Presentata la stagione 2018-2019 della rassegna “Live in Villa di Donato”

“E’ sempre una grande gioia vedere qui tanti amici ed anche “nuovi” amici. La Terza edizione è una stagione di consapevolezza e di esperienza. Per questo le Rassegne di quest’anno risultano più compatte e fortemente tematiche. Vi saranno presentate dai tre Direttori artistici che ringrazio con infinita gratitudine. Hanno condiviso con me uno spirito antico ed attualissimo che si riassume nell’accogliere a casa per stare insieme. Questa è ormai una grande famiglia, composta da artisti, responsabili della comunicazione e staff che ha come filosofia quella di condividere esperienze teatrali, musicali, di Blues, Jazz, Sinfonica e autorali come il Teatro canzone con i nostri ospiti. Proveremo anche ad innovare con una parte di spettacoli più fortemente centrati sulle contaminazioni tra diversi linguaggi artistici. Sono sicura che se la vostra emozione nel seguirci corrisponderà solo ad una piccola parte di quella che provo io nel viverla con i miei carissimi compagni di avventura, ogni serata con noi resterà nel vostro cuore e nella vostra memoria”.
Con queste parole Patrizia De Mennato saluta i tanti amici che sono stati presenti alla presentazione della Terza Edizione di “Live in Villa di Donato”, rassegna di musica, teatro, arte e incontri, che si è tenuta lo scorso 20 settembre da “Dialetti”, nel quartiere Chiaia, a Napoli.
In tale occasione è stato “svelato” il fitto calendario di cui si compone da Stagione.
Cinque rassegne, di cui quattro confermano “vecchi amori” ma con un cartellone del tutto rinnovato: La rassegna di teatro, diretta da Anna Maria Ackermann; “La Musica ha trovato casa”, diretta da Brunello Canessa; “OFF – Artisti di Passaggio”, diretta da Giuseppe Fontanella e il focus sul teatro-canzone che vede come protagonista il giovane ed eclettico Giacomo Casaula.
Grande novità della Terza Edizione di “Live in Villa di Donato” è “MAX 70”, la rassegna di musica da camera diretta da David Romano, spalla dei secondi violini dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e fondatore del Sestetto Stradivari.
Ed è proprio con l’eccezionale performance del Sestetto Stradivari dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal titolo “Brahms&Beer” che si inaugura il prossimo 30 settembre, alle ore 20.30, la Terza Edizione.
Sul “palco” David Romano, Marlene Prodigo, David Bursack, Raffaele Mallozzi, Sara Gentile, Diego Romano.
Il primo appuntamento:
“Brahms&Beer” – Concerto del Sestetto Stradivari dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Sestetto Stradivari: David Romano, Marlene Prodigo, David Bursack, Raffaele Mallozzi, Sara Gentile, Diego Romano
Serata inaugurale della Terza Stagione di Live in Villa di Donato
Al concerto segue cena.
