Venerdì 2 settembre la 32a edizione di Benevento Città Spettacolo apre con il FlutensembleNicolaSala
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Sarà il FlutensembleNicolaSala, gruppo di giovani flautisti del Conservatorio di Benevento, diretti dal M° Romolo Balzani – titolare della classe di flauto – a dare il via agli appuntamenti musicali prodotti dal Conservatorio sannita per la 32a edizione di “Benevento Città Spettacolo”.
Il concerto, che si terrà venerdì 2 settembre, alle ore 19.00, sarà anche l’occasione per conoscere un angolo della nostra città: la Corte dell’ex Convento degli Scolopi, presso piazza Piano di Corte.
Il programma eseguito dall’ensemble – accompagnato per l’occasione dalla chitarra di Rossella De Ioanni e dal violoncello di Sergio de Castris – è costituito da brani trascritti per insieme di flauti: la Suite n. 1, op. 46 (Morning, The Death of Aase, Anitra’s dance, In the Hall of the Mountain King), dal Peer Gynt di Edvard Grieg; il Minuetto e Danza degli spiriti beati dall’ Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald von Gluck; l’Andante e Saltarello dalla Sinfonia n. 4 “Italiana” di Felix Mendelssohn; il Menuet e Rigaudon da “Le Tombeau de Couperin” e la Pavane pour une infante défunte di Maurice Ravel; la Suite n. 2 (Pastoral, Intermezzo, Menuet, Farandole) da L’Arlesienne di Georges Bizet.
Tutti i musicisti sono allievi delle classi di flauto del Conservatorio sannita: Vittorio Coviello, Anastasia Cecere, Angela Padovano, Emanuela Soreca, Aniello Del Monaco, Francesco Santamato, Cristian Calzone, Teresa Zeppetella, Carla Bizzarro, Francesca Quarantiello, Manuela Cerrone, Erica Parente, Rosalba Pettrone.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti
(Comunicato a cura di Filomena Formato, studente del Biennio specialistico in Chitarra, indirizzo interpretativo-compositivo, collaboratrice Ufficio Comunicazione)
Per ulteriori informazioni
Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”
Via Mario La Vipera, 1 – 82100 Benevento
Tel. 0824.21102
fax 0824.50355
sito web: www.conservatorionicolasala.eu
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La violoncellista Silvia Chiesa dà il via al “Progetto Nino Rota”
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Alzi la mano chi non ricorda l’irresistibile marcia nel film di Fellini Otto e ½ o la straziante melodia nel Padrino di Ford Coppola.
Sono soltanto due tra le decine di colonne sonore composte da Nino Rota per Fellini, Coppola, ma anche per Visconti, Zeffirelli o Monicelli, e fanno ormai parte della memoria collettiva.
Ancora in gran parte sconosciuta è invece la ricca produzione di opere liriche, sinfonie, musica da camera, a cui il maestro si dedicava con competenza e passione.
Un’occasione per scoprire questo tesoro musicale, meno noto ma non meno emozionante, è fornita dal “Progetto Nino Rota” che prende il via nelle prossime settimane in occasione del centenario della nascita del compositore (Milano 3 dicembre 1911 – Roma 10 aprile 1979).
Ne è protagonista Silvia Chiesa che ha deciso di portare sotto i riflettori due capolavori sconosciuti: i Concerti per violoncello e orchestra.
Il primo fu composto nel 1972 insieme alle musiche per Il Padrino (che fece vincere a Rota l’Oscar per la colonna sonora), il secondo è del 1973, lo stesso anno di Amarcord.
E’ in uscita nei prossimi giorni il CD (Sony) con i Concerti per violoncello di Rota interpretati da Silvia Chiesa con l’Orchestra della Rai di Torino diretta da Corrado Rovaris: si tratta della prima registrazione mondiale dei due brani con interpreti tutti italiani, solista, direttore e orchestra.
Il Secondo Concerto di Rota sarà presentato dal vivo alla Festa del Violoncello, in programma venerdì 11 novembre all’Auditorium Toscanini di Torino, dove Silvia Chiesa suonerà con l’Orchestra Rai di Torino diretta da Gürer Aykal (nella stessa serata si esibiranno anche i violoncellisti Giovanni Sollima e Massimo Macrì).
Un’anteprima è invece prevista in Francia, nella serata inaugurale della stagione del Teatro dell’Opera di Rouen, venerdì 9 e domenica 11 settembre: la violoncellista milanese interpreterà il Secondo Concerto con l’Orchestre de l’Opéra de Rouen diretta da Luciano Acocella.
“Nei Concerti per violoncello – commenta Silvia Chiesa – si ritrova l’inesauribile vena melodica che caratterizza i lavori per il cinema di Rota. Il compositore qui fa ‘cantare’ al solista temi carichi di suggestione, esaltati dalla ricchezza timbrica dell’orchestra. Anche all’ascolto si notano molte affinità con le colonne sonore, che non sfuggiranno agli appassionati del grande schermo”.
Info:
www.sonymusic.com
www.operaderouen.fr
www.orchestrasinfonica.rai.it
Silvia Chiesa
Milanese di nascita e bolognese per scelta, Silvia Chiesa è la più conosciuta violoncellista italiana sulla scena internazionale.
