Raffaele La Capria firma l’adattamento di “Casa di bambola” di Ibsen nel nuovo allestimento prodotto dal Teatro Stabile di Napoli con la regia di Claudio Di Palma in prima nazionale al teatro Mercadante dall’1 al 17 aprile
Inserito nel 2001 dall’Unesco nell’Elenco delle Memorie del mondo, Casa di bambola di Henrik Ibsen è tra i più frequentati testi teatrali del ‘900.
Un classico della scena moderna e contemporanea, ancora sorprendentemente vicino e attuale, che lo Stabile di Napoli/Teatro Nazionale propone in un allestimento affidato alla regia di Claudio Di Palma nell’adattamento firmato da Raffaele La Capria, in prima nazionale al Teatro Mercadante da venerdì 1 a domenica 17 aprile 2016.
Nelle scene di Luigi Ferrigno, i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi e le musiche di Paolo Vivaldi, protagonisti della pièce sono Gaia Aprea (nel ruolo di Nora, moglie dell’avvocato Helmer), Alessandra Borgia (Anne Marie, la bambinaia), Claudio Di Palma (Torvald Helmer, avvocato), Giacinto Palmarini (Il dottor Rank), Autilia Ranieri (La signora Linde), Paolo Serra (Il procuratore Krogstad), con i piccoli Alessandro Cepollaro, Maria Chiara Cossia, Manfredi Lorenzo Di Palma, Riccardo Iaccarino, nei ruoli dei bimbi della famiglia Helmer.
Scritto nel 1879 ad Amalfi, il dramma dell’autore norvegese sull’ipocrisia e le convenzioni dell’istituzione matrimoniale suscitò al suo debutto nel dicembre del 1879 a Copenaghen grande indignazione e fortissime polemiche.
«Oggetto della contesa – dichiarò in merito l’autore – non è il valore estetico del dramma, ma il problema morale che pone. Che da molte parti sarebbe stato contestato lo sapevo in anticipo; se il pubblico nordico fosse stato tanto evoluto da non sollevare dissensi sul problema, sarebbe stato superfluo scrivere l’opera».
A partire dalla battuta “Bisogna pur vivere, e così si diventa egoisti”, il regista Di Palma annota: «È applicabile ad ogni personaggio di Casa di bambola questo enunciato morale che Kristine Linde confessa nel corso del primo atto? È valido per tutti loro il postulato per cui il perseguimento acritico dell’interesse personale consegue la necessità naturale della sopravvivenza? E ancora: la radicalità della scelta finale di Nora di abbandonare marito, casa e figli corrisponde alla rottura del succitato compromesso di coscienza o ne è soltanto una naturale derivazione? L’emancipazione rivendicata da Nora con gesto “scandaloso” e sorprendente, insomma, riguarda la libertà dell’individuo, come con diversa misura segnalano ad esempio Gramsci e Santa Teresa della Croce, oppure è registrabile come strumentale opportunismo di comodo?»
A proposito del suo adattamento del testo Raffaele La Capria dichiara: «Casa di bambola io l’ho letto come un classico, cioè come un’opera che dice la sua verità valida in ogni tempo, e dico questo perché lo si è letto e rappresentato come un testo polemico che affermava i diritti della donne nel regime matrimoniale di fine secolo. Certo Casa di bambola è anche questo, e questo era giusto nel tempo in cui fu scritto. È una critica acerba dei rapporti di dominazione in seno al matrimonio borghese che anticipa le questioni del femminismo moderno. Casa di bambola è anche una splendida meditazione sul diritto di ciascuno a scegliere liberamente il proprio destino».
Con questa produzione prosegue la collaborazione dello Stabile con lo scrittore napoletano inaugurata nel 2014 con il ciclo dei cinque allestimenti scenici del progetto “L’armonia perduta” tratti dai suoi racconti L’amorosa inchiesta, Guappo e altri animali, La neve del Vesuvio, Letteratura e salti mortali, Fiori giapponesi.
Orario rappresentazioni
martedi e venerdi, ore 21.00
mercoledi e giovedi, ore 17.00
sabato, ore 19.00
domenica, ore 18.00
Info:
tel. 081.5524214
www.teatrostabilenapoli.it
Biglietteria:
tel. 081.5513396
biglietteria@teatrostabilenapoli.it
Ufficio Stampa Teatro Stabile di Napoli
Mercadante | Ridotto | San Ferdinando
Valeria Prestisimone
Tel. 0815524214 int. 103
e-mail: v.prestisimone@teatrostabilenapoli.it
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Domenica 3 aprile la stagione dell’Associazione Musica Libera propone “Varietà Novecento – Viaggio Musicale nel secolo breve”

Domenica 3 aprile, alle ore 11.00, presso il Centro Culturale Domus Ars (via S. Chiara 10c), per la stagione invernale-primaverile dell’Associazione Musica Libera, allestimento dello spettacolo “Varietà Novecento – Viaggio Musicale nel secolo breve” di e con Marco Sgamato, con la partecipazione di Giuseppe Sgamato (pianoforte e chitarra), Francesco Maggio (violino), Vincenzo Grimaldi (fisarmonica), Antonello Buonocore (contrabbasso), Giacinto Maiello (batteria), Liliana Castiello (costumi e serva di scena), Rino Lionetto (grafica).
Costo del biglietto: 10 Euro
Per info: 0813425603
Uno chansonnier en travesti, una valigia di costumi ed un’orchestrina minuta.
Sono questi i pochi elementi messi assieme per decifrare la vastità di un secolo da raccontare attraverso appunti, versi e canzoni radicate nella cultura europea, alla ricerca della varietà di cento anni di magie, isterie e follie, di canzoni di guerra, di liberazioni dai vecchi costumi, di dolori percepiti, di folklore e tradizione, in una sintesi sottile e patinata dei brani più prestigiosi e rari di quello che lo storico britannico Eric Hobsbawn definisce “Il Secolo breve”.
Breve come questo viaggio.
Ricco come nessun’altra epoca al mondo.
Note di regia
Il mare di eventi e vicissitudini che hanno caratterizzato il XX secolo, non lascerebbero spazio alcuno ad un solo ed unico aggettivo per definire quest’epoca veneranda e terribile, crocevia delle avanguardie e di esperienze artistiche e culturali senza precedenti, della nascita e della morte dei regimi totalitari e delle grandi ideologie.
Attraverso il semplice raccordo di più elementi: voce, corpo, suono, immagine e allusione, ho deciso di intraprendere un percorso meramente cronologico attraverso i punti più significativi ed alti della musica europea, sviscerando e chiamando in causa le lingue più disparate: dal napoletano alla lingua yiddish, passando chiaramente per quelle europee, in un compendio che possa sintetizzare in alti momenti di teatralità il turbine inafferrabile del “secolo della destrutturazione”.
Dall’unità di “Boom” cantata da Charles Trenet – profezia della bomba atomica – alla scissione dell’atomo e delle arti attraverso l’esplosione delle avanguardie, si passa per le umilianti realtà della guerra fino ad arrivare al secondo Novecento, nel clima della guerra fredda e del ‘68 per giungere infine alle porte del nuovo millennio, erede sciagurato e nevrotico di cento anni di follie.
Marco Sgamato
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Concerti a Napoli dal 28 marzo al 3 aprile 2016
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Questi gli appuntamenti previsti dal 28 marzo al 3 aprile 2016:
Lunedì 28 marzo, alle ore 19.00, presso la Chiesa di S. Angelo a Nilo (piazzetta Nilo, 23), nell’ambito della rassegna “Arti in Movimento”, concerto dell’Accademia Barocca Willelm Hermans, formata da Lucia Casagrande Raffi (soprano), Fabio Ceccarelli (traversiere), Alessandra Montani (violoncello) e Fabio Ciofini (clavicembalo, organo e maestro di concerto).