Villa di Donato – Piazza S. Eframo vecchio, Napoli
Domenica 30 settembre 2018, ore 20,30
posto unico: 45 euro
Prenotazioni:
prenotazioni@key-lab.net
Stagione 2018/19 “Live in Villa Di Donato”
La Musica ha trovato casa
Direttore artistico Brunello Canessa
Ottobre
Sabato 6
“Samba Pa Ti” Tributo a Carlos Santana
Canessa – Gesualdi – Carere – Nicoletti Altimari – De Luca – Curcio – Capone
Sabato 27
Provaci ancora Sam con Giancarlo Bobbio
Novembre
Venerdì 9
Enoch Arden
Susanna Canessa, Leona Pelešková, Antonio Gomena
Sabato 24
“Io che amo solo te” Giacomo Casaula
Dicembre
Giovedì 13
New Orleans Jazz Band
Romano – Astarita – Posillipo – Telesco – Pascarella – Velonà – Capuano – Scalella – Arcucci
Gennaio 2019
Venerdì 11
“Monologando”
Giacomo Casaula
Sabato 19
“The Times They Are A-Changin’ ”
Joan Baez & Bob Dylan
Susanna e Brunello Canessa
Febbraio
Sabato 16
Jazz Night
Trio Corcione e…
Marzo
Sabato 2
White Blues Elegy
Brunello Canessa e il quartetto dei True Blues
Sabato 30
Duets_Contaminazioni
Susanna Canessa, Monica Doglione
Aprile
Sabato 6
Jazz Night
Trio Corcione e…
Maggio
Sabato 11
Blue Staff Reunion Mario Insenga
con Migliaro – Caponetto – Federico – Canessa
Venerdì 17
“G. ritorna a Teatro”
di e con Giacomo Casaula
Giugno
Giovedì 6
I Fiori Rosa – Lucio Battisti Rock Tribute
Canessa – Satriano – Cucio – De Laurentiis – Monaco – Brancaccio
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Rassegna di Teatro
A cena con…
Monologhi d’artista
Direttore artistico AnnaMaria Ackermann
Ottobre
Venerdì 19
AnnaMaria Ackermann
La voce umana
Novembre
Venerdì 16
Antonella Romano
Lucia Migliaccio
Dicembre
Sabato 1
Gea Martire
Contiamola Giusta
Gennaio 2019
Venerdì 25
Adriana Carli
Frida Kahlo
Febbraio
Sabato 9
Lucio Allocca e Tina Fermiano
Io e Giovanna
Venerdì 22
Gigi Savoia
Napoli ‘900
Marzo
Sabato 23
Christian Poggioni
Apologia di Socrate
Maggio
Giovedì 23
Antico fa testo
Pompei-Picasso 1917-2017
Giugno
venerdì 12
Annamaria Ackermann e Gigi Savoia
Mercoledì 19
Manovalanza
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Rassegna di Musica da Camera MAX 70
Direttore artistico David Romano
Gennaio 2019
Lunedi 28
Quartetto Adorno
Febbraio
Lunedì 11
Fabien Thouand in Quartetto
Lunedì 18
Quartetto Elsa
Marzo
Lunedì 11
The Bass Gang
Da Bach a Piazzolla
Lunedì 18
Lo Straniero Dmitri Sostakovich
Massimo Spada- David e Diego Romano con Fiorenzo Madonna
Aprile
Lunedì 15
Quartetto Henao
Giugno
Lunedì 10
Finale a gran sorpresa
Eventuali variazioni al programma verranno comunicate sul sito
www.villadidonato.it
Si ringraziano gli Sponsor e i Sostenitori:
Michele di Maio per Dimaio Trasporti
Paolo La Rivera per Carpene’ Malvolti
Pina Amarelli per Amarelli
Gianluca e Tina Maggio per Maggiobanqueting
Giovanni e Vincenzo Setaro per Pasta Setaro
Toti Lange per Baccalaria e Tripperia
Domenico Ocone per Domenico Ocone Vini Sanniti
Vittoria Brancaccio per Le Tore Agricoltura biologica
Francesca Carelli per Masseria Gio Sole
Paolo Carelli per Ottica Sacco
Pino Auriemma per Frutta Secca che Passione
Anna e Andrea Rea Dialetti
Susanna Canessa
Cinthia e Renato Penna Art1307
Roberto Pietrucci Fotografia
Pietro Porcasi Foto e Web
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
Per tutti gli spettacoli prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato (nella mail di prenotazione indicare cognome, contatto telefonico e numero di posti prenotati)
Per prenotazioni: prenotazioni@key-lab.net
NB: Nella Piazza Sant’Eframo vecchio, di fronte alla Villa trovate un Garage
Info e Contatti:
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, 80137, Napoli
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Press e accrediti:
Chiara Reale per Villa di Donato
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Concerti a Napoli dal 24 al 30 settembre 2018
Questi gli appuntamenti previsti dal 24 al 30 settembre 2018:
Martedì 25 settembre, alle ore 19.30, presso Villa Doria d’Angri (via Francesco Petrarca, 80), concerto dell’Orchestra Universitaria Parthenope, diretta dal Maestro Keith Goodman, con la partecipazione del soprano Emanuela De Rosa
Presenta e recita Nicola Le Donne
In programma musiche di Morricone, Rota, Piovani, Arlen, Mancini, Shostakovich, D’Annibale, alternati a pezzi di Celestini, Viviani, Eduardo De Filippo
Ingresso gratuito
L’evento sarà preceduto da un rinfresco.