Dopo gli studi con Filippini, Brunello e Janigro, ha intrapreso una brillante carriera solistica e si esibisce regolarmente in Francia (dove di recente la tv France 3 le ha dedicato una puntata dell’ambito programma Toute la musique qu’ ils aiment), ma anche in Inghilterra, Cina, Usa, Russia e Israele.
Ha eseguito in prima italiana musiche di Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele Dall’Ongaro, Peter Maxwell Davies, Giovanni Sollima e per lei hanno scritto compositori come Azio Corghi e Matteo D’Amico.
Violoncellista del Trio Italiano dal 1997 al 2002, continua a dedicarsi alla musica da camera: in duo con il pianista Maurizio Baglini – suo partner anche nella vita – e con interpreti come Mario Brunello, Bruno Canino, Raina Kabaivanska, Andrea Lucchesini e Shlomo Mintz.
E’ in uscita per Sony il suo CD con i due Concerti di Nino Rota – di cui nel 2011 si celebra il centenario della nascita – insieme con l’Orchestra Rai di Torino diretta da Corrado Rovaris.
Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.
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Venerdì 2 settembre “Un’Estate al Madre” ospita I “Foja” e K-Conjog
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Venerdì 2 settembre 2011, alle ore 21.30, doppio appuntamento musicale, a cura di “Progetto Sonora”, per la IV edizione di “Un’Estate al Madre”, con i Foja + K-Conjog sul palco del Museo Donnaregina (via L. Settembrini n. 79 – Napoli).
I “Foja” nascono nella primavera del 2006. “A’ Foja” è la foga, qualcosa che brucia dentro ma non consuma, anzi accende. È la vitalità nevrotica dei nostri giorni, più che un nome è un manifesto. Da subito la band partenopea sceglie di non cavalcare nessuna moda e non cercare etichette o classificazioni.
Per il quartetto napoletano la contaminazione più che una scelta stilistica è una forma di comunicazione necessaria per chi come loro nel cuore ha il rock e nell’ispirazione ritrova ritmi e melodie del repertorio napoletano.
È una musica che punta sull’immediatezza delle melodie e degli arrangiamenti; live sempre carichi di energia e sudore, un loro rock-folk viscerale che arriva dritto al cuore mediante un linguaggio contaminato e originale, talvolta grintoso e ironico, talvolta romantico e malinconico.
‘Na Storia Nova, live che proporranno venerdì prossimo sul palco del Museo Madre, e progetto discografico pubblicato da “Materia Principale Fullheads” nel 2011, è una performance contaminata e che contamina, dove gli strumenti e i sogni viaggiano nella stessa direzione, dove il groove dei Foja a tratti rievoca scenari del wild west con saloon, a tratti le luci e ombre dell’underground made in Naples, al punto da non restare imbrigliato in un unico genere o in un solo colore musicale.
Tutto ciò, grazie anche al forte impatto sulla platea, come già si accennava, ha reso questo quartet ‘nostrano’ una delle realtà emergenti più interessanti del momento con notevoli riconoscimenti di pubblico e critica.
Il loro primo lavoro è “Se po’ sbaglià”, album autoprodotto uscito nel 2009.
Nel sound dei Foja elementi alti e popolari si miscelano in maniera originale e non provinciale.
Undici tracce dall’impianto tipicamente rock, quelle di ‘Na Storia Nova, con strutture semplici impreziosite dal bagaglio della tradizione musicale partenopea e dagli influssi newpolitani delle posse campane.
Un incrocio sonoro dove echi del Mediterraneo, dell’Europa e degli Usa si incontrano in un mix felice in cui la voce di Sansone è schietta e nitida, le ritmiche della batteria di Schiattarella possenti, le linee melodiche del basso di Falcone acute e dirette, la chitarra di Frongillo trascinante e armoniosa al contempo.
Foja, la formazione:
Dario Sansone, testi, voce e chitarra;
Ennio Frongillo, chitarra;
Giovanni Schiattarella, batteria;
Giuliano Falcone, basso.
“K-Conjog” è Fabrizio Somma, un polistrumentista che si avvicina all’elettronica più per le possibilità espressive offerte dal genere che per le sonorità.
Dopo collaborazioni con musicisti e performer vari, nonché piccole pubblicazioni e partecipazioni a compilation, nell’ottobre del 2009 arriva il suo disco d’esordio, “Il Nuovo è al passo coi tempi”, uscito per Snowdonia Dischi/Audioglobe.
L’album è un pot-pourri di sonorità e ritmi che alterna nuance più dichiaratamente gioiose a indugi verso una sentita malinconia, portando l’ascoltatore a un continuo cambio d’umore.
“Nel mondo di Fabrizio Somma, in arte K-Conjog, non è permesso alla voce umana di rompere la magia, solo musica e rumori governano l’alternarsi di maree e cicli lunari di una notte lunga 45 minuti.” Enrico D’Amelio (Ondalternativa).
A dicembre 2010, poi, per l’etichetta inglese “Dirty Demos” esce il suo secondo disco, un EP electro/folk intitolato “Le storie che invento non le so raccontare.”
