“Opera Talk Show” di Riccardo Canessa festeggia il giorno di San Valentino al Teatro Diana con lo scoppiettante “Serenate e Amori”
Nuovo appuntamento, al Teatro Diana, con “Opera Talk Show”, format concepito e condotto da Riccardo Canessa, noto regista lirico, il cui scopo è quello di avvicinare alla lirica il grande pubblico, proponendo in modo accattivante trame, analisi musicali, arie celebri e aneddoti relativi alle opere più famose.
Questa volta la concomitante “Festa degli innamorati” ha suggerito di dedicare lo spettacolo, intitolato “Serenate e Amori”, ad alcune pagine operistiche legate a vicende sentimentali, avendo come punto di partenza l’aforisma di George Bernard Shaw secondo il quale “L’opera lirica è quella rappresentazione in cui il tenore cerca di portarsi a letto il soprano, ma c’è sempre un baritono che glielo vuole impedire”.
Protagonisti della serata, insieme al maestro Canessa, il soprano Alessandra della Croce, i tenori Achille del Giudice e Antonio Palumbo, ed il basso Rocco Paolillo, allievi della classe di canto del maestro Chiara Artiano al Conservatorio di Salerno, accompagnati al pianoforte da Maurizio Iaccarino.
Si partiva dall’amatore per eccellenza, Don Giovanni, nato dalla fantasia dello spagnolo Tirso de Molina che lo immortalò nella commedia El burlador de Sevilla y convidado de piedra (pubblicato nel 1630 dopo essere stato già allestito in anni precedenti) e ripreso da Wolfgang Amadeus Mozart, in una delle sue opere più famose, il cui titolo originale era Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni, la cui prima, tenutasi a Praga nel 1787, riscosse un enorme successo.
Dall’opera mozartiana erano tratti il celebre duetto “Là ci darem la mano” e la Serenata.
Nel primo caso Don Giovanni è quasi riuscito a sedurre Zerlina, fresca sposa di Masetto, e non riesce nel suo intento per l’improvvisa irruzione di Donna Elvira (una delle recenti vittime delle brame del libertino) che salva la contadinella dalle mire del donnaiolo.
Riguardo alla Serenata, è quella che Don Giovanni fa alla cameriera di Donna Elvira, allo scopo di sedurla, accompagnandosi con la chitarra.
I due brani fornivano lo spunto a Canessa per iniziare a spiegare la funzione della serenata nell’ambito dell’evoluzione del melodramma e sottolineare come il lavoro di Mozart si discostasse dagli stereotipi dell’epoca, dove vi erano varie coppie di personaggi, che alla fine si ricomponevano, e l’anziano di turno, talora facoltoso, il quale vedeva svanire le sue mire verso la ragazza giovane (solitamente di nobile famiglia), accettando tutto sommato questa conclusione.
In “Don Giovanni” le cose risultavano molto diverse, in quanto si era di fronte ad un personaggio egocentrico, psicopatico, anaffettivo e quindi sostanzialmente solo, il cui unico scopo nella vita consisteva nel conquistare, sedurre ed abbandonare qualsiasi donna (ricca o povera, giovane e meno giovane non faceva grandi differenze, come testimoniato dal “catalogo” sciorinato dal suo servitore Leporello).
Ritornando alla serenata mozartiana, è opinione diffusa che coincida con la prima volta in cui un’opera si avvale di un brano solistico per strumento a corda.
Invece, già Giovanni Paisiello aveva concepito un brano accompagnato dal mandolino, nel suo “Barbiere di Siviglia” del 1782, ovvero la “serenata di Lindoro” (“Saper bramate”), proposta al pubblico del Diana dopo quella del “Don Giovanni”.
L’occasione è stata utile per rimarcare come l’autore, che studiò a Napoli al conservatorio di S. Onofrio a Porta Capuana con Durante, detenga alcuni primati che non gli sono riconosciuti, compreso quello di aver portato sulle scene il celeberrimo “Barbiere”, divenuto poi famosissimo grazie all’omonima opera di Rossini.
Dal confronto fra le serenate dei due lavori, relative alla medesima scena, proposte durante lo spettacolo, si poteva apprezzare anche l’elevato valore del compositore tarantino.
Un salto nel Novecento con la Serenata di Arlecchino, tratta da “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo e “O Lola, ch’ai di latti la cammisa”, la celeberrima siciliana cantata da compare Turiddu all’inizio di “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni.
A proposito di quest’ultima Canessa ha ricordato un doppio aneddoto, legato ad un suo allestimento dell’opera all’Arena di Verona,
Il primo, relativo all’incontro con un siciliano purosangue, sul treno che lo stava portando in Veneto, al quale aveva chiesto lumi sulla corretta pronuncia del testo di questa vibrante serenata, ricevendo in cambio quasi una lezione accademica.
Non poteva immaginare che tutto sarebbe stato praticamente inutile, in quanto il tenore chiamato a impersonare Turiddu (poi dileguatosi dopo poche prove) possedeva un marcato accento veneto.
Dall’opera alla romanza, con un autore d’eccezione quale Francesco Paolo Tosti che, pur non raggiungendo la fama di molti suoi colleghi impegnati nell’arricchire il repertorio operistico, ha sempre goduto di una certa visibilità (sue sono ad esempio “’A vucchella”, la più rappresentativa delle 30 liriche legate alla collaborazione con Gabriele D’Annunzio, e la celeberrima “Marechiare”, i cui versi sono di Salvatore Di Giacomo).
Dalla copiosa produzione di Tosti abbiamo ascoltato “L’ultima canzone” e “La serenata”, rispettivamente su testi di Francesco Cimmino e Giovanni Alfredo Cesareo.
Ritorno a Rossini con “Il vecchiotto cerca moglie”, briosa aria di Berta, dal secondo atto del “Barbiere di Siviglia”, che ha preceduto la chiusura, rivolta nuovamente a “Là ci darem la mano”, interpretato da tutti i cantanti, con l’apporto del numeroso pubblico presente in sala.