Programma
G. F. Sances: Stabat Mater / Pianto della Madonna per soprano e basso continuo
J. Bodin de Boismortier: Panis Angelicus per soprano, traversiere e basso continuo
J. S. Bach:
Triosonata BWV 525 (adattamento nella tonalità di sol maggiore per flauto traversiere e clavicembalo della Triosonata per organo in mi bemolle maggiore)
Seele, deine Spezereien (aria dall’Oratorio di Pasqua – BWV 249) per soprano, traversiere e basso continuo
A. Campra: Jubilate Deo, per soprano, traversiere e basso continuo
Ingresso libero
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Martedì 29 marzo, alle ore 19.00, presso la Chiesa di S. Angelo a Nilo (piazzetta Nilo, 23), nell’ambito della rassegna “Arti in Movimento”, concerto dell’Ensemble Festa Rustica, formato da Giorgia Cinciripi (soprano), Giorgio Matteoli (flauto dolce) e Massimiliano Faraci (clavicembalo).
Programma
D. Buxtehude: Singet dem Herrn (Salmo 98, 1-4)
G. P. Cima: Sonata seconda (dai Concerti Ecclesiastici)
T. Merula: Canzonetta spirituale sopra la nanna
A. Campra: Domine Dominus Noster, mottetto per soprano, flauto e basso continuo
George Friedrich Händel (1685 – 1759): dalle Nove Arie Tedesche
Meine Seele hört im Sehen HWV 207
Die ihr aus dunklen Grüften HWV 208
Ingresso libero
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Martedì 29 marzo, alle ore 19.30, presso la Casina Pompeiana della Villa Comunale, “Passianno passianno…”, spettacolo di canzoni classiche sulla tradizione teatrale e musicale napoletana con la partecipazione di Bruna Carignani (voce), Bruno Minotti e Maria Gabriella Tiné (voci recitanti), Mariano Civile (chitarra), Maria Grazia Ritrovato (pianoforte)
Ingresso libero
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Mercoledì 30 marzo, alle ore 18.00, presso la Sala Chopin (piazza Carità, 6), per i “Pomeriggi in Concerto alla Sala Chopin” dell’Associazione Napolinova, recital del pianista Gabriele Biffoni
In programma musiche di Schumann e Skrjabin
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Sabato 2 aprile, alle ore 18.30, a Palazzo Venezia Napoli (v. Benedetto Croce, 19), per la stagione 2016 di “Incontri Musicali a Palazzo Venezia Napoli”, organizzata dalla Associazione PA.VE. e dall’Accademia Musicale Europea, concerto dal titolo “Evoluzione Sonora della Scuola Napoletana” con la partecipazione dl duo formato da Andrea Caputo (clarinetto) e Maurizio Tessitore (pianoforte).
Programma
G. Sciroli: Sonata per clarinetto e basso continuo (o pianoforte) – primo tempo
S. Mercadante: Concerto op. 101
G. Miluccio: Rhapsodie per clarinetto solo
G. Rossini: Introduzione, Tema e Variazioni
E. Renna: Troverò la luna dell’aurora.
Dopo il concerto la serata proseguirà con una passeggiata tematica musicale nel centro storico che ripercorrerà lo stretto legame tra Monumenti presenti a Napoli e la Musica.
Il contributo organizzativo previsto è di euro 12
Prenotazione obbligatoria al seguente recapito: 0815528739
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Sabato 2 aprile, alle ore 20.00, presso Museum Shop (Largo Corpo di Napoli, 3), nell’ambito di Convivio Armonico 2016, per l’inaugurazione della sezione “Musica nel Corpo di Napoli dal ‘600 ad oggi”, concerto dell’Ensemble Barocco “Le Musiche da Camera”, formato da Rosa Montano (mezzosoprano), Egidio Mastrominico (violino), Leonardo Massa (violoncello), Debora Capitanio (clavicembalo)
Programma
A. Falconiero:
Brando “Il Spiritello”
Brando Dicho “El Melo”
(dal Primo libro di Canzoni, Sinfonie ecc.)
N. Matteis: Aria Amorosa a violino e basso
N. Sabino: Non cchiù ciccillo mio, cantata a voce sola e basso continuo
M. Mascitti: Sonata op. 2 n. 5 a violino solo e basso continuo
G. Latilla: T’aggio voluto bene, aria a voce sola con strumenti
E. Barbella: Alla Veneziana (dalla Sonata 3 a violino solo e basso continuo)
N. Matteis: Ground after the Scotch humour a violino e basso
G. Porsile: Sfogandose no juorno, cantata sopra l’arcecalascione
Costo del biglietto: 10 Euro
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Sabato 2 aprile, alle ore 20.30 (Turno S), con replica domenica 3 aprile, alle ore 18.00 (Turno P), al Teatro di San Carlo, per la stagione sinfonica 2015-2016, concerto dell’Orchestra e del Coro del Teatro di San Carlo, diretti da Michele Mariotti
Programma
Franz Schubert
Sinfonia n. 8 in si minore, D 759 “Incompiuta”
Messa n. 6 in mi bemolle maggiore, D 950
Costo del biglietto
Intero: da 50 a 30 Euro
Ridotto: da 45 a 25 Euro (titolari Carte dei programmi di Membership, gruppi di almeno 10 persone membri di enti, CRAL ed associazioni convenzionati con il Teatro di San Carlo)
Giovani under 30 /Over 65**
Platea (III settore): 20 Euro
Palchi: 15 Euro
**Anziani over 65 con reddito minimo (come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015) e / o Social Card
Scuole
Palchi: 10 Euro
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Domenica 3 aprile, alle ore 11.00, presso il Centro Culturale Domus Ars (via S. Chiara 10c), per la stagione invernale-primaverile dell’Associazione Musica Libera, allestimento dello spettacolo “Varietà Novecento – Viaggio Musicale nel secolo breve” di e con Marco Sgamato, con la partecipazione di Giuseppe Sgamato (pianoforte e chitarra), Francesco Maggio (violino), Vincenzo Grimaldi (fisarmonica), Antonello Buonocore (contrabbasso), Giacinto Maiello (batteria), Liliana Castiello (costumi e serva di scena)
Costo del biglietto: 10 Euro
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Domenica 3 aprile, alle ore 19.30, presso la Basilica Reale e Pontificia di S. Francesco di Paola (piazza del Plebiscito), nell’ambito di Convivio Armonico 2016, concerto de “I Cantori del Plebiscito”, diretti da Rosa Montano
In programma brani tratti dal “Laudario di Cortona”
Ingresso libero
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Venerdì 1 aprile al Teatro Gesualdo concerto dell’Orchestra Giovanile del Conservatorio di Musica di Avellino

Venerdì 1 aprile, l’Orchestra Giovanile del Conservatorio di Musica di Avellino, in collaborazione con University of Columbia, Missouri (USA), presenta al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, alle ore 19.00, un concerto con musiche di Beethoven (Concerto n. 3 op. 37 per pianoforte e orchestra in do minore) e Mozart (Ch’io mi scordi di te?, Recitativo e Rondò K. 505 per soprano, pianoforte e orchestra).
Dirige Paul Crabb, direttore delle attività orchestrali e corali dell’Università statunitense; pianista Peter Miyamoto, docente presso la stessa Università e artista di fama internazionale; soprano Carmen Osato, laureata in Canto presso il nostro Conservatorio con il massimo dei voti e selezionata dallo stesso Crabb per questo concerto.
Riguardo alla scelta del programma il M° Miyamoto spiega «Il Concerto di Beethoven mi sta molto a cuore, l’ho suonato la prima volta con l’Orchestra Sinfonica di San Francisco quando avevo 15 anni e l’ultima venti anni fa. Scoprii, invece, il brano di Mozart quando la mia insegnante, la napoletana Maria Curcio, che è stata guida di molti grandi pianisti ed è stata una pianista nota durante la seconda guerra mondiale, vivendo a Londra, teneva una trasmissione radiofonica per la BBC negli anni ’90. Fu nell’archivio dell’emittente che trovai la registrazione di quest’aria eseguita, sotto la direzione di Otto Klemperer, dal soprano Elisabeth Schwarzkopf nel 1950».