Il disco suddiviso in 4 Capitoli/Chapter cattura anche l’attenzione del videomaker Francesco Lettieri, che decide di realizzare una serie/saga di videoclip basata proprio sulle musiche del cd.
L’album diviene dunque un progetto audio/video diretto da Francesco Lettieri. Chapter II, il primo video della serie, è vincitore di numerosi festival di cortometraggi e video musicali.
Tra questi: Clip Music 2010 Ravello Festival (miglior videoclip italiano indipendente), PuntodivistaFilmFestival (I premio sezione cortospot sociale “Per la particolare sensibilità dimostrata verso un tema di interesse sociale, trattato con suspence e ironia.”), Il giardino dei corti 2010 (“Una storia raccontata al contrario dall’esito imprevisto che sorprende di fotogramma in fotogramma utilizzando le migliori tecniche del videoclip”), Miglior corto per la televisione al CortoLovere 2010 (premio San Marino RTV, motivazione: “Per l’immediatezza e il sarcasmo che lo rendono fruibile da ogni pubblico”).
K-Conjog ha collaborato inoltre con Valerio Berruti partecipando all’installazione, “E più non dimandare”, presentata al tina.b, festival internazionale di arte contemporanea di Praga; ha musicato la sua ultima personale, “Una sola moltitudine”, col pezzo “Mono No Aware”, anche colonna sonora per la prima App IPad mai realizzata per un artista contemporaneo. Il catalogo della mostra è edito da Allemandi.
Attualmente presenta “A Love will come with a Red Light in Her Hands”, un laptop live set con interazioni video di Francesco Lettieri.
A breve uscirà il suo prossimo disco per l’etichetta americana “Abandon Building Records”.
“La musica di K-Conjog può essere interpretata come si vuole. Si passa dal divertente all’angosciante, dalla spensieratezza alla tribolazione. Ma solo una cosa è certa, la sua musica è sicuramente scordata.”
Costo del biglietto: 12 Euro
Info e prenotazioni:
081/19313016
prevendite circuito: www.go2.it
Ufficio Stampa “Progetto Sonora”:
Victoriano Papa
cell.: 333/2824262,
e-mail: victorianopapa@alice.it
sito web: www.progettosonora.it
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Il Conservatorio “Nicola Sala” sarà presente nel cartellone della 32a edizione del Festival “Benevento Città Spettacolo” con ben sei produzioni
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Anche quest’anno il Conservatorio statale di musica “Nicola Sala” di Benevento è presente nel cartellone del prestigioso Festival “Benevento Città Spettacolo”, a partire dal 2 settembre.
L’Istituzione sannita di Alta Formazione Musicale parteciperà con sei produzioni, inserite nella propria programmazione artistica e affidate ad altrettante proprie compagini musicali.
Venerdì 2 settembre, alle ore 19.00, presso la Corte dell’ex Convento degli Scolopi, il FlutensembleNicolaSala, gruppo di giovani flautisti del Conservatorio, accompagnati da una chitarra e da un violoncello, sotto la direzione dal maestro Romolo Balzani, eseguirà il seguente programma: di Edvard Grieg la Suite n. 1 dal Peer Gynt (Morning, The Death of Aase, Anitra’s dance, In the Hall of the Mountain King); di Christoph Willibald Von Gluck il Minuetto e Danza degli spiriti beati dall’ Orfeo ed Euridice; di Felix Mendelssohn l’Andante e Saltarello dalla Sinfonia n. 4 “Italiana”; di Maurice Ravel il Menuet e Rigaudon da “Le Tombeau de Couperin” e la Pavane pour une infante défunte; di Georg Bizet Suite n. 2 da L’Arlesienne (Pastoral, Intermezzo, Menuet, Farandole).
Dopo il successo dello scorso anno dell’opera L’Italiana in Londra di Domenico Cimarosa, sabato 3 settembre, alle ore 20.00, presso il Teatro Comunale “Vittorio Emanuele” di Benevento, il Conservatorio sannita sarà impegnato nell’allestimento dell’opera “Il Barbiere di Siviglia” melodramma buffo in due atti – su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Pierre-Augustin C. de Beaumarchais e musica di Gioachino Rossini.
Ancora una volta esecutori ed interpreti saranno l’Orchestra del Conservatorio, formata da studenti e professori, e un cast di cantanti delle Scuole di canto, sotto la direzione del maestro Francesco Ivan Ciampa, con la regia del maestro Emanuele Di Muro, maestro del coro Adriana Accardo.
Domenica 4 settembre, il Nicola Sala SaxQuartet, alle ore 6.00, sarà protagonista del Concerto all’alba, presso il cortile della Rocca dei Rettori.
Il quartetto di sassofonisti eseguirà il seguente programma: di G. Reverberi la Sinfonia per un addio; di E. Morricone , C’era una volta in America e The Mission; di A. Piazzolla, Violentango e Libertango; di P. Iturralde, la Suite ellenica; di G. Gershwin, An American in Paris; di J. Kander-F. Ebb, New York New York; di Z. Abreu , Tico Tico.
