Mercoledì 28 settembre|Presentazione del libro “Una poltrona al San Carlo. Cronache di vita musicale napoletana 1958 – 2000″|Sala Mazzotta|Conservatorio Cimarosa di Avellino

Mercoledì 28 settembre, alle ore 16.30, nell’aula Mazzotta del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, si terrà il terzo incontro della Rassegna editorale ‘Parole di Musica’, curata da Fiorella Taglialatela.
In presentazione il libro di Sandro Rossi, Una poltrona al San Carlo. Cronache di vita musicale napoletana 1958 – 2000, pubblicato nel 2021 per i tipi di Guida editore.
Il volume ha il pregio di aprire molteplici prospettive d’indagine sulla musica a Napoli nella seconda metà del Novecento, dagli anni ’50 alle prime propaggini del terzo millennio, restituendo sia il ritratto di un’esemplare figura di giornalista e d’intellettuale, sia una storia della produzione e della ricezione musicale in città, attraverso le vicende delle sue istituzioni di maggior rilievo.
La coordinatrice della rassegna, Fiorella Taglialatela, dialogherà con Stefano Valanzuolo, che ha contribuito con uno scritto al volume e che, al pari di Sandro Rossi, è giornalista, oltre che drammaturgo, direttore artistico del “Maggio della Musica” e promotore di prestigiosi eventi culturali. Alla conversazione si unirà Tommaso Rossi, direttore artistico dell’Associazione Scarlatti, che qui interviene in qualità di curatore dell’opera e nelle vesti di testimone oculare del lavoro di suo padre. In collegamento on line è prevista, inoltre, la partecipazione di Francesco Canessa, che ha redatto la prefazione del libro e che potrà arricchire la discussione alla luce della sua lunga esperienza di saggista e critico musicale e di Sovrintendente del Teatro San Carlo.
“I Giovedì del CERSIM” propongono il 4 marzo un incontro dal titolo “L’affare Kubinsky e la critica musicale”
Il 4 marzo, alle ore 20.15, in streaming dalla sede dell’Associazione Gorki, secondo appuntamento con “I Giovedì del Cersim 2021” dal titolo “L’affare Kubinsky e la critica musicale”, incontro iniziale nell’ambito della sezione dedicata alla musica antica.
Per l’occasione il maestro Ferdinando de Martino ed il giornalista Marco del Vaglio dialogheranno intorno alla figura del critico nell’era del web ed al suo peso nel gioco delle parti fra musicisti e pubblico.
Si parlerà, in breve, anche della musica barocca a Napoli e dei suoi attuali protagonisti.
Link: https://www.facebook.com/events/261508462154269/
Info: www.comtessa-de-dia.info
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Marco del Vaglio
Marco del Vaglio, giornalista pubblicista, inizia la sua attività di critico musicale nel 1994 sulle pagine di “CIEMME” (Comunicazione di Massa), trimestrale dell’Associazione Cinit Cineforum Italiano, occupandosi principalmente di recensioni di colonne sonore.
Dal 2001 al 2006 ha curato la pagina musicale di “Sedicinoni”, web magazine quindicinale, collegato alla rivista “CIEMME”, con articoli sulle principali manifestazioni musicali napoletane e recensioni di cd di musica classica, jazz ed etnica.
Ha quindi collaborato al progetto “Guide di Supereva”, in qualità di “Guida di Critica di Musica Classica” e, da marzo 2011, cura il blog “Criticaclassica”, sul portale WordPress, collegato al giornale on-line “MusicArTeatro”, diretto da Susanna Canessa.
Attualmente collabora inoltre al quindicinale “Nuova e Nostra”, al mensile “Informazione Vincenziana” ed al trimestrale “Mumag” (Music Magazine).
Dal 2017 fa parte della giuria che assegna il “Premio della critica” nell’ambito del Premio “Palazzo San Teodoro”.
Ha presentato numerosi concerti appartenenti a varie rassegne napoletane (“Concerti in Villa Floridiana”, “Festival del Barocco Napoletano”, “Ottobre Organistico Francescano”, “Concerti di Autunno”, “Festival pianistico di NapoliNova” nell’ambito del “Maggio dei Monumenti”, “Cersim”).
Sue recensioni sono presenti sui siti di alcune delle maggiori case discografiche e di molti artisti nazionali ed internazionali.
E’ componente onorario della Kapralova Society, istituzione internazionale rivolta alla promozione della musica al femminile con sede in Toronto (Canada).