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Mercoledì 26 settembre, alle ore 13.30, a Palazzo Zevallos Stigliano (v. Toledo, 185), per la rassegna “E’ aperto a tutti quanti”, concerto dell’ensemble Flautomania Young, formato dai flautisti Alessandra D’Agosto, Pietro Guastafierro, Cristian Lombardi, Marco Saraceno e Marialice Torriero, con la partecipazione di Marina Rosato (pianoforte)
Programma
J. Demersseman: Fantasia su “Guglielmo Tell” di Rossini
P. Gaubert: Divertissement Grec
F. Doppler: Andante et Rondo
F. e K. Doppler: Fantasia su “Rigoletto” di Verdi op. 38
J. Castérède: Flûtes en Vacances
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Mercoledì 26 settembre, alle ore 20.00, presso l’Auditorium dell’Osservatorio Astronomico (salita Moiariello, 16), nell’ambito della Stagione concertistica 2018 dell’Associazione ex allievi del Conservatorio di San Pietro a Majella, serata dedicata alla tredicesima edizione del “Premio Oltre l’Orizzonte”
La serata, che vedrà la partecipazione di numerosi ospiti musicali, sarà condotta dal regista e autore RAI Gino Aveta
Ingresso a inviti su prenotazione
TUTTO ESAURITO
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Giovedì 27 settembre, alle ore 18.45, al Nuovo Teatro Sancarluccio (v. San Pasquale a Chiaia, 49) per il primo appuntamento di “Letture in Musica”, a cura dell’Associazione Musicale Maggio della Musica, in collaborazione con il Nuovo Teatro Sancarluccio, l’attore Massimo Andrei e la fisarmonicista Eduarda Iscaro propongono “Gente di Vino”
Costo del biglietto: 12 Euro
Info:
maggiodellamusica@libero.it
Tel.: 0815561369; 3929160934; 3929161691
Si consiglia la prenotazione
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Venerdì 28 settembre, alle ore 18.00, nella Sala Scarlatti del Conservatorio, per “I Concerti del Conservatorio”, concerto dell’Orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella, diretta da Antonio Maione, con la partecipazione dei flautisti Claudia e Ciro Liccardi
In programma musiche di Cimarosa, Mercadante, Pergolesi, Respighi
Ingresso libero
CONCERTO RIMANDATO A VENERDÌ 19 OTTOBRE
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Venerdì 28 settembre, alle ore 20.30, nella Chiesa della Graziella (v. San Bartolomeo, 3), spettacolo in forma di reading “Della vita nella Scienza Nuova” – viaggio in versi nel pensiero vichiano con la partecipazione di Andrea Manferlotti (voce recitante), Gabriella Romano (soprano) e Ferdinando de Martino (tastiere , arrangiamenti e percussioni)
Testi di G. B. Vico, W. Blake, D. Thomas e G. Leopardi
Musiche di Bach, A. Scarlatti, F. de Martino.