Nel complesso uno spettacolo molto piacevole, caratterizzato dalla verve e dalla presenza scenica del maestro Riccardo Canessa, che ha avuto in Alessandra della Croce, Achille del Giudice, Antonio Palumbo e Rocco Paolillo degli ottimi collaboratori, sostenuti da un pianista formidabile come Maurizio Iaccarino.
Dopo questa parentesi dedicata alla serenata, il prossimo appuntamento della rassegna, previsto per il 21 marzo, tornerà a concentrarsi su un’unica opera, la “Carmen” di Bizet, ultimamente al centro di feroci polemiche, provocate dal cambiamento del finale nel recente allestimento del Maggio Fiorentino.
Venerdì 2 marzo a Villa di Donato “Mareiro – Avvistamenti lusitani da Capo di Posillipo”
Venerdì 2 marzo 2018, alle ore 21.00, a Villa di Donato (Piazza Sant’Eframo Vecchio – Napoli), Mareiro – Avvistamenti lusitani da Capo di Posillipo, con Isabella Mangani (voce e narrazione), Stefano Donegà (chitarra classica) e Felice Zaccheo (chitarra portoghese), con il Patrocinio del Consolato del Portogallo di Napoli e dell’Associazione Italia-Portogallo
Scrive Manuel Teixeira-Gomes:
“Vento mareiro fresco, encapelando levemente a água em ondas verdes, floridas de espuma efémera. Aragem que sacia os pulmões…”
(“Fresco vento che soffia dal mare, che increspa lievemente l’acqua a tramutarla in verdi onde, floride di spuma effimera. Brezza che sazia i polmoni…”
Vénus momentânea (da Inventário de Junho, 2ª ed., 1918)
In portoghese, “mareiro” è un aggettivo che indica provenienza e si dice soprattutto di vento che “viene o soffia dal mare”.
In senso più esteso, significa “propizio, favorevole alla navigazione”.
Con i nostri canti, i nostri suoni e i personaggi che evochiamo attraverso le nostre parole vogliamo essere il vento buono che gonfia le vele, ma anche la brezza che sazia i polmoni di chi resta sul molo. Il vento dei buoni presagi.
Napoli è la città che ha dato i natali a Isabella Mangani, Lisbona è la Napoli gentile che l’ha ospitata e ancora la accoglie con amore e con una luce per la quale non ci sono parole.
Sembra si diano le spalle, l’una rivolta su un grande e freddo oceano, l’altra sul caldo mare più a oriente.
È con quel calore che la sirena Partenope circonda in un abbraccio la principessina mora del Tago e la racconta, con amore.
Allo spettacolo segue la consueta cena “a tema” portoghese, che in questa occasione speciale vede il contributo di “Baccalaria”, il primo ristorante specializzato in piatti tipici di baccalà e stoccafisso a Napoli.
Lo chef di Baccalaria Vincenzo Russo, richiamandosi ai 365 modi portoghesi di preparare il baccalà, presenterà un “crudo lusitano” valorizzando la materia prima in purezza.
Alla degustazione si accompagnerà la tipica zuppa portoghese “Caldo verde” in una versione “italianizzata” e le immancabili zeppoline calde saranno preparati dagli chef della casa Gianluca e Tina Maggio.
Posto unico: spettacolo + cena: 25 euro
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato
Per prenotazioni: prenotazioni@key-lab.net
N.B.: nella Piazza sant’Eframo Vecchio, di fronte alla Villa trovate un Garage
Info e Contatti:
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, 80137, Napoli
info@villadidonato.it
www.villadidonato.it
https://www.facebook.com/villadidonato/?fref=ts
Instagram: Villa di Donato
Press e accrediti:
Chiara Reale per Villa di Donato
0039/3805899435
chiara.reale81@gmail.com
Concerti a Napoli dal 26 febbraio al 4 marzo 2018
Questi gli appuntamenti previsti dal 26 febbraio al 4 marzo 2018:
Martedì 27 febbraio, alle ore 20.00 (Turno A), con repliche mercoledì 28 febbraio alle ore 20.00 (Fuori abbonamento), giovedì 1 marzo, alle ore 18.00 (Turno B), venerdì 2 marzo, alle ore 20.00 (Turno C/D), sabato 3 marzo, alle ore 16.00 e alle ore 20.00 (Fuori abbonamento) e domenica 4 marzo, alle ore 17.00 (Turno F), al Teatro di San Carlo, per la stagione lirica 2017-2018, allestimento dell’opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave
Direttori: Daniel Oren / Maurizio Agostini (3 marzo, ore 20.00)
Regia: Lorenzo Amato
Scene: Ezio Frigerio
Costumi: Franca Squarciapino
Personaggi ed interpreti
Violetta: Maria Mudryak (27 febbraio, 1 marzo, 3 marzo ore 16 e 4 marzo) / Francesca Dotto (28 febbraio, 2 marzo, 3 marzo – ore 20.00)
Alfredo: Vincenzo Costanzo (27 febbraio, 1 marzo, 3 marzo – ore 16.00 e 4 marzo) / Leonardo Cortellazzi (28 febbraio, 2 e 3 marzo – ore 20.00)
Flora: Giuseppina Bridelli
Annina: Michela Petrino
Giorgio: Vladimir Stoyanov (27 febbraio, 1 marzo, 3 marzo ore 16 e 4 marzo) / Fabian Veloz (28 febbraio, 2 marzo, 3 marzo – ore 20.00)
Gastone: Orlando Polidoro
Il barone Douphol: Roberto Accurso
Il marchese D’Obigny: Nicola Ebau
Il dottor Grenvil, Francesco Musinu
Matador: Giuseppe Picone / Giuseppe Ciccarelli (3 marzo)
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Costo del biglietto
Martedì 27 febbraio (Turno A)
Intero
