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Lech Lechà, vai a te stesso. Ebraismo a Trani e in Puglia a settembre

Sinagoga Scolanova di Trani

Dal 2 all’8 settembre 2012 (ossia dal 15 al 21 Elul 5772 del calendario ebraico) si terrà a Trani e in altre 9 città pugliesi dal Gargano al Salento (Sannicandro Garganico, Manfredonia, Andria, Barletta, Bari, Brindisi, Oria, Nardò e Lecce) la Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica Lech Lechà – Và verso te stesso.
Lech Lechà è promossa dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia e organizzata dalla Comunità ebraica di Napoli (sotto la cui giurisdizione ricade la Puglia e l’Italia meridionale) con il patrocinio dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane; sarà inaugurata domenica 2 settembre in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2012.
Lech Lechà si sviluppa in moduli: Reshit (conferenze), Ulpan (corso di lingua ebraica), Sefarim (Fiera del libro ebraico), Il canto di Abramo (concerti), Un ebreo a Hollywood (cinematografia ebraica), Le pietre raccontano (Visite guidate ai tesori della Puglia), I Sogni di Giuseppe (Seminario sull’interpretazione dei sogni), Chi è rimasto a bottega? (Minchà e Arvit in Sinagoga, 17 Stand librari discografici), Yom ha–Shabbat (Il Sabato ebraico), La Notte dell’ebraismo tranese (Suoni, sapori e humour nella Giudecca).

La Settimana include conferenze su economia, politica, giustizia, medicina, Israele e Paesi del bacino mediterraneo, umorismo ebraico nella Torà (presso la Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta), grandi figure storiche dell’ebraismo da Shabbetay Donnolo e Achimaaz di Oria a Rabbi Itzhak Malki Zedek di Siponto e Menachem Mendel Schneerson, ebraismo e cristianesimo, ebrei durante l’impero romano, accoglienza dei profughi nello Stato di Israele, scoperta di tesori nascosti e vie di guarigione spirituale che sgorgano dalla Cabbalà e simboli segreti nell’arte di Michelangelo Buonarroti e in Castel del Monte.
Ben 19 conferenze con oltre 40 relatori tra scrittori, magistrati, politici, docenti universitari e giornalisti che parteciperanno alle conferenze tra i quali Daniela Abravanel, Piercamillo Davigo, Claudia De Benedetti, Benedetto Della Vedova, Fabrizio Del Noce, Donatella Di Cesare, Roy Doliner, David Gerbi, Antonio Laudati, Rav Menachem Lazar e Rav Amedeo Spagnoletto, Fabrizio Lelli, Moise Levy, Francesco Messina, Cecilia Nizza, Claudio Pagliara, Francesco Schittulli, Ugo Villani, Nedim Vlora e altri.
Non si può conoscere l’ebraismo senza conoscere la lingua ebraica; a essa e al suo storico promotore Eliezer Ben Yehuda è dedicata una conferenza mentre ogni mattina da lunedi 3 a venerdi 7 settembre presso la Sinagoga Scolanova di Trani si svolgerà un corso intensivo di lingua ebraica moderna.
Saranno gli stessi Autori a presentare i loro libri su tematiche ebraiche in ben 9 presentazioni mentre saranno eseguite le affascinanti musiche del Cafè Chantant (I Musici della Giudecca a Trani), cabaret ebraico scritto nei Campi di concentramento di Westerbork, Theresienstadt e Preçu–Riga (a Trani e Andria), musica ebraica sefardita e ashkenazita eseguita dall’Ensemble Shanà Tovà (a Oria, Brindisi e Manfredonia).
Ampio spazio viene riservato al cinema che affronta i capisaldi della storia ebraica come la deportazione ebraica durante la Seconda Guerra Mondiale (Train de vie di Radu Mihaileanu a Sannicandro Garganico), i drammatici, eroici giorni della fondazione dello Stato d’Israele (O’ Jerusalem di Elie Chouraqui a Trani), l’alyà degli ebrei etiopi (Vai e vivrai di Radu Mihaileanu a Nardò) e una brillante commedia con uno sguardo al mondo ebraico americano (Tentazioni d’amore di Edward Norton a Brindisi).
Ne Le pietre raccontano gli ospiti del Lech Lechà potranno visitare alcuni tesori archeologici e museologici del territorio nord barese–ofantino quali Canosa di Puglia e il sito storico di Canne della Battaglia.
I Sogni di Giuseppe, seminario sull’interpretazione dei sogni condotto da David Gerbi, ebbe già notevole successo a Trani nel 2010 durante la Giornata Europea della Cultura Ebraica; questa volta viene riproposto in tre giorni a partire da mercoledì 5 settembre presso la Biblioteca G. Bovio di Trani.
Lech Lechà è soprattutto una Settimana di vita ebraica e la vita dell’ebreo ruota intorno allo Shabbat; perciò non può non concludersi con un Sabato ebraico da vivere pienamente a Trani e che sarà introdotto prima del tramonto di venerdì 7 settembre da riflessioni e approfondimenti curati da scrittori e rabbini, prima di immergersi nello Shabbat, nello studio della Torà e nell’assaporare quel cibo che nel settimo giorno acquista odore e sapore della kedushà (santità) del Sabato ebraico; al termine dello Shabbat l’evento forse più inedito dell’intera Settimana ossia La Notte dell’ebraismo tranese che si snoderà attraverso le principali strade della Giudecca e presso i luoghi ebraici più caratteristici di Trani con illustrazioni itineranti di storia ebraica tra Scolanova, Scolagrande e le altre due ex Sinagoghe tranesi che per l’occasione saranno illuminate ad arte, lezioni in memoria del Rebbe Menachem Mendel Schneerson, sui mondi segreti della Cabbalà e sull’interpretazione ebraica dei sogni e uno spettacolo all’insegna dell’umorismo in chiave israelita tenuto dall’incontenibile ebreo napoletano Roberto Modiano.
Non ultima, la cucina ebraica preparata secondo le regole della kasherut; a partire dal pranzo di mercoledì 5 settembre e sino al termine degli eventi di Lech Lechà, presso il Ristorante Il Marchese del Brillo di Trani (a due passi dalla Sinagoga Scolanova) sarà possibile mangiare e degustare vino kasher e, durante La Notte dell’ebraismo tranese si potrà degustare carne kasher preparata sotto stretta sorveglianza rabbinica.
Il direttore artistico del Lech Lechà è il pianista Francesco Lotoro; autore della monumentale Enciclopedia discografica della musica concentrazionaria KZ Musik, a settembre sarà pubblicato in Francia un libro di Thomas Saintourens sulla sua vita e le sue ricerche sulla musica dei Lager.
Da poche settimane consigliere della Comunità ebraica di Napoli e coordinatore dell’attività ebraica per la regione Puglia, Lotoro è affiancato nella organizzazione della Settimana ebraica da una Commissione scientifica presieduta dal rabbino capo di Napoli e Italia meridionale Rav Shalom Bahbout.

