Grande successo per la “Cavalleria Rusticana” grazie alla diretta streaming del Teatro S.Carlo, online fino al 7 dicembre
Grandissimo successo ieri sera per la prima inaugurazione in streaming del Teatro di San Carlo con Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni in forma di concerto. Dopo un primo intoppo (la trasmissione è stata interrotta e poi ripresa dall’inizio) tutto è filato liscio raggiungendo un vero e proprio boom di visualizzazioni oltre le aspettative.
Lo spettacolo sarà on line fino al 7 dicembre
Link all’evento facebook: https://www.facebook.com/events/2725066681078554
– si legge in un comunicato stampa della sovrintendenza del Teatro –
Il cast include alcune delle più grandi voci della lirica: Elina Garanča (Santuzza) e Jonas Kaufmann (Compare Turiddu), Maria Agresta (Lola), Claudio Sgura (Alfio) ed Elena Zilio (Mamma Lucia).
L’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo sono diretti dal direttore musicale Juraj Valčuha.
Grazie alla partnership con “Facebook Inc” gli utenti pagheranno solo per questo periodo limitato di 3 giorni una quota simbolica di euro 1,09.
Successivamente lo spettacolo sarà on demand sul sito del Teatro San Carlo per 7 giorni.
Il Canale Facebook di Teatro San Carlo ospiterà il 10 dicembre a partire dalle ore 19.00 anche un Gala Mozart Belcanto: alcune delle arie più belle dell’intero repertorio belcantista saranno interpretate da artisti di fama internazionale come: Maria Agresta, Ildar Abdrazakov, Nadine Sierra, Pretty Yende, Francesco Demuro, sotto la bacchetta di Giacomo Sagripanti, impegnato a dirigere Orchestra e Coro del Teatro di san Carlo. Per l’occasione Ermanno Scervino vestirà per il San Carlo le protagoniste del Gala Mozart Belcanto. Nadine Sierra, Maria Agresta e Pretty Yende indosseranno abiti selezionati dalla Maison italiana.
La programmazione on line del Teatro di San Carlo è resa possibile grazie al sostegno della Regione Campania, di Philippe Foriel-Destezet, Pastificio Di Martino e di tutti gli imprenditori di Concerto d’Imprese.
CAVALLERIA RUSTICANA
Direttore | Juraj Valčuha
Maestro del Coro | Gea Garatti Ansini
Santuzza | Elīna Garanča
Compare Turiddu | Jonas Kaufmann
Alfio | Claudio Sgura
Mamma Lucia | Elena Zilio
Lola | Maria Agresta
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Esecuzione in forma di concerto
Disponibile online dal
04.12.2020 at 20h00 CET
Disponibile fino al
07.12.2020 at 20h00 CET
Ermanno Scervino veste per il San Carlo le protagoniste del Gala Mozart Belcanto: Nadine Sierra, Maria Agresta e Pretty Yende indosseranno abiti selezionati dalla Maison italiana.
Sarà la Maison Ermanno Scervino a vestire i tre soprani protagonisti del Gala Mozart Belcanto: Nadine Sierra, Maria Agresta e Pretty Yende (quest’ultima al suo debutto al San Carlo).
I tre abiti fanno parte della collezione Sera pret a porter Ermanno Scervino, e sono tutti caratterizzati dalle linee più iconiche e rappresentative della Maison. I colori scelti per i tre abiti sono nero, argento e rosso.
Cresciuto da uno zio melomane, Ermanno Scervino ha ereditato e conservato l’amore per le eroine forti e appassionate. Al fianco di Zeffirelli, ha vestito Cher per il film “Un tè con Mussolini” arrivando poi alcuore delle Celebrities di tutto il Mondo.
Scheda Ermanno Scervino
Nel 2000, dal connubio della creatività di Ermanno e dell’imprenditorialità di Toni Scervino, nasce a Firenze la Maison Ermanno Scervino, divenuta sinonimo di qualità, Made in Italy e stile internazionale. La passione che alimenta la ricerca creativa è il motore della strategia aziendale, fin da oltre le origini del marchio. La continua interazione tra conoscenza e sperimentazione si concretizza in un prodotto che unisce l’artigianato d’eccellenza all’innovazione. Risale al 2007 l’inaugurazione degli headquarters nelle colline che circondano Firenze. La sede ospita i diversi laboratori couture, sartoria, maglificio, abbigliamento Junior, atelier, confezione e sviluppo prototipia, tutti in costante dialogo con gli uffici stile, a vantaggio del modus operandi di Ermanno Scervino che ama seguire in prima persona gli sviluppi della sua ricerca, rimanendo in profondo contatto con le lavorazioni. Risiedono nel nuovo quartier generale anche la parte amministrativa e la logistica di produzione e distribuzione di tutto il gruppo in modo da dare dinamismo al lato produttivo permettendo un processo di industrializzazione che consente di ottenere un prodotto non standardizzato e di alta qualità. Nel 2008 è stato inaugurata la sede di Milano, 1.200 mq in Via Manzoni al centro del quadrilatero della moda. Uno spazio open space che ospita lo showroom espositivo – per le collezioni donna con ampio spazio dedicato agli accessori, corner per le linee Junior, Lingerie e Beachwear.