Palco Reale: 400 Euro
Poltronissima Oro: 150 Euro
Altri posti: da 130 a 40 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone
Palco Reale: 360 Euro
Poltronissima Oro: 135 Euro
Altri posti: da 117 a 36 Euro
Gruppi oltre 20 persone
Palco Reale: 340 Euro
Poltronissima Oro: 128 Euro
Altri posti: da 111 a 34 Euro
Giovani under 30 / Anziani over 65*
Poltrona: 30 Euro
Palchi laterali: 25 Euro
*con reddito minimo come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015 e/o titolari di Social Card
Posto di solo ascolto: 20 Euro
Mercoledì 28 febbraio, giovedì 1 marzo e venerdì 2 marzo (Tariffa giorni feriali)
Intero
Palco Reale: 300 Euro
Poltronissima Oro: 110
Altri posti: da 95 a 35 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone
Palco Reale: 270 Euro
Poltronissima Oro: 99 Euro
Altri posti: da 86 a 32 Euro
Gruppi oltre 20 persone
Palco Reale: 255 Euro
Poltronissima Oro: 88 Euro
Altri posti: da 81 a 30 Euro
Giovani under 30 / Anziani over 65*
Poltrona: 30 Euro
Palchi laterali: 25 Euro
*con reddito minimo come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015 e/o titolari di Social Card
Posto di solo ascolto: 20 Euro
Sabato 3 e domenica 4 marzo (Tariffa Weekend)
Intero
Palco Reale: 400 Euro
Poltronissima Oro: 130 Euro
Altri posti: da 110 a 35 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone
Palco Reale: 360 Euro
Poltronissima Oro: 117 Euro
da 99 a 32 Euro
Gruppi oltre 20 persone
Palco Reale: 340 Euro
Poltronissima Oro: 111 Euro
Da 94 a 30 Euro
Giovani under 30 / Anziani over 65*
Poltrona: 30 Euro
Palchi laterali: 25 Euro
*con reddito minimo come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015 e/o titolari di Social Card
Posto di solo ascolto: 20 Euro
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Mercoledì 28 febbraio, alle ore 20.00, presso il Circolo Canottieri Napoli (via Molosiglio 1), per la stagione della Fondazione Franco Michele Napolitano, concerto del Trio dei Gemelli, formato da Silvano Maria Fusco (violoncello), Alessandro Zerella (violino) e Vincenzo De Lucia
Programma non ancora pervenuto
Costo del biglietto: 10 Euro
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Mercoledì 28 febbraio, alle ore 21.00, presso il Riot Studio (via San Biagio dei Librai, 39), concerto dal titolo “Barbarella Reloaded”, con la partecipazione dell’Italian Surf Academy, formata da Marco Cappelli (chitarra), Luca Lo Bianco (basso), Francesco Cusa (batteria) e Andrea “Lapsus” Pennisi (video art)
Contributo: 10 euro
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Giovedì 1 marzo, alle ore 20.30, al Teatro Sannazaro (via Chiaia, 157), per la stagione 2017-2018 dell’Associazione Alessandro Scarlatti, concerto del pianista Stephen Hough
Programma
C. Debussy
Clair de Lune, da Suite Bergamasque
Images, secondo libro
R. Schumann: Fantasia in do maggiore op. 17
C. Debussy: La terrasse des audiences au clair de lune, da Préludes
Images, primo libro
L. van Beethoven: Sonata in fa minore op. 57 “Appassionata”
Costo del biglietto
Intero Platea e palchi I fila: 18 Euro
Intero Palchi II e III fila: 13 Euro
Ridotto (fino a 30 anni): 13 Euro
Last minute (fino a 25 anni, da 1 ora prima del concerto): 5 Euro
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Venerdì 2 marzo, alle ore 18.00, presso il Teatro Salvo D’Acquisto dell’Istituto Salesiano al Vomero (v. Alessandro Scarlatti, 29), la rassegna “I venerdì musicali” propone “Le più belle arie d’opera”, con I Solisti del Teatro di San Carlo, diretti da Francesco d’Ovidio e la partecipazione del soprano Bernadette Siano e del tenore Armando Valentino
Programma
G. Bizet: Ouverture da “Carmen”
G. Verdi: “La donna è mobile” (da “Rigoletto”)
G. Puccini: “Quando m’en vo’ ” (da “La Bohème”)
F. Lehár: “Tace il labbro” (da “La Vedova allegra”)
P. Mascagni: Intermezzo da “Cavalleria rusticana”
G. Puccini:
“E lucevan le stelle” (da “Tosca”)
“O mio babbino caro” (da “Gianni Schicchi”)
G. Verdi: Preludio da “La Traviata”
R. Leoncavallo: Mattinata
L. Arditi: Il bacio
G. Verdi: Brindisi da “Traviata”
Costo del biglietto
Intero: 12 Euro
Ridotto: 10 Euro
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Sabato 3 marzo, alle ore 11.00, a Palazzo Venezia Napoli (via Benedetto Croce, 19), l’Accademia Musicale Europea propone “Mattinata all’Opera” con la partecipazione delle partecipanti ad OperaLab, progetto di Alta Formazione Musicale, guidato dal soprano Romina Casucci
Contributo organizzativo: 5 Euro (comprensivo di aperitivo e visita guidata a Palazzo Venezia)
Info e prenotazioni al seguente recapito: 0815528739
CONCERTO RINVIATO PER INDISPOSIZIONE INTERPRETI
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Sabato 3 marzo, alle ore 18.00, nella chiesa delle Crocelle a via Chiatamone (via Chiatamone, 24), “I Concerti di Golfo Mistico al Chiatamone” propongono il recital del duo formato da Ilaria Iaquinta (soprano) e Francesco Pareti (pianoforte).