Ingresso libero
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Sabato 29 settembre, alle ore 13.00, a Palazzo Zevallos Stigliano (v. Toledo, 185), per la rassegna “E’ aperto a tutti quanti”, concerto dei pianisti Aronne Letizia (I parte), Paola Guadagnino (II parte) e Melania Spagnuolo (III parte)
Programma
I parte
J. Brahms: Rapsodia op. 79 n. 2
S. Prokofiev, Montagues and Capulets da “Romeo and Juliet”
S. Rachmaninov: Preludio op. 3 n. 2
II parte
F. Chopin
Tre Notturni op. 9
Ballata op. 23 n. 1
III parte
R. Schumann: Novelletta op. 21 n. 8
S. Prokofiev: Sonata op. 38 n. 5
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Sabato 29 settembre, alle ore 20.30 (Turno S), con replica domenica 30 settembre, alle ore 18.00 (Turno P – Turno M Concerti), al Teatro di San Carlo, per la stagione sinfonica 2017-2018, concerto dell’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da Zubin Mehta con la partecipazione di Stefano Bollani (pianoforte)
Programma
L. Bernstein: Candide Ouverture
G. Gershwin: Rhapsody in blue
I. Stravinskij: Le Sacre du Printemps, “Quadri della Russia pagana in due parti”
Costo del biglietto
Intero
Palco Reale: 210 Euro
Poltronissima Oro: 75 Euro
Altri posti: da 65 a 30 Euro
CRAL ed Enti convenzionati, Gruppi dalle 10 alle 20 persone
Palco Reale: 189 Euro
Poltronissima Oro: 68 Euro
Altri posti: da 59 a 27 Euro
Gruppi oltre 20 persone
Palco Reale: 179 Euro
Poltronissima Oro: 64 Euro
Altri posti: da 53 a 26 Euro
Posto di solo ascolto: 20 Euro
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Domenica 30 settembre, alle ore 11.00, presso il Museo del Tessile e dell’Abbigliamento “Elena Aldobrandini” (piazzetta Mondragone, 18), per il primo appuntamento con il contest “Maggio del Pianoforte”, organizzato dall’Associazione “Maggio della Musica”, concerto della pianista Anna Caterina Binda
Programma
D. Scarlatti
Sonata in fa minore K. 466
Sonata in mi maggiore K. 380
Sonata in do maggiore K. 95
C. Wieck Schumann: Notturno in fa maggiore op. 6 n. 2
R. Schumann: Papillons op. 2
F. Liszt: Studio da concerto n. 3 “Un sospiro”
J. Brahms
Valzer op. 39 n. 4, n. 11, n.15
Rapsodia in sol minore op. 79 n. 2
S. Prokof’ev: n.6, n.7, n.8, da Ten pieces for piano op.75 dal balletto “Romeo e Giulietta”
C. Debussy, dai “Préludes” (Livre I): n. 8, n. 10, n. 12
M. Ravel: Toccata, da “Le tombeau de Couperin”
Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto: 10 Euro
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Domenica 30 settembre, alle ore 20.30, a Villa di Donato (piazza S. Eframo Vecchio), inaugurazione della rassegna “Live in Villa di Donato” dal titolo “Brahms & Beer”, con il concerto del Sestetto Stradivari, formato da David Romano e Marlène Prodigo (violini), David Bursack e Raffaele Mallozzi (viole), Sara Gentile e Diego Romano (violoncello)
In programma musiche di Brahms
Costo del biglietto: 45 euro
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato (nella mail di prenotazione indicare cognome, contatto telefonico e numero di posti prenotati)
Per prenotazioni:
prenotazioni@key-lab.net
L’evento sarà accompagnato dalla degustazione di una birra artigianale alla liquirizia e seguito da una cena offerta dagli organizzatori
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Domenica 30 settembre la terza edizione di “Live in Villa di Donato” si inaugura con un concerto del Sestetto Stradivari
Saranno i virtuosismi di David Romano, Marlène Prodigo, David Bursack, Raffaele Mallozzi, Sara Gentile, Diego Romano, che insieme formano l’ormai celebre Sestetto Stradivari dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, a inaugurare, con un concerto dedicato al grande musicista e compositore Johannes Brahms, la Terza Stagione di “Live in Villa di Donato”, rassegna di musica, teatro e incontri che in soli tre anni si è affermata come appuntamento imperdibile nel panorama culturale napoletano.
Nello scenario “fuori dal tempo” della dimora settecentesca di Villa di Donato (Piazza S. Eframo Vecchio – Napoli) che si delinea, con le sue splendide sale e i suoi giardini incantati, nel cuore del Centro Storico, domenica 30 settembre 2018, dalle ore 20.30, avrà luogo il concerto e la serata di gala che daranno il via a una serie di appuntamenti che si succederanno lungo tutto l’anno.
