Susanna, con studi musicali classici e il suo violoncello, ha affrontato, in centinaia di repliche, le interpretazioni sinfoniche più tradizionali ma è anche con la chitarra, una raffinata folk-singer.
All’improvviso tutti e tre, dopo essersi “riconosciuti” artisti e interpreti, “ ciascuno nella sua strada” hanno deciso di allungare il passo. Anche di cambiarlo!
Nasce con questo spirito e con il coraggio della qualità, il prossimo 4 novembre a Villa di Donato una nuova realtà, in un’ipotesi di creatività e lungimiranza, lo spettacolo dei “Tre in Uno” e cioè Riccardo, Brunello e Susanna Canessa, pronti sul palco a sorprendere nel dare ancora una volta,- ma questa volta INSIEME-, il meglio di quanto hanno sempre fatto”
(©2016 Giuliana Gargiulo)
Evento Facebook: clicca qui
Nefeli, il Cd folk e classico di Susanna Canessa e “Titina io uno dei tre” le poesie di T. De Filippo musicate da Brunello Canessa, sono acquistabili durante il concerto!
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Acquista una copia durante il concerto oppure online cliccando sulla copertina oppure clikka qui. Potrai ascoltare anche le anteprime!!
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Concerti a Napoli dal 6 al 12 febbraio 2017
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Questi gli appuntamenti previsti dal 6 al 12 febbraio 2017:
Mercoledì 8 febbraio, alle ore 18.00, presso la Sala Chopin (piazza Carità, 6), per i “Pomeriggi in concerto” dell’Associazione Napolinova, recital del duo formato da Iolanda Lucci (clarinetto) e Raffaele Nardella (pianoforte)
In programma musiche di Mozart e Brahms
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Mercoledì 8 febbraio, alle ore 21.00, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, per la stagione 2016-2017 dell’Associazione Alessandro Scarlatti, concerto della Cappella Neapolitana, diretta da Antonio Florio
Programma
Alessandro Scarlatti: Concerto grosso in re minore n. 5
Pietro Marchitelli: Sonata n. 6 in sol minore
Domenico Scarlatti: Sinfonia per archi in do maggiore
Michele Mascitti: Concerto grosso in si bemolle maggiore op. 71 n.1
Pietro Marchitelli: Sonata n. 10 in re maggiore
Domenico Scarlatti: Sinfonia in sol maggiore
Pietro Marchitelli
Sonata n. 11 in fa maggiore
Concerto grosso in la minore
Michele Mascitti: Passacaglia variata in la maggiore
Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani (under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto
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Venerdì 10 febbraio, alle ore 17.30, al Teatro Diana (via Luca Giordano, 64), la stagione “Diciassette & Trenta Classica”, organizzata dall’ANCEM, propone “L’amore ai tempi della Musica – Robert, Clara, Johannes: una storia romantica”, con la partecipazione di Alberto Maria Ruta (violino), Rossella Bertucci (viola), Lorenzo Ceriani (violoncello), Maria Libera Cerchia e Antonello Cannavale (pianoforti)
Progetto a cura di Stefano Valanzuolo
In programma musiche di Schumann, Clara Wieck, Brahms
Costo del biglietto
Platea: 12 Euro
Galleria: 10 Euro
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Sabato 11 febbraio, alle ore 18.00, presso la Chiesa delle Crocelle al Chiatamone (via Chiatamone, 24), per la rassegna “Concerti di Golfo Mistico al Chiatamone”, recital del “Trio Kubrick”, formato da Salvatore Lombardo (violino), Lorenzo Ceriani (violoncello) e Giacomo Serra (pianoforte)
Programma
F. Schubert:
Trio per pianoforte n. 1 in si bemolle maggiore, op. 99 D. 898
Trio in mi bemolle maggiore per pianoforte “Notturno”, op. 148 D. 897
Ingresso: 10 euro
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Sabato 11 febbraio, alle ore 18.30, nella Sala S. Antonio del Complesso Monumentale di S. Lorenzo Maggiore (Piazza S. Gaetano, 316), concerto del pianista Francesco Leineri dal titolo “Solo”
In programma brani di Francesco Leineri
Costo del biglietto: 7 Euro
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Sabato 11 febbraio, alle ore 20.30, presso Spazioinvenzione Designers (via Vannella Gaetani, 8 – adiacenze Piazza Vittoria), concerto-spettacolo dal titolo “Tre in Uno”, con Riccardo Canessa (voce), Brunello Canessa (chitarra e voce), Susanna Canessa (chitarra, voce e violoncello)