In programma musiche di Tosti, Rossini, Bizet, Offenbach
Costo del biglietto: 10 Euro
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Domenica 4 marzo, alle ore 11.00, presso il Centro Culturale Domus Ars (via S. Chiara 10c), per la rassegna dell’Associazione Musica Libera, concerto dei Brigan, formati da Francesco Di Cristofaro (voce, flauti, cornamuse iberiche, fisarmonica), Ivan Del Vecchio (chitarre, bouzouki), Carmine Scialla (chitarra battente, mandolino, basso), Gabriele Tinto (percussioni iberiche e del Sud Italia, cori)
In programma villanelle, tarantelle e canti di lavoro tratti dall’ultimo lavoro discografico “Rúa San Giacomo”
Costo del biglietto: 12 euro
Per info:
+39 329 836 6678
info@associazionemusicalibera.com
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Sabato 24 febbraio Susanna Canessa presso “Il Salottino – Associazione Le ali del Silenzio” propone “Terra Mia”, un viaggio nella canzone napoletana con i quadri di Patrizia Balzerano
Sabato 24 febbraio 2018, alle ore 20.30, “Il Salottino – Associazione Le ali del Silenzio” (Via Risorgimento, 95 Napoli), ospita lo spettacolo “Terra Mia” di Susanna Canessa (voce e chitarra), con la partecipazione di Monica Doglione (voce) e Luca Guida (percussioni), viaggio nella canzone napoletana, con esposizione e proiezione delle opere di Patrizia Balzerano
Un viaggio fino alle radici del repertorio classico napoletano da Fenesta Vascia a Malafemmena ed altri pezzi della nouvelle vague partenopea, fino all’immancabile “Terra mia” di Pino Daniele.
Un omaggio musicale e visivo alla nostra Napoli dove le Arti s’incontrano, si fondono in un unico pensiero profondo che guarda il mare e il cuore che ascolta la voce della terra, la nostra terra.
Dopo il concerto il consueto brindisi con gli stuzzicchini offerto dall’Associazione
Posti Limitati – È gradita la prenotazione telefonando al numero: 388 373 7024
Pagina Facebook: Il Salottino – Associazione Le ali del silenzio
(Sulla pagina trovi la cartina per raggiungere la Sede)
Vai all’Evento Facebook: clicca qui
Guarda il video Fenesta Vascia: è un piccolo assaggio
ETERNAPOLI CON TONI SERVILLO PRIMA ASSOLUTA 16 E 17 FEBBRAIO
Stagione dei Concerti 2017-2018
Venerdì 16 ore 20.30 – Sabato 17 febbraio 2018 ore 18.00
PRIMA ASSOLUTA
Commissione Teatro San Carlo di Napoli
Eternapoli
Per attore, attrice, coro misto e grande orchestra
Toni Servillo protagonista del melologo di Fabio Vacchi
su testo di Giuseppe Montesano
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro di San Carlo Donato Renzetti.
Un’altra originale scelta programmatica segna il prossimo appuntamento della variegata Stagione del Teatro di San Carlo. Dalle fastose sonorità del musical My Fair Lady, si passa all’intimismo del melologo.
Venerdì 16 e sabato 17 febbraio, in prima esecuzione assoluta, sarà di scena una nuova produzione della Fondazione partenopea, Eternapoli, per attore, attrice, coro misto e grande orchestra. La musica è di Fabio Vacchi, su testo di Giuseppe Montesano. Protagonista Toni Servillo, che darà la sua voce assieme a Imma Villa. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro San Carlo, torna Donato Renzetti.
L’idea di partenza è il romanzo di Montesano Di questa vita menzognera pubblicato nel 2003. La vicenda narra di una famiglia di imprenditori napoletani privi di scrupoli, che godono i favori del potere centrale, padroni incontrastati della città in cui impiantano un nuovo concetto di “economia”. Vivono in un palazzo settecentesco che riecheggia in maniera grottesca un presunto fasto borbonico. Loro unico progetto esistenziale è distruggere e ricostruire, vendere Napoli, il Golfo, il Vesuvio, e fare Eternapoli, una sorta di enorme parco tematico.
“Cosa mai avrebbe a che vedere tutto questo con un’opera per musica e parole?” – racconta Montesano – . “La verità è che tutto parte dalla passione lucida di Toni Servillo. Quando era uscito Di questa vita menzognera si era innamorato del libro e ne aveva letto dei pezzi in pubblico. Per anni ci ha girato attorno. La cosa si era poi inabissata, come accade per molti progetti. Poi, qualche anno fa, mi chiamò per dirmi: “Che ne diresti se, ricavassimo dal romanzo un’opera musicale, un melologo o un oratorio, una forma in cui si intreccino parole recitate e musica?” “E parlando praticamente di tutto – riprende Montesano – “ mescolando Berlioz a Carmelo Bene a Miles Davis a Eduardo a Molière al Cinema al Balletto e alla Politica orrenda degli ultimi decenni, venne fuori il nome di Fabio Vacchi. E così ci mettemmo davvero a lavorare a Eternapoli, io scrivendo il testo e Toni leggendolo a me e poi a Vacchi a voce alta, con discussioni sul testo e con altre discussioni su come poteva essere secondo Vacchi la musica per un’opera del genere”.
“La mia partitura – dice dal suo canto Vacchi – è un’immersione nella napoletanità. In un mondo complesso, anche drammatico. Il nostro. Ho declinato con un accento partenopeo quelli che sono gli ingredienti fondamentali della mia scrittura. Ho voluto evocare certi colori esclusivi della musica napoletana, inserendo strumenti caratteristici, tradizionali come lo scetavajasse e il putipù. In certi momenti l’accompagnamento strumentale e la condotta della musica assumono la fisionomia del saltarello, della tarantella napoletana” conclude il compositore bolognese.