Il titolo della serata è “Brahms&Beer” e indica un connubio fra la musica di Brahms e la birra solo apparentemente insolito, ma che in realtà affonda le sue radici nella biografia del compositore tedesco.
L’incontro di Brahms con la musica avviene infatti proprio nelle birrerie, accompagnando il padre contrabbassista che qui si esibiva nella prima metà dell’Ottocento.
La musica classica riecheggiava ovunque, come oggi avviene con il jazz e il blues, anche nei luoghi in cui ci si incontrava per chiacchierare, incontrare gente proveniente da tutto il mondo, mangiare e bere.
Impossibile non immaginare che i celebri temi ungheresi che popolano le sue rapsodie non fossero suggeriti da un violino zigano, udito proprio in qualcuna di queste birrerie, ricordo lontano d’infanzia.
Il Concerto, occasione in cui il Sestetto Stradivari presenterà il suo ultimo lavoro discografico dedicato ai capolavori per sestetto n.1 op.18 e n.2 op.36 di Johannes Brahms, si terrà nella Limonaia e sarà accompagnato da una degustazione di birra artigianale alla liquirizia offerta per l’occasione da “Amarelli”, azienda storica produttrice di liquirizia, sponsor della serata.
All’esibizione seguirà, come consuetudine di Villa di Donato, una cena gentilmente offerta al pubblico dalla padrona di casa.
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
posto unico spettacolo = 45 euro
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato (nella mail di prenotazione indicare cognome, contatto telefonico e numero di posti prenotati)
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NB: Nella Piazza Sant’Eframo vecchio, di fronte alla Villa trovate un Garage
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L’Orchestra del Conservatorio di Avellino, diretta dal maestro Giuseppe Camerlingo, riporta lo Stabat Mater di Paisiello dove esordì due secoli fa
Lo Stabat Mater, sequenza in latino del XIII secolo, attribuita al francescano Jacopone da Todi, che descrive mirabilmente l’angoscia e la sofferenza della madre di Dio ai piedi della Croce, è stato utilizzato come testo per numerose composizioni.
La più nota risulta sicuramente quella per soprano, contralto, archi e basso continuo, scritta da Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736), a seguito di una richiesta ricevuta nel 1736 dalla confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo.
Secondo la tradizione, l’autore iesino completò lo Stabat nel convento dei Cappuccini di Pozzuoli, luogo salubre dove si era recato per cercare di contrastare la tubercolosi che lo aveva colpito, poche ore prima di morire, il che accese la fantasia popolare, favorendo una diffusione ed una notorietà del brano, rimaste inalterate fino ai nostri giorni.
Poco più di 70 anni dopo, il 16 settembre 1810, in occasione della festività della Beata Vergine Addolorata, Giovanni Paisiello (1740-1816) propose una sua versione dello “Stabat Mater del Pergolese”, eseguita nel Duomo di Napoli, avendo cura di sottolineare “…senza dipartirsi dell’originalità…”
Un’avvertenza nata soprattutto allo scopo di difendersi da eventuali critiche degli appassionati più intransigenti, ma non proprio rispondente all’effettiva realtà perché, pur rispettando sostanzialmente la partitura pergolesiana, Paisiello rinforzò l’organico con un buon numero di strumenti a fiato e due voci maschili (alle quali affidò alcune arie e duetti dell’originale, abbassate di un’ottava), preoccupandosi di inserire anche piccole modifiche, con un risultato complessivo che indirizzava maggiormente verso effetti operistici e finiva con impoverire la forte drammaticità insita nella composizione.
A distanza di 208 anni il brano è stato riproposto, nella Cappella del Tesoro di San Gennaro del Duomo di Napoli, dall’Orchestra del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, diretta da Giuseppe Camerlingo (che del brano è uno dei massimi esperti, avendone curato la prima registrazione mondiale nel 2000), con la partecipazione di un quartetto vocale formato da Rosalba Eroico (soprano), Marina Esposito (contralto), Pasquale Tizzani (tenore) e Roberto Gaudino (basso).