Paul Crabb, che non è alla prima visita al Cimarosa, commenta il suo ritorno al Conservatorio cittadino: «Sono molto contento dello scambio di informazioni e idee musicali che sta avvenendo tra i nostri docenti. Oggi il mondo è molto piccolo per non comunicare. La vera musica si costruisce dall’apprendimento reciproco e dalla comprensione di culture diverse. Ringrazio per questo il Conservatorio Cimarosa, il direttore Carmine Santaniello e Roberto Maggio che, nella sua funzione di responsabile dei Rapporti Internazionali, ha lavorato costantemente e con grande impegno al successo delle iniziative che insieme stiamo mettendo in campo per il futuro dei nostri giovani musicisti».
Il presidente del Conservatorio Luca Cipriano a proposito ha commentato: «La nostra Orchestra Giovanile, ormai attiva e a pieno regime dal 2013, è ancora una volta testimone dello scambio culturale che abbiamo concretizzato tra il nostro paese e gli Stati Uniti sul terreno della musica. Il concerto sarà l’occasione per ricordare le giovani e innocenti vittime dell’incidente, il cui cammino verso la conoscenza è stato tragicamente interrotto in Catalogna lo scorso 20 marzo. Il concerto si svolgerà al Teatro Gesualdo che con il Conservatorio ha stretto un connubio virtuoso costruendo un ponte tra il centro di formazione e produzione artistica, che è il nostro Istituto musicale, e il pubblico cittadino».
Per il direttore Carmine Santaniello «Inizia con questo concerto la primavera del Cimarosa in attesa delle manifestazioni che siamo soliti offrire alla città per vivere insieme ai nostri allievi e ai nostri docenti piacevoli e formativi momenti di buona musica. Iniziare questa stagione dal nostro Teatro è motivo di grande piacere per tutti noi».
Roberto Maggio, responsabile dei rapporti internazionali del Cimarosa spiega che «nonostante la tristezza legata al ricordo dei giovani Erasmus che hanno perso la vita in Spagna, non possiamo nascondere l’orgoglio di essere l’unico conservatorio italiano ad avere un accordo bilaterale con gli States, grazie alla capacità che i nostri direttori hanno avuto di guardare avanti. Le occasioni di incontro e scambio, che hanno caratterizzato questi anni, dall’inaugurazione dell’accordo nel 2013, non possono che intensificarsi grazie all’apertura di canali per l’agenzia Erasmus che faciliteranno queste pratiche, offrendo ai nostri studenti sempre maggiori opportunità di guardarsi intorno e di decidere del proprio futuro».
Il concerto che rientra nelle attività di scambio musicale e culturale con l’Università statunitense, sancito da un accordo bilaterale, avrà accesso libero fino ad esaurimento posti.
Per info:
Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino
via Circumvallazione, 156
Eleonora Davide
Relazioni interne e rapporti con la stampa
Tel. 333-717.94.79
relazioni.interne@conservatoriocimarosa.org
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Giovedì 24 marzo il concerto pasquale dell’Associazione Alessandro Scarlatti propone la “Passio secundum Joannem” di Gaetano Veneziano nell’esecuzione della Cappella Neapolitana Antonio Florio e del coro e dei solisti del Ghislieri Choir
Giovedì 24 marzo, alle ore 21, nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo, la Associazione Alessandro Scarlatti propone un raffinato concerto pasquale, la “Passio secundum Joannem” di Gaetano Veneziano, scritta intorno al 1685, il cui manoscritto in copia unica è stato ritrovato nell’Archivio dell’Oratorio dei Gerolamini.
L’esecuzione di questa pagina musicale è affidata alla Cappella Neapolitana, diretta da Antonio Florio, da oltre 25 anni ambasciatori nel mondo della musica barocca napoletana, e dai solisti e coro del Ghislieri Choir.
L’Italia sino a pochi anni fa era considerata assente nella storia della Passione in musica, dominata invece dal mondo germanico e dai suoi grandi autori (Bach, Telemann, Haendel).
Per questa ragione la Passione composta a Napoli da Alessandro Scarlatti attorno al 1685 era considerata un unicum.
La ricerca musicologica di questi ultimi tempi sta rivelando invece come proprio nell’Italia meridionale di fine Seicento, ancorata alle devozioni della Settimana Santa, la Passione in musica sia stato un genere praticato e diffuso.
«La scoperta di un’altra Passione meridionale composta probabilmente nello stesso periodo da Gaetano Veneziano, organista della Real Cappella negli stessi anni in cui era maestro Scarlatti, alimenta l’ipotesi che si tratti di un repertorio devozionale dal contenuto fortemente drammatico, annualmente praticato durante la Settimana Santa nella Cappella del viceré spagnolo» spiega il musicologo Dinko Fabris.
Biglietti
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani (under 33): 10 Euro
Last minute (under 33): 3 Euro – in vendita un’ora prima del concerto
Per informazioni:
www.associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
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Giovedì 24 marzo 2016, ore 21.00 – Auditorium di Castel S. Elmo
Evangelista: Raffaele Pe, controtenore
Cristo: Luca Cervoni, tenore
Pilato: Marco Bussi, basso
Soldato / San Pietro: Renato Dolcini, basso
Ancilla / Servo: Valentina Argentieri, soprano
Cappella Neapolitana Antonio Florio
Ghislieri Choir
Antonio Florio, direttore
Programma
Gaetano Veneziano (1665 – 1716): Passio Domini nostri Jesu Christi secundum Joannem
Cappella Neapolitana Antonio Florio
Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio, conosciuto fino al 2010 come Cappella della Pietà de’ Turchini, divenuto quindi “I Turchini di Antonio Florio” e nel febbraio 2016 “Cappella Neapolitana Antonio Florio”.
L’ensemble è costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, fanno di questo ensemble una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea, tanto che è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount, Festival “Mozart” di La Coruña.
Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma concertistica: “Il disperato innocente” di Boerio, “Dido and Æneas” e “The Fairy Queen” di Purcell, “Festa napoletana”, “La Statira principessa di Persia” (per il San Carlo), quindi “Motezuma” di Ciccio De Majo, “La Partenope” di Vinci in prima moderna, “La finta giardiniera” di Anfossi; “L’Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, “La Salustia” di Pergolesi, “Aci Galatea e Polifemo” di Haendel.
L’ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per la Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca.
Nel 1998 come Turchini sono stati impegnati nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca Arte (vincitore del premio UNESCO).
Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l’etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale.
al 1996 ha inciso per la prestigiosa etichetta Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”.
Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano francese Le Monde, il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il premio “Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, il “Diapason d’Or” per “Li Zite’n Galera” (1999) e per “Il Pulcinella vendicato” (2002), e “Le Cantate Spagnole” di Vinci (2006); il Premio “Charles Cros” dell’Accademie du Disque (1999), il “Timbre de Platine” per “La Statira” di Francesco Cavalli. Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica francese Eloquentia “Stabat Mater” di Pergolesi; “Missa Defunctorum” di Provenzale e “Le cantate napoletane del ‘700”.
Alla Cité de la Musique di Parigi si sono esibiti nella doppia esecuzione de “La Partenope” di Händel e di Vinci.
Sempre in Francia hanno eseguito “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont, e sono stati tra i protagonisti della settimana di musica napoletana organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo. Quindi si sono esibiti a Pisa, nell’ambito del Festival “Anima Mundi”, ed ancora in Cina, in Giappone e in Portogallo.
Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto l’ensemble negli ultimi due anni, primeggiano la messa in scena dell’ “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti – che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso “Premio Oviedo per la Miglior Direzione Musicale” – l’esecuzione de “La Passione” di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia e al Festival di Ravello, e la tournée negli Stati Uniti nel corso della quale l’orchestra si è esibita a New York e a Washington. L’Ensemble ha inoltre inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto “Angeli e Demoni”.
Il 2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere “L’ Alidoro” di Leo presso il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e il Teatro Mercadante di Napoli – da cui è tratta la registrazione di un dvd che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “L’Orphèe d’or” dell’Accademie du Disque Lyrique de Paris – e “La Salustia” di Giovan Battista Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Hanno partecipato, inoltre, al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di Davide Livermore.