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Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini
GALA MOZART E BELCANTO
Direttore | Giacomo Sagripanti
Maestro del Coro | Gea Garatti Ansini
Cast
Francesco Demuro
Maria Agresta
Ildar Abdrazakov
Nadine Sierra
Pretty Yende
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Programma
1) Wolfgang Amadeus Mozart: Le nozze di Figaro (1786), Ouverture
2) Wolfgang Amadeus Mozart: Don Giovanni (1756-1791)
“La ci darem la mano” duettino – Atto I
Don Giovanni, Ildar Abdrazakov
Zerlina, Nadine Sierra
3) Giochino Rossini: Il barbiere di Siviglia (1816)
“Una voce poco fa” – Atto I
Rosina, Pretty Yende
4) Gaetano Donizetti: La Fille du régiment (1839-1840)
“Ah! mes amis, quel jour de fete” – Atto I
Tonio, Francesco Demuro
5) Wolfgang Amadeus Mozart: Le nozze di Figaro (1786)
“Canzonetta sull’aria”, duettino – Atto III
La contessa d’Almaviva, Pretty Yende
Susanna, Nadine Sierra
6) Gaetano Donizetti: Roberto Devereux (1837)
“E Sara in questi orribili momenti….Vivi, ingrato, a lei d’accanto – Atto III
Elisabetta, Maria Agresta
7) Vincenzo Bellini: Norma (1831), Ouverture
8) Vincenzo Bellini: Norma (1831)
“Casta Diva” – Atto I
Norma, Maria Agresta
9) Wolfgang Amadeus Mozart: Don Giovanni (1756-1791)
“Madamina, il catalogo è questo” – Atto I
Leporello, Ildar Abdrazakov
10) Vincenzo Bellini: I Puritani (1834-1835)
“A te, o cara, amor talora” – Atto I
Arturo, Francesco Demuro
11) Vicenzo Bellini: I Capuleti e i Montecchi (1830), Sinfonia
12) Gaetano Donizetti: L’elisir d’amore (1832)
“Esulti pur la barbara”, duetto – Atto I
Nemorino, Francesco Demuro
Adina, Pretty Yende
13) Gaetano Donizetti: Don Pasquale (1842)
“Che interminabile andirivieni”, coro – Atto II
Coro del Teatro San Carlo
14) Gioachino Rossini: Il barbiere di Siviglia (1816)
“La calunnia è un venticello”
Don Basilio, Ildar Abdrazakov
15) Gaetano Donizetti: Lucia di Lammermoor (1835)
“Ardon gl’incensi … Spargi d’amaro pianto”, scena della pazzia – Parte Seconda Atto II
Lucia, Nadine Sierra
Registrato dal vivo il 3 dicembre 2020
Disponibile online dal
10.12.2020 at 20h00 CET
Disponibile fino al
13.12.2021 at 20h00 CET
In scena sabato 25 luglio al Palazzo Pignatelli di Lauro (Av) l’ Opera multimediale “Grammeloth” per la Rassegna teatrale “Mamma ‘e ll’art 202 / oltre l’emergenza”
Il 25 Luglio, alle 20:30 presso il Palazzo Pignatelli di Lauro (Av), sarà messa in scena l’Opera Multimediale “Grammeloth” in forma di concerto nella Rassegna teatrale “Mamma ‘e ll’art 202 / oltre l’emergenza”.
Testi e linee melodiche: Maurizio Elettrico
Musica: Umberto Ciccone, Maurizio Elettrico, Roberto Godas, Giovanni Parrocchia.
Personaggi:
- Ildegarda, il soprano Antonella Firinu,
- Gremilde, il soprano Gisel Lanzillo,
- Fanciulla Grammeloth, il soprano Chiara Saccardo,
- Principe Basilio, il baritono Luciano Matarazzo,
- Primo Ministro, il tenore Giovanni Germano,
- Sacerdote e Angelo Elias Carmine De Feo.
Coro Musikè: Rossella Albanese, Raffaella Bellezza, Filomena De Rosa, Francesco D’Acunzi, Carmine De Feo, Sonia Laiola.
Mimo/ Voce narrante: Luca Gatta
Sezione di Musica Elettronica: Raffaele Gagliardi e Giorgio Bosso
Tecnico del suono: Manuel Lomazzo
Direzione di produzione artistica: Raffaella Bellezza
“Grammeloth”
di Maurizio Elettrico
Grammeloth è una favola musicale, creata dall’artista scrittore Maurizio Elettrico.Composta da 23 canzoni con numerosi interventi recitativi, Grammeloth rivisita il dramma lirico in una formula multimediale, mescolando al canto, il ballo e la scenografia digitale.
Trama
Tema centrale dell’Opera è l’amore tra la bellissima fanciulla demone Grammeloth e il principe del felice reame di Agea, Basilio. Dal primo loro incontro Basilio, ignaro che la ragazza sia un essere infernale inviato dall’arcontessa Ildegarda nel suo regno per arrecarvi dolore e caos, accoglie Grammeloth con ogni onore e se innamora all’istante. Grammeloth ricambia il sentimento del principe con uguale intentistà. Poi, spinta dal rimorso, rivela al giovane di essere una creatura dell’averno che attraverso la sua seduzione può far innamorare di se qualsiasi uomo, privandolo di ogni volontà e difesa. Le orde infernali di Ildegarda attendono che i cittadini di Agea, ammaliati da Grammeloth, divengano prede facili per sferrare un letale attacco alla città. Basilio non vuole rinunciare all’ amore per Grammeloth, ritenendolo vero e non frutto di un inganno malefico, ma comprende anche il pericolo che pende su tutti loro. Si reca quindi in un luogo remoto dove il potente angelo Elias giace addormentato. Basilio agita una tempesta per svegliarlo. L’angelo, compresa la gravità della situazione, dona al principe uno scettro che Grammeloth userà contro le infernali legioni di Ildegarda e di sua sorella, sconfiggendole . Così Grammeloth e Basilio possono coronar il loro amore, portati in trionfo da tutto.
Parte la Rassegna “I Concerti del Conservatorio” S.Pietro a Majella di Napoli, tutti alle 18,00 – Sala Scarlatti
I Concerti del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli 2018
Il Conservatorio di musica “San Pietro a Majella” di Napoli, diretto dal M° Carmine Santaniello, apre le porte alla città presentando una ricca produzione concertistica.
In programma ben 27 appuntamenti musicali, con cadenza settimanale, a partire dal 6 di aprile, con il concerto inaugurale dell’orchestra del Conservatorio diretta dal M° Francesco Vizioli ed il M° Francesco Nicolosi al pianoforte, fino al 22 di novembre con la “Festa per Santa Cecilia”, che concluderà la rassegna, animata da giovani solisti, compositori e direttori d’orchestra del Conservatorio, a cura del M° Mariano Patti.
Tutti gli appuntamenti, che vedono alla ribalta docenti ed allievi di elevato spessore, si presentano singolarmente ben caratterizzati e di grande interesse, spaziando dal repertorio più classico, ad importanti pagine del ‘900, dall’omaggio a Claude Debussy nel centenario della morte, al Jazz. Di particolare rilievo risulta inoltre il concerto del 18 maggio “Il Maestro Michele Campanella torna a San Pietro a Majella”, un regalo che il grande pianista ha inteso offrire all’Istituto dove si è formato sotto la guida del M° Vincenzo Vitale.
Una programmazione dunque di grande qualità, che dà campo anche a specifiche rilevanze tematiche, riuscendo a soddisfare, grazie ad un variegato affresco sonoro, le diverse sensibilità del vasto pubblico. Il tutto, secondo le intenzioni del Direttore M° Carmine Santaniello, viene finalizzato alla divulgazione della grande musica e a sottolineare con forza la volontà del Conservatorio ad essere una presenza culturale ben rilevante ed attiva per la città di Napoli,
Il “San Pietro a Majella” inizia così un lungo itinerario sonoro che accompagnerà il pubblico fra autori, forme e repertori di epoche diverse , con brani che di diritto si iscrivono nella grande parabola della storia della musica.