La serata si è aperta con un interessante e dotto intervento di monsignor Vincenzo De Gregorio, che ha fatto gli onori di casa in qualità di Abate Prelato della Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Nella sua disquisizione De Gregorio ha sottolineato il ruolo fondamentale della chiesa cattolica nel diffondere la musica in tutto l’Occidente e accoglierne le progressive novità lungo i secoli, soffermandosi poi sulla storia della nascita della Cappella del Tesoro, edificata nella prima metà del Cinquecento, a seguito di un voto dei fedeli (in realtà un vero e proprio contratto, stipulato alla presenza del notaio, fra il popolo e San Gennaro), che nel 1527 avevano implorato il patrono della città di porre fine alla guerra, all’epidemia di peste ed alle eruzioni molto violente del Vesuvio, ottenendo le grazie richieste.
Infine, ha voluto descrivere, per sommi capi, le opere d’arte che abbelliscono la Cappella, fra le quali si annoverano un busto in oro e argento di San Gennaro, risalente al 1307, al quale nel Settecento venne aggiunta una mitra (il tipico copricapo vescovile) contenente 3328 diamanti, 198 smeraldi e 168 rubini, realizzata dall’orafo Matteo Treglia, e i 51 busti in argento massiccio dei compatroni di Napoli.
In questo scenario spettacolare, caratterizzato anche da una buona acustica, l’Orchestra del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, ben guidata dal maestro Camerlingo, ha fornito una prova di elevato livello, evidenziando una sezione di archi molto compatta e fiati di notevole nitidezza, all’altezza del loro compito e mai preponderanti, per cui l’insieme appariva omogeneo ed equilibrato, con il risultato di limitare molto la tendenza operistica e salvaguardare i momenti di maggiore suggestione.
Bravi anche i quattro cantanti, con il duo formato dal soprano Rosalba Eroico e dal contralto Marina Esposito, apparso leggermente superiore a quello costituito dal tenore Pasquale Tizzani e dal basso Roberto Gaudino (si tratta di un giudizio personale che scaturisce dall’aver ascoltato innumerevoli volte lo Stabat pergolesiano, notoriamente privo di voci maschili).
Pubblico numerosissimo ed attento, che ha resistito piuttosto bene al caldo infernale della serata, dando prova di grande maturità e riuscendo addirittura a non applaudire fra un movimento e l’altro (cosa che accade quasi sempre quando si esegue lo Stabat Mater di Pergolesi).
Il merito di questo comportamento virtuoso va equamente suddiviso, a nostro parere, fra la particolare atmosfera di un luogo unico come la Cappella del Tesoro di San Gennaro, ed il carisma degli interpreti, questi ultimi protagonisti di un evento riuscitissimo, che ha omaggiato la Beata Vergine Addolorata, celebrando nel contempo l’ultimo grande musicista della scuola napoletana del Settecento.
Sabato 22 settembre a Narni Susanna Canessa e Monica Doglione propongono “A GRANDE RICHIESTA!” nell’ambito del Festival Internazionale Letteratura – Saggistica “Alchimie ed altri linguaggi di donne”
Sabato 22 settembre, alle ore 21, nella Chiesa di S. Domenico a Narni, Susanna Canessa e Monica Doglione in concerto “A GRANDE RICHIESTA!” con il programma deciso dal pubblico!, nell’ambito della XI Edizione del Festival Internazionale Letteratura – Saggistica “Alchimie ed altri linguaggi di donne”, che si terrà dal 20 al 23 settembre sul tema “Liberi linguaggi”.
Il festival è ideato e organizzato dalla Dott.ssa Esther Basile, filosofa, Presidente dell’Associazione Eleonora Pimentel Lopez de Leon, in collaborazione con il Comune di Narni, l’Istituto Italiano Studi filosofici di Napoli e la Biblioteca comunale di Narni.
Al concerto interverranno Annamaria Ackermann e Le Poete della Tenda Berbera, accompagnate da Nicola Rando, sassofono e Valerio Bruner, chitarra.