Biografie
Fabio Vacchi
I suoi lavori sono stati commissionati o diretti, tra gli altri, da Claudio Abbado, Roberto Abbado, David Atherton, John Axelrod, Luciano Berio, Carlo Boccadoro, Riccardo Chailly, Myung-whun Chung, Iván Fischer, Beat Furrer, Claire Gibault, Daniel Harding, Paavo Järvi, Neil Marriner, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Gianandrea Noseda, Antonio Pappano, Donato Renzetti, Giuseppe Sinopoli. Ha collaborato con registi, attori, scrittori e artisti come: Abbado, Aulenti, Bruni, Chereau, Carofiglio, Costa, Guerra, Kemal, Lombardi, Maraini, Marcoaldi, Nove, Olmi, Ovadia, Oz, Paolini, Piano, Pomodoro, Pontiggia, Roversi, Servillo, Tiezzi, Serra. Tra le opere per il teatro musicale: Girotondo (1982, Maggio Fiorentino), Il Viaggio, (1990, Comunale di Bologna), La Station thermale, (1993-95, Opéra de Lyon, Teatro alla Scala), Les oiseaux de passage (1998-2001, Opéra de Lyon, Bologna), Il letto della storia, (2003, Maggio Fiorentino), La madre del mostro (2007, Siena), Teneke (2007, Scala di Milano), Lo stesso mare, 2011, Petruzzelli di Bari; Lo Specchio Magico, 2016, Opera di Firenze. Fra le opere strumentali: Briefe Büchners,1997, commissione di Claudio Abbado, Berliner Festwochen; Dai calanchi di Sabbiuno,1997, commissione di Claudio Abbado, Salzburg; Tre Veglie, 2000, Festival di Salisburgo, direttore Iván Fischer; Diario dello sdegno, 2002, Filarmonica della Scala, direttore Muti; Terra comune, 2002, commissione di Berio per il Nuovo Auditorium di Roma, direttore Myung-Whun Chung; Memoria italiana per Hilliard Ensemble e Canti di Benjaminovo per Boston Musica Viva, 2003; La giusta armonia, 2006, Festival di Salisburgo, direttore Riccardo Muti; Voci di notte, 2006, Comunale, Firenze, direttore Zubin Mehta; Mare che fiumi accoglie, 2007, Accademia di Santa Cecilia, direttore Antonio Pappano; Prospero o dell’Armonia, melologo, 2009, direttore Riccardo Chailly, Filarmonica della Scala; Tagebuch der Empörung, 2011, Gewandhaus, Lipsia, direttore Riccardo Chailly; D’ un tratto nel folto del bosco, melologo, testo di Amos Oz, 2010, MITO, direttore Claire Gibault; Notte italiana, 2011, London Sinfonietta direttore David Atherton; Il piacere di leggere, testo di Dacia Maraini, 2012; Soudain dans la forêt profonde, melologo, testo di Amos Oz, 2013-14, Parigi, Comédie française, Salle Pleyel, CD a cura del Ministère de l’Éducation Nationale; Veronica Franco, testo di Ponti, 2014, La Verdi, Milano, direttore Gibault; Il bordo vertiginoso delle cose, testo di Carofiglio, 2014, Petruzzelli, Bari, direttore Axelroad; Der Walddämon, 2015, direttore Chailly, Gewandhaus, Lipsia; Sull’acqua, testo di Serra, 2015, Orchestra Verdi, Milano; Vencidos per baritono e orchestra, 2016, Festival Internacional Cervantino, Messico, direttore Parisotti; Concerto per violino, Petruzzelli, Bari, al violino Francesco D’Orazio; Canti di fabbrica per tenore e orchestra, 2017, La Fenice, Venezia, direttore Renzetti; Sonata per pianoforte n.1, 2018, pianoforte Andrea Lucchesini, LAC, Lugano. In ottobre 2018, in corrispondenza con la prima non italiana del Concerto per violino, alla Carnegie Hall, con D’Orazio, Dindo eseguirà il Concerto per violoncello e orchestra al Petruzzelli di Bari. Sta scrivendo una nuova opera per il Maggio Musicale Fiorentino, uno spettacolo di Teatro Danza per il Teatro alla Scala, un nuovo quartetto per il Quartetto di Cremona. Membro onorario Accademia Filarmonica Bolognese; membro Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Docente di composizione alla Scuola di Musica di Fiesole. Composer in residence al Teatro Petruzzelli di Bari e all’Orchestra Verdi di Milano. Premi: Koussevitzky Prize in Composition, Tanglewood, USA, 1974; Primo Premio Concorso Gaudeamus, Olanda,1976; David di Donatello, Roma, 2002 (musiche per Il mestiere delle armi di E.Olmi); Annual Lully Award, USA, 2002, miglior nuovo brano dell’anno (Quartetto n° 3, Tokyo Quartett); Premio Abbiati, Associazione Nazionale Critici Musicali, 2004, Il letto della storia; Rdc Awards, 2005 (musiche per Gabrielle di P.Chéreau); nomination David di Donatello, Roma, 2007, (musiche per Centochiodi di E.Olmi); Laurea Honoris Causa, Accademia Belle Arti di Brera, Milano, 2018.
Giuseppe Montesano
Giuseppe Montesano è nato a Napoli. Ha scritto i romanzi: A capofitto, Sottotraccia 1996 e Mondadori 2000; Nel corpo di Napoli, Mondadori 1999, Premio Napoli e Superpremio Vittorini; Di questa vita menzognera, Feltrinelli 2003, Premio Viareggio-Rèpaci e Premio Selezione Campiello; Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire, Mondadori 2007, Premio Vittorini per la saggistica. I suoi ultimi libri sono Lettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove, Giunti 2016, Premio Viareggio-Rèpaci per la saggistica e Premio Napoli per la saggistica, e il pamphlet con i dieci comandamenti del leggere per esistere davvero Come diventare vivi, Bompiani 2017. I suoi libri sono tradotti in vari Paesi. Con Giovanni Raboni ha curato e tradotto Baudelaire, Opere, Meridiani Mondadori, Premio Prezzolini, e per l’Adelphi e la Mondadori ha tradotto Villiers de L’Isle-Adam, Racconti crudeli; Flaubert, Il Candidato; La Fontaine, Favole scelte; Gautier, Espana; Max Ernst, Una settimana di bontà. Per il teatro ha scritto il radiodramma Per sempre giovani, con la regia di Toni Servillo e con Mariano Rigillo; Magic People Show e New Magic People Show, portato in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli; Ferdinando, con Luca Zingaretti e Enrico Ianniello; Eternapoli, monologo ispirato a Di questa vita menzognera con Enrico Ianniello; per Toni Servillo ha scritto Sogno Napoletano inserito in Toni Servillo legge Napoli, e tradotto il Lélio di Hector Berlioz e Elvire Jouvet 40 di Brigitte Jaques. Collabora al quotidiano “Il Mattino” con articoli su temi culturali e di attualità.