Venerdì 9 settembre, alle ore 18.30, presso la Corte dell’ex Convento degli Scolopi, l’ensemble Harmoniemusik, sotto la guida di Claudio Rufa eseguirà il seguente programma: di Antonin Dvořák la Serenata per strumenti a fiato, violoncello, contrabbasso in re minore op. 44; di Richard Strauss la Serenata in mi bemolle maggiore per strumenti a fiato, op.7; di Louis Spohr il Nonetto in fa maggiore op.31.
Sabato 10 settembre, alle ore 22.30, presso l’Arco del Sacramento, la NicolaSala Big Band darà vita ad un concerto travolgente che vedrà l’esecuzione dei seguenti brani: Almost like being in love di Frederick Loewe, arrangiamenti Lenny Niehaus; Summertime di George Gershwin, arrangiamenti Dusko Gojkovic; On Broadway di Barry Mann/Cynthia Weil, arrangiamenti John Higgins; Route 66 di Bobby Troup, arrangiamenti Bob Loden; The days of wine and roses di Henry Mancini, arrangiamenti Aldo Bassi; Speak Low di Kurt Weill, arrangiamenti e direzione R. Gaudiello; When I Fall in Love di Victor Young, arrangiamenti Jerry Nowack; Sigla di Aldo Bassi, arrangiamenti Aldo Bassi; Birdland di Joe Zawinul, arrangiamenti Roger Holmes.
Domenica 11 settembre, presso la Corte dell’ex Convento degli Scolopi, alle ore 19.00, il “W Verdi Ensemble” con l’ensemble vocale del Conservatorio “Nicola Sala” si esibirà nel concerto Suoni e Voci del Risorgimento eseguendo brani celebrativi dei 150 anni dell’Unità d’Italia: di Giuseppe Verdi, O Signore dal tetto natio, Inno di guerra e battaglia, Te lodiamo gran Dio di vittoria da “I Lombardi alla prima crociata”; Suona la tromba, Inno popolare poesia di Goffredo Mameli; Tace il vento, è queta l’onda da “I due Foscari”; Si ridesti il leon di Castiglia da “Ernani”; E’ bello di guerra da “Aroldo”; di Gaetano Donizetti, D’immenso giubilo da “Lucia di Lammermoor”; ancora di Verdi Va’ pensiero da “Nabucco”; di Michele Novaro, Inno di Mameli (Canto degli Italiani).
Tutti gli spettacoli sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.
(Comunicato a cura di Filomena Formato, studente del Biennio specialistico in Chitarra, indirizzo interpretativo-compositivo, collaboratrice Ufficio Comunicazione)
Per ulteriori informazioni
Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”
Via Mario La Vipera, 1 – 82100 Benevento
Tel. 0824.21102
fax 0824.50355
sito web: www.conservatorionicolasala.eu
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Mercoledì 31 agosto “Un’Estate al Madre” ospita il trio Servillo-Girotto-Mangalavite
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Mercoledì 31 agosto 2011, alle ore 21.30, altro imperdibile appuntamento con la buona musica, a cura di “Progetto Sonora”, per la IV edizione di “Un’Estate al Madre”, con S.G.M.: Servillo, Girotto e Mangalavite live sul palco del Museo Donnaregina (via L. Settembrini n. 79 – Napoli).
Capita a volte di trovarsi dall’altro capo del mondo e di incontrare inaspettatamente qualcosa che ci appartiene e che forse avevamo dimenticato.
Questo è successo, si direbbe, a Girotto, Servillo e Mangalavite, in particolare quando i due argentini hanno riconosciuto nell’incontro una possibilità di ritorno alla propria cultura condotto senza retorica, ma giocando in prima persona la scommessa di scrivere canzoni ‘nuove’.
Canzoni ‘antiche’ si direbbe, invece, per Servillo, che può frequentare così paesaggi classici del fare musica popolare senza il rischio della ridondanza e della citazione.
Questo l’intento che muove il progetto e il sodalizio musicale di Servillo, Girotto e Mangalavite, tre personalità artistiche ricche e versatili, caratterizzate da estro, capacità interpretativa e innata voglia d’improvvisare, rileggere senza tradire repertori originali, creare nuove suggestioni a metà tra canzone avita popolare nostrana e atmosfere suadenti di quella argentina.
Tutto ciò ha portato, ormai circa sette anni fa, alla realizzazione della loro prima fatica: il disco d’esordio “L’amico di Cordoba” (ed. Il Manifesto, 2004).
Un iter musicale che si muove tra le ritmiche del tango di Piazzolla, sino al jazz e alla canzone d’autore italiana, passando per le melodie di Jobim.
L’anima sudamericana di Girotto e Mangalavite si sposa con l’indole mediterranea di Servillo, scrivendo una mirabile pagina musicale, in cui uno dei fili conduttori è proprio la verve latina dei tre, in una perfetta fusione di stili e differenti emozioni.
Una doppia cittadinanza culturale, latino-americana ed europea, fa sì che nuance musicali varie ed evocative si fondano in un mix equilibrato e composito, da cui emergono a tratti momenti della storia artistica dei tre protagonisti.
A quattro anni di distanza da un tale esordio, poi, il trio italo-argentino propone un altro interessante progetto: “Fùtbol”, ispirato al libro “FÚTBOL – Storie di Calcio” di Osvaldo Soriano.