L’Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del “Premio Napoli”, per la sezione speciale “Eccellenze Nascoste” della città e nel corso del 2009 è stata impegnata nell’allestimento della “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna e in una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater “ di Pergolesi. Nel gennaio 2010 l’ensemble ha eseguito, in prima edizione moderna, “Orfeo e Euridice” di J.J.Fux alla Konzerthaus di Vienna.
Nel corso del 2012 si esibiscono alla Konzerthaus di Vienna, al teatro Calderon di Valladolid con “L’Incoronazione di Poppea2 di Monterverdi in un allestimento di Emilio Sagi, alla Laeiszhalle di Amburgo, alla Philamonie di Colonia e all’ auditorium di Cuenca per la Semana de musica religiosa.
Con l’etichetta discografica “Glossa” hanno inciso 2 cd: “L’Adoratione de’ Maggi” di Cristofaro Caresana (premio discografico “Christmas Choise-BBC review) e “Tenebrae – musica per la Settimana Santa a Napoli”, uscito ad aprile 2011. Di recente uscita, sempre per l’etichetta “Glossa” , il CD “Neapolitan cello concertos” con Giovanni Sollima come solista ed autore di uno dei brani, scritto apposta per L’ensemble.
Nel febbraio 2016, a quasi trent’anni dalla fondazione, L’ensemble presenta i progetti futuri con un nuovo nome: “Cappella Neapolitana Antonio Florio”.
Ghislieri Choir
Fa parte di Ghislieri Choir & Consort, un ensemble vocale e strumentale italiano specializzato nel repertorio sacro del XVIII secolo.
Nasce nel 2003 presso lo storico Collegio Ghislieri di Pavia dall’incontro tra il suo direttore, Giulio Prandi, e i musicisti Jorge Alberto Guerrero, Maria Cecilia Farina e Marco Bianchi.
Regolarmente invitato dai maggiori festival internazionali e presente nel cartellone di prestigiose sale da concerto europee, dal 2010 incide per Sony International.
Suoi concerti sono stati trasmessi da RAI – Radio 3, Culturebox – France Télévisions, Avro Klassiek, France Musique, RTBF Musiq’3, Norddeutsche Rundfunk.
Oltre a frequentare gli autori consacrati del repertorio tardo barocco e classico, con una speciale predilezione per la produzione sacra mozartiana, il gruppo si dedica con passione alla riscoperta del repertorio sacro del Settecento italiano, riproponendo regolarmente in concerto opere rare o inedite reperite attraverso un costante lavoro di ricerca.
A questo repertorio è dedicata l’attività discografica di Ghislieri Choir & Consort. Dopo l’esordio sulla rivista italiana Amadeus con un cd su Giacomo Antonio Perti, nel 2010 è iniziata una collaborazione con Sony – Deutsche Harmonia Mundi, che ha portato nel 2011 alla pubblicazione di un disco dedicato all’opera sacra di Galuppi e nel 2013 a un nuovo volume dedicato a Niccolò Jommelli.
Al Mattutino de’ Morti di Davide Perez è dedicato il terzo volume della serie, realizzato in partenariato con la Fondation Royaumont.
Altre due uscite sono previste nel 2016 e 2017. Amadeus ha dedicato nel dicembre 2014 a Ghislieri Choir & Consort il numero celebrativo dei suoi 25 anni, pubblicando un disco contenente la registrazione live effettuata da France Musique di un concerto al Festival d’Ambronay, con in programma il Dixit Dominus di Händel e il Beatus vir di Jommelli.
Tra i numerosi cartelloni che hanno ospitato Ghislieri Choir & Consort ricordiamo: Festival MITO, Festival Pergolesi-Spontini, Festival Monteverdi di Cremona, Settimane Musicali di Stresa, Festival George Enescu di Bucarest, BOZAR Musique, Internationale Händel-Festspiele Göttingen, Festival d’Ambronay, Festival di Besançon, Festival de La Chaise-Dieu, Fondation Royaumont, Oude Muziek Utrecht, AMUZ – Festival Van Vlaanderen Anversa.
I progetti futuri comprendono concerti in Italia, Francia, Olanda, Belgio, Germania e Malta.
Antonio Florio
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota.
Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo “La colomba ferita” (1670), “Il schiavo di sua moglie”(1671) e “La Stellidaura vendicante” (1674) di Francesco Provenzale; “Il disperato innocente” di Francesco Boerio (1673);“La finta cameriera” di Gaetano Latilla (1673); “Li Zite’n Galera” di Leonardo Vinci (1722); “Il Pulcinella vendicato” di Giovanni Paisiello (1767); “La Statira” di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); “Motezuma” di Francesco De Majo (1765).
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando “La serva padrona” e lo“Stabat Mater” di Giovan Battista Pergolesi.
Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse.
È, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco.
E’ direttore artistico dello “Scarlatti LAB” , laboratorio per la musica barocca a cura dell’Associazione Scarlatti di Napoli. Tra i suoi impegni più recenti citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci “La Partenope”, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna.
Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale.
Quindi, nel 2006, ha diretto i Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”.
Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo “Premio per la diffusione della Musica Mediterranea”.
Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival, dell’Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival. Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera “Alidoro” di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”.
Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” – corrispondente al nostro premio Abbiati – per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007.
Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini, si è aggiudicato inoltre il “Premio Napoli”, nella sezione “Eccellenze Nascoste” della città.
Ha partecipato al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino. Sempre nel 2009, ha presentato “La Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna Teatro S.Carlo di Napoli, La Maestranza di Sevilla, La Coruna, Santander, Murcia e Premio Oviedo per la miglior produzione teatrale e una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater“ di Pergolesi.
Nel 2010, ha diretto “Orfeo e Euridice” di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e l’Orchestra di Galicia-La Coruna.
Nel 2012 ha diretto alla Konzerthaus di Vienna “Dorimena e Tuberone” di Francesco Conti e “Incoronazione di Poppea” di Monteverdi al teatro Calderon di Valladolid con la regia di E. Sagi.
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Concerti a Napoli dal 21 al 27 marzo 2016
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Questi gli appuntamenti previsti dal 21 al 27 marzo 2016:
Lunedì 21 marzo, alle ore 18.00, al Teatro delle Palme (via Vetriera a Chiaia, 12), per la rassegna “Music Colours”, concerto del duo formato da Luca Sanzò (viola) e Maurizio Paciariello (pianoforte).
In programma musiche di Schumann, Bach, Schubert
Info e prenotazioni: 081 4104486
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Lunedì 21 marzo, alle ore 19.00, presso la Basilica Reale e Pontificia di S. Francesco di Paola (piazza Plebiscito), anteprima di Convivio Armonico/ Musica nel Corpo di Napoli 2016, nell’ambito della Giornata Europea della Musica Antica, concerto dell’Ensemble “Le Musiche da Camera”, diretto da Egidio Mastrominico, con la partecipazione di Francesco Di Vito (soprano) e Rosa Montano (mezzosoprano)
Programma
L. Leo: Sinfonia dall’oratorio “S. Elena al Calvario”
N. Sala: Stabat Mater
Ingresso libero
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Lunedì 21 marzo, alle ore 20.00, nella chiesa di Santa Maria del Soccorso (piazza Arenella, 4) l’Associazione Musica Libera, nell’ambito della stagione concertistica invernale-primaverile 2016, propone lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi (trascrizione, dal manoscritto originale, curata dal maestro Lucio De Feo), eseguito da Virginia Cimino (soprano) e Emanuela De Rosa (contralto), accompagnate dall’ensemble dell’associazione Musica Libera, diretto da Lucio De Feo
Ingresso libero
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Lunedì 21 marzo, alle ore 20.30, nella chiesa di Santa Caterina da Siena (via Santa Caterina da Siena, 38), nell’ambito della stagione della Fondazione della Pietà de’ Turchini, per la Giornata Europea della Musica Antica – REMA, “Intrecci per un Miserere” con la partecipazione del Coro della Pietà de’ Turchini e del Coro delle Voci Bianche di San Rocco, diretti da Davide Troìa, accompagnati all’organo da Emanuele Cardi
Con la partecipazione straordinaria dei Cantori del Miserere di Sessa Aurunca
Programma
Antonio Lotti: Miserere in re minore per coro a 4 voci
Leonardo Leo: Miserere in do minore per soli, doppio coro a 8 voci, coro di voci bianche e basso continuo
Niccolò Jommelli: Miserere in re minore per soli, coro e basso continuo
Costo del biglietto: 7 Euro
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Lunedì 21 marzo, alle ore 20.30, presso la Cappella del Real Monte Manso di Scala (via Nilo, 34), per l’inaugurazione della I edizione della rassegna “Musica Antica all’ombra dei capolavori”, concerto del Coro Mysterium Vocis, diretto da Rosario Totaro, e dell’organista Sossio Capasso.