Toni Servillo
Nel 1977 fonda il Teatro Studio di Caserta. Nel 1986 inizia a collaborare con il gruppo Falso Movimento e nel 1987 è tra i fondatori di Teatri Uniti con cui crea, da attore e regista, alcuni spettacoli di matrice napoletana di successo internazionale, fra i quali Rasoi (1991) di Enzo Moscato e Zingari (1993) di Raffaele Viviani, fino ai due pluripremiati allestimenti di Eduardo De Filippo, Sabato, domenica e lunedì (2002) e Le voci di dentro (2013). Di entrambi i capolavori eduardiani viene realizzata la versione televisiva diretta da Paolo Sorrentino. Con Il Misantropo (1995) e Tartufo (2000) di Molière, e con Le false confidenze (1998/2005) di Marivaux, tutti nelle mirabili traduzioni di Cesare Garboli, realizza un trittico sul grande teatro francese fra Sei e Settecento. Nel 2007 adatta, dirige e interpreta Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, per quattro stagioni in tournée internazionale, da cui viene tratto il docufilm 394 Trilogia nel mondo. Dopo Toni Servillo legge Napoli (2011), dedicato alla poesia napoletana classica e contemporanea, dal 2014 porta in scena in Italia e in Europa, insieme al fratello Peppe e al Solis String Quartet, La parola canta. Nel 2015 viene edita da Repubblica-L’Espresso la collana di otto dvd dal titolo Toni Servillo a teatro. Nel 2016 dirige e interpreta Elvira (Elvire Jouvet 40), di Brigitte Jaques, tratto dalle lezioni del grande maestro francese al Conservatoire di Parigi e ancora portato in scena con successo in Italia e in Europa. Al 1999 debutta da regista nel teatro musicale con La cosa rara di Martin y Soler per la Fenice di Venezia, cui fanno seguito Le nozze di Figaro di Mozart, Il marito disperato di Cimarosa, Boris Godunov di Mussorgskij, Arianna a Naxos di Richard Strauss, Fidelio di Beethoven, fino a L’Italiana in Algeri di Rossini per il festival di Aix en Provence 2006. Nel 2010 porta in scena Sconcerto, teatro di musica su testi di Franco Marcoaldi e musiche di Giorgio Battistelli. Nel 2012 è la voce recitante del Lélio di Berlioz al Teatro San Carlo di Napoli, dove, nel 2016 è il narratore nell’Oedipus Rex di Stravinskij e Cocteau. Nel 2017 dà voce all’Egmont di Beethoven al Teatro dell’Opera di Roma. Ha interpretato film di Mario Martone, Antonio Capuano, Paolo Sorrentino, Elisabetta Sgarbi, Fabrizio Bentivoglio, Andrea Molaioli, Matteo Garrone, Stefano Incerti, Nicole Garcia, Claudio Cupellini, Daniele Ciprì, Marco Bellocchio, Roberto Andò, Francesco Amato, Donato Carrisi. Tra i numerosi riconoscimenti ha ottenuto quattro volte il David di Donatello e il Nastro d’Argento e il Marc’Aurelio d’argento per miglior attore al Festival di Roma 2010 per Una vita tranquilla di Claudio Cupellini. Ha inoltre vinto due volte il premio come Best European Actor, nel 2008 per Gomorra di Matteo Garrone e Il divo di Paolo Sorrentino, entrambi premiati al festival di Cannes, e nel 2013 per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, vincitore dell’Oscar 2014 al miglior film straniero.
Imma Villa
Imma Villa, attrice e fondatrice, insieme al regista Carlo Cerciello, del Teatro Elicantropo di Napoli, è stata diretta tra gli altri, oltre che dallo stesso Cerciello, da Walter Manfrè, Armando Pugliese, Antonio Sinagra, Enzo Moscato, ricevendo per le sue interpretazioni numerosi premi: nel 2017 Premio Le maschere del Teatro e nel 2015 Premio Annibale Ruccello per lo spettacolo Scannasurice di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello, nel 2015 Premio della Critica Italiana e premio Antonio Landieri per La Madre di Bertolt Brecht, nel 2007 Premio Girulà per Chantecler di Edmond Rostand regia Armando Pugliese e nel 1997 come migliore attrice emergente per La Scandalosa. Sempre diretta da Carlo Cerciello nel 2016 ha interpretato una lodatissima Fedra in scena al Teatro Antico di Siracusa ed è nell’applauditissimo cast di Bordello di mare con città di Enzo Moscato. È attualmente impegnata nelle riprese della trasposizione cinematografica de L’amica geniale di Elena Ferrante, con la regia di Saverio Costanzo.