Tredici canzoni che hanno come fil rouge una delle passioni più contagiose per il genere umano, in qualsiasi latitudine si trovi: il calcio, o Fùtbol, come viene chiamato in America Latina, senza la doppia “O” dell’originaria parola anglosassone.
E in queste tredici tracce, casualmente lo stesso numero dell’indimenticabile “tredici” in schedina, si alternano storie di vita, d’amore e di pallone, quest’ultimo come metafora di vita; le gioie, le delusioni, gli affetti, i dissapori, lo spirito di squadra, l’assolo del fantasista, gli egoismi, la vittoria e la sconfitta.
Tutto questo e altro ancora, di inedito e più recente, sarà la spina dorsale dell’esibizione di Servillo, Girotto e Mangalavite, dal vivo sul palco del Museo Madre mercoledì prossimo.
La Formazione
Javier Girotto: sax soprano e baritono, clarinetto basso, flauti andini
Peppe Servillo: voce
Natalio Mangalavite: pianoforte, tastiere e voce
Costo del biglietto: 12 Euro
Info e prenotazioni:
081/19313016
prevendite circuito: www.go2.it
Ufficio Stampa “Progetto Sonora”:
Victoriano Papa
cell.: 333/2824262,
e-mail: victorianopapa@alice.it
sito web: www.progettosonora.it
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Peppe Servillo
Nato a Caserta, è stato fondatore, cantante e autore nella band degli “Avion Travel”.
Con il gruppo ha pubblicato numerosi album e, oltre ad altri svariati riconoscimenti, ha vinto nel 2000 il Festival di Sanremo.
È attore in “La felicità non costa niente” di M. Calopresti e in “Tipota”, scritto e diretto da Fabrizio Bentivoglio con cui collabora anche come coautore di testi.
Javier Edgardo Girotto
Originario di Cordoba (Argentina), comincia a studiare il sax all’età di dieci anni, percorso che lo porta a specializzarsi a presso il Conservatorio Provinciale di Cordoba diplomandosi come insegnante di musica sax e flauto traverso. All’età di 21 anni si trasferisce a Boston (USA), dove si diploma in Professional Music al Berklee College of Music.
Fondatore e leader degli AIRES TANGO, con cui ha registrato 7 CD. La sua musica è un misto di tango, jazz, etnica, caratterizzato da molta improvvisazione, scrittura e arrangiamento.
La formazione è composta da piano, basso, percussione e sax. Parallelamente ad “Aires Tango” collabora con il quintetto del noto batterista jazz Roberto Gatto, col quale suona ormai da 8 anni.
Si è esibito anche al fianco di Rita Marcotulli, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gianluca Putrella, Bebo Ferra, Antonello Salis, Gianni Coscia, Peppe Servillo, Furio Di Castri, Tony Scott, Arto Tuncbovacivan, Carlo Rizzo, Aldo Romano, Luis Agudo, Maurizio Gianmarco, Stefano Battaglia, Michel Godard, Anouar Brahem, Gianluigi Trovesi.
Natalio Luis Mangalavite
Argentino d’origine, vive ormai da quasi vent’anni in Europa, dove ha lavorato in svariate cornici musicali nell’ambito della musica pop e jazz.
Ha accompagnato per quasi 15 anni Ornella Vanoni nei suoi concerti e ha lavorato accanto ad altri musicisti jazz e world come Paolo Fresu, Horacio del Negro Hernandez, Furio Di Castri, Antonello Salis, Michele Ascolese (progetto tango LUIS Y MIGUEL), il dj PIERANDREA THE PROFESSOR (progetto DNA).
È membro ufficiale della O.I.A (Orchestra Industrial Automatica).
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L’ensemble 2Agorà porta Jacob TV a “Un’Estate al Madre”
La sezione musicale di “Un’Estate al Madre”, curata da “Progetto Sonora,” continua a essere fonte di piacevoli sorprese.
La conferma è giunta dal recente appuntamento della rassegna napoletana, che ha avuto come protagonista l’ensemble 2Agorà, formato da Domenico Luciano (sassofoni) ed Eugenio Catone (pianoforte), entrambi giovani di grande talento.
Il programma proposto aveva, fra i suoi punti di forza, tre pezzi di Jacob TV (al secolo Jacob Ter Veldhuls), un compositore olandese che sta spopolando grazie ad una musica di difficile collocazione, definita, a seconda dei casi, ultra-tonale, post minimalista, avant-pop (e, da taluni detrattori, anche “terrorista”).
Le creazioni di Jacob TV sono ottenute miscelando abilmente musica, immagini e frasi, queste ultime spesso pronunciate da importanti personalità politiche (come nel recentissimo “News”, presentato alla rassegna romana “Expanded video”, che ha provocato numerose polemiche in quanto conteneva anche un breve spazio dedicato a Berlusconi, il cui titolo non lasciava nulla all’immaginazione).
Il tutto risulta accompagnato da iterazioni di frasi vocali e frammenti musicali, al limite dell’ossessivo, e da toni sovente dissacratori, per cui ci si chiede se questo modo di rapportarsi possa essere considerato l’alba di una nuova strada da percorrere o l’epilogo del discorso legato alla musica contemporanea.