Programma
G. M. Trabaci: Canzon franzesa IV (organo solo)
A. Maione: Partite sopra Fidele (organo solo)
A. Lotti: Miserere (incipit)
Anonimo: Stava à pié della croce
G. Salvatore
Stabat Mater (incipit)
Peccantem me quotidie
Canzon franzesa terza del primo tuono finito (organo solo)
G. de Macque: Capriccio sopra re-fa-mi-sol (organo solo)
D. D. Melgas: Salve Regina
A. Scarlatti
Exsurge domine
Partite diverse obbligate al basso (organo solo)
G. Strozzi: Toccata IV per l’elevatione (organo solo)
N. Jommelli: Qual giglio candido (dall’Agonia di Cristo)
N. Sala: Sepulto Domino
A. Nola: Ressurrexit
Contributo minimo: 5 Euro (Il ricavato sarà devoluto alla UILDM Unione Italiana per la Lotta alla Distrofia Muscolare per contribuire alla riparazione del motore del pulmino per disabili della onlus)
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Martedì 22 marzo, alle ore 18.30, presso la Chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini (v. Portamedina, 41), concerto del Coro Polifonico Universitario “Federico II”, diretto dal maestro Antonio Spagnolo e accompagnato all’organo da Pierfrancesco Borrelli
Programma
F. Liszt: Vexilla Regis
In nomine Domini (gregoriano)
P.I. Ciaikovskij: The crown of roses
G. B. Pergolesi: O sacrum convivium
B. Bettinelli: Ave verum
D. Scarlatti: Agnus Dei
P. Nenna: In monte Oliveti
H. Purcell: Thou knowest, Lord
P. Allori: O vos omnes
A. Scarlatti: Ad te, Domine, levavi
A. Sylvestre: Libera me
Victimae Paschali laudes (gregoriano)
A. Pärt: Da pacem, Domine
Ingresso libero
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Mercoledì 23 marzo, alle ore 17.30, presso la Sala Chopin (piazza Carità, 6), in occasione della prima rappresentazione a Napoli dell’opera “Estaba la Madre”, Massimo Fargnoli incontra Luis Bacalov
Ingresso libero
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Giovedì 24 marzo, alle ore 18.00, nella Sala Scarlatti del Conservatorio, con replica venerdì 25 marzo, alle ore 17.00, presso il Salone delle Feste del Museo di Capodimonte, concerto pasquale dal titolo “Lo Stabat Mater della scuola napoletana con la partecipazione dei cantanti Clementina Regina, Paola Bellofatto, Claudia Calabrese, Tonia Lucariello, Rossana Giardullo, Giovanni Castagliuolo, Carlo Feola, dell’Orchestra San Pietro a Maiella e del Coro di Voci Bianche, diretti da Gian Luigi Zampieri
Programma
G. B. Pergolesi – G. Paisiello: Stabat Mater
G. Abos: Stabat Mater (revisione di Roberto De Simone)
Ingresso libero
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Giovedì 24 marzo, alle ore 20.45, in piazza Plebiscito, nell’ambito della rassegna “Fantastiche Liturgie della Settimana Santa”, proposizione delle 14 Stazioni di Cristo sulle 14 Sequenze per strumenti solisti di Luciano Berio e sui 14 momenti del Libro Rosso di Carl Gustav Jung, attraverso le immagini interpolate all’iconografia cristiana e la filmografia novecentesca sulla Passione e morte di Gesù Cristo a cura di Claudio Gargano
Ingresso libero
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Giovedì 24 marzo, alle ore 21.00, nell’Auditorium di Castel S. Elmo, per la stagione 2015-2016 della Associazione Alessandro Scarlatti, concerto della Cappella Neapolitana Antonio Florio e del Ghislieri Choir, diretti da Antonio Florio con la partecipazione di Raffaele Pe (controtenore), Luca Cervoni (tenore), Marco Bussi (basso), Renato Dolcini (basso) e Valentina Argentieri (soprano)
Programma
Gaetano Veneziano: Passio secundum Joannem
Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto (giovani under 33): 10 Euro
Ridotto last minute (giovani under 33): 3 Euro
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Venerdì 25 Marzo, alle ore 18.30, presso il Cimitero delle Fontanelle (Via Fontanelle 80), l’Associazione Via Nova organizza il concerto dell’Orchestra San Giovanni e del Coro Vox Artis, diretti da Keith Goodman, con la partecipazione di Maurizio Esposito (baritono), Sergio Carnevale e Isabella Parmiciano (violini solsiti)
Programma
J. S. Bach: Aria BWV 1068
A. Stradella: Pietà Signore*
Z .Kodály: Stabat Mater
A. Vivaldi: Credo RV 591
G. F. Haendel: Ombra mai fu*
G. Carissimi: Vittoria, vittoria mio core*
A. Dvořák: Ave Maria
W. A. Mozart: Sancta Maria Mater Dei KV 273
A. Vivaldi: Concerto per due violini op.3 n.8
*Maurizio Esposito (basso)
Info
3668949286
3398766733
assvianova@libero.it
Costo del biglietto: 5 Euro
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Venerdì 25 marzo, alle ore 19.00, presso Museum Shop (Largo Corpo di Napoli, 3), nell’ambito della rassegna Arti in Movimento, concerto di Pina Cipriani con la partecipazione di Giosi Cincotti (fisarmonica), Giacomo Pedicini (chitarra), Gianluca Masone (voce recitante)
In programma le canzoncine spirituali composte da S. Alfonso Maria de’ Liguori per il tempo di Pasqua.
Ingresso libero
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Venerdì 25 marzo, alle ore 20.30, presso il Duomo di Pozzuoli, concerto dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da Maurizio Agostini, con la partecipazione di Maria Grazia Schiavo (soprano), Eufemia Tufano (mezzosoprano), Francesco Marsiglia (tenore), Antonio Di Matteo (basso)
Programma
G. B. Pergolesi (trascrizione di Giovanni Paisiello): Stabat Mater per soli e orchestra
TUTTO ESAURITO
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Venerdì 25 marzo, alle ore 20.45, in piazza Plebiscito, nell’ambito della rassegna “Fantastiche Liturgie della Settimana Santa”, proposizione di “Estaba la Madre”, opera in un atto per soli, coro, bandoneon, pianoforte e orchestra di Luis Bacalov, su libretto di Carlos Sessano e Sergio Bardotti per la regia di Carlos Branca, dedicato alle Madri di Plaza de Mayo, nel 40° anniversario del golpe.
Personaggi ed interpreti
Le Madri: Sara e Josela Emanuela Salucci, Angela Beatrice Maccaroni, Juana Manuela Festuccia.
I tre Generali: Giacomo Balla, Alberto Petricca.
Orchestra e Coro Samnium dell’Associazione Mozart Italia diretti da Luis Bacalov.