Venerdi 20 luglio alle ore 11 presso la Casa delle Culture delle Scuole Ebraiche di Roma (via Portico d’Ottavia) si terrà la conferenza stampa nazionale di presentazione del Lech Lechà; il cartellone sarà presentato dall’Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli, dal rabbino Capo di Napoli Rav Shalom Bahbout e altri ospiti
.

Lech Lechà è un viaggio verso le proprie radici ebraiche che in Puglia tornano a ricrescere dopo cinque secoli di silenzio nel palcoscenico interculturale di Trani; un viaggio dello spirito e della mente attraverso i tesori visibili e nascosti non soltanto dell’ebraismo ma delle altre culture sociali e religiose del bacino mediterraneo; un viaggio verso sud, nello spirito del patriarca Abramo che, uscendo da Ur–Kasdim e arrivato in Terra d’Israele continuò il suo viaggio verso sud, verso un Mar Mediterraneo culla della cultura occidentale e rebus irrisolto di una coesistenza pacifica con il mondo ebraico.

Lech Lechà – ufficio stampa
settimanaculturaebraica@gmail.com
ebraicatrani@fastwebnet.it
Segreteria organizzativa del LECH LECHÀ
Luciana Doronzo cell 3313989353

Il Rinascimento Ebraico della Puglia di Francesco Lotoro

Il popolo ebraico arrivò nell’I–tal–yà (in ebraico Terra della rugiada divina) da popolo libero durante la Roma repubblicana e da popolo schiavo durante la Roma imperiale, dopo la distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme.
Gli ebrei sono entrati dal più importante varco d’ingresso dell’Oriente in Occidente ossia la Apulia, la terra senza porte come ci ricorda la sua radice greca (Apyle, alfa privativo+ pyle, porta).
Da Sannicandro Garganico a Otranto la Puglia ha da sempre una spina dorsale ebraica.
La storia antica riporta di Rabbi Akivà che salpa da Brindisi e concepisce una importante norma halachica sul viaggio in nave durante Shabbat; di una importante accademia rabbinica guidata dal grande Rabbi Itzchak Malki Zedek nella Siponto bizantina; di una comunità ebraica barlettana che vantava grandi tradizioni notarili e che accolse il grande Maestro Itzchak Abravanel e che a Barletta fondò il Banco Feneratizio; delle benestanti famiglie ebraiche Franzese e Spagnolo e di una ketubà (atto di matrimonio ebraico) misteriosamente sottratta all’ebrea Leonetta in una Andria liberale e tollerante verso gli ebrei (ma anche di misteriose trame segrete a sfondo cabalistico in Castel del Monte); di Bari e Otranto vere e proprie Sion sull’Adriatico da far dire al Maestro alsaziano Rabbi Jacob Tam (1100–1171) che “Da Bari uscirà la Legge e la Parola del Signore da Otranto“; di grandi medici del corpo e dell’intelletto e poeti dell’ebraismo oritano quali Shabbetay Donnolo, Achimaaz ben Paltiel e Amittai ben Shefatiah ma altresì di episodi di saccheggio e incendio della giudecca a Lecce nel 1463 e dell’obbligo stabilito dalla sovrana Maria d’Enghien di segno distintivo per gli ebrei leccesi.
La storia più recente riporta di Donato Manduzio, Concetta Di Leo e altri sannicandresi che nella prima metà del secolo scorso si convertirono all’ebraismo, parte di essi si trasferì in Israele ma i loro discendenti hanno sempre mantenuto acceso il fuoco ebraico a Sannicandro Garganico; a Nardò tra il 1943 e il 1947 l’intera comunità cittadina venne in soccorso degli ebrei scampati ai Lager e che sulla spiaggia di S. Maria al Bagno attendevano di imbarcarsi per la Palestina Mandataria Britannica.
Trani è il capoluogo dell’ebraismo di Puglia, faro dell’ebraismo della Diaspora; già sede di quattro sinagoghe, fucina di una enorme attività di studio e di importanti approfondimenti del pensiero religioso ebraico, nel Medioevo la presenza di una consistente colonia ebraica favorì lo sviluppo dell’economia locale, Federico II di Svevia assegnò agli ebrei della città il monopolio della tintoria e della lavorazione e rivendita della seta grezza in tutto il Meridione.
A Trani operava il chacham Isaia ben Mali il Vecchio (nato a Trani nel 1180) detto Emanuele; Shlomo Simonsohn definisce Emanuele di Trani il più fecondo autore rabbinico italiano di tutti i tempi: tra i principali talmudisti del Medioevo, dottore della Legge con grandi capacità di sintesi tra il pensiero askenazita tedesco e francese e quello orientale di Bisanzio ed Eretz Israel, è citato tra i Rishonim, Maestri universali della Legge ebraica secondi soltanto ai Gaonim babilonesi.
Suo nipote Isaia il Giovane, Salomone da Trani, Giuseppe da Trani e altri diedero vita a un pensiero ebraico che ha dettato regole etiche e giudiziarie all’intera Diaspora; i loro commentari e responsa sono studiati nelle più rinomate accademie talmudiche mentre la comunità ebraica tranese divenne punto di riferimento dell’attività commerciale e politica sotto gli Angioini e, a dispetto di una legislazione sempre meno permissiva e tollerante verso gli ebrei dell’Italia meridionale, godette della più vasta stima e riconoscenza.
I decreti di espulsione emanati dal Regno di Napoli Il, le conversioni coatte incoraggiate dalla Chiesa e il dilagante Marranesimo non hanno mai spento il focolare ebraico di queste terre.
A Trani, simbolo della rinascita dell’ebraismo nel Mezzogiorno, gli ebrei sono tornati 463 anni dopo la cacciata, ripristinando culto e vita ebraica presso la Sinagoga Scolanova; la rinascita della comunità ebraica tranese è una delle più affascinanti realtà nel bacino mediterraneo e costituisce il punto di riferimento per tutti gli ebrei della regione e non solo.
La rinascita ebraica di Trani è stata di forte stimolo alla rinascita dell’ebraismo in Calabria e in Sicilia; lo spirito di tale rinascita è quello di promuovere il pensiero ebraico, l’osservanza dei precetti e l’insegnamento della fede e cultura ebraica ai giovani della comunità, i valori di convivenza e dialogo con istituzioni e componenti sociali, culturali e religiose del territorio.
Qualcuno tende a parlare unicamente dell’ebraismo che fu, di tombe e lapidei sparsi per la Puglia, di comunità ebraiche e sinagoghe pugliesi scomparse; giusto che se ne parli ma questo non è ebraismo.
L’ebraismo è innanzitutto Vita; perché l’ebreo crede unicamente alla vita al punto tale da chiamare i propri cimiteri bathè–haChaim (case della Vita); l’ebraismo pugliese non è esposto in alcun museo e gli ebrei di Puglia non riposano in alcuna tomba ma vivono normalmente la loro diversità culturale e religiosa in questa terra che odora degli Ulivi di Gerusalemme.
Alcuni Maestri osano affermare: “ebreo non è già chi vanta la propria mamma ebrea ma chi avrà il proprio nipote ebreo”; è un paradosso che rende l’idea di come un ebreo guardi al passato e al presente e trasmetta la propria identità al punto da ipotecarla oggi su quella del figlio di suo figlio.
Oggi, come al momento della nascita (Genesi 25, 26), Giacobbe–Israèl ha nuovamente riafferrato il calcagno del fratello Esaù–Edom, progenitore delle genti italiche secondo la tradizione ebraica.
Il Rinascimento ebraico della Puglia è iniziato.