Un flash mob da record chiude il progetto My fair Lady sostenuto da Generali e dedicato agli studenti delle Scuole di tutta la regione
Un flash mob da record, ispirato al musical My Fair Lady, in scena in questi giorni con grande successo al Teatro di San Carlo, partirà domani martedì 13 febbraio alle ore 12 da Piazza del Plebiscito, sarà presente il sindaco e presidente della Fondazione Luigi de Magistris. Una performance da primato che vedrà protagonisti un’orchestra di oltre 600 elementi, composta di studenti dei licei musicali, un corpo di ballo composto da oltre 80 ballerini dei licei coreutici e un coro di oltre 800 allievi, tutti provenienti da scuole dell’intera regione. Numeri incredibili per un flash mob che sarà il punto di arrivo di un percorso formativo iniziato lo scorso settembre e che, con il sostegno di Generali Italia e grazie ad Alternanza Scuola /Lavoro, ha visto giovani studenti e ragazzi studiare musica insieme e avvicinarsi al processo di vera e propria “creazione” di uno spettacolo. Un’officina creativa dunque quella nata grazie al laboratorio My Fair Lady, in linea con la mission del progetto di accostare sempre più i giovani all’arte. “Siamo molto contenti di collaborare con il San Carlo su progetti educativi dedicati ai ragazzi, che danno valore all’esperienza Alternanza Scuola /Lavoro con occasioni concrete di apprendimento” ha commentato Lucia Sciacca, Direttore Communication and Social Responsibility di Generali Italia -. Con il Teatro San Carlo condividiamo il convincimento che creare occasioni formative e di coinvolgimento dei giovani nell’arte e nella cultura rappresenti un elemento di crescita dell’individuo e di conseguenza di sviluppo delle comunità”. Il progetto My Fair Lady è a cura della Direzione Affari Istituzionali e Marketing del Teatro di San Carlo.
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MusicArTeatro Eventi a Napoli
Mercoledì 14 febbraio al Teatro Diana “Serenate e Amori”, secondo appuntamento con “Opera Talk Show” di Riccardo Canessa
Mercoledì 14 febbraio, alle ore 21.00, al Teatro Diana (v. Luca Giordano, 64 – Napoli), secondo appuntamento della III edizione di “Opera Talk Show”, format teatrale di avvicinamento all’opera lirica attraverso l’analisi musicale e scenica di arie, recitativi e aneddoti legati ad alcuni capolavori della lirica, curato dal regista Riccardo Canessa.
In tema con il giorno di S. Valentino, lo spettacolo si intitola “Serenate e Amori” e proporrà brani tratti da opere di Mozart, Rossini, Paisiello, Leoncavallo, Mascagni.
Prossimo appuntamento
Mercoledì 21 marzo con “Carmen” di Bizet
Costo del biglietto
Intero: 12 Euro
Ridotto (abbonati Teatro Diana): 10 Euro
Teatro Diana
Ufficio: 0815560107 (10.00/13.30 – 17.00/20.00)
Fax: 0815560151
Web: www.teatrodiana.it
Concerti a Napoli dal 5 all’11 febbraio 2018
Questi gli appuntamenti previsti dal 5 all’11 febbraio 2018:
Martedì 6 febbraio, alle ore 20.00 (Turno A), con repliche mercoledì 7 febbraio, alle ore 20.00 (Turno C/D), giovedì 8 febbraio, alle ore 18.00 (Fuori Abbonamento), venerdì 9 febbraio, alle ore 17.00 (Turno B) e alle ore 21.00 (Turno M Opera e Balletto), sabato 10 febbraio, alle ore 17.00 ed alle ore 21.00 (Fuori Abbonamento) e domenica 11 febbraio, alle ore 17 (Turno F), al Teatro di San Carlo, nell’ambito della stagione lirica 2007-2008, allestimento del musical “My Fair Lady”, di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe
Direttore: Donato Renzetti (Maurizio Agostini 9 febbraio, ore 17.00 e 10 febbraio, ore 17.00)
Regia: Paul Curran
Scene: Gary Mc Cann
Costumi: Giusi Giustino
Coreografie: Kyle Lang
Personaggi ed Interpreti
Henry Higgins: Robert Hands
Eliza Doolittle: Nancy Sullivan
Colonnello Pickering: John Conroy
Alfred P. Doolittle: Martyn Ellis
Freddy Eynsford-Hill: Dominic Tighe
Mrs. Higgins: Julie Legrand
Mrs. Eynsford-Hill: Gillian Bevan
Mrs. Pearce: Rachel Izen
Jamie: Harry Morrison
Harry: Lee Ormsby
Ensemble: Jenna Boyd, Helen Colby, Lauren Ingram, Olivia Holland-Rose, Matt Harrop, Liam Wrate, Nicholas Duncan, Michael Cotton
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Costo del biglietto
Turno A
Intero
da 150 a 40 Euro
Palco Reale: 400 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone
da 135 a 36 Euro
Palco Reale: 360 Euro
Gruppi oltre 20 persone
Da 128 a 34 Euro
Palco Reale: 340 Euro
Posto di solo ascolto: 20 Euro
Altri Turni
Intero
da 130 a 35 Euro
Palco Reale: 400 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone
da 99 a 32 Euro
Palco Reale: 360 Euro
Posto di solo ascolto: 20 Euro
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Martedì 6 febbraio, alle ore 20.30, a Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo, 185), per la stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini, concerto del duo formato da Gabriella Colecchia (mezzosoprano) e Dario Candela (pianoforte) dal titolo “Promenade Napolitaine”
Programma
G. Fauré:
Le papillon et la fleur
Automne
Mai
Chanson du pecheur
Au bord de l’eau
Après un rêve
C. Debussy: Première Arabesque (pianoforte)
F. Alfano: Sonnet
F. Poulenc
Air Romantic
Violon
Voyage à Paris
Toréador
Hôtel
Les chemins de l’amour
M. Pilati
Tre Bagatelle per pianoforte
’O vico
Divuzzione
Tammurriata
Costo del biglietto: 10 Euro
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Mercoledì 7 febbraio, alle ore 18.00, presso la Sala Chopin (Piazza Carità 6), per la rassegna “Pomeriggi in Concerto alla Sala Chopin”, organizzata dall’Associazione Napolinova, recital della pianista Valeria Lonardo
Programma
W. A. Mozart: Sonata n. 4 in mi bemolle maggiore K 282
L. van Beethoven: Sonata n. 8, op. 13 “Patetica”
F. Schubert: Improvviso op 90, n. 4 D 899
F. Chopin: Ballata n. 1 in sol minore, op. 23
F. Liszt: Liebestraum n. 3
F. Mompou: Canción y danza n. 6
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Giovedì 8 febbraio, alle ore 17.30, a Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo, 185), conferenza-concerto su La donna conquista la scena: arte, musica, spettacolo a cura di Fausto Minervini (Dottore di ricerca Université de Paris-Sorbonne e Università degli Studi di Napoli Federico II), Francesco Cotticelli (Università degli Studi di Napoli Federico II), e Paologiovanni Maione, Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli.