Il programma sarà deciso dal pubblico presente e come bis è prevista un’anteprima del nuovo spettacolo “Mille lire al mese”
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Duets Susanna Canessa e Monica Doglione
Concerti a Napoli dal 10 al 16 settembre 2018
Questi gli appuntamenti previsti dal 10 al 16 settembre 2018:
Martedì 11 settembre, alle ore 18.30, presso il Centro Culturale Domus Ars (via Santa Chiara 10c), l’Associazione “Il Canto di Virgilio” propone il concerto-spettacolo in memoria delle vittime dell’attentato alle Torri Gemelle di New York, dal titolo “Mito e Realtà”, ideato dal maestro Ivano Caiazza, con la partecipazione di Filippo Zigante (voce recitante), Raffaele Scala (flauto) e Tetyana Sapeshko (pianoforte)
In programma musiche di Ivano Caiazza su testi di Augusta Gori
Ingresso libero
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Venerdì 14 settembre, alle ore 18.00, nella Sala Chopin (piazza Carità, 6), recital pianistico dei fratelli Antonio e Maria Sensale
In programma musiche di Liszt, Chopin, Franck
Ingresso libero
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Sabato 15 settembre, alle ore 13.00, a Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo, 185), concerto inaugurale della rassegna “E’ aperto a tutti quanti”, con la partecipazione dell’Orchestra giovanile del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, e dei solisti Alessandro De Feo (violoncello), Nikolas Altieri (viola), Giuseppe Grimaldi (contrabbasso) e Michele Santaniello (pianoforte), diretti da Roberto Maggio
Programma
F. J. Haydn: Concerto per violoncello n. 1 in do maggiore
C. Ditters von Dittersdorf: Sinfonia concertante per viola, contrabbasso e archi
W. A. Mozart: Concerto per pianoforte K 414 n. 12 in la maggiore
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Domenica 16 settembre, alle ore 19.30, nella Cappella del Tesoro di San Gennaro (Duomo), concerto dell’Orchestra del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, diretta dal Maestro Giuseppe Camerlingo, con la partecipazione dei solisti Rosalba Eroico (soprano), Marina Esposito (contralto), Pasquale Tizzani (tenore) e Roberto Gaudino (basso)
In programma lo Stabat Mater di Pergolesi nella versione di Paisiello
Ingresso libero
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Domenica 16 settembre, alle ore 19.30, presso il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (via Pietrarsa – San Giovanni a Teduccio), l’Associazione Mousikè propone l’appuntamento conclusivo della rassegna “Sinfonie sul Mare”
Programma non ancora pervenuto
Contributo: 8 Euro (comprensivo di performance musicale, tour serale del Museo e degustazione di vino)
Prenotazione obbligatoria
online: www.associazionemousike.com
telefonica: +393402399453
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Dal 13 al 16 settembre l’Orchestra del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino propone lo “Stabat Mater” di Pergolesi, nella versione di Paisiello, ad Avellino, Montevergine e Napoli
Giovedì 13 settembre nel Duomo di Avellino (ore 20.30), sabato 15 settembre nel Santuario di Montevergine (ore 20.30) e domenica 16 settembre nella Cappella del Tesoro di San Gennaro nel Duomo di Napoli (ore 19.30), l’Orchestra del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, diretta da Maestro Giuseppe Camerlingo, con la partecipazione dei solisti Rosalba Eroico (soprano), Marina Esposito (contralto), Pasquale Tizzani (tenore) e Roberto Gaudino (basso), propone lo Stabat Mater di Pergolesi nella versione di Giovanni Paisiello.
Domenica, 16 del corrente, nella Chiesa dell’Arcivescovado si celebrerà la festività dei dolori di Maria Vergine. La mattina, alle 10 ore di Francia, vi sarà messa cantata con musica del cavalier Paisiello, maestro di cappella della cattedrale. Sarà cantato in tale occasione lo “Stabat” dell’immortale Pergolese, a cui lo stesso Paisiello ha aggiunto alcuni istromenti da fiato, senza dipartirsi dall’originale dell’autore.