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30 giugno, 2012 Posted by | Arte, Concerti, Letteratura, Musica | , , , , , , | Lascia un commento

Venerdì 29 giugno nuovo appuntamento con la fotografia e la musica al Capri Jazz bar di Battipaglia (Sa)

Alberto Tafuri

“The tall – tale heart” è il titolo della personale a cura di Alberto Tafuri che verrà inaugurata, venerdì 29 Giugno, nell’ambito del ciclo di mostre del Capri Jazz bar.
Il percorso espositivo, curato dal giovane fotografo battipagliese, è risultato di una ricerca condotta nell’ambito di un più ampio progetto artistico: si tratta di Poetheatre, laboratorio teatrale e non solo ideato nell’intento di promuovere i testi di Egdar Alla Poe e al contempo, le capacità degli artisti che vi collaborano, attraverso il mezzo fotografico, il video, ed il teatro.
“Collateralmente – sottolinea Tafuri – si è avviata nel tempo una vera produzione di opere – make-up art, costumi, hair-styling – ed una struttura organizzativa più o meno spontanea con figure specifiche – attori, modelli, assistenti di scena e di produzione”.
Attualmente Poetheatre può vantare circa trenta collaboratori, diverse mostre, due album fotografici tra cui “AllaroundLenore”, soggetto liberamente tratto dal racconto “Eleonora”- e un corto teatrale.
Tra gli altri collaborano: Arianna Bai, Lucrezia Longobardi, Annalisa Taglianetti, Stefano Busillo, Stefano Malandrino, Valentina Vecchio, Nadia Leo, Maria Rita Pascale, Daniela Vaccaro, Valeria Impagliazzo, Marilia Marciello, Eirene Campagna, Gerardina Tesauro, Raffaella Vitolo, Giovanna Guariglia, Lenora Cembalo, Giambattista Pecci, Microlux.
Questo nuovo lavoro è tratto dal racconto “The tell-tale heart”.
Il thriller narra le vicende del vecchio dall’occhio di corvo e del suo assassino, reinterpretate e raccontate attraverso il movente.
Dopo il vernissage è previsto l’appuntamento con il jazz che vedrà come protagonista il chitarrista Massimo Barrella.
Da diverso tempo alle prese con il linguaggio jazzistico, il chitarrista rappresenta, ad oggi, uno dei più validi riferimenti delle scena del bebop della scuola jazz salernitana, pur con alle spalle un percorso formativo musicale che esula dal del jazz, fino ad inoltrarsi in ambito nu metal.
Portato a termine un percorso di studi classici presso L’Università della Musica di Roma, Barrella ha intrapreso la sua attività jazzistica circa un decennio fa nei club campani con un quartetto latin jazz.
Spesso vicino nelle sonorità allo stile del chitarrista John Scofield, Barrella si distingue per un fraseggio tanto ricercato quanto aperto alla modernità; la padronanza degli stilemi del bebop è ben affiancata da una spiccata flessibilità di linguaggio.
Colpisce soprattutto per la rilassatezza con cui suona, segno di una perfetta padronanza delle tecniche dello strumento.
Ad accompagnarlo, Carmine Cataldo al pianoforte, Domenico Andria al basso, e Franco Gregorioalla batteria.

L’ingresso ai concerti (Lunedì, Mercoledì e Venerdì – ore 22.00) ed alle mostre (Venerdì, ore 21.00) è completamente libero e senza alcun obbligo di consumazione.

Per info e prenotazioni:
Capri Jazz Bar
via Pastore,42
Battipaglia (Sa)
tel.: 0828 300124

L’addetto stampa
Alessandra De Vita
cell.: 349 8709870

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28 giugno, 2012 Posted by | Fotografia, Jazz, Musica | , , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 27 giugno “E…state con noi”, serata di musiche e parole con Susanna Canessa e i “Racconti sotto l’ombrellone”


Mercoledì 27 giugno, alle ore 20.30, presso Il Clubino” (via Luca Giordano, 73 – Napoli), per i mercoledì culturali, serata di parole e musica “E…state con noi”, con reading dal volume “Racconti sotto l’ombrellone” (Giulio Perrone Editore) e interventi musicali di Susanna Canessa