Ingresso libero
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Sabato 26 marzo, ore 10.00, presso la Certosa di San Martino (Largo San Martino, 5), concerto del Coro Mysterium Vocis, diretto dal maestro Rosario Totaro, intitolato “Architetture Sonore – Musiche per la Passione negli spazi della Certosa”
Ore 10.00 – chiesa della Certosa
Programma
A. Jorio: Spirito Sancto
A. Lotti: Miserere (incipit)
D. D. Melgás: Salve Regina
A. Scarlatti: Exsurge Domine
F. Picka: Crucem tuam
R. Dubra: Ave Maria
N. Jommelli: Qual giglio candido (dall’Agonia di Cristo)
A. Nola: Resurrexit
ore 11.30 – Sotterranei gotici
G. Fenton: Veni Sancte Spiritus
Anonimo: Stava à pié della croce (lauda)
G. Salvatore:
Stabat Mater (incipit)
Peccantem me quotidie
G. Panariello: Pater noster
N. Sala: Sepulto Domino
H. de Lange: Quando corpus
A. Nola: Resurrexit
Costo del biglietto: 6 Euro (comprensivo di visita al Museo).
L’ingresso ai Sotterranei gotici della Certosa (visita guidata ed intervento musicale) prevede la prenotazione obbligatoria (max 50 persone) da effettuare con mail a: accoglienza.sanmartino@beniculturali.it
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Domenica 27 marzo, alle ore 10.30, con repliche alle ore 11.30 e alle ore 12.30, al Museo Diocesano (Largo Donnaregina), Tableaux vivants dall’opera di Michelangelo Merisi, accompagnati dalle musiche di Mozart, Vivaldi, Bach e Sibelius
Costo del biglietto (cumulativo con la visita al Museo Diocesano)
Intero: 10 Euro
Ridotto gruppi: 8 Euro
Ridotto giovani: 6 Euro (dai 7 ai 18 anni)
Gratis fino a 6 anni
Info e prenotazioni: 081 5571365
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Domenica 27 Marzo, alle ore 20.00, nella Basilica di San Francesco di Paola (piazza Plebiscito), nell’ambito della rassegna “Fantastiche Liturgie della Settimana Santa”, allestimento de “La Resurrezione”, oratorio per soli, coro e orchestra di G. F. Handel
Personaggi ed interpreti
Angelo, Ronja Weyhenmeyer (soprano)
Maria Maddalena, Beatrice Maccaroni (mezzosoprano)
Maria di Cleofe, Manuela Festuccia (contralto)
San Giovanni, Alberto Petricca (tenore)
Lucifero, Giacomo Balla (basso)
Orchestra e Coro Collegium Philarmonicum, diretti da Gennaro Cappabianca
Ingresso libero
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Domenica 20 marzo al Teatro Testaccio di Roma “Operatori” di Fabio Mercanti, per la regia di Luca Guerini

Replica, oggi, domenica 20 marzo, alle ore 17, al Teatro Testaccio, “Operatori”, esilarante commedia, tratta dal romanzo omonimo – pubblicato da Youcanprint– di Fabio Mercanti, per la regia di Luca Guerini, altresì direttore artistico di Skenexodia, che produce lo spettacolo.
“Operatori” affronta con ironia temi attuali e scottanti quali il precariato e la distanza (in)colmabile tra generazioni.
La storia. Guido Conforti – uomo colto, impegnato e professionale – più che quarantenne e quasi cinquantenne, viene licenziato ed è costretto alla giovanile arte dell’invio curriculum e del sostenere colloqui.
Trova lavoro in un call center, tra cuffie e telefoni, con colleghi più che ventenni e quasi trentenni che non sanno come si costruisce un futuro, e cercano comunque di cavarsela.
Un confronto generazionale, immersi nell’efficientismo e nel precariato contemporaneo che detta tempi, ritmi e relazioni, con interlocutori quasi trentenni – i waiters – a cui il presente sembra sfuggire di mano, mentre vorrebbero solo far funzionare il mondo che li circonda.
“L’idea iniziale era quella di scrivere un romanzo sul call center, prendendo spunto dalla mia esperienza personale – racconta l’autore – Volevo creare un personaggio giovane, ironico e intelligente, che riflettesse sulla sua generazione, sul precariato e sul futuro. Poi ho cambiato idea. Ho pensato che questo tipo di riflessioni avrebbero avuto maggior valore se messe continuamente a confronto con qualcuno appartenente a un’altra generazione – rispetto a quella dei ragazzi “più che ventenni e quasi trentenni”.
Gli interpreti: Lisa Andreani, Daniele Borghi, Gianluca Ciotti, Marco Gilio, Matteo Ottaviani, Alessandro Paolini, Lorenzo Romagna, Valeria Tinti e Francesca Vaccaro portano sulla (e alla) ribalta i lavoratori dei call center: “i Jamal d’Italia, usciti non dagli slum di Bombay, bensì dalle aule delle università italiane. I brillanti ragazzi del thè con esperienze da camerieri e commessi, con tirocini in studi legali e aziende leader nel settore (qualunque esso sia). L’unico format a cui partecipano è quello dei colloqui, dei career day e della ricerca di lavoro quotidiano”.
Lo spettacolo, già rappresentato a Pesaro, Morciano di Romagna e Ancona, dopo la tappa capitolina verrà proposto ad Urbino, Macerata Feltria, Gradara e Fossombrone.
Teatro Testaccio
via Romolo Gessi 8 – Roma
info e prenotazioni 06.57.55.482
biglietti: 10 euro + 2 tessera associativa
www.teatrotestaccio.com
Ufficio stampa:
Studio Montparnasse
tel.: 3203057812
studio.montparnasse@virgilio.it
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PICCOLA ANTIGONE E CARA MEDEA da giovedì 17 marzo a domenica 20 marzo 2016 al TEATRO ELICANTROPO di Napoli
da giovedì 17 marzo a domenica 20 marzo 2016
al
TEATRO ELICANTROPO di Napoli
PICCOLA ANTIGONE E CARA MEDEA
di Antonio Tarantino – regia Teresa Ludovico
presentato da Teatro Kismet OperA
Inizio delle rappresentazioni
ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)
Info al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)
http://www.teatroelicantropo.com
Dalla scrittura tragica di Sofocle ed Euripide a quella densa e sarcastica di Antonio Tarantino: la regista e attrice Teresa Ludovico ha scelto la sua riscrittura dei due personaggi femminili per il suo nuovo lavoro. Presentato dal Teatro Kismet OperA di Bari, l’allestimento vede i protagonisti in scena, Teresa Ludovico e Vito Carbonara, impegnati in un monologo tragico e graffiante, avvolti dallo spazio e le luci a cura di Vincent Longuemare.
Rivisitate e ricostruite ma non meno drammatiche, le due storie si avvicinano: una prostituta e il suo cliente che scoprirà essere suo padre Edipo, Piccola Antigone, e un’ex deportata che dopo aver ucciso i suoi figli, raggiunge il suo Giasone, Cara Medea.
Le protagoniste creano con le loro storie un viaggio in quella modernità che ci sta lacerando, e che, anche se in modi diversi, ci infligge dolore e ci logora.
Antigone e Medea si liberano con parole feroci e banali per sfuggire, spesso, al dolore di un vivere quotidiano che le stringe in una morsa inesorabile e le paralizza.
L’opera rispecchia lo stile drammaturgico di Tarantino, che non risparmia allo spettatore parole forti, dure e pungenti.
Attraverso due donne simbolo della mitologia greca, lo spettacolo propone una vera e propria trasposizione in chiave moderna di un modello di donna contemporanea: disperata, dilaniata e alla fine annoiata.
Una donna che sopperisce al banale con il banale stesso, che si accompagna a un uomo che, al contempo, anela e distrugge, ora Edipo, ora marito; una figura, che, con il proprio “divampare femminino” e discorsi che investono tutto, mette in ombra ogni cosa la circondi, in modo particolare la figura maschile.
L’accostamento tra le figure di Antigone e Medea e la loro collocazione nella storia recente, entro sobborghi di città degradate e distrutte dagli eventi bellici, offre, dunque, un tentativo di decostruzione di una essenza: quella di donne deboli e, allo stesso tempo, forti. Donne che hanno inciso nella storia e nella letteratura, portatrici di antiche ferite mai rimarginate, e che sono rese, attraverso il filtro della modernità, tormentate dalla banalità, affette dall’isteria dell’eloquio, per colmare i vuoti della noia.
Non importa il tempo in cui si trovano, ciò che conta è l’azione del racconto, in cui, la protagonista, su uno sfondo erotico e decadente, è, in entrambi i casi, una donna forte e sfacciata, delusa dalla vita e scettica davanti a qualsiasi possibilità di cambiamento.