Corriere di Napoli n° 505 – Mercoledì 12 settembre 1810
Nel 1810, quando diede alle stampe ed eseguì nella cattedrale di Napoli una sua trascrizione dello Stabat Mater dell’immortale Pergolese, Giovanni Paisiello, nato a Taranto nel 1740, aveva alle spalle una lunga carriera internazionale e poteva considerarsi l’ultimo e acclamato testimone di una civiltà musicale napoletana che aveva conquistato l’Europa e il mondo intero.
Di questa gloriosa tradizione, Giambattista Pergolesi (Jesi 1710, Napoli 1736) era l’emblema, e la sua figura artistica era entrata nel mito immediatamente dopo la sua precoce morte.
Due erano le composizioni di Pergolesi che erano diventate popolari in una misura impensabile, in un’epoca che non conosceva ancora il concetto di repertorio in musica come lo intendiamo oggi: La serva padrona, nel genere teatrale buffo, e lo Stabat Mater, nella musica sacra.
Ricchissimo di immagini, banco di prova per gli effetti descrittivi che suggerisce, il testo latino dello Stabat, attribuito a Jacopone da Todi, è stato intonato da centinaia di musicisti fino ai nostri giorni.
Ma certamente quello di Pergolesi è il più celebre e il più eseguito.
Nessun’opera, quanto lo Stabat Mater di Pergolesi, subì tante riduzioni e tanti adattamenti, non solo da parte degli innumerevoli interpreti che, secondo le circostanze e le disponibilità materiali, lo eseguivano nelle chiese, nelle sale da concerto o in case private, ma anche per mano di altri compositori, che molto spesso ne alteravano la purezza.
E’ quanto mai opportuna quindi la precisazione quasi enfatica che Paisiello fa apporre sul frontespizio della sua edizione stampata a Parigi nel 1810: ..senza dipartirsi dell’originalità…
Precisazione che può farci sorridere oggi, visto che aggiungeva arbitrariamente gli strumenti a fiato, modificava alcuni assetti della tessitura degli archi, distribuiva alcune arie e duetti sulle voci di tenore e basso (assenti in Pergolesi) facendole poi cantare insieme al soprano e al contralto nell’Amen finale, modificava parzialmente alcuni frammenti delle melodie, inseriva indicazioni dinamiche, di fraseggio e di andamento assenti in Pergolesi, introduceva nuove figure d’accompagnamento.
Dunque si trattava di interventi che alteravano sensibilmente il testo pergolesiano, ma tuttavia senza tradirlo.
Dopo 74 anni (1736-1810) Paisiello rivendicava l’originalità dello Stabat Mater del Pergolese e di certo aveva tutta l’autorevolezza per farlo, per la sua collocazione storica, per il prestigio internazionale, ma soprattutto per la sua sensibilità profondamente consapevole nell’interpretare lo spirito della tradizione di cui faceva parte.
La maestria delicata nell’uso dei fiati gli assicurava la completa aderenza ai sentimenti espressi dalla musica di Pergolesi.
Valga come esempio la splendida orchestrazione del Quando corpus morietur con quei colori caleidoscopici sempre cangianti come i vetri di un rosone, che sembrano accompagnarci verso la “gloria del paradiso”.
Per la nostra generazione, educata al rispetto per il testo originale, doveroso a causa di tante inopportune e fuorvianti incrostazioni accumulatesi nei secoli, l’ascolto di questa trascrizione ci offre un’ottima opportunità di godere del capolavoro pergolesiano in una diversa prospettiva.
Per gli esecutori è una sfida perché obbliga ad un’interpretazione articolata su tre dimensioni diacroniche: noi-Pergolesi, noi-Paisiello, Paisiello-Pergolesi.
In ultima analisi, ci invita anche a superare il mito dell’ “Urtext” e a considerare un testo musicale non solo come testo statico e cristallizzato una volta per tutte dal compositore, da osservare come in una teca, ma anche come un organismo che vive nel tempo e pertanto sempre mutevole e dinamico.