Presentano: Vincenza Alfano e Rosalia Catapano

Seguirà spaghettata

E la chiamano estate… cantava Bruno Martino.
E questa estate che aspettiamo ogni anno per riprenderci dalle fatiche e dalle piogge invernali, per andare nel mondo, incontrare, rilassarci e volerci un po’ più bene, per illuderci in fine di essere vivi, più vivi che in un giorno qualunque di un autunno qualunque, questa estate quando arriva e poi inevitabilmente se ne va, ci sorprende con le sue inaspettate possibilità, con tutto il bene e il male che può esserci sotto questo sole a tratti benefico, a tratti malevolo e ingannatore.
Questo mondo estivo contradditorio e fugace raccontano i “Racconti sotto l’ombrellone” che verranno presentati il 27 giugno al Clubino di via Luca Giordano.
Questo è quanto viene rappresentato nella forma delicata e incisiva del verso, nelle poesie, per così dire estive, di Enza Alfano, tratte dall’antologia “Materia prima” edita anch’essa da Giulio Perrone.
Ma cosa è questa estate che noi aspettiamo, che cerchiamo di prolungare nell’ottobre mite della nostra Napoli, che ritroviamo nelle foto scattate al mare, come quella che fa da copertina all’antologia?
Quando penso estate rivedo la famosa stagione dell’allunaggio, e la notte di luglio in cui i miei genitori mi costrinsero a rimanere sveglia, elettrizzati dall’idea di quel primo piede umano che solcava la superficie lunare, mentre io adolescente sognante volevo dormire, e immaginare una luna destinata solo a rischiarare le notti dei miei primi amori.
Rivedo l’estate troppo calda in cui affidammo a un gruppo di giovanotti talentuosi e a un ragazzino un po’ gracile dalla bella parlata toscana i nostri sogni di vittoria, e fummo ricompensati di questa fiducia, dal più bel mondiale che mai fu vinto da una nazionale di calcio.
E sulla scia di questo entusiasmo il litorale tirrenico si trasformava al tramonto, quando finalmente le madri coi bambini piccoli tornavano a casa, in un provvisorio ma fantastico campo di calcio, e le partite si concludevano con un ultimo bagno in un mare rosso di sole calante.
Rivedo le estati dei primi viaggi, col mondo da scoprire e una libertà che sapeva di sabbia e di frutta lavata con acqua di mare.
E naturalmente ripenso alla musica, a quella musica d’estate cantata e suonata intorno ai fuochi, con l’unico chitarrista che si affannava ad accontentare le richieste degli amici, e in cui cantavano tutti, gli stonati e gli intonati, e chi si ricordava le parole delle canzoni a memoria era tenuto in gran considerazione anche se non indovinava una nota, e per una sera si godeva anche lui il suo momento di successo.
E la musica ci sarà, in questa serata dedicata all’estate, perché non potrebbe essere che così, e questa volta non ci saranno note stonate, perché gli interventi musicali saranno affidati alla voce di Susanna Canessa, voce che non richiede aggettivi, ma solo un ascolto appassionato.
Dunque la chiamano estate e noi, la chiamiamo estate, e l’abbiamo trasformata in racconto, noi che amiamo lasciare la traccia nera dell’inchiostro nei nostri pensieri e nelle nostre emozioni, che vogliamo condividere coi nostri racconti questo senso agro dolce di una estate che non sempre mantiene le promesse, ma che ci è comunque cara.
Questo, in definitiva, è l’invito: venite a sedere con noi, sotto l’ombrellone, per leggere tutti insieme le nostre piccole grandi storie estive.

Rosalia Catapano

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24 giugno, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Canto, Letteratura, Libri, Musica, Napoli, Susanna Canessa | , , , , | Lascia un commento

Concerti a Napoli dal 25 giugno all’1 luglio

Critica Classica di Marco del Vaglio:

Gaetano Fusella

Questi i concerti della prossima settimana:

Lunedì 25 giugno, alle ore 18.00, nella Sala Scarlatti del Conservatorio di San Pietro a Majella, concerto dal titolo “Non solo due…mani!”, a cura della Scuola di Pianoforte del Maestro Gabriele Ottaiano, con la partecipazione degli allievi Elena Piccione, Giovanni Alvino, Antonietta Toscano e Antonietta Formisano, Gennaro Truglio, Lorenzo Pascucci, Filippo Perna, Emily Previte

Programma

A. Skrjabin: Notturno op. 9, n. 2 per la mano sinistra

F. Chopin: Studio op. 10, n. 12

Cui-Liadov-Rimsky-Korsakov: 24 Variazioni e finale per pianoforte a tre mani

P. Dennis: Fantasy Dance, fantasia per 3 esecutori con 3 mani

J. Brahms: Danza Ungherese n. 1 per pianoforte a 4 mani

R. Gervasio: Le Ciliegie, per pianoforte a 5 mani

A. Yossifov: Concerto n.3 per due pianoforti

A. Lavignac: Galop di bravura per due pianoforti a 8 mani

P. Corrado: Tanti tanghi, per due pianoforti e 6 mani

J. Casterède: Ménage à trois per pianoforte a 6 mani

A. Yossifov: Danza Archaiqua per due pianoforti e 24 mani

Ingresso libero
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Lunedì 25 giugno, alle ore 19.00, al Teatro Bolivar (via Bartolomeo Caracciolo, 30 – Materdei), concerto del violoncellista Luca Signorini dal titolo “Dalla viola da gamba al violoncello”

Programma

S. Ganassi dal Fontego: Due ricercari per viola da gamba

D. Ortiz: Recercada I

J. Hotteterre: Preludio e Capriccio

D. Gabrielli: Ricercari (in re maggiore, in sol minore, in re minore)

J. S. Bach:
Suite in do minore BWV 1011
Suite in sol maggiore BWV 1007

Costo del biglietto: 10 Euro
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Lunedì 25 giugno, alle ore 20.00, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Palazzo Serra di Cassano, Via Monte di Dio 14), per la rassegna “Concerti a Palazzo”, serata dal titolo “Wolfgang Amadeus Mozart: la voglia di libertà, con la partecipazione del pianista Dario Candela e la voce narrante di Riccardo Scognamiglio

Ingresso gratuito con oblazione volontaria e prenotazione obbligatoria
Oblazione base consigliata per ingresso: 15 euro (under 18: 5 Euro)

Contatti
tel.: 081.7642652
fax.: 081.7642654
e-mail: istitutofilosofico@gmail.com

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Mercoledì 27 giugno, alle ore 19.00, Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco (via Tribunali, 39), l’associazione “Artistica”, nell’ambito della Festa della Musica-Musequality World Busk 2012, propone il concerto “nel quartiere della Napoli Antica dalla Musica Sefardita a Piazzolla” con la partecipazione di Angela Amato (violino), Roberta Paturzo (chitarra), Gennaro Vanacore (flauto) e dell’Ensemble Musicale Giovanile

In programma musiche di Fauré, Ciaikovskij, Suzuki, Chopin, Pergolesi ed altri

Saranno raccolti fondi in favore di Musequality al fine di promuovere l’educazione musicale dei ragazzi nei paesi in via di sviluppo.
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Mercoledì 27 giugno, alle ore 20.30, presso “Il Clubino” (via Luca Giordano 73), per i “Mercoledì della Cultura”, serata di musica e parole con la folksinger Susanna Canessa e la presentazione del libro “Racconti sotto l’ombrellone” (Giulio Perrone Editore) a cura di Vincenza Alfano e Rosalia Catapano.