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
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ETERNAPOLI CON TONI SERVILLO PRIMA ASSOLUTA 16 E 17 FEBBRAIO
Stagione dei Concerti 2017-2018
Venerdì 16 ore 20.30 – Sabato 17 febbraio 2018 ore 18.00
PRIMA ASSOLUTA
Commissione Teatro San Carlo di Napoli
Eternapoli
Per attore, attrice, coro misto e grande orchestra
Toni Servillo protagonista del melologo di Fabio Vacchi
su testo di Giuseppe Montesano
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro di San Carlo Donato Renzetti.
Un’altra originale scelta programmatica segna il prossimo appuntamento della variegata Stagione del Teatro di San Carlo. Dalle fastose sonorità del musical My Fair Lady, si passa all’intimismo del melologo.
Venerdì 16 e sabato 17 febbraio, in prima esecuzione assoluta, sarà di scena una nuova produzione della Fondazione partenopea, Eternapoli, per attore, attrice, coro misto e grande orchestra. La musica è di Fabio Vacchi, su testo di Giuseppe Montesano. Protagonista Toni Servillo, che darà la sua voce assieme a Imma Villa. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro San Carlo, torna Donato Renzetti.
L’idea di partenza è il romanzo di Montesano Di questa vita menzognera pubblicato nel 2003. La vicenda narra di una famiglia di imprenditori napoletani privi di scrupoli, che godono i favori del potere centrale, padroni incontrastati della città in cui impiantano un nuovo concetto di “economia”. Vivono in un palazzo settecentesco che riecheggia in maniera grottesca un presunto fasto borbonico. Loro unico progetto esistenziale è distruggere e ricostruire, vendere Napoli, il Golfo, il Vesuvio, e fare Eternapoli, una sorta di enorme parco tematico.
“Cosa mai avrebbe a che vedere tutto questo con un’opera per musica e parole?” – racconta Montesano – . “La verità è che tutto parte dalla passione lucida di Toni Servillo. Quando era uscito Di questa vita menzognera si era innamorato del libro e ne aveva letto dei pezzi in pubblico. Per anni ci ha girato attorno. La cosa si era poi inabissata, come accade per molti progetti. Poi, qualche anno fa, mi chiamò per dirmi: “Che ne diresti se, ricavassimo dal romanzo un’opera musicale, un melologo o un oratorio, una forma in cui si intreccino parole recitate e musica?” “E parlando praticamente di tutto – riprende Montesano – “ mescolando Berlioz a Carmelo Bene a Miles Davis a Eduardo a Molière al Cinema al Balletto e alla Politica orrenda degli ultimi decenni, venne fuori il nome di Fabio Vacchi. E così ci mettemmo davvero a lavorare a Eternapoli, io scrivendo il testo e Toni leggendolo a me e poi a Vacchi a voce alta, con discussioni sul testo e con altre discussioni su come poteva essere secondo Vacchi la musica per un’opera del genere”.
“La mia partitura – dice dal suo canto Vacchi – è un’immersione nella napoletanità. In un mondo complesso, anche drammatico. Il nostro. Ho declinato con un accento partenopeo quelli che sono gli ingredienti fondamentali della mia scrittura. Ho voluto evocare certi colori esclusivi della musica napoletana, inserendo strumenti caratteristici, tradizionali come lo scetavajasse e il putipù. In certi momenti l’accompagnamento strumentale e la condotta della musica assumono la fisionomia del saltarello, della tarantella napoletana” conclude il compositore bolognese.
Biografie
Fabio Vacchi
I suoi lavori sono stati commissionati o diretti, tra gli altri, da Claudio Abbado, Roberto Abbado, David Atherton, John Axelrod, Luciano Berio, Carlo Boccadoro, Riccardo Chailly, Myung-whun Chung, Iván Fischer, Beat Furrer, Claire Gibault, Daniel Harding, Paavo Järvi, Neil Marriner, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Gianandrea Noseda, Antonio Pappano, Donato Renzetti, Giuseppe Sinopoli. Ha collaborato con registi, attori, scrittori e artisti come: Abbado, Aulenti, Bruni, Chereau, Carofiglio, Costa, Guerra, Kemal, Lombardi, Maraini, Marcoaldi, Nove, Olmi, Ovadia, Oz, Paolini, Piano, Pomodoro, Pontiggia, Roversi, Servillo, Tiezzi, Serra. Tra le opere per il teatro musicale: Girotondo (1982, Maggio Fiorentino), Il Viaggio, (1990, Comunale di Bologna), La Station thermale, (1993-95, Opéra de Lyon, Teatro alla Scala), Les oiseaux de passage (1998-2001, Opéra de Lyon, Bologna), Il letto della storia, (2003, Maggio Fiorentino), La madre del mostro (2007, Siena), Teneke (2007, Scala di Milano), Lo stesso mare, 2011, Petruzzelli di Bari; Lo Specchio Magico, 2016, Opera di Firenze. Fra le opere strumentali: Briefe Büchners,1997, commissione di Claudio Abbado, Berliner Festwochen; Dai calanchi di Sabbiuno,1997, commissione di Claudio Abbado, Salzburg; Tre Veglie, 2000, Festival di Salisburgo, direttore Iván Fischer; Diario dello sdegno, 2002, Filarmonica della Scala, direttore Muti; Terra comune, 2002, commissione di Berio per il Nuovo Auditorium di Roma, direttore Myung-Whun Chung; Memoria italiana per Hilliard Ensemble e Canti di Benjaminovo per Boston Musica Viva, 2003; La giusta armonia, 2006, Festival di Salisburgo, direttore Riccardo Muti; Voci di notte, 2006, Comunale, Firenze, direttore Zubin Mehta; Mare che fiumi accoglie, 2007, Accademia di Santa Cecilia, direttore Antonio Pappano; Prospero o dell’Armonia, melologo, 2009, direttore Riccardo Chailly, Filarmonica della Scala; Tagebuch der Empörung, 2011, Gewandhaus, Lipsia, direttore Riccardo Chailly; D’ un tratto nel folto del bosco, melologo, testo di Amos Oz, 2010, MITO, direttore Claire Gibault; Notte italiana, 2011, London Sinfonietta direttore David Atherton; Il piacere di leggere, testo di Dacia Maraini, 2012; Soudain dans la forêt profonde, melologo, testo di Amos Oz, 2013-14, Parigi, Comédie française, Salle Pleyel, CD a cura del Ministère de l’Éducation Nationale; Veronica Franco, testo di Ponti, 2014, La Verdi, Milano, direttore Gibault; Il bordo vertiginoso delle cose, testo di Carofiglio, 2014, Petruzzelli, Bari, direttore Axelroad; Der Walddämon, 2015, direttore Chailly, Gewandhaus, Lipsia; Sull’acqua, testo di Serra, 2015, Orchestra Verdi, Milano; Vencidos per baritono e orchestra, 2016, Festival Internacional Cervantino, Messico, direttore Parisotti; Concerto per violino, Petruzzelli, Bari, al violino Francesco D’Orazio; Canti di fabbrica per tenore e orchestra, 2017, La Fenice, Venezia, direttore Renzetti; Sonata per pianoforte n.1, 2018, pianoforte Andrea Lucchesini, LAC, Lugano. In ottobre 2018, in corrispondenza con la prima non italiana del Concerto per violino, alla Carnegie Hall, con D’Orazio, Dindo eseguirà il Concerto per violoncello e orchestra al Petruzzelli di Bari. Sta scrivendo una nuova opera per il Maggio Musicale Fiorentino, uno spettacolo di Teatro Danza per il Teatro alla Scala, un nuovo quartetto per il Quartetto di Cremona. Membro onorario Accademia Filarmonica Bolognese; membro Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Docente di composizione alla Scuola di Musica di Fiesole. Composer in residence al Teatro Petruzzelli di Bari e all’Orchestra Verdi di Milano. Premi: Koussevitzky Prize in Composition, Tanglewood, USA, 1974; Primo Premio Concorso Gaudeamus, Olanda,1976; David di Donatello, Roma, 2002 (musiche per Il mestiere delle armi di E.Olmi); Annual Lully Award, USA, 2002, miglior nuovo brano dell’anno (Quartetto n° 3, Tokyo Quartett); Premio Abbiati, Associazione Nazionale Critici Musicali, 2004, Il letto della storia; Rdc Awards, 2005 (musiche per Gabrielle di P.Chéreau); nomination David di Donatello, Roma, 2007, (musiche per Centochiodi di E.Olmi); Laurea Honoris Causa, Accademia Belle Arti di Brera, Milano, 2018.