Prenotazione obbligatoria ai numeri
08119572710 / 3337391373
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Domenica 12 febbraio, alle ore 11.00, a Palazzo Venezia (via Benedetto Croce, 19), per la rassegna “E’ tutta una vertigine”, organizzata dall’Associazione “Scusi, le piace Brahms?”, concerto del pianista Fulvio Giarrusso
In programma musiche di Bach, Brahms, Rachmaninov, Chopin
Info: 333 3972215
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Domenica 12 febbraio, alle ore 18.00, presso laFeltrinelli Libri e Musica (via Santa Caterina a Chiaia, 23), nell’ambito della rassegna “Musica da Camera”, concerto del pianista William Taurasi
In programma musiche di Beethoven, Brahms, Liszt, Chopin
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Mercoledì 8 febbraio la Cappella Neapolitana di Antonio Florio ospite dalla stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti
Mercoledì 8 febbraio, alle ore 21.00, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, l’Associazione Alessandro Scarlatti presenta la Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio nel concerto Padri e figli, zii e nipoti nella Napoli del XVII e XVIII secolo.
Un viaggio nelle dinastie musicali, quella più famosa di Alessandro Scarlatti e di suo figlio Domenico, coppia di compositori di genio.
Quella meno celebrata di Pietro Marchitelli, virtuoso di violino a Napoli tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700, che sfidò in una gara musicale anche il grande Corelli, e di suo nipote Michele Mascitti.
Violinisti e autori di pagine musicali di incredibile fascino.
“Un programma che mette in luce quanto siano state importanti a Napoli le famiglie musicali – spiega Antonio Florio – per gli sviluppi di una tradizione strumentale che si è tramandata attraverso la consanguineità dal Cinquecento all’Ottocento. I Sabino, gli Ansalone, i Veneziano, come i Prota, hanno contribuito a designare Napoli come capitale della musica. E per questo concerto ho voluto presentare due personaggi singolari come Alessandro Scarlatti e Pietro Marchitelli come omaggio alla città di Napoli”.
L’Orchestra, ambasciatrice del Barocco napoletano nel mondo, quest’anno festeggia i suoi primi trent’anni di attività.
L’originalità dei programmi e il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca ne fanno una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea.
“Trent’anni in cui con entusiasmo e rigore continuiamo nella ricerca, nel recupero e nell’esecuzione di pagine relegate all’oblio. Trent’anni di successi in cui la vera protagonista è stata l’Orchestra, una compagine coesa il cui organico è rimasto quasi inalterato, Pino De Vittorio, Rosario Di Meglio, Nunzia Sorrentino, per fare qualche nome, hanno cominciato con me questa splendida avventura nel lontano 1987. Trent’anni festeggiati con più di quaranta incisioni, e con esibizioni nelle più prestigiosi sedi europee, mi piace ricordare l’invito di Claudio Abbado alla Filarmonica di Berlino, e nel mondo, dagli Stati Uniti e il Sud America, alla Cina e al Giappone.”
Filo conduttore del programma è l’analisi di due dinastie musicali, nell’ottica del loro confrontarsi con la musica strumentale.
Alessandro Scarlatti è figura dominante della scena italiana a cavallo del Settecento, autore prolifico in tutti i generi musicali dalla musica religiosa, al teatro d’opera, alle pagine per tastiera.
L’elemento comune di questa copiosa mole di lavori è un linguaggio agile e fantasioso, dove l’invenzione melodica si fonde in maniera naturale con il contrappunto e la polifonia.
Il secondo figlio di Alessandro, Domenico, nato nello stesso anno di Bach e Haendel, mostrò ben presto di possedere un talento fuori dal comune per la musica, e lega il suo nome al cembalo.
L’energia ritmica e lo stile imitativo ricordano da vicino la scrittura del padre, ma la concisione e la forza espressiva delle ardite armonie negli adagi appartengono a un mondo nuovo, che Domenico sa interpretare con eleganza e una fantasia.