Seguirà spaghettata
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Mercoledì 27 giugno, alle ore 20.30, con replica venerdì 29 giugno, alle ore 20.30, nella Basilica di San Giovanni Maggiore (rampe S. Giovanni Maggiore, adiacenze via Mezzocannone), concerto del Coro e dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretti da Maurizio Agostini, dal titolo “Omaggio al Melodramma”

Programma

G. Verdi
Sinfonia da “Nabucco”
“Gli arredi festivi”, coro da “Nabucco”
Preludio Atto I, da “La Traviata”

P. Mascagni: “Gli aranci olezzano”, coro da “Cavalleria Rusticana”

G. Verdi:
Sinfonia da “La forza del destino”
“Patria Oppressa”, coro da “Macbeth”
Sinfonia da “I vespri siciliani”
“Va’ pensiero”, coro da “Nabucco

Costo del biglietto: 10 Euro
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Mercoledì 27 giugno, alle ore 20.30, al Teatro di San Carlo, per la stagione sinfonica (turno unico), concerto del pianista Lang Lang

Programma

J. S. Bach: Partita n.1 in si bemolle maggiore BWV 825

F. Schubert: Sonata in si bemolle maggiore D. 960

F. Chopin: 12 Etudes Op. 25

Costo del biglietto

Intero: da 300 a 90 Euro
Ridotto: da 270 a 80 Euro (titolari Carte dei programmi di Membership, gruppi di almeno 10 persone membri di enti, CRAL ed associazioni convenzionati con il Teatro di San Carlo)
Giovani under 30 (palchi laterali): 60 Euro

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Giovedì 28 giugno, alle ore 20.30, a Villa Pignatelli, per la rassegna Maggio dei Monumenti-Maggio della Musica, concerto del duo formato da Boris Belkin (violino) e Michele Campanella (pianoforte)

Programma

W. A. Mozart: Sonata in si bemolle maggiore K. 378 per violino e pianoforte

F. Schubert: Sonata in la minore per violino e pianoforte

C. Franck: Sonata in la maggiore per violino e pianoforte

Costo del biglietto
Intero: 20 Euro
Ridotto: 15 Euro

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Venerdì 29 giugno, alle ore 19.00, nella Sala Scarlatti del Conservatorio di S. Pietro a Majella, per “I Venerdì Musicali”, concerto della pianista Maria Gabriella Mariani

In programma brani inediti di Maria Gabriella Mariani

Ingresso libero
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Venerdì 29 giugno, alle ore 19.00, nella chiesa di S. Francesco delle Monache (via S. Chiara, 10), per la rassegna Domus Ars Concerti, recital del duo formato da Rosario Ascione (chitarra) e Francesco Maggio (violino).

In programma musiche di Spire, Siegl, Sanduzzi, Rääts, Bloch, Takàcs

Costo del biglietto: 5 Euro
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Venerdì 29 giugno, alle ore 19.30, nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco (via Tribunali, 39), concerto del Coro della Pietrasanta, diretto da Rosario Peluso a sostegno della ricerca per le malattie genetiche infantili

In programma musiche di Lasso, Giovanni Domenico da Nola, Nenna, Cambio, Clausetti, Marrone

Ingresso libero

Si consiglia la prenotazione

Informazioni e prenotazioni
comunicazione@coropietrasanta.it
tel. (+39) 3391794490

Saranno raccolti fondi per sostenere la ONLUS “Insieme per la Ricerca”, impegnata nell’attività a sostegno della mutazione genetica PCDH19
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Venerdì 29 giugno, alle ore 19.30, nella chiesa di S. Anna dei Lombardi, concerto dell’Ensemble Vocale di Napoli, diretto da Antonio Spagnolo

In programma musiche di Alessandro Scarlatti, Ghedini, Messiaen, Biebl, Pärt

Ingresso libero
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Venerdì 29 giugno, alle ore 19.30, nella Basilica Pontificia di S. Pietro ad Aram (Corso Umberto I), per la VI edizione della rassegna “Sette secoli di musica sacra per organo a Napoli – Vespri d’organo”, concerto dell’organista Sergio Orabona

Programma

L.J.A. Lefébure-Wely: Boléro de concert in sol minore, op. 166

J. Bonnet
Romance sans paroles
Stella Mattutina

(da Douze Pièces Nouvelles pour Grand Orgue, op. 7)

J. Alain: Le jardin suspendu

E. Gigout
Scherzo in mi maggiore
Toccata in si minore

(dai Dieci pezzi per organo)

C. Saint-Saëns: Le Cygne (trascr. Alexandre Guilmant)

N. Lemmens: Fanfare in re maggiore

Ingresso libero
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Sabato 30 giugno, alle ore 20.30, nella chiesa di S. Giovanni Maggiore (rampe S. Giovanni Maggiore, adiacenze via Mezzocannone), per l’inaugurazione della rassegna “Concerti in Basilica”, recital del duo formato da Maria Sole Gallevi (soprano) e Maria Grazia Ritrovato (pianoforte).

In programma musiche di Beethoven, Chopin, Liszt, Debussy, Ritrovato

Costo del biglietto: 5 Euro

Per informazioni e prenotazione obbligatoria
e-mail: unionemusicisti@libero.it
tel.: 081-412720

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Domenica 1 luglio, alle ore 17.30, nel Museo Archeologico Nazionale, inaugurazione della rassegna “Pomeriggi in Concerto”, organizzata dall’Associazione Napolinova, con “Omaggio al Violoncello”, concerto dei partecipanti al Master internazionale di violoncello tenuto dal maestro Ilie Ionescu

Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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24 giugno, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Associazione Domenico Scarlatti, Associazione Trabaci, Concerti, Conservatorio "S.Pietro a Majella", Maggio dei monumenti, Maggio della Musica, Musica, Musica classica, Musica da camera, Musica Lirica, Napoli, Susanna Canessa, Teatro San Carlo, Villa Pignatelli | , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Venerdì 22 giugno al PAN, il Teatro dei Sensi Rosa Pristina chiude gli incontri della quinta edizione del Napoli Teatro Festival Italia