Giuseppe Montesano
Giuseppe Montesano è nato a Napoli. Ha scritto i romanzi: A capofitto, Sottotraccia 1996 e Mondadori 2000; Nel corpo di Napoli, Mondadori 1999, Premio Napoli e Superpremio Vittorini; Di questa vita menzognera, Feltrinelli 2003, Premio Viareggio-Rèpaci e Premio Selezione Campiello; Il ribelle in guanti rosa. Charles Baudelaire, Mondadori 2007, Premio Vittorini per la saggistica. I suoi ultimi libri sono Lettori selvaggi. Dai misteriosi artisti della preistoria a Saffo a Beethoven a Borges la vita vera è altrove, Giunti 2016, Premio Viareggio-Rèpaci per la saggistica e Premio Napoli per la saggistica, e il pamphlet con i dieci comandamenti del leggere per esistere davvero Come diventare vivi, Bompiani 2017. I suoi libri sono tradotti in vari Paesi. Con Giovanni Raboni ha curato e tradotto Baudelaire, Opere, Meridiani Mondadori, Premio Prezzolini, e per l’Adelphi e la Mondadori ha tradotto Villiers de L’Isle-Adam, Racconti crudeli; Flaubert, Il Candidato; La Fontaine, Favole scelte; Gautier, Espana; Max Ernst, Una settimana di bontà. Per il teatro ha scritto il radiodramma Per sempre giovani, con la regia di Toni Servillo e con Mariano Rigillo; Magic People Show e New Magic People Show, portato in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli; Ferdinando, con Luca Zingaretti e Enrico Ianniello; Eternapoli, monologo ispirato a Di questa vita menzognera con Enrico Ianniello; per Toni Servillo ha scritto Sogno Napoletano inserito in Toni Servillo legge Napoli, e tradotto il Lélio di Hector Berlioz e Elvire Jouvet 40 di Brigitte Jaques. Collabora al quotidiano “Il Mattino” con articoli su temi culturali e di attualità.
Toni Servillo
Nel 1977 fonda il Teatro Studio di Caserta. Nel 1986 inizia a collaborare con il gruppo Falso Movimento e nel 1987 è tra i fondatori di Teatri Uniti con cui crea, da attore e regista, alcuni spettacoli di matrice napoletana di successo internazionale, fra i quali Rasoi (1991) di Enzo Moscato e Zingari (1993) di Raffaele Viviani, fino ai due pluripremiati allestimenti di Eduardo De Filippo, Sabato, domenica e lunedì (2002) e Le voci di dentro (2013). Di entrambi i capolavori eduardiani viene realizzata la versione televisiva diretta da Paolo Sorrentino. Con Il Misantropo (1995) e Tartufo (2000) di Molière, e con Le false confidenze (1998/2005) di Marivaux, tutti nelle mirabili traduzioni di Cesare Garboli, realizza un trittico sul grande teatro francese fra Sei e Settecento. Nel 2007 adatta, dirige e interpreta Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni, per quattro stagioni in tournée internazionale, da cui viene tratto il docufilm 394 Trilogia nel mondo. Dopo Toni Servillo legge Napoli (2011), dedicato alla poesia napoletana classica e contemporanea, dal 2014 porta in scena in Italia e in Europa, insieme al fratello Peppe e al Solis String Quartet, La parola canta. Nel 2015 viene edita da Repubblica-L’Espresso la collana di otto dvd dal titolo Toni Servillo a teatro. Nel 2016 dirige e interpreta Elvira (Elvire Jouvet 40), di Brigitte Jaques, tratto dalle lezioni del grande maestro francese al Conservatoire di Parigi e ancora portato in scena con successo in Italia e in Europa. Al 1999 debutta da regista nel teatro musicale con La cosa rara di Martin y Soler per la Fenice di Venezia, cui fanno seguito Le nozze di Figaro di Mozart, Il marito disperato di Cimarosa, Boris Godunov di Mussorgskij, Arianna a Naxos di Richard Strauss, Fidelio di Beethoven, fino a L’Italiana in Algeri di Rossini per il festival di Aix en Provence 2006. Nel 2010 porta in scena Sconcerto, teatro di musica su testi di Franco Marcoaldi e musiche di Giorgio Battistelli. Nel 2012 è la voce recitante del Lélio di Berlioz al Teatro San Carlo di Napoli, dove, nel 2016 è il narratore nell’Oedipus Rex di Stravinskij e Cocteau. Nel 2017 dà voce all’Egmont di Beethoven al Teatro dell’Opera di Roma. Ha interpretato film di Mario Martone, Antonio Capuano, Paolo Sorrentino, Elisabetta Sgarbi, Fabrizio Bentivoglio, Andrea Molaioli, Matteo Garrone, Stefano Incerti, Nicole Garcia, Claudio Cupellini, Daniele Ciprì, Marco Bellocchio, Roberto Andò, Francesco Amato, Donato Carrisi. Tra i numerosi riconoscimenti ha ottenuto quattro volte il David di Donatello e il Nastro d’Argento e il Marc’Aurelio d’argento per miglior attore al Festival di Roma 2010 per Una vita tranquilla di Claudio Cupellini. Ha inoltre vinto due volte il premio come Best European Actor, nel 2008 per Gomorra di Matteo Garrone e Il divo di Paolo Sorrentino, entrambi premiati al festival di Cannes, e nel 2013 per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, vincitore dell’Oscar 2014 al miglior film straniero.