Centro di Musica da Camera CERSIM
L’associazione culturale CERSIM attiva da anni nel recupero e la valorizzazione del patrimonio, recentemente si è costituita quale nuovo centro di musica da camera adottando come sede concertistica principale la chiesa monumentale della Graziella, riaperta al pubblico grazie all’interessamento del M° de Martino e dei suoi collaboratori.
L’associazione conta sull’apporto di studiosi ed esperti in campo artistico e letterario ed ospita nelle sue sedi eventi e corsi di perfezionamento di alto profilo.
Molte le scuole ed associazioni che affiancano il CERSIM come partner, tra di esse: Miradois Onlus, Emme Musica, Associazione Malibran, Volontari Touring, Club Unesco di Napoli, Conservatorio di S. Pietro a Majella, Händel House di Londra ed Associazione Dissonanzen.
Il Corriere striglia Lissner: solo musica per ricchi
dal “Corriere del Mezzogiorno” del 12/7/2020
Al San Carlo musica per ricchi
di Francesco Canessa
” Riportare la gente a Teatro, alla Musica, perchè nella condivisione dell’Arte ritrovi il giusto ristoro dello spirito dopo le angosce della pandemia e l’energia interiore per riprendere la strada all’indomani del rigido fermo, dei sacrifici, del precipitare del lavoro e del reddito. Questo aspetto della crisi-covid affiancato al problema oggettivo dei lavoratori del settore, è stato da più parti indicato, in modo pressante e motivato da questo giornale, per la sua rilevanza nel tessuto complessivo della società. E va riconosciuto che la Regione Campania ha impegnato risorse non indifferenti perché l’Estate Solidale chiesta dal direttore Enzo d’Errico in un editoriale del 30 aprile scorso, potesse prendere corpo. Due le manifestazioni di maggior richiamo, una già partita, l’altra al via a fine mese: Il Napoli Teatro Festival in vari spazi alternativi e il San Carlo che esce dalle sue mura e fa spettacolo e concerto in Piazza del Plebiscito. Sul primo, pur confermando qualche riserva sui contenuti, immutati rispetto al progetto originale redatto prima dell’emergenza, va subito segnalata la partecipazione vasta e incoraggiante del pubblico, quasi sempre si è arrivati al sold out, grazie anche al costo dei biglietti alla portata di tutti: 8 Euro il più caro, ridotto a 5 per under 30 e over 65. Ingresso gratuito per diversamente abili con accompagnatore. Saggia politica, così davvero il danaro pubblico è speso bene, sta dando e darà i frutti che auspichiamo, l’Arte e la Cultura che vanno oltre il privilegio di pochi.
Con inaspettata incoerenza, sta invece da tutt’altra parte la scelta del San Carlo, che per Aida, Tosca e Nona di Beethoven in piazza, chiede prezzi carissimi: 300 Euro per i primi posti e a scalare per i restanti cinque settori: 250, 180,110,80 e i più lontani 60. Gli under 30 pagheranno 30 Euro, ma con accesso al quinto settore, nessuna riduzione per gli over 65 né privilegio per i diversamente abili. Chi li ha stabiliti evidentemente ritiene che, benchè pagati col danaro pubblico, il tenore Kaufman e la soprano Netrebko e con loro Verdi e Puccini siano roba per ricchi, chi non lo è vada a cercarli su Youtube. Vero è che il prezzo dei biglietti per la lirica è alto dappertutto, a Parigi, Vienna, Milano, luoghi dove il nostro nuovo sovrintendente ha operato fin’ora, ma qui la società è diversa e le circostanze del post- covid pure. L’Opera di Roma, che si sposta anch’essa all’aperto mettendo in scena in forma teatrale Rigoletto nell’area archeologica del Circo Massimo, ha fissato per i primi posti il prezzo di 110 Euro, un terzo del costo dei biglietti del San Carlo. Quanto al concerto programmato fra le due opere, la Nona Sinfonia di Beethoven, Orchestra del Teatro, direttore Walcuha, i primi posti costano Eu 150. La medesima Sinfonia, diretta da Antonio Pappano con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, si può ascoltare dal vivo più o meno negli stessi giorni nella cavea di Renzo Piano all’Auditorium di Roma al prezzo di 30 Euro nei posti migliori, un quinto di quanto si paga in Piazza Plebiscito.
Le proteste si susseguono sul web, si moltiplicano le rinunce da quanti – più o meno lontani dalla musica d’opera – dall’occasione erano stati attratti. Eppure, questa del San Carlo è una operazione fuori bilancio, rientra nel progetto “Regione-Lirica” e sulla locandina compaiono i loghi degli Enti che la finanziano o la sostengono: Mibact, Poc-Campania, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Campania, Comune di Napoli, Città Metropolitana, Napoli Città lirica. Ammirevole e inaspettato esempio di collaborazione fra Istituzioni, ma con l’intento di sostenere o patrocinare Musica per tutti, non certo Musica per ricchi.”