Venerdì 22 giugno, alle ore 12, al PANPalazzo delle Arti Napoli, l’ultimo incontro del Napoli Teatro Festival Italia.
Protagonisti dell’appuntamento il Teatro dei Sensi Rosa Pristina e l’Associazione Culturale Interno5 che da sempre segue l’organizzazione del Fringe.
A moderare ci sarà Stefano De Stefano.
Dopo il grande successo ottenuto nell’ambito di E45 Napoli Fringe Festival 2011 e la vittoria del Fringe2fringe 2012, il Teatro dei Sensi Rosa Pristina approda nel cartellone di quest’anno del Napoli Teatro Festival Italia con il suo nuovo lavoro, Quando eravamo lupi.
Il Fringe2Fringe è un progetto della Fondazione Campania dei Festival e del Teatro Stabile di Napoli ideato per offrire la possibilità alle compagnie distintesi nell’ambito dell’E45 Napoli Fringe Festival 2011, di entrare nel cartellone della quinta edizione del festival.
Un comitato artistico, composto da critici e professionisti del teatro, ha selezionato, al termine della scorsa edizione del Fringe, cinque spettacoli: alle rispettive compagnie è stato chiesto di ideare un nuovo progetto in forma di studio e al termine delle presentazioni, conclusesi lo scorso maggio, è stata scelta la compagnia Teatro dei Sensi Rosa Pristina.
Seguendo le orme delle tradizioni orali, Quando eravamo lupi mette in scena il Silenzio come condizione necessaria per l’interazione tra opera e pubblico.
Alla base di questo lavoro di Rosa Pristina alcuni interrogativi antropologici legati al mondo della cultura orale: è possibile risvegliare una memoria corporea legata a un immaginario antico, che risale ai racconti dell’infanzia? E’ possibile risvegliare gli archetipi nel profondo di ciascuno di noi?

Calendario incontri Fringe

Venerdì 22 giugno ore 12

Stefano De Stefano incontra Teatro dei Sensi Rosa Pristina vincitore del Fringe2Fringe 2012 e l’Associazione Culturale Interno5

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21 giugno, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Teatro | , , , | Lascia un commento

Dal 20 al 22 giugno “Il Teatro in cucina: Sartù” nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia

Roberto Azzurro

Il 20, 21 e 22 giugno, alle ore 21.00, nell’antico Giardino dell’Accademia di Belle Arti di Napoli torna Il Teatro in cucina.
Dopo il successo dello scorso anno con Ragù, per la quinta edizione del Festival, lo spettacolo scritto da Rosi Padovani e diretto da Roberto Azzurro, presenta un altro piatto tipico della tradizione gastronomica partenopea, il Sartù.
La vicenda si svolge nella “guardiola” di un condominio, un microcosmo intorno al quale ruota la vita di ogni famiglia, crocevia di incontri e situazioni molto particolari.
Professionisti, pensionati, casalinghe, insegnanti, giovani sposi e single, ciascuno con le proprie manie, debolezze ed entusiasmi, propone la sua “ricetta”. Angelina, la portinaia, carpisce segreti, spunti e banali pettegolezzi riversando il tutto nei suoi deliziosi piatti.
“La cucina è il cuore di questa piccola società, fucina di sentimenti, relazioni, promesse e impedimenti” afferma l’autrice Rosi Padovani. “Il pubblico avrà l’impressione d sbirciare dal buco della serratura, fino al momento in cui verrà coinvolto in prima persona: tutti a tavola a mangiare il Sartù”.

In tale occasione l’Accademia lascerà aperti gli spazi della Galleria dell’Accademia con l’allestimento della mostra di Emilio Notte offrendo così agli spettatori, a partire dalle ore 19.30, visite guidate gratuite all’esposizione.
L’evento rappresenta il primo dei due appuntamenti per i quali l’Accademia torna ad essere luogo di spettacolo nell’ambito della nota manifestazione partenopea, nell’arco della settimana partirà infatti anche “Fringe verso il 2013” all’interno del Teatro “Antonio Niccolini” dal 22 al 24 giugno 90 giovani compagnie presenteranno 10 minuti di un loro spettacolo davanti ad una commissione composta da operatori, critici, direttori di teatri e festival, nazionali e internazionali.

E’ il quinto anno consecutivo che il Festival stipula una convenzione con l’Accademia, quest’anno per di più a carattere biennale con un obiettivo di collaborazione per gli anni 2012 e 2013, tutto ciò a conferma dell’importanza dell’Ente campano unica sede regionale pubblica per la formazione universitaria comprendente le discipline del teatro come Scenografia, Regia, Costume, Modellistica, Scenotecnica, Allestimento spazi espositivi, Rappresentazione architettonica dello spazio scenico, Illuminotecnica, Storia dello Spettacolo, Storia dell’Architettura Teatrale e Storia della Scenografia.
Un partenariato che si è tradotto nello stage di decine e decine di studenti chiamati a fare un’importante esperienza di formazione professionale nel Festival nei diversi settori di competenza.
Un rapporto che per alcuni degli allievi si è poi tradotto anche in assunzione vera e propria.
Anche quest’anno, sono stati selezionati 14 studenti scelti attraverso un bando di concorso per essere poi coinvolti nelle attività organizzative di questa quinta edizione: 3 con la qualifica di fotografi, 1 nel marketing e promozione, 1 nell’ufficio cerimoniale, 1 nell’ospitalità, 2 come assistenti scenografi, 3 come assistenti di produzione e 1 assistente regista.
A tutti i ragazzi verrà riconosciuto dall’Accademia il tirocinio formativo e i relativi crediti formativi.
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Locandina
Il Teatro in cucina: Sartù

Date spettacolo
20,21 e 22 giugno ore 21 – giardino Accademia delle Belle Arti

Testo
Rosi Padovani

A cura di
Maria Varriale de Curtis per Loro di Napoli

Regia
Roberto Azzurro

Con
Roberto Azzurro, Gea Martire e Federica Aiello,
Francesca Cacciatore, Cinzia Cordella, Pietro Juliano,
Emilio Marchese, Giorgio Pinto, Antonella Romano

Foto di
Francesco Landi

Coproduzione
Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia,
Loro di Napoli
http://www.lorodinapoli.org
http://www.teat roincucina.it

Il sartù è offerto da Villa Mazzarella
Il vino da Masseria Campito

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www.napoliteatrofestival.it
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19 giugno, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Teatro | , , , , | Lascia un commento

Con Bein Kodesh Le’ Hol (Sacred and Profane) martedì 19 giugno arriva a Napoli la poesia della Kibbutz Contemporary Dance Company