Imma Villa
Imma Villa, attrice e fondatrice, insieme al regista Carlo Cerciello, del Teatro Elicantropo di Napoli, è stata diretta tra gli altri, oltre che dallo stesso Cerciello, da Walter Manfrè, Armando Pugliese, Antonio Sinagra, Enzo Moscato, ricevendo per le sue interpretazioni numerosi premi: nel 2017 Premio Le maschere del Teatro e nel 2015 Premio Annibale Ruccello per lo spettacolo Scannasurice di Enzo Moscato per la regia di Carlo Cerciello, nel 2015 Premio della Critica Italiana e premio Antonio Landieri per La Madre di Bertolt Brecht, nel 2007 Premio Girulà per Chantecler di Edmond Rostand regia Armando Pugliese e nel 1997 come migliore attrice emergente per La Scandalosa. Sempre diretta da Carlo Cerciello nel 2016 ha interpretato una lodatissima Fedra in scena al Teatro Antico di Siracusa ed è nell’applauditissimo cast di Bordello di mare con città di Enzo Moscato. È attualmente impegnata nelle riprese della trasposizione cinematografica de L’amica geniale di Elena Ferrante, con la regia di Saverio Costanzo.
Un flash mob da record chiude il progetto My fair Lady sostenuto da Generali e dedicato agli studenti delle Scuole di tutta la regione
Un flash mob da record, ispirato al musical My Fair Lady, in scena in questi giorni con grande successo al Teatro di San Carlo, partirà domani martedì 13 febbraio alle ore 12 da Piazza del Plebiscito, sarà presente il sindaco e presidente della Fondazione Luigi de Magistris. Una performance da primato che vedrà protagonisti un’orchestra di oltre 600 elementi, composta di studenti dei licei musicali, un corpo di ballo composto da oltre 80 ballerini dei licei coreutici e un coro di oltre 800 allievi, tutti provenienti da scuole dell’intera regione. Numeri incredibili per un flash mob che sarà il punto di arrivo di un percorso formativo iniziato lo scorso settembre e che, con il sostegno di Generali Italia e grazie ad Alternanza Scuola /Lavoro, ha visto giovani studenti e ragazzi studiare musica insieme e avvicinarsi al processo di vera e propria “creazione” di uno spettacolo. Un’officina creativa dunque quella nata grazie al laboratorio My Fair Lady, in linea con la mission del progetto di accostare sempre più i giovani all’arte. “Siamo molto contenti di collaborare con il San Carlo su progetti educativi dedicati ai ragazzi, che danno valore all’esperienza Alternanza Scuola /Lavoro con occasioni concrete di apprendimento” ha commentato Lucia Sciacca, Direttore Communication and Social Responsibility di Generali Italia -. Con il Teatro San Carlo condividiamo il convincimento che creare occasioni formative e di coinvolgimento dei giovani nell’arte e nella cultura rappresenti un elemento di crescita dell’individuo e di conseguenza di sviluppo delle comunità”. Il progetto My Fair Lady è a cura della Direzione Affari Istituzionali e Marketing del Teatro di San Carlo.
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“Concerti di Primavera” della Comunità Luterana di Napoli, da mercoledì 6 aprile la diciottesima edizione
I primi tre appuntamenti della diciottesima edizione dei “Concerti di Primavera”, promossa dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli presieduta da Riccardo Bachrach per la direzione artistica di Luciana Renzetti, saranno dedicati al progetto “Aspettando la Riforma”, preludio dell’anniversario storico dei cinquecento anni della Riforma Luterana (1517) che cadrà nel 2017: l’inaugurazione, mercoledì 6 aprile, nel segno di Johann Sebastian Bach con le fisarmoniche del duo DissonAnce; il 13 aprile con le “Variazioni Goldberg” eseguite da Stefano Greco, affermato interprete del repertorio bachiano con letture tra rigore filologico e libertà creativa; e infine il 20 aprile con la conferenza “Il primato della coscienza attraverso la storia, la cultura, l’arte, la musica” che avrà come relatori Giovanna Ferrara, Massimo Loiacono e Kirsten Thiele. La rassegna proseguirà con Emanuela Graziosi e Paolo Andriotti che il 27 eseguiranno due sonate per pianoforte e violoncello di Schubert e Rachmaninov, e l’11 maggio con la serata di premiazione del sedicesimo Concorso di Composizione promosso dalla Comunità con la consegna dei Premi Giuria e “Franco Caracciolo”, e l’esecuzione, a cura del Coro Femminile Luterano di Napoli diretto da Carlo Forni e del violinista Christian Sebastianutto, dei brani finalisti per la sezione violino e la sezione coro femminile con opere composte per questa edizione su liriche di Giuseppe Ungaretti. La rassegna “Concerti di Primavera” è realizzata con i fondi raccolti dal contributo spontaneo dei cittadini che destinano alla Chiesa Luterana l’otto per mille, e si inserisce nel più ampio programma di iniziative a scopo culturale, solidale e sociale, promosse dalla Comunità Evangelica Luterana di Napoli. I concerti, a ingresso libero, si terranno nella Chiesa Luterana di Napoli, con inizio alle ore 20.30. Infoline: http://www.celna.it / tel. 081-8043130 – lucianarenzetti@gmail.com
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Napoli, 17 marzo 2015
Mercoledì 6 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
INAUGURAZIONE della XVIII edizione dei Concerti di Primavera
“Aspettando la Riforma” – Progetto della Comunità luterana di Napoli
Duo dissonAnce
Roberto Caberlotto, fisarmonica
Gilberto Meneghin, fisarmonica
Programma
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Corale O Mensch, bewein dein Sünde groß BWV 622
Concerto in la minore BWV 59
Dall’Arte della fuga BWV 1080
Concerto in Do maggiore BWV 1061
Toccata e fuga in re minore BWV 565
L’esigenza per uno strumento di appropriarsi di pagine che sembrano non appartenergli ma che invece si rivelano credibili dopo un sapiente lavoro di trascrizione. L’esempio scaturisce da un Vivaldi ri‐scritto dalla sensibilità del Bach organistico e prosegue con senso di continuità nell’operazione svolta per la fisarmonica dal Duo DissonAnce.