Corriere del Mezzogiorno (12/7/2020)
13 gennaio 2018|Toscanini e il San Carlo|Conversazione di Francesco Canessa all’Opera Cafè del Teatro San Carlo
Sabato 13 gennaio 2018 alle ore 11,30 all’Opera Café del Teatro San Carlo di Napoli Francesco Canessa terrà una conversazione sul tema “Toscanini e il San Carlo -Storia inedita di un amore mancato” a cura dell’Associazione “Amici del San Carlo”
Ingresso gratuito dai portici del Teatro o da Piazza San Ferdinando
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Mercoledì 16 marzo presentazione al Clubino del nuovo libro di Francesco Canessa: “Ridi Pagliaccio” Vita morte e miracoli di Enrico Caruso (Ed. La Conchiglia)

Mercoledì 16 marzo, alle ore 20.30, presso “Il Clubino” (Via Luca Giordano, 73 – Napoli), presentazione del libro di Francesco Canessa “Ridi Pagliaccio” Vita morte e miracoli di Enrico Caruso (Edizioni “La Conchiglia”).
Al termine la consueta “spaghettata”.
Contributo serata: € 5.
Un appuntamento immancabile per tutti gli appassionati dell’opera lirica
Un tenore muore come Sigfrid in scena e sulla musica della sua marcia funebre, torna in camerino e muore per davvero.
Accadde nel febbraio del 1915 al Metropolitan di New York, il cantante era il tedesco Rudolf Berger, e quel camerino l’aveva in coabitazione con un famoso collega napoletano, Enrico Caruso, che ne rimase sconvolto.
Passarono un po’ di anni, e il ricordo di quell’evento riemerse e si trasformò in ossessione, una sorta di miraggio per colui che era diventato il personaggio di spettacolo più famoso del mondo, la morte in scena inseguita come la sublimazione suprema della vita dell’artista.
Questo libro di Francesco Canessa (nella foto) ripercorre in una chiave di lettura nuova ed essenzialmente drammatica gli ultimi anni di vita del più celebre tenore d’ogni tempo, spentosi a 48 anni, intrecciando la sua storia familiare ed artistica con quella dei Canessa Antiquaires, tre fratelli che a New York, Parigi e a Napoli gli furono molto vicini e lo guidarono nella sua passione per gli oggetti antichi che coltivò, aggiungendo alla personalità di artista una profonda dimensione culturale ed una posizione di rilievo nel mondo del collezionismo d’arte.
Vi si racconta anche degli anni in cui il tricolore sventolava sul più importante teatro d’America, con Gatti Casazza e Toscanini al comando di una schiera di italiani alla ribalta, con al centro il “trio” napoletano Caruso, Scotti e Amato.
Nelle pagine che narrano i primi passi del tenore, dai palcoscenici di provincia alle capitali della lirica, si demolisce con una serie di documenti il falso mito dei fischi ricevuti al San Carlo, il teatro della sua città.
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Giovedì 3 marzo 2016 alla Biblioteca Nazionale si presenta il volume “La Comunità Ebraica di Napoli 1864/2014: centocinquant’anni di storia” (Giannini Editore)
La Comunità Ebraica di Napoli torna alla Biblioteca Nazionale a conclusione delle celebrazioni per il suo centocinquantenario, giovedì 3 marzo alle ore 11.00: Titti Marrone, giornalista e scrittrice, dialogherà con Giancarlo Lacerenza, curatore del volume “La Comunità Ebraica di Napoli 1864/2014: centocinquant’anni di storia” (Giannini Editore).Interverranno Simonetta Buttò, Direttrice dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane, Sandro Temin, Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Dario Disegni, Presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, Imma Ascione, Direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli , Mariolina Rascaglia, Reggente della Biblioteca Nazionale, Lydia Schapirer, Presidente della Comunità Ebraica di Napoli, Elda Morlicchio, Rettrice dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.
Il volume, riccamente illustrato, prende le mosse dalle due esposizioni allestite nell’ottobre alla Biblioteca Nazionale (dal novembre 2014) ed all’Archivio di Stato di Napoli (dal gennaio 2015), di cui ripropone numerosi documenti rinvenuti ed esposti in occasione delle due mostre, ma va ben oltre. Accompagna il volume una seconda pubblicazione di saggi di numerosi specialisti, edita dal centro di Studi Ebraici dell’Università “L’Orientale”, che permette di ricostruire attraverso le varie fasi della storia d’Italia e del Mezzogiorno tutti gli aspetti della vita della Comunità di Napoli che, seppur piccola, resta attiva e vitale in tutti i suoi aspetti fondamentali religiosi e culturali. Un viaggio che inizia dalle prime scoperte archeologiche sulla presenza ebraica a Napoli, passando per la cacciata cinquecentesca degli ebrei dal Viceregno, giungendo fino all’età moderna, con il periodo di massimo splendore della famiglia Rothschild fino alla costituzione di una vera e propria comunità nel 1864, storia ininterrotta fino ai giorni nostri.