Pietro Marchitelli, fu un compositore fecondo e originale, il maggior virtuoso di violino di Napoli a cavallo del Settecento.
Partendo quasi dal nulla, il giovane violinista abruzzese riuscì a scalare tutta la gerarchia musicale della corte napoletana, grazie alle eccellenti doti di virtuoso. Conquistò la posizione di primo violino della Cappella reale.
Non ebbe figli maschi e fu generoso nell’aiutare nipoti abruzzesi musicisti, soprattutto Michele Mascitti.
Mascitti si trasferì a Parigi contribuendo a diffondere lo stile della sonata violinistica italiana in Francia.
La sua Passacaglia mette in luce il grado di raffinatezza raggiunto dalla scuola italiana.
Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
Ufficio Stampa Associazione Scarlatti
Chiara Eminente
mail: info@associazionescarlatti.it
Ufficio Stampa Cappella Neapolitana
Giusi Zippo
mail: giusizippo@alice.it
mob. 3396276954
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Mercoledì 8 febbraio 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00
Cappella Neapolitana
Antonio Florio, direttore
Padri e figli, zii e nipoti nella Napoli del XVII e XVIII secolo
Programma
Alessandro Scarlatti: Concerto grosso in re minore n.5
Pietro Marchitelli: Sonata n.6 in sol minore
Domenico Scarlatti: Sinfonia per archi in do maggiore
Michele Mascitti: Concerto grosso in si bemolle maggiore op. 71 n.1
Pietro Marchitelli: Sonata n.10 in re maggiore
Domenico Scarlatti: Sinfonia in sol maggiore
Pietro Marchitelli:
Sonata n. 11 in fa maggiore
Concerto grosso in la minore
Michele Mascitti: Passacaglia variata in la maggiore
Cappella Neapolitana
Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio inizialmente col nome di Cappella della Pietà de’ Turchini, ha modificato nel 2016 il nome in Cappella Neapolitana.
È costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
L’ensemble è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei.
Ricco il cartellone delle opere portate in scena tra le quali segnaliamo La Partenope di Vinci in prima moderna, La finta giardiniera di Anfossi, Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti.
L’ensemble ha registrato per Radio France, BBC, Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca. Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd dedicati a inediti del repertorio napoletano barocco in più occasioni premiati dalla critica internazionale.
Dal 1996 ha pubblicato 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”.
Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il Premio Abbiati, il “Diapason d’Or” per Li Zite’n Galera (1999) e per Il Pulcinella vendicato (2002).
Ha inoltre partecipato a MITO SettembreMusica con Aci, Galatea e Polifemo di Händel.
Nel 2010 ha eseguito, in prima edizione moderna, Orfeo e Euridice di Fux alla Konzerthaus di Vienna.
Nel 2013 è stato in tournée con Giovanni Sollima per importanti istituzioni concertistiche italiane e nel 2014 si è esibito al Festival Terra Sem Sombras in Portogallo, a San Pietroburgo per il Festival of Early Music e nel 2015 a Chicago per il Museum of Fine Arts e l’Istituto Italiano di Cultura.
Tra gli ultimi cd ricordiamo I viaggi di Faustina con Roberta Invernizzi e nel 2016 Passio, la Passione secondo Giovanni di Gaetano Veneziano.
Antonio Florio
Si è diplomato in violoncello, pianoforte e composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota, approfondendo in seguito lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio napoletano dei secoli XVII e XVIII.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita, Il schiavo di sua moglie e La Stellidaura vendicante di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco Boerio; La finta cameriera di Gaetano Latilla; La Statira di Francesco Cavalli; Motezuma di Francesco De Majo.
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padrona e lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi.
Ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, la Fondation Royaumont e il Conservatorio di Tolosa.
È titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco.
È direttore artistico dello “Scarlatti LAB”, laboratorio per la musica barocca a cura dell’Associazione Scarlatti di Napoli.
Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’Alidoro di Leo, il cui dvd si è aggiudicato il Diapason d’Or e l’Orphèe d’or dell’Académie du disque lyrique.
A Oviedo gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” – corrispondente al nostro Premio Abbiati – per la miglior direzione musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti.
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