Duo dissonAnce nasce dalla comune sensibilità nel voler “cavare” un’identità diversa dallo strumento ad ance solitamente più noto per i suoi trascorsi nel repertorio folclorico: la fisarmonica. In quest’ottica la formazione propone riletture ed adattamenti di musica dedicata a generici strumenti da tasto o a tastiere ben specifiche (organo, clavicembalo) parallelamente ad un’opera di formazione e conoscenza verso i compositori, stimolandoli a produzioni originali per questa formazione. Composto da Roberto Caberlotto e Gilberto Meneghin, entrambi diplomati con il massimo dei voti e la lode in fisarmonica classica presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, il duo è attivo dal 2005 ed ha suonato in prestigiose sedi e stagioni concertistiche italiane ed estere. Il duo ha collaborato ed eseguito in prima assoluta opere di illustri compositori italiani tra i quali Ennio Morricone, Paolo Ugoletti, Francesco Schweizer, Fabrizio De Rossi Re, Andrea Talmelli, Mario Pagotto, Tiziano Bedetti, Gianmartino Durighello, Massimo Priori, Lorenzo Fattambrini, Riccardo Riccardi, Daniele Venturi, Rolando Lucchi e altri. Ha al suo attivo collaborazioni con altre formazioni musicali (Orchestra d’Archi Italiana, Orchestra da Camera ‐ Ensemble Zandonai di Trento). Le loro produzioni discografiche sono state trasmesse a Rai Radio 3, e Radio Belgrado.
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Mercoledì 13 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
“Aspettando la Riforma” – Progetto della Comunità luterana di Napoli
Stefano Greco, pianoforte
Programma
Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Le variazioni Goldberg
Dopo essersi diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Lecce, dove ha studiato con Antonio Serrano, Stefano Greco ha vinto diversi concorsi pianistici in Italia, prima di continuare i suoi studi con Hector Pell e Aldo Ciccolini. Mentre ancora frequentava l’Accademia di Ciccolini da studente, ha tenuto lezioni nella stessa scuola sulla “Meccanica della Tecnica Pianistica”, “La Sezione Aurea”, “Le Proporzioni Matematiche nella Musica” e “La Polifonia Bachiana”. Aldo Ciccolini ha voluto assegnargli il diploma superiore di alto perfezionamento pianistico con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Ha studiato inoltre con Joaquín Achúcarro all’Accademia Chigiana di Siena e con Alberto Portugheis. Specialista nella musica di Bach, è stato invitato ad eseguire la sua musica nelle più prestigiose sale da concerto e in occasioni storiche: il Festival di Castleton, creato da Lorin Maazel, ha inaugurato la stagione successiva a quella della scomparsa del compianto Maestro con un concerto in sua memoria e onore, in cui Greco ha eseguito le Variazioni Goldberg di J. S. Bach. La sua interpretazione delle Variazioni Goldberg rispecchia una grande padronanza della musica di Bach. Essendo quest’opera scritta per clavicembalo a due tastiere, i pianisti hanno dovuto introdurre “aggiustamenti” per la tastiera singola del pianoforte. Stefano Greco ha creato un modo di suonare le Goldberg senza nessun tipo di adattamento. Ha inoltre scelto di utilizzare i tempi di esecuzione non secondo un gusto personale, ma in base ad una approfondita analisi degli scritti di Bach. Stefano Greco ha eseguito l’Arte della Fuga in numerose città del mondo, tra cui Firenze, Verona, Los Angeles, Londra e New York. Ha inaugurato la serie dei concerti dei Carnegie Hall Notables a New York; oltre che alla Carnegie Hall, si è esibito a Londra a St. James’s Piccadilly, St. Martin-in-the-Fields and St. John’s, Smith Square; e ancora alle Steinway Halls di Londra, Monaco di Baviera e NewYork. Si è esibito in un tour di concerti in sette città del Centro e del Sud America (Messico, Brasile, Argentina e Cile).
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Mercoledì 20 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
“Aspettando la Riforma” – Progetto della Comunità luterana di Napoli
Il Primato della coscienza attraverso la storia, la cultura, l’arte, la musica
Relatori:
Giovanna Ferrara: La musica, l’ebraismo
Massimo Loiacono: La Storia, la cultura
Kirsten Thiele: la Teologia, la spiritualità
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Mercoledì 27 aprile 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
Emanuela Graziosi, pianoforte
Paolo Andriotti,violoncello
Programma
Franz Schubert (1797 -1828)
Sonata in La minore per Violoncello e Pianoforte D821 “Arpeggione”
Sergej Rachmaninoff (1873 -1943)
Sonata in Sol minore per Violoncello e Pianoforte Op.19
Emanuela Graziosi inizia lo studio del pianoforte all’età di 4 anni con la Prof.ssa Lina Tomassini e si diploma poi brillantemente sotto la guida della Prof.ssa Maria Pinto presso il Conservatorio A. Casella dell’Aquila. Si perfeziona in seguito con i Maestri A. Specchi e C. Rossi (per la musica da camera) e con il M. Carlo Maria Dominici (ultimo allievo del M. Arturo Benedetti Michelangeli) con il quale collabora tutt’ora. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero come solista ma soprattutto in formazioni cameristiche di vario genere. Ha in attivo concerti a Londra, Cape Town, Vienna, Pechino. In Italia ha suonato in prestigiosi Teatri quali Teatro Verdi e Dal Verme a Milano e Auditorium Parco della Musica a Roma. Ha da sempre una forte passione per il duo con violoncello, formazione alla quale si dedica con particolare predilezione, ha recentemente cominciato una collaborazione stabile con il violoncellista Paolo Andriotti. Si dedica al sestetto con fiati per anni, divulgando brani di autori francesi del ‘ 900 di rarissima esecuzione. Ha inciso per la GEWA edizioni in duo con il clarinettista Paolo Montin registrando anche brani inediti. Dal 2009 si esibisce con successo in rassegne annuali dedicate al repertorio Ottocentesco suonando su un pianoforte originale Boisselot del 1880.
Paolo Andriotti si è diplomato nel 1999 col massimo dei voti al Conservatorio di Verona col M° A. Zanin. Ha vinto numerose borse di studio tra le quali il premio S.I.A.E di Roma, ed è stato premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali. Apprezzato nei concerti per violoncello solo, come camerista ha collaborato con svariate formazioni nel più importante repertorio cameristico. In duo violoncello e pianoforte, con i pianisti Monaldo Braconi e Emanuela Graziosi, con i quali collabora stabilmente, ha eseguito l’integrale delle sonate di Beethoven e Brahms, oltre che repertori di musica francese e russa, per diverse istituzioni concertistiche, riscuotendo calorosi consensi. Particolare attenzione è stata riservata da Andriotti alla musica contemporanea, è stato invitato a far parte di alcuni importanti gruppi da camera di musica contemporanea, quali “Algoritmo Ensemble” diretto da Marco Angius, Prometeo Ensemble di Parma, il R evolution Art Ensemble, Freon Ensemble. Alcune registrazioni di suoi concerti in formazione cameristica sono state trasmesse per Radio3, Radio Kartner, Skyclassica. Già Primo Violoncello dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina dal 2008, dal 2011 al 2015 è stato docente di violoncello ai corsi preaccademici del Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ora, da libero professionista, collabora con svariate istituzioni in qualità di solista, camerista e primo violoncello, oltre a curare la sua classe di Violoncello presso l’Accademia Musicale Sherazade di Roma.