Alla conferenza seguirà un momento musicale in collaborazione con il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli
Programma
C. Gounod: Venise, da “6 Mélodies”,
Eleanor Sourbutts, soprano
H. Duparc: La vie antérieure
Chiara Polese, soprano
C. Debussy: Pantomime, da “Quatre chansons de jeunesse”
Sabrina Sanza, soprano
G. Fauré: Clair de lune
Chiara Polese, soprano
E. Satie
Les fleurs, da “Trois autres mélodies”
Eleanor Sourbutts, soprano
La diva de l’Empire
Roberta Paola Diaspro, soprano
F. Poulenc
Fleurs, da “Fiançailles pour rire”
Eleonora Brescia, mezzosoprano
Air vif, da “Airs chantés”
Cristina Somma, soprano
Ingresso libero fino a esaurimento posti
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Giovedì 8 febbraio, alle ore 17.30, al Teatro Diana (v. Luca Giordano, 64), per la rassegna “Diciassette e Trenta Classica”, concerto del violoncellista Giovanni Gnocchi
In programma musiche di Kurtág, Gabrielli, Kodály
Costo del biglietto: 12 Euro
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Giovedì 8 febbraio, alle ore 20.30, al Teatro Sannazaro (via Chiaia, 157), per la stagione 2017-2018 dell’Associazione Alessandro Scarlatti, concerto del Trio Sitkovetsky, formato da Alexander Sitkovetsky (violino), Isang Enders (violoncello) e Wu Qian (pianoforte)
Programma
L. van Beethoven: Trio in mi bemolle maggiore op. 70, n. 2
F. J. Haydn: Trio in sol maggiore Hob.XV:25 “Gipsy”
F. Mendelssohn-Bartholdy: Trio in re minore, op. 49
Costo del biglietto
Intero Platea e palchi I fila: 18 Euro
Intero Palchi II e III fila: 13 Euro
Ridotto (fino a 30 anni): 13 Euro
Last minute (fino a 25 anni, da 1 ora prima del concerto): 5 Euro
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Venerdì 9 febbraio, alle ore 18.00, nel Teatro Salvo D’Acquisto dell’Istituto Salesiano al Vomero (v. Alessandro Scarlatti, 29), per l’inaugurazione della rassegna “I venerdì musicali”, concerto dei Solisti del Teatro di San Carlo, diretti da Pasquale Menchise, con la partecipazione di Nunzia De Falco (soprano), Fabrizio Falasca (violino) e Sivano Maria Fusco (violoncello)
In programma musiche di Paisiello, Pergolesi, Cimarosa, Porpora
Costo del biglietto
Intero: 12 Euro
Ridotto: 10 Euro
Abbonamento all’intera stagione (7 concerti): 35 Euro
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Sabato 10 febbraio, alle ore 18.00, nella chiesa delle Crocelle a via Chiatamone (via Chiatamone, 24), “I Concerti di Golfo Mistico al Chiatamone” propongono il recital “Musica intorno al mondo” del duo formato da Alessandro Crosta (flauto) e Nadia Testa (pianoforte)
Costo del biglietto: 10 Euro
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Sabato 10 febbraio, alle ore 18.00, presso il Centro Culturale Domus Ars (v. Santa Chiara 10c), per la rassegna “Le Armonie di Partenope”, concerto dal titolo “Omaggio a Pino Daniele” con la partecipazione dell’Emilia Zamuner Quartet, formato da Emilia Zamuner (voce ), Paolo Zamuner (pianoforte), Lorenzo Scipioni (contrabbasso) e Michele Sperandio (batteria),
Costo del biglietto: 12 Euro
Info
Tel. 081 342 5603
infoeventi@domusas.it
infopartenart@libero.it
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Sabato 10 febbraio, alle ore 19.00, al Teatro Bolivar (v. Bartolomeo Caracciolo, 30), concerto dell’Orchestra San Giovanni, diretta da Keith Goodman, con la partecipazione del pianista Massimo Tomei
Programma
W. A. Mozart:
Adagio e fuga per archi K 546
Concerto per pianoforte e orchestra in do maggiore K 467
Costo del biglietto: 10 Euro
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Sabato 10 febbraio, alle ore 20.00, a Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo, 185), per la stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini, nell’ambito della mostra “Da De Nittis a Gemito. I napoletani a Parigi negli anni dell’Impressionismo”, concerto dal titolo “Allée – Retour”, con la partecipazione del duo formato da Isa Ercolano (soprano) e Antonio Maione (pianoforte)
In programma musiche di Tosti, Denza, Satie, Saint-Saëns
Costo del biglietto: 10 Euro
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Domenica 11 febbraio, alle ore 11.00, al Centro Culturale Domus Ars (v. Santa Chiara 10c), per la stagione dell’Associazione Musica Libera, concerto del Duo Synthesis formato da Andrea Caputo (clarinetto) e Lorenzo Pascucci (pianoforte)
In programma musiche di Saint-Saëns, Debussy, Brahms, Arnold
Costo del biglietto: 12 Euro
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Domenica 11 febbraio, alle ore 11.30, nella Sala della Loggia del Maschio Angioino, l’Associazione Napolinova propone “Omaggio al Violoncello” con Giovanni Gnocchi e i partecipanti al suo master, accompagnati al pianoforte dal maestro Gaetano Santucci
Ingresso libero
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Domenica 11 febbraio, alle ore 18.00, presso laFeltrinelli Libri e Musica (via Santa Caterina a Chiaia, 23), la rassegna di musica da camera curata dal maestro Antonello Cannavale propone il pianista Angelo Gala
In programma musiche di Schumann, Brahms, Liszt
Ingresso libero
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