Foto Uri Nevo

Martedì 19 giugno, al Teatro Politeama, ore 21.45, si potrà vedere una delle tre compagnie protagoniste del Focus di danza israeliana: la Kibbutz Contemporary Dance Company.
La coreografia che andrà in scena si intitola Bein Kodesh Le’ Hol (Sacred and Profane) ed è una delle due coreografie che la compagnia diretta dal coreografo Rami Be’er, presenta al Napoli Teatro Festival Italia 2012.
Lo spettacolo è parte integrante del Focus sulla Danza israeliana proposto quest’anno dal Festival per valorizzare e far conoscere al pubblico un “nuovo” tipo di danza, molto fisica, sensuale, antiretorica, simbolo di una paese giovane e vitale.
Costruita sui quadri delle più belle coreografie di Rami Be’er, Bein Kodesh Le’Hol invita lo spettatore a partecipare a un viaggio alla scoperta di sé.
Una morbida cascata di sabbia scandisce i passi dei danzatori che, con il loro corpo, ne seguono il flusso sinuoso.
Su uno sfondo completamente immerso nel buio, questa clessidra senza tempo diviene una sorgente di luce attorno alla quale si celebra un rituale contemporaneo.
Nel quadro successivo i danzatori interagiscono con delle sbarre di ferro che formano una sorta di gabbia imprigionandoli come in un labirinto.
Le scene solitarie divengono sempre più popolate, fino al momento in cui sei danzatrici in tutù bianco, stagliandosi sulle tonalità dell’ocra dello sfondo danno vita a una coreografia di gruppo.
_________________________________

Spettacoli
19 giugno ore 21.45
20 giugno ore 21.30
Teatro Politeama

Locandina
Bein Kodesh Le’Hol
(lit. Sacred and Profane)

Coreografia, scene, luci e costumi
Rami Be’er

Musica
Ives, Adams, Calon, Murcof, Keating

Sound Design
Alex Claude, rami be’er

Maître de ballet
Nitza Gambo

Danzatori (in ordine di apparizione)
Ranana Randy
Daniel Costa
Oz Mulay, Etai Pery, Ben Bach
Nir Even-Shoham, Eyal Dadon
Koreena Fraiman, Dana Raz, Anna Ozerskaya, Daniel Ohn
Ruby Wilson, Shani Cohen

Direttore artistico
Rami Be’er

Direttore generale
Amira Teomi

Organizzatore internazionale
Yoni Avital

Direttore tecnico
Diego Fernandez

Tecnico luci
Eli Ashkenazi

Tecnico audio
Lior Cohen

Performance Manager
Zadok Zemach

Assistente del Maître de ballet
Oz Mulay, Daniel Ohn

Guardaroba
Ofra Sharon Heimann

Produzione
Kibbutz Contemporary Dance Company

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18 giugno, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Arte, Danza | , , | Lascia un commento

Null e Birth of the Phoenix, la Vertigo Dance Company dà il via al Focus di Danza Israeliana martedì 19 giugno

Foto Gadi Dagon

Martedì 19 giugno ore 20 va in scena al Teatro San Ferdinando, nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia, il primo spettacolo del Focus di danza israeliana: Null con la celebre compagnia Vertigo Dance Company, coreografia di Noa Wertheim.
Una performance che si contraddistingue per la rarefatta sensualità e la profonda spiritualità: la sensazione è che si stia assistendo a una sorta di misterioso rituale in un contesto contemporaneo.
Noa Wertheim ha creato questa coreografia grazie alla collaborazione del musicista Ran Begano, del light designer Danny Fishof e del costumista e scenografo Rakefet Levi.
Lo spazio del palcoscenico è delimitato da pareti semitrasparenti su cui sono posti tre lavabi bianchi dotati di acqua corrente.
I danzatori sono vestiti di nero e alcuni indossano una lunga gonna di tulle, mentre le danzatrici portano un abito di batista che si staglia sul fondale illuminato. La serenità della composizione e l’intensità delle sequenze al rallentatore suggeriscono immagini rituali e sottotesti teatrali che sono il vero marchio di fabbrica della Wertheim.
Dopo Null, la Vertigo Dance Company presenterà giovedì 21 giugno, alle ore 19.30 al Parco Archeologico di Pausilypon, Birth of the Phoenix, coreografia che porta sempre la firma di Noa Wertheim.
_________________________________

Spettacoli

19 giugno ore 20.00
20 giugno ore 19.30
Teatro San Ferdinando

Locandina Null

Coreografia
Noa Wertheim
Danzatori
Eyal Vizner
Ruth Valensi
Rina Wertheim
Yael Cibulski
Sian Olles
Tomer Navot
Micah Amos
Nitsan Margaliot
Hen Ezrihen

Coreografo assistente
Rina Wertheim Koren

Musica
Ran Bagno

Montaggio audio
Stefan Ferry

Disegno luci
Dani Fishof – Magenta

Scene e costumi
Rakefet Levy – School of Theatrical Design

Assistente scene e costumi
Leeat Ramon
Graphic Designer
Dorit Talpaz
Fotografo
Gadi Dagon

Operatore
Elad Debi

Montaggio video
Gal Katzir

produzione
vertigo dance company

La performance è stata realizzata grazie al generoso contributo di
Reine Kleidman della Jerusalem Foundation

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18 giugno, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Arte, Danza | , , , , | Lascia un commento

Concerti a Napoli dal 18 al 24 giugno

Critica Classica di Marco del Vaglio:

Gaetano Fusella

Questi i concerti della prossima settimana:

Giovedì 21 giugno, dalle ore 10.30 alle ore 24.00, al Conservatorio di San Pietro a Majella, per la Festa della Musica 2012, musica non-stop nei chiostri e nelle sale, preceduta da un incontro, nella sala Scarlatti, dal titolo “Parola alla musica – conoscere il passato per costruire il futuro. La musica a Napoli come attività produttiva”, moderato dalla giornalista Simona Frasca, al quale parteciperanno il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’assessore alla Cultura e al Turismo Antonella Di Nocera e il maestro e compositore Ennio Morricone

Ingresso libero
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Giovedì 21 giugno, dalle ore 17.00 alle ore 21.30, nel Foyer del Teatro di San Carlo e nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale, per la Festa della Musica 2012, esibizione di vari ensemble secondo il programma consultabile al seguente link:
http://www.teatrosancarlo.it/stagione/estiva/festa-della-musica

Costo del biglietto: 1 Euro
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Giovedì 21 giugno, alle ore 20.30, a Villa Pignatelli, per la rassegna Maggio dei Monumenti-Maggio della Musica, concerto del duo pianistico formato da Anthony e Joseph Paratore