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Mercoledì 11 maggio 2016
ore 20.30 – Napoli, Chiesa Luterana
Concorso di composizione – XVI edizione
Assegnazione del Premio della Giuria
Assegnazione del Premio “Franco Caracciolo”
La Giuria
Monsignore Marco Frisina
Giovanna Ferrara
Patrizio Marrone
Fulvio Artiano
Carlo Forni
Esecuzione e premiazionedei brani finalisti della prima sezione per coro e della seconda sezione per violino
Coro femminile luterano di Napoli
Carlo Forni, direttore
Umberto Garberini, pianoforte
Christian Sebastianutto, violino
Christian Sebastianutto è nato in una famiglia di musicisti nel 1993. Ha intrapreso lo studio del violino all’età di 4 anni. Ha conseguito il diploma di maturità scientifica e si è diplomato presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine con il massimo dei voti, la lode e menzione speciale sotto la guida di Giuliano Fontanella. Dal 2011al 2015 si è perfezionato con il M.° Pavel Vernikov presso la prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole. Dal 2013 studia presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma seguendo il Corso di Alto Perfezionamento con Sonig Tchakerian. Nel 2015 ha vinto il concorso ed è stato ammesso al Master del Haute Ecole de Musiche de Lausanne HEMU – Conservatoire Superior de Musiche de Lausanne Site di Sion (Svizzera). E’ risultato vincitore di primi premi assoluti in numerosi Concorsi Internazionali. Nel 2012 è stato l’unico italiano finalista al Concorso Internazionale violinistico “Andrea Postacchini” di Fermo. Nel 2014 è risultato unico vincitore del 31° Concorso nazionale biennale di violino “Premio Città di Vittorio Veneto” col 3° premio (1° premio e 2à premio non assegnati). Ha tenuto concerti come solista e musicista da camera, ha suonato per importanti Associazioni musicali e si è esibito come solista in numerose orchestre in Italia e all’estero. E’ stato vincitore di numerose borse di studio. Suona un violino Giuseppe Gagliano del 1773.
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Taccuino personale di Francesco Canessa: TANTI APPLAUSI PER NAPOLITANO E I NAPOLETANI
Tanti applausi per Napolitano e i napoletani
da Repubblica/Napoli del 22-XI-011
La Sala Santa Cecilia, la maggiore delle tre creature di Renzo Piano che formano il Parco della Musica di Roma, domenica era stracolma, così come lo era la pedana, già di suo troppo stretta – anche i grandi architetti possono sbagliare! – figurarsi per tenere due orchestre in una, più il coro, più i solisti, più un enorme schermo sul fondo.. Era per l’happening musical-cinematografico dell’anno, il primo concertone del progetto itinerante di Claudio Abbado dedicato ai due grandi compositori russi che hanno scritto musica per film, Prokofiev e Sciostakovich. Qui si celebrava il secondo, con la colonna sonora per Re Lear di Kozingev (1970) con l’Orchestra Mozart, formata e curata da Abbado, fusa con quella di Santa Cecilia. Per l’altro toccherà in primavera a Napoli (Alexander Nevskij, 1938 e Ivan il Terribile, 1944 entrambi di Eizenstein) con l’Orchestra del San Carlo insieme con la Mozart. Sala gremita scattata in piedi per dare il benvenuto a Giorgio Napolitano (nella foto), che non ha smesso da Presidente di frequentare le sale da concerto – la musica è sua vecchia passione – cercando di non dare nell’occhio, entrando magari all’ultimo istante ed a luci abbassate. Ma stavolta non c’è riuscito e si è preso una standing ovation da record, cinque minuti ininterrotti, che come battimani sono una eternità. E coda di applausi anche per Paola Severino, neo ministro della Giustizia e Ignazio Visco, nuovo governatore della Banca d’Italia, presenti tra gli altri vip di varia estrazione, da Mario Draghi a Eugenio Scalfari, da Roberto Benigni a Renata Scotto. Evento singolarissimo di musica, con le immagini del film che scorrevano sullo schermo, l’orchestra in penombra, quando non al buio e una luce tenue ad illuminare il direttore, la sua figura minuta e quel braccio che chiede musica stupendamente da sempre, ma ora è come se esprimesse la poesia che vi sta dentro, innanzitutto.
Per Abbado feste a non finire – con il Presidente che va fin sotto il proscenio ad applaudirlo – e lui che condivide il successo con i musicisti ceciliani che gli stanno davanti ai primi leggii, stringendo la mano a David Romano il violino, a Raffaele Mallozzi la viola, a Diego Romano il violoncello. E poi al maestro del Coro, Ciro Visco che ha messo al suo battaglione di cantanti una squisita sordina, per cantare con un emozionante pianissimo i lamenti di Lear.
Perché aggiungere questi particolari un po’ inusitati per una nota destinata a una straordinaria serata d’arte e di musica? Perché oltre che Napolitano, tra i destinatari degli applausi al di qua e al di là della ribalta, i nomi citati sono tutti di napoletani: i due Visco, l’uno banchiere, l’altro maestro del coro, e la Severino, il violino, la viola, il violoncello. E l’orgoglio partenopeo, una volta tanto, poteva innalzare il gran pavese per cosa diversa dal gol di un bomber d’importazione in maglia azzurra.
Francesco Canessa
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Muti dirige La Stagione Armonica a Salisburgo
Lunedì 13 giugno alle ore 11 presso la Felsenreitschule di Salisburgo La Stagione Armonica parteciperà all’esecuzione del Requiem in do minore di Luigi Cherubini nell’ambito del Festival di Pentecoste, insieme con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, sotto la direzione del maestro Riccardo Muti.
«Sarà questa un’occasione irripetibile perascoltare un’importante pagina di musica – precisa il maestro Sergio Balestracci – in cui l’interpretazione magistrale del maestro Muti mette in evidenza al più alto grado la qualità di base della Stagione Armonica, la chiarezza delle linee e la forza commossa dell’interpretazione».
La Stagione Armonica, ensemble vocale padovano specializzato nel repertorio rinascimentale barocco, nei suoi venti anni diattività ha partecipato ai più importanti festival e rassegne in Italia e all’estero. Oltre che del proprio gruppo vocale e strumentale, l’Ensemble si avvale della collaborazione di cantanti solisti e strumentisti tra i più rinomati specialisti del repertorio barocco. Dal 1996, è diretta e preparata da Sergio Balestracci che ne ha assunto la direzione artistica.