Ad ogni modo, sia Domenico Luciano che Eugenio Catone, sono stati bravissimi nel proporre tre esempi tratti dalla produzione di Jacob TV, The Storm (per pianoforte e soundtrack), The Garden of Love (per sax soprano e soundtrack) e May This Bliss Never End (per sax tenore, pianoforte e soundtrack).
In particolare “The Garden of Love”, che dava anche il nome all’intera serata, era basato sull’omonimo poema del britannico William Blake (1757-1827), e si avvaleva di un filmato di Amber Boardman, trentenne artista statunitense che interagisce spesso con i compositori della sua generazione.
May This Bliss Never End era invece incentrato sulla decadenza di Chet Baker, integrando la musica con immagini e rari frammenti di interviste rilasciate dal mitico trombettista, risalenti all’ultimo periodo della sua travagliata esistenza.
Ma, se la musica di Jacob TV costituiva il nucleo principale, nel corso della serata non sono mancati ulteriori elementi di interesse, a cominciare dal brano di apertura, Helin per sax (soprano, contralto e baritono), e pianoforte di Daniele Salvatore, introdotto dalla poesia avente il medesimo titolo (letta dalla inconfondibile voce di Arnoldo Foà), che l’intellettuale curdo Kemal Burkay, ritornato quest’anno in patria dopo più di trenta anni di esilio, aveva dedicato ad una delle sue figlie.
Molto struggente anche la Fuzzy Bird Sonata per sax contralto e pianoforte di Takashi Yoshimatsu (1953), preceduta da liriche del poeta sudcoreano Ko Un, recitate intensamente da Adria Mortari.
Il brano è stato composto dall’autore giapponese in ricordo della sorella, colpita da tumore, che in punto di morte aveva espresso il desiderio di essere trasformata in uccello, per poter volare liberamente in cielo.
Dopo tanta suggestione, la parte finale riservava temi più disimpegnati, seppur ugualmente ricchi di virtuosismo, iniziando da Tango Club, dalla suite di Roberto Molinelli “Four pictures from New York”, proseguendo con St. Petersburg Vatiation, inedito di Catone rivolto alle variazioni sul celeberrimo motivo del Capriccio n. 24 in la minore di Paganini, che alla fine sfociavano nelle note della popolarissima canzone russa Kalinka (da cui il titolo scelto da Catone), chiudendo con una versione per sassofoni e pianoforte della Suite Hellénique dello spagnolo Pedro Iturralde ed uno splendido bis, consistente nell’ Ave Maria di Piazzolla.
Per quanto riguarda i due interpreti, hanno dato vita ad un recital caratterizzato da elevatissimo spessore, dove sono emersi sia il valore del singolo, sia l’affiatamento raggiunto dal duo, che ha anche curato tutti i filmati succedutisi durante l’esibizione (tranne naturalmente quello di Amber Boardman).
In conclusione una serata, purtroppo contraddistinta da una scarsa partecipazione di pubblico, complice probabilmente il caldo torrido di questi giorni, che ha visto giungere per la prima volta a Napoli, grazie a due coraggiosi pionieri, quella che potrebbe diventare la musica del futuro.
Marco del Vaglio
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Domenica 4 settembre concerto di Susanna Canessa nella Sinagoga di Napoli per la Giornata Europea della Cultura Ebraica
Domenica 4 settembre, alle ore 19.00, nella Sinagoga di Napoli (via Cappella Vecchia 31), nell’ambito della Giornata Europea della Cultura Ebraica, la violoncellista e folksinger Susanna Canessa terrà un concerto, al quale parteciperanno Monica Doglione (voce) e Luca Guida (percussioni), intitolato “Dona, Dona” (Alla scoperta del Folk nella musica tradizionale ebraica).
Sul piano del racconto, caro sia alla tradizione ebraica sia alla musica popolare, nello spettacolo ideato da Susanna Canessa, si sposano ebraismo e musica Folk.
La stessa Dona Dona, dalla quale lo spettacolo prende il titolo, è un canto tradizionale yiddish, divenuto negli anni ’60 una delle canzoni più note di Joan Baez, e già inserito in Nefeli, l’ultimo album di Susanna.
E’ stato questo il punto di partenza per un’ indagine più approfondita che ha visto man mano l’inserimento di altre canzoni ebraiche o che si richiamano al mondo ebraico nel suo repertorio. Come ad esempio la canzone di apertura dell’ ultimo spettacolo Duets, insieme a Monica Doglione, the Swallow Song, antico canto sefardita con il nome La Rosa Enflorece, tradotto da Richard Fariña in inglese nel 1964 e cantato da Joan Baez.
Un concerto che attraverso storie d’amore, di donne, di libertà vuole anche essere un inno alla pace.
Per ragioni logistiche per assistere al concerto è necessaria la prenotazione.
Per info e prenotazioni
Sito: www.napoliebraica.it
e-mail: napoliebraica@gmail.com
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Giornata Europea della Cultura Ebraica: “Ebraismo 2.0 dal Talmud ad Internet”
Programma generale
Dalle 10.00 alle 12.30
Visite guidate alla Sinagoga ogni 30 minuti; ultima visita 12.30.