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“Concerti di Primavera” della Comunità Luterana di Napoli, da mercoledì 6 aprile la diciottesima edizione
I primi tre appuntamenti della diciottesima edizione dei “Concerti di Primavera”, promossa dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli presieduta da Riccardo Bachrach per la direzione artistica di Luciana Renzetti, saranno dedicati al progetto “Aspettando la Riforma”, preludio dell’anniversario storico dei cinquecento anni della Riforma Luterana (1517) che cadrà nel 2017: l’inaugurazione, mercoledì 6 aprile, nel segno di Johann Sebastian Bach con le fisarmoniche del duo DissonAnce; il 13 aprile con le “Variazioni Goldberg” eseguite da Stefano Greco, affermato interprete del repertorio bachiano con letture tra rigore filologico e libertà creativa; e infine il 20 aprile con la conferenza “Il primato della coscienza attraverso la storia, la cultura, l’arte, la musica” che avrà come relatori Giovanna Ferrara, Massimo Loiacono e Kirsten Thiele. La rassegna proseguirà con Emanuela Graziosi e Paolo Andriotti che il 27 eseguiranno due sonate per pianoforte e violoncello di Schubert e Rachmaninov, e l’11 maggio con la serata di premiazione del sedicesimo Concorso di Composizione promosso dalla Comunità con la consegna dei Premi Giuria e “Franco Caracciolo”, e l’esecuzione, a cura del Coro Femminile Luterano di Napoli diretto da Carlo Forni e del violinista Christian Sebastianutto, dei brani finalisti per la sezione violino e la sezione coro femminile con opere composte per questa edizione su liriche di Giuseppe Ungaretti. La rassegna “Concerti di Primavera” è realizzata con i fondi raccolti dal contributo spontaneo dei cittadini che destinano alla Chiesa Luterana l’otto per mille, e si inserisce nel più ampio programma di iniziative a scopo culturale, solidale e sociale, promosse dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli. I concerti, a ingresso libero, si terranno nella Chiesa Luterana di Napoli, con inizio alle ore 20.30. Infoline: http://www.celna.it / tel. 081-8043130 – lucianarenzetti@gmail.com
_ _ _
Napoli, 17 marzo 2015
Mercoledì 6 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
INAUGURAZIONE della XVIII edizione dei Concerti di Primavera
“Aspettando la Riforma” – Progetto della Comunità luterana di Napoli
Duo dissonAnce
Roberto Caberlotto, fisarmonica
Gilberto Meneghin, fisarmonica
Programma
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Corale O Mensch, bewein dein Sünde groß BWV 622
Concerto in la minore BWV 59
Dall’Arte della fuga BWV 1080
Concerto in Do maggiore BWV 1061
Toccata e fuga in re minore BWV 565
L’esigenza per uno strumento di appropriarsi di pagine che sembrano non appartenergli ma che invece si rivelano credibili dopo un sapiente lavoro di trascrizione. L’esempio scaturisce da un Vivaldi ri‐scritto dalla sensibilità del Bach organistico e prosegue con senso di continuità nell’operazione svolta per la fisarmonica dal Duo DissonAnce.
Duo dissonAnce nasce dalla comune sensibilità nel voler “cavare” un’identità diversa dallo strumento ad ance solitamente più noto per i suoi trascorsi nel repertorio folclorico: la fisarmonica. In quest’ottica la formazione propone riletture ed adattamenti di musica dedicata a generici strumenti da tasto o a tastiere ben specifiche (organo, clavicembalo) parallelamente ad un’opera di formazione e conoscenza verso i compositori, stimolandoli a produzioni originali per questa formazione. Composto da Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin, entrambi diplomati con il massimo dei voti e la lode in fisarmonica classica presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, il duo è attivo dal 2005 ed ha suonato in prestigiose sedi e stagioni concertistiche italiane ed estere. Il duo ha collaborato ed eseguito in prima assoluta opere di illustri compositori italiani tra i quali Ennio Morricone, Paolo Ugoletti, Francesco Schweizer, Fabrizio De Rossi Re, Andrea Talmelli, Mario Pagotto, Tiziano Bedetti, Gianmartino Durighello, Massimo Priori, Lorenzo Fattambrini, Riccardo Riccardi, Daniele Venturi, Rolando Lucchi e altri. Ha al suo attivo collaborazioni con altre formazioni musicali (Orchestra d’Archi Italiana, Orchestra da Camera ‐ Ensemble Zandonai di Trento). Le loro produzioni discografiche sono state trasmesse a Rai Radio 3, e Radio Belgrado.
° ° °
Mercoledì 13 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
“Aspettando la Riforma” – Progetto della Comunità luterana di Napoli
Stefano Greco, pianoforte
Programma
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Le variazioni Goldberg
Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Lecce, dove ha studiato con Antonio Serrano, Stefano Greco ha vinto diversi concorsi pianistici in Italia, prima di continuare i suoi studi con Hector Pell e Aldo Ciccolini. Mentre ancora frequentava l’Accademia di Ciccolini da studente, ha tenuto lezioni nella stessa scuola sulla “Meccanica della Tecnica Pianistica”, “La Sezione Aurea”, “Le Proporzioni Matematiche nella Musica” e “La Polifonia Bachiana”. Aldo Ciccolini ha voluto assegnargli il diploma superiore di alto perfezionamento pianistico con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Ha studiato inoltre con Joaquín Achúcarro all’Accademia Chigiana di Siena e con Alberto Portugheis. Specialista nella musica di Bach, è stato invitato ad eseguire la sua musica nelle più prestigiose sale da concerto e in occasioni storiche: il Festival di Castleton, creato da Lorin Maazel, ha inaugurato la stagione successiva a quella della scomparsa del compianto Maestro con un concerto in sua memoria e onore, in cui Greco ha eseguito le Variazioni Goldberg di J. S. Bach. La sua interpretazione delle Variazioni Goldberg rispecchia una grande padronanza della musica di Bach. Essendo quest’opera scritta per clavicembalo a due tastiere, i pianisti hanno dovuto introdurre “aggiustamenti” per la tastiera singola del pianoforte. Stefano Greco ha creato un modo di suonare le Goldberg senza nessun tipo di adattamento. Ha inoltre scelto di utilizzare i tempi di esecuzione non secondo un gusto personale, ma in base ad una approfondita analisi degli scritti di Bach. Stefano Greco ha eseguito l’Arte della Fuga in numerose città del mondo, tra cui Firenze, Verona, Los Angeles, Londra e New York. Ha inaugurato la serie dei concerti dei Carnegie Hall Notables a New York; oltre che alla Carnegie Hall, si è esibito a Londra a St. James’s Piccadilly, St. Martin-in-the-Fields and St. John’s, Smith Square; e ancora alle Steinway Halls di Londra, Monaco di Baviera e NewYork. Si è esibito in un tour di concerti in sette città del Centro e del Sud America (Messico, Brasile, Argentina e Cile).