Il complesso padovano torna sul palco del Festival di Pentecoste salisburghese due anni dopo la sua prima collaborazione che li vide presentare un Requiem di Paisiello, illustre rappresentante della scuola napoletana cui per cinque anni il Festival di Salisburgo è stato dedicato.
Insieme all’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e sotto la direzione del maestro Riccardo Muti, La Stagione Armonica si cimenterà nel Requiem in do minore di Cherubini, uno dei vertici della musica sacra di tutti i tempi, al centro delle celebrazioni di quest’anno. Composto a Parigi nel 1815, fu eseguito per la prima volta nella cattedrale di Saint Denis per celebrare Luigi XVI giustiziato ventitre anni prima dalla rivoluzione francese.
La collaborazione con Muti non terminerà con questo Festival, ma proseguirà nel mese di luglio (6 luglio, Teatro Municipale di Piacenza; 7 luglio, Pala De André di Ravenna; 9 luglio, Nairobi per ‘Le vie dell’Amicizia Ravenna-Nairobi’) con un programma dedicato alle principali arie tratte dal repertorio operistico italiano
Ufficio stampa
Studio Pierrepi
Alessandra Canella
Via del Vescovado 79
35141 Padova
049-8753166
canella@studiopierrepi.it
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Angri, musiche dedicate alla Madonna per L’Associazione Euterpe
ASSOCIAZIONE CULTURALE e MUSICALE
“EUTERPE”di ANGRI
PRESENTA
Concerto per MARIA
CORI: Genesi del terzo millennium
Pueri Cantores “S. Michele Arcangelo”
Direttore: M° ROBERTO ALTIERI
Musiche dedicate alla Madonna, composte da vari musicisti
Domenica 23 Maggio 2010 ORE 19:30
Chiesa SS. ANNUNZIATA- ANGRI
INGRESSO LIBERO
Direttore Artistico: M° Maria Pia Cellerino
SOPRANO: M° Anna Maria Gargiulo
TENORE : M° Carmelo d’Esposito
Pianisti accompagnatori: M° Annalisa Pepe
Manuela Cafiero
CORI : GENESI DEL TERTIUM MILLENNIUM
PUERI CANTORES “S.MICHELE ARCANGELO”
PIANO DI SORRENTO
Direttore: M° ROBERTO ALTIERI
Roberto Altieri Compositore, direttore e didatta nato a Napoli nel 1958. Dopo studi classici, si è diplomato presso il Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella di Napoli in Pianoforte, in Musica corale e direzione di coro, in Composizione e in Direzione d’orchestra. Ha seguito per tre anni i corsi di perfezionamento in Composizione all’Accademia Chigiana di Siena conseguendo il diploma di merito. Ha frequentato corsi di Musica per film all’Accademia Chigiana di Siena e di Analisi Schenkeriana a Roma, Trento e Napoli.Ha vinto vari concorsi nazionali ed internazionali di composizione.Tra opere originali ed elaborazioni, ha al suo attivo un centinaio di brani. Tra le composizioni di musica da camera: Frattali per pianoforte (1991), Acqua per 10 esecutori (1992), Cadenza sul nome BACH per flauto solo (1993), Tessaract per sax soprano e pianoforte (1997), Libertad per coro a cappella (2003), Metamorfosi per chitarra (2004, ed. Bèrben).
Tra le composizioni di musica sinfonica: Fuoco (2001) e Sirene (2002, ed. Bèrben). Tra le opere sacre: Stabat Mater per soprano, coro e orchestra (1990/3) , Messa per il Terzo Millennio per doppio coro e orchestra (2001/3) e Te Deum per il Bicentenario del comune di Piano di Sorrento per Soprano,Tenore,coro ed orchestra di fiati.
Insegnante di ruolo nei Conservatori di Musica dal 1989, è attualmente titolare della cattedra di Armonia, contrappunto, fuga e composizione. Attualmente ricopre la carica di vicedirettore al Conservatorio S. Pietro a Maiella.
L’Associazione Culturale-Musicale “Tertium Millennium” di Piano di Sorrento è nata nel febbraio del 1999 con le finalità della diffusione della cultura in tutte le forme tra le quali quella musicale attivando un’intensa attività didattica con l’intento di avvicinare a quest’arte , in modo corretto, sia i bambini (da cinque anni in su) che gli adulti , ottenendo un buon successo vedendo passare oltre 150 allievi,di cui alcuni hanno intrapreso gli studi presso i conservatori di musica.Attualmente tale attività non è attiva.
Nell’arco dei dieci anni l’associazione ha organizzato e partecipato in tutta la penisola sorrentina ad oltre 200 eventi musicali.
Nell’ambito dell’associazione sono sorti ,dieci anni fa, il coro di voci bianche denominato“Piccolo Coro”,formato da oltre venti bambini con età dai cinque ai tredici anni,diretto dal M° Anna Maria GARGIULO,che è anche il direttore artistico dell’associazione, ed il coro“Genesi”formato, all’inizio,dai genitori dei bambini del piccolo coro,che ha una consistenza di oltre venti elementi per la massima parte rappresentata da veri appassionati di musica. Il coro è diretto dal M° Roberto ALTIERI.
Il coro Genesi ha partecipato, tra l’altro, alla trasmissione televisiva di RETE 4 “ La Domenica del Villaggio” nell’anno 2002 e ha al suo attivo oltre 150 concerti.
Da circa nove anni organizza e partecipa al “Concerto per La Famiglia”,che è diventato un appuntamento fisso delle festività Natalizie in Penisola Sorrentina . Nel gennaio 2008 ha organizzato ed eseguito,insieme al coro “Elpis” ed ai “Pueri Cantores”,il “TE DEUM” per il Bicentenario del Comune di Piano di Sorrento. Inoltre da circa un anno ha contatti internazionali che ha portato al gemellaggio con il con Scozzese di Edinburgo “THE EDINBURG ACCADEMY” e con il coro Inglese di Cambridge “FAIRHAVEN SINGERS” ha partecipato alla manifestazione “Echi Barocchi in Penisola Sorrentina” eseguendo lo “Stabat Mater del M° Roberto Altieri” per Soprano,Coro ed Orchestra”
L’associazione oltre a tale attività organizza attività culturali legate alle conoscenza della storia locale e gestione di congressi scientifici nazionali.
Da alcuni anni il Coro Genesi è affiancato,per alcuni eventi, dal coro “Pueri Cantores S. Michele Arcangelo”,che è il più antico coro della penisola sorrentina (nato da oltre 60 anni).