Con l’occasione per la sola mattinata del 3 marzo, la Biblioteca Nazionale di Napoli esporrà una selezione di rarissimi volumi ebraici a stampa e manoscritti dalle sue preziose collezioni.
- ritratto di Mario Recanati (Archivio della Comunità Ebraica di Napoli)
- il rabbino Giuseppe Sonino con la prima moglie e altri familiari.
- Il negozio di biancheria “Sal.re Campagnano” in via Chiaia 73 alla sua inaugurazione, nel 1898, (coll. Campagnano)
- Sinagoga di Napoli, interno, fotografia Luca Canzanella
- ritratto di Giorgio Ascarelli (Archivio della Comunità Ebraica di Napoli).
- Sandro Temin e ospiti in sinagoga per la Giornata Europea della Cultura Ebraica 2013.
- il Presidente della Repub¬blica Giorgio Napolitano in visita a Napoli il 29 settembre 2013, a Villa Rothschild-Pignatelli, accolto da Pier Luigi Campagnano, Scialom Bahbout e Sandro Temin in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica.
- Napoli 1910: Carlo Soria e il figlio Gastone nell’ufficio di battitura a macchina, vendita e riparazioni di macchine da scrivere “The Empire” in via S. Giacomo degli Spagnoli 4, inaugurato nel 1898 (coll. Soria).
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Martedì 16 febbraio al Conservatorio di Avellino presentazione del libro di Francesco Canessa “Ridi, Pagliaccio. Vita, morte e miracoli di Enrico Caruso”
Martedì 16 febbraio, alle ore 15.00, presso il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino verrà presentato il libro di Francesco Canessa, Ridi, Pagliaccio. Vita, morte e miracoli di Enrico Caruso (Capri, Edizioni La Conchiglia, 2015).
Un approccio diverso dal convenzionale mette in luce un Enrico Caruso che stravolse il modo di cantare del Novecento.
Una vocalità in sintonia con la sensibilità verista dette voce a una delle conquiste tecnologiche più innovative del secolo che determinò la diffusione dell’opera lirica al di fuori dei teatri: il grammofono.
Così nacque l’astro Caruso in America e la figura del grande tenore fu consacrata prima star nella storia del teatro e della musica italiana.
Francesco Canessa, martedì 16 febbraio, alle ore 15.00 al Conservatorio Cimarosa di Avellino, discuterà del libro con la professoressa Tiziana Grande.
L’appuntamento fa parte della rassegna Parole di Musica, organizzata dal corso di laurea in Discipline storiche critiche e analitiche della musica dell’istituto avellinese, coordinata dal prof. Antonio Caroccia.
Nel primo appuntamento ad essere presentato è stato il volume di Bianca Maria Antolini “Italia 1911. Musica e società alla fine della Belle Époque”.
“Anche questa volta avremo la possibilità di parlare di musica mettendola in rapporto al periodo, ricco di avvenimenti e di trasformazioni sociali e politiche, che segnò tutto il resto del “secolo breve”. Dall’analisi condotta dalla professoressa Antolini lo scorso 2 febbraio alla biografia del grande tenore, che catalizzò l’attenzione del pubblico e della critica del primo Novecento, grazie al racconto di uno studioso del calibro di Francesco Canessa, proseguiamo insieme un percorso di esplorazione delle nostre origini musicali”.
Così il direttore del Cimarosa Carmine Santaniello sulla manifestazione che quest’anno si ripropone dopo il successo dell’anno scorso.
Francesco Canessa è stato sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli, giornalista e critico musicale, ha collaborato con Il Mattino, Roma, La Patria e Il Giorno, oggi scrive per la Repubblica, ma la sua biografia è molto più ricca.
La sua capacità di comunicare e la spiccata curiosità di Canessa trovano naturale completamento nella sua grande esperienza nel mondo della musica e del teatro italiano.
Ricordiamo, inoltre, che domani alle 17.30, sempre al Conservatorio si terrà il concerto per la Giornata nazionale dell’Alta Formazione, momento di protesta e proposta negli istituti superiori musicali italiani, indetto da una mozione comune per il riconoscimento del valore sociale e culturale dell’alta formazione musicale del nostro Paese, sottoscritta dalle conferenze dei Presidenti, dei Direttori e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei Conservatori statali e non statali italiani.