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Mercoledì 20 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
“Aspettando la Riforma” – Progetto della Comunità luterana di Napoli
Il Primato della coscienza attraverso la storia, la cultura, l’arte, la musica
Relatori:
Giovanna Ferrara: La musica, l’ebraismo
Massimo Loiacono: La Storia, la cultura
Kirsten Thiele: la Teologia, la spiritualità
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Mercoledì 27 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
Emanuela Graziosi, pianoforte
Paolo Andriotti,violoncello
Programma
Franz Schubert (1797 -1828)
Sonata in La minore per Violoncello e Pianoforte D821 “Arpeggione”
Sergej Rachmaninoff (1873 -1943)
Sonata in Sol minore per Violoncello e Pianoforte Op.19
Emanuela Graziosi inizia lo studio del pianoforte all’età di 4 anni con la Prof.ssa Lina Tomassini e si diploma poi brillantemente sotto la guida della Prof.ssa Maria Pinto presso il Conservatorio A. Casella dell’Aquila. Si perfeziona in seguito con i Maestri A. Specchi e C. Rossi (per la musica da camera) e con il M. Carlo Maria Dominici (ultimo allievo del M. Arturo Benedetti Michelangeli) con il quale collabora tutt’ora. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero come solista ma soprattutto in formazioni cameristiche di vario genere. Ha in attivo concerti a Londra, Cape Town, Vienna, Pechino. In Italia ha suonato in prestigiosi Teatri quali Teatro Verdi e Dal Verme a Milano e Auditorium Parco della Musica a Roma. Ha da sempre una forte passione per il duo con violoncello, formazione alla quale si dedica con particolare predilezione, ha recentemente cominciato una collaborazione stabile con il violoncellista Paolo Andriotti. Si dedica al sestetto con fiati per anni, divulgando brani di autori francesi del ‘ 900 di rarissima esecuzione. Ha inciso per la GEWA edizioni in duo con il clarinettista Paolo Montin registrando anche brani inediti. Dal 2009 si esibisce con successo in rassegne annuali dedicate al repertorio Ottocentesco suonando su un pianoforte originale Boisselot del 1880.
Paolo Andriotti si è diplomato nel 1999 col massimo dei voti al Conservatorio di Verona col M° A. Zanin. Ha vinto numerose borse di studio tra le quali il premio S.I.A.E di Roma, ed è stato premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali. Apprezzato nei concerti per violoncello solo, come camerista ha collaborato con svariate formazioni nel più importante repertorio cameristico. In duo violoncello e pianoforte, con i pianisti Monaldo Braconi e Emanuela Graziosi, con i quali collabora stabilmente, ha eseguito l’integrale delle sonate di Beethoven e Brahms, oltre che repertori di musica francese e russa, per diverse istituzioni concertistiche, riscuotendo calorosi consensi. Particolare attenzione è stata riservata da Andriotti alla musica contemporanea, è stato invitato a far parte di alcuni importanti gruppi da camera di musica contemporanea, quali “Algoritmo Ensemble” diretto da Marco Angius, Prometeo Ensemble di Parma, il R evolution Art Ensemble, Freon Ensemble. Alcune registrazioni di suoi concerti in formazione cameristica sono state trasmesse per Radio3, Radio Kartner, Skyclassica. Già Primo Violoncello dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina dal 2008, dal 2011 al 2015 è stato docente di violoncello ai corsi preaccademici del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ora, da libero professionista, collabora con svariate istituzioni in qualità di solista, camerista e primo violoncello, oltre a curare la sua classe di Violoncello presso l’Accademia Musicale Sherazade di Roma.
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Mercoledì 11 maggio 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
Concorso di composizione – XVI edizione
Assegnazione del Premio della Giuria
Assegnazione del Premio “Franco Caracciolo”
La Giuria
Monsignore Marco Frisina
Giovanna Ferrara
Patrizio Marrone
Fulvio Artiano
Carlo Forni
Esecuzione e premiazionedei brani finalisti della prima sezione per coro e della seconda sezione per violino
Coro femminile luterano di Napoli
Carlo Forni, direttore
Umberto Garberini, pianoforte
Christian Sebastianutto, violino
Christian Sebastianutto è nato in una famiglia di musicisti nel 1993. Ha intrapreso lo studio del violino all’età di 4 anni. Ha conseguito il diploma di maturità scientifica e si è diplomato presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine con il massimo dei voti, la lode e menzione speciale sotto la guida di Giuliano Fontanella. Dal 2011al 2015 si è perfezionato con il M.° Pavel Vernikov presso la prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole. Dal 2013 studia presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma seguendo il Corso di Alto Perfezionamento con Sonig Tchakerian. Nel 2015 ha vinto il concorso ed è stato ammesso al Master del Haute Ecole de Musiche de Lausanne HEMU – Conservatoire Superior de Musiche de Lausanne Site di Sion (Svizzera). E’ risultato vincitore di primi premi assoluti in numerosi Concorsi Internazionali. Nel 2012 è stato l’unico italiano finalista al Concorso Internazionale violinistico “Andrea Postacchini” di Fermo. Nel 2014 è risultato unico vincitore del 31° Concorso nazionale biennale di violino “Premio Città di Vittorio Veneto” col 3° premio (1° premio e 2à premio non assegnati). Ha tenuto concerti come solista e musicista da camera, ha suonato per importanti Associazioni musicali e si è esibito come solista in numerose orchestre in Italia e all’estero. E’ stato vincitore di numerose borse di studio. Suona un violino Giuseppe Gagliano del 1773.
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Martedì 22 marzo al Conservatorio di Avellino “Parole di Musica” ospita la presentazione del libro di Sandro Cappelletto sui Quartetti per archi di Mozart

Continua la rassegna del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, “Parole di Musica”, il 22 marzo, alle ore 15.00, con la presentazione del libro di Sandro Cappelletto, I quartetti per archi di Mozart. Alla ricerca di un’armonia possibile (Milano, il Saggiatore, 2016).
Con l’autore ne parlerà Antonio Caroccia, coordinatore della manifestazione letteraria, organizzata dal corso accademico di II livello in Discipline storiche, critiche e analitiche della musica del Cimarosa.
A completare l’incontro un intervento musicale a cura del maestro Mario Dell’Angelo e degli allievi: Francesca Scognamiglio alla viola; Roberta di Giacomo al violoncello; Ishaady Mucciolo al violino I; Ilaria Venuto al violino II.
Verrà proposto l’ascolto del primo movimento del quartetto “La caccia” n. 17 K 458 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Ingresso libero
Lodi, una locanda nei pressi della stazione di posta, Idi di marzo dell’anno 1770.
Un ragazzo di quattordici anni, salda la mano, pochi i ripensamenti, compone il suo primo quartetto.
L’avvio del primo movimento, un adagio in sol maggiore, lascia stupefatti: un incedere di viola e violoncello, lento, piano, austero, ieratico.
Sulla partitura finale, il padre – che ha aggiunto abbellimenti, appoggiature, trilli – scrive: «15 di Marzo alle 7. di sera – di Amadeo Wolfgango Mozart».
Dal Quartetto di Lodi a quelli Viennesi e ai Prussiani, passando per i celebri sei affidati al maestro Haydn – perché sia loro «Padre, Guida, ed Amico!» –, Sandro Cappelletto disegna con piglio sicuro la traiettoria dei ventitré quartetti per archi che Mozart compose dal marzo 1770 al giugno 1790, proiettandola sullo sfondo della Vienna del secondo Settecento: umori e ultimi fulgori del Secolo dei Lumi che va spegnendosi si alternano così sulla pagina per dar conto delle ispirazioni e dei contrattempi, delle intuizioni e delle vertigini, di una tecnica straordinaria e del rapporto speciale che sempre Mozart sembrò avere con questo genere appena nato – il quartetto, che traccia la propria origine proprio a Haydn e a Luigi Boccherini – eppure già così diffuso.
Biografia musicale e lucida analisi critica del genio di Wolfgang Amadeus Mozart, I quartetti è innanzitutto uno strumento fondamentale per accostarsi alla sua musica, insieme rivoluzionaria ed emblematica di un’intera epoca, nel cui suono vive immutato e immortale lo spirito dell’arte.
Sandro Cappelletto
E’ nato a Venezia. Scrittore e storico della musica, ha pubblicato, tra l’altro, una biografia di Beethoven (Newton Compton 1986), un’analisi della Turandot (Gremese 1988), la prima biografia critica di Farinelli (La voce perduta, EDT 1995), un’inchiesta sugli Enti Lirici (Farò grande questo teatro!, EDT 1996) e il saggio Inventare la scena per la Storia del Teatro (Einaudi 2001).
Autore di testi teatrali e per il teatro musicale, di programmi radiofonici e televisivi, è accademico dell’Accademia Filarmonica Romana e fa parte della commissione artistica della Scuola di Musica di Fiesole.
Per info:
Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino
via Circumvallazione, 156
Eleonora Davide
Relazioni interne e rapporti con la stampa
Tel. 333-717.94.79
relazioni.interne@conservatoriocimarosa.org
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