Programma

M. Ravel: Ma mere l’oye

G. Fauré: Dolly Suite, op. 56

C. Debussy: Six epigraphes antiques

M. Ravel: Rapsodie espagnole

Costo del biglietto
Intero: 20 Euro
Ridotto: 15 Euro

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Giovedì 21 giugno, alle ore 21.30, nel Cortile d’Onore del Palazzo Reale, nell’ambito delle celebrazioni per il duecentesimo anniversario della nascita di Sigismund Thalberg, concerto dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da Jonathan Webb, con la partecipazione del pianista Francesco Nicolosi

Programma

S. Thalberg: Concerto per pianoforte e orchestra in fa minore, op. 5

L. v. Beethoven: Sinfonia n.5 in do minore, op. 67

Costo del biglietto: 15 Euro
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Venerdì 22 giugno, alle ore 18.30, nella Sala Chopin (piazza Carità, 6), concerto del duo formato da Marco Palumbo (pianoforte) e Guido Mandaglio (fagotto)

Programma

C. Saint–Saëns: Sonata per fagotto e pianoforte, op. 168

A. Longo: Suite per fagotto e pianoforte, op. 69

P. Hindemith: Sonate

H. Dutilleux: Sarabande et Cortège pour Basson et Piano

Ingresso libero
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Venerdì 22 giugno, alle ore 19.00, nella Sala Scarlatti del Conservatorio di S. Pietro a Majella, per “I Venerdì Musicali”, concerto dei vincitori del premio Antonio Falconio

Ingresso libero
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Sabato 23 giugno, alle ore 21.00, al Teatro di San Carlo, “Concerto Moretti” con l’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da Franco Piersanti e la partecipazione di Nicola Piovani (pianoforte) e Nanni Moretti (voce recitante)

In programma musiche di Piovani e Piersanti

Costo del biglietto

Platea: 30 Euro
Palchi I e II fila: 25 Euro
Palchi III e IV fila: 20 Euro
Balconata V fila: 15 Euro
Balconata VI fila: 10 Euro

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Domenica 24 giugno, alle ore 11.30, nel Vestibolo del Museo Duca di Martina (via A. Falcone 171), “Concerto d’estate”, organizzato dall’Associazione Golfo Mistico, con la partecipazione del chitarrista Giovanni Grano

Programma

D. Kellner
Fantasia in la minore per liuto (trascrizione di G. Grano)
Fantasia in re minore per liuto ( trascrizione di G. Grano)

N. Paganini: Grande Sonata in la maggiore M.S.3

M. Giuliani
La melanconia
L’amoroso

(dalle “Giulianate”, Op. 148 )

J. K. Mertz
Fingals Hoehle
Liebeslied

(dal Bardenklänge, op. 13)

M. de Falla: Homenaje. Pour le tombeau de Claude Debussy

J. Turina: Fandanguillo, op.36

Costo del biglietto
Intero: 10 Euro
Ridotto (under 25 e over 65): 8 Euro

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17 giugno, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Conservatorio "S.Pietro a Majella", Napoli, Teatro S. Carlo, Villa Pignatelli | , , , | Lascia un commento

Lunedì 18 giugno “Taking care of baby” al Napoli Teatro Festival Italia

Isabella Ragonese

Lunedì 18 giugno, alle ore 20, al Teatro Nuovo debutta in prima assoluta Taking care of baby, un testo del drammaturgo inglese Dennis Kelly ispirato alla storia vera di Sally Clark e Angela Cannings, una storia simile a quella italiana di Cogne.
A mettere in scena lo spettacolo l’Accademia degli Artefatti, diretta dal regista Fabrizio Arcuri, protagonista Isabella Ragonese, musiche originali dei Subsonica.
Una donna viene accusata di aver assassinato i suoi due bambini.
Una voce fuori campo interroga i protagonisti della storia, nel tentativo di ricostruire la dinamica dei fatti, di rimettere insieme i pezzi del mosaico.
Ognuno offre la propria versione: la madre, il padre, un giornalista, uno psicologo, un politico e un regista teatrale.
Tutti sono chiamati a prendere una posizione, nel tentativo di ricostruire la storia di cui si ha certezza solo del tragico epilogo.
L’intenzione è rimettere insieme i pezzi di un mosaico la cui ricomposizione non è mai definitivamente certa.
Ognuno sente di avere una colpa da cui tenta di difendersi: nessuno è innocente quando una madre arriva a compiere un gesto così tragico.
La responsabilità anche se non diretta, è sempre diffusa: è una responsabilità sociale, psicologica, relazionale.
C’è anche la colpa di chi non ha fatto nulla per evitare la tragedia, una colpa antica, storica in qualche modo.
Anche il filtro mediatico rende partecipi di quel dolore, e insieme, in un modo più o meno consapevole, collusi con quel gesto.
Anche lo spettatore può e deve scegliere a cosa credere.

Taking care of baby è una tragedia antica e allo stesso tempo un evento di cronaca contemporanea, uno spettacolo teatrale ma anche un documentario televisivo, un’indagine psicologica, una documentazione giornalistica.
L’obiettivo è la ricerca della verità.
Per Accademia degli Artefatti si tratta di un ulteriore tappa di indagine nelle forme della drammaturgia contemporanea.
Taking care of baby è anche il testo che ha consacrato Dennis Kelly a drammaturgo di fama mondiale.
A poco meno di 40 anni, ha esordito nel 2003 sulla scena teatrale londinese con l’acclamatissimo Debris.
Nel 2004, il suo Osama The Hero è stato rappresentato con successo all’Hampstead Theatre. After the End ha debuttato in prima mondiale al Traverse, Theatre di Londra il 5 agosto 2005, ottenendo poi grandi consensi al Festival di Edimburgo.

Repliche
19 giugno ore 19, 20 giugno ore 21.30.

Locandina di Dennis Kelly

regia
Fabrizio Arcuri
traduzione
Pieraldo Girotto
creazione
Accademia degli Artefatti
luci
Diego Labonia
video
Lorenzo Letizia
scene
Gianni Murru
assistenza alle scene
Michela Bevilacqua
costumi
Valeria Bernini
organizzazione
Rosario Capasso
cura
Valeria Orani
con
Isabella Ragonese
e con
Matteo Angius, Francesco Bonomo, Pieraldo Girotto, Francesca Mazza, Sandra Soncini
in video
Vinicio Marchioni, Fiammetta Olivieri, Paolo Perinelli
materiali sonori
Subsonica tratti da mentale/strumentale (inedito nel cassetto)
produzione
Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia, Accademia degli Artefatti
in collaborazione con
Teatro Stabile di Torino

Napoli Teatro Festival Italia
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Ufficio stampa
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