Ore 11.00
“Ebraismo 2.0: spazio, tempo e comunicazione”
Colloquio tra Stefano Levialdi, Professore Ordinario di Informatica La Sapienza (Roma), e Scialom Bahbout, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Napoli.
Dalle 15.00 alle 18.00
Visite guidate alla Sinagoga ogni 30 minuti; ultima visita ore 18.00.
Ore 19.00
“Dona Dona”
Concerto di Susanna Canessa con Monica Doglione e Luca Guida.
Alla scoperta del Folk nella musica tradizionale ebraica.
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
Un collegamento in diretta via webcam sarà effettuato dalla Sinagoga e sarà visibile sulla pagina webcam del sito www.ucei.it/giornatadellacultura.
Alcune postazioni internet saranno messe a disposizioni dei visitatori per collegarsi alle altre città partecipanti all’evento ed effettuare dei virtualtour.
In una delle sale della comunità sarà proiettato il video realizzato da Sorgente di Vita con servizi sulle diverse realtà dell’ebraismo italiano.
Partecipate poi all’attività di Bookcrossing: alcuni libri di cultura ebraica saranno lasciati “liberi” in giro per la città.
Vi invitiamo a trovarli e a …leggerli!
Tutte le attività sono gratuite
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Lunedì 29 agosto il maestro Gaetano Russo dirige la Nuova Orchestra Scarlatti davanti ai sui concittadini
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Lunedì 29 agosto, alle ore 21.30, nella Piazzetta Santa Maria dei Martiri di Lentiscosa, frazione di Camerota (SA), la Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli terrà il Concerto per Lentiscosa, un appuntamento, a ingresso libero, tra musica, arte e solidarietà, in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, Commercio e Spettacolo del Comune di Camerota.
Il programma musicale – brillante ed elegante al tempo stesso, spaziante da Bach a Mozart, da Bizet a J. Strauss – vedrà alla testa dell’Orchestra, nella duplice veste di clarinetto solista e direttore, Gaetano Russo.
Lentiscosa è una piccola gemma nel cuore del Cilento, frazione collinare di Camerota dalla posizione ricca di fascino e di tranquillità, a soli cinque minuti dal bellissimo litorale di Marina di Camerota, e che permette di raggiungere via terra le splendide baie di Pozzallo, Infreschi, Cala Bianca, luoghi che all’incanto naturale legano la suggestione delle memorie di vita e degli antichi lavori della popolazione locale: uno dei tanti tesori nascosti del Cilento, ma di giorno in giorno sempre un po’ meno segreto, visto che sono in molti ormai a sceglierlo per le proprie vacanze estive.
Nell’intento del M.° Russo, nativo di Lentiscosa, questo appuntamento vuole essere il punto di partenza di un percorso culturale fortemente legato al territorio, alle sua storia ma anche alle vocazioni e ai valori della sua comunità attuale, un percorso articolato nel tempo, in netta controtendenza rispetto alla logica un po’ consumistica – ‘mordi e fuggi’ – delle tante sagre e megaconcerti che sempre più affollano le estati cilentane.
Al concerto, che si terrà nella Piazzetta di Santa Maria dei Martiri intorno all’omonima antica chiesetta con affreschi di periodo rinascimentale, si affiancherà l’esposizione di opere di artisti di Lentiscosa, nonché un’iniziativa benefica in favore della meritevole attività di una figura molto cara e amata, anche lei lentiscosana, Suor Rachele Peluso, da anni impegnata con il suo lavoro missionario nelle Filippine.
Informazioni
Nuova Orchestra Scarlatti
Tel./fax: 081.410175
e-mail: info@nuovaorchestrascarlatti.it
Sito web: www.nuovaorchestrascarlatti.it
Ufficio stampa
Luisa Maradei
cell.: 333.5903471
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Gli allievi chigiani di Giuranna e Accardo giovedì 25 agosto in concerto a San Girolamo in Campansi
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Gli allievi dell’Accademia Chigiana in concerto nella Chiesa di San Girolamo in Campansi (Siena).
Protagonisti dell’appuntamento musicale, in programma domani, giovedì 25 agosto, alle ore 21, saranno gli allievi del corso di viola che ha come docente Bruno Giuranna e di quello di violino tenuto da Salvatore Accardo.
I giovani allievi, provenienti da Italia, Australia e Bulgaria, eseguiranno musiche di Marais, Schumann, Rota, Alard e Paganini.
Con loro ci saranno i pianisti Roberto Arosio e Stefania Redaelli, collaboratori rispettivamente del corso di viola e di quello di violino.
Il concerto, aperto al pubblico, è a ingresso libero.
Per informazioni tel. 0577 22091.
È stato invece posticipato per motivi tecnici il doppio saggio degli allievi del corso di violino di Salvatore Accardo.
I due appuntamenti originariamente previsti per venerdì 26 agosto si terranno lunedì 29 agosto, alle ore 17.30 e alle ore 21.15, nel salone dei concerti di Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89, Siena).
Ufficio stampa Accademia Musicale Chigiana
Agenzia Freelance
tel. 0577 219228 – 272123
Sonia Corsi
cell. 335 1979765
Agnese Fanfani
cell. 335 1979385
e-mail: relazioni@chigiana.it o info@agfreelance.it
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Venerdì 26 agosto il Walter Beltrami Vertigo Quartet ospite della rassegna “Un’Estate al Madre”
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Venerdì 26 agosto 2011, alle ore 21.30, al Museo Madre (via L. Settembrini n. 79 – Napoli), nell’ambito della sezione musicale della IV edizione di “Un’Estate al Madre”, curata da “Progetto Sonora”, concerto del Walter Beltrami Vertigo Quartet dal titolo “Paroxysmal Postural Vertigo”.
BPPV, ovvero Benign Paroxysmal Postural Vertigo, è un disturbo dell’equilibrio la cui conseguenza è una forte crisi vertiginosa, che colpisce all’improvviso.
I sintomi sono totale destabilizzazione, giramenti di testa e un vasto campionario di effetti visivi psichedelici.
L’idea per il titolo e l’intero concept dell’album “Paroxysmal Postural Vertigo” (Auand, distrib. Egea, Maggio 2011), che il chitarrista presenta per questa live session sul palco del Museo Madre, è venuta a Beltrami durante i 6 mesi da lui stesso passati in compagnia di tale disturbo.
Il musicista ha scritto quasi tutte le composizioni del disco in questo periodo.
La vertigine è diventata metafora del processo creativo, in cui è necessario abbandonare tutto ciò che si conosce per essere davvero ricettivi di fronte al nuovo.
Nel cd questa vertigine si traduce musicalmente in sonorità jazz-rock potenti, in assetti melodici che si incrociano e rincorrono, si toccano e sfuggono, in composizioni oblique e al contempo lineari, in improvvisazioni e diagonalizzazioni sonore che convivono nell’omogeneità e nella coerenza di fondo di tutto il lavoro.
Semplificazioni dirette in quattro quarti si alternano a episodi di libere spezzature ritmiche e timbriche; energia e groove si passano il testimone con poesia e lirismo, quasi a rappresentare l’equilibrio ritrovato dopo la vertigine.
Beltrami firma tutte le musiche e gli arrangiamenti del disco, suo quarto lavoro, che arriva dopo aver riscosso dalla critica giudizi molto positivi per i precedenti.
A sostenerlo nella ricerca di un sound così eterogeneo e ambizioso ci sono grandi musicisti di fama internazionale e di diverso background: Francesco Bearzatti al sax tenore e clarinetto e Vincent Courtois al violoncello, due tra i più interessanti jazzisti europei della loro generazione; lo statunitense Jim Black, che è tra i maggiori innovatori del ventunesimo secolo nell’uso della batteria nel jazz; il giapponese, trapiantato a New York, Stomu Takeishi al basso elettrico, apprezzato in tutto il mondo per la sua attitudine di potente esecutore combinata a un innato senso dell’azzardo musicale.
Nel live alla formazione di fama internazionale viene sostituita da una per così dire ‘all’italiana’, composta ancora da Francesco Bearzatti al sax tenore e clarinetto, da Danilo Gallo al basso e Stefano Tamborrino alla batteria, oltre che dallo stesso Beltrami alla chitarra.
Costo del biglietto: 12 Euro
Info e prenotazioni:
081/19313016
prevendite circuito: www.go2.it
Ufficio Stampa “Progetto Sonora”:
Victoriano Papa
cell.: 333/2824262,
e-mail: victorianopapa@alice.it
sito web: www.progettosonora.it
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Walter Beltrami
È di certo tra i chitarristi e compositori più originali del nuovo panorama jazzistico italiano.
Il suo disco “Piccoli Numeri” (CamJazz, 2007) gli ha consentito un debutto su scala internazionale.
Ha studiato performance e jazz composition al Berklee College of Music di Boston con Mick Goodrick, John Damian, Ed Tomassi e Dave Santoro, per poi diplomarsi in performance a pieni voti alla Musikhochschule di Lucerna, con maestri quali Frank Moebus, Kurt Rosenwinkel e Christy Doran, vincendo anche una borsa di studio per partecipare al 17th IASJ Meeting diretto da Dave Liebman.
Nel 2003 ha ottenuto col suo trio il Premio Incroci Sonori Jazz al Moncalieri Jazz Festival e registrato il primo disco.
Nel 2004 ha avuto il premio Luca Flores come miglior solista a Barga Jazz ed è stato tra gli 8 finalisti al mondo alla First Gibson Montreux Jazz Guitar Competition al Festival di Montreux.
Prima di “Paroxysmal Postural Vertigo” ha registrato 3 dischi da leader (“Wb3”, “Piccoli numeri”, “Timoka”) e ha partecipato a vari album come sideman.
Ha suonato con Claudio Puntin, Kurt Rosenwinkel, Walter Thompson, Francesco Bearzatti, Markku Ounaskari, Rainer Tempel, Daniel Kinzelman, Francesco Bigoni, Moritz Eggert, Giovanni Guidi, Claudio Filippini, Danilo Gallo e molti altri. Si è esibito in jazz club, festival e teatri in Italia, USA, Germania, Svizzera, Austria e Spagna.
Collabora da anni come compositore con registi teatrali, artisti visivi e film maker.
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