Sul palco del Cimarosa l’Aldo Farias Quartett, con Aldo Farias alla chitarra, Pasquale Bardaro al vibrafono, Angelo Farias al basso e Giuseppe La Pusata alle percussioni, che presenteranno i successi di Different Ways.
Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino
Eleonora Davide
Relazioni interne e rapporti con la stampa
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Napoli Photo Project
Spazio Arte di Claudia Campagnano
Comunicato Stampa
Venerdì 17 ottobre alle ore 19 a Sottopalco cafè, al Teatro Bellini di Napoli, per il vernissage Napoli Photo Project, la mostra fotografica di Giuseppe Divaio.Ad Aprile 2013 Giuseppe Divaio lancia Napoli Photo Project. Progetto fotografico nato con un concept ben definito, mostrare a più persone possibile Napoli, quella reale, quella della sua gente, quella che fa innamorare chiunque abbia la possibilità di visitarla e che i media non mostrano quasi mai. A giugno 2013 Instagram piattaforma scelta per lanciare il progetto, nota le sue foto ed inserisce, per quindici giorni, Napoli Photo Project tra i “Suggested User” , scegliendolo tra 150 milioni di contatti da tutto il Mondo, definendo le foto “fantastiche” e l’account “da prendere come modello su instagram”. Attualmente Napoli Photo Project è seguito, con interesse, da migliaia di followers da tutto il Mondo.Grazie e saluti,Gabriella Galbiati
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14 settembre, “DONNA SAPIENS – LA FIGURA FEMMINILE NELL’EBRAISMO” per la XV giornata europea della cultura ebraica
“DONNA SAPIENS – LA FIGURA FEMMINILE NELL’EBRAISMO”
XV GIORNATA EUROPEA DELLA CULTURA EBRAICA
A NAPOLI LA SINAGOGA RESTA APERTA TUTTA LA GIORNATA
DOMENICA 14 SETTEMBRE 2014
Centinaia di eventi tra visite guidate, spettacoli, concerti, mostre d’arte, conferenze, degustazioni, escursioni e attività per bambini: domenica 14 settembre torna la Giornata Europea della Cultura Ebraica, la manifestazione coordinata e promossa in Italia dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che “apre le porte” di sinagoghe, musei e quartieri ebraici, invitando a scoprire i luoghi, la storia e la cultura ebraica di ieri e di oggi.
Un tema, “Donna Sapiens – La figura femminile nell’ebraismo”, unirà idealmente le centinaia di iniziative, fornendo lo spunto per parlare del femminile nel mondo ebraico e nella società, tra emancipazione e tradizione: una tematica attuale, che si intreccia alla cosiddetta questione “di genere”, cui l’esperienza ebraica può fornire interessanti spunti di riflessione.
A Napoli la Sinagoga di via Cappella Vecchia 31 resterà aperta con ingresso gratuito dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00. Le visite guidate alla Sinagoga ottocentesca si svolgeranno ogni 30 minuti , a partire dalle 10,00 fino alle 12,30, quindi riprenderanno al pomeriggio dalle 15,00 alle 18,30 ( ultima visita).
Nelle sale della Comunità saranno allestite la mostra “Riti e costumi dell’ebraismo. Oggetti e documenti della tradizione ebraica”, esposizione che accompagnerà il pubblico nel mondo dell’ebraismo attraverso la spiegazione del significato e dell’uso di alcuni oggetti rituali e la mostra “Con gli occhi degli altri” curata dall’associazione Judaica Mediterranea, con tele di alcuni artisti napoletani che hanno scelto di confrontarsi con i temi dell’ ebraismo.
Uno spazio sul tema“Donna ed Ebraismo in letteratura” sarà riservato all’angolo della lettura con una ricca proposta di testi a cura di Raimondo Di Maio della libreria Dante e Descartes
Alle 17.30 nella sala Margit della Comunità si terrà l’incontro con il Maskil Valter di Castro, coordinatore dell’Ufficio Rabbinico, e con Milena Pavoncello, Coordinatrice delle attività didattico educative della scuola primaria ebraica Vittorio Polacco di Roma, che ci introdurranno al tema della Donna nell’ebraismo, attraverso un focus sulla Donna contemporanea, tra famiglia studio ed educazione e la Donna invece da un punto di vista biblico, con un excursus sulle figure talmudiche più significative.
Alla manifestazione, giunta alla quindicesima edizione, partecipano trenta Paesi europei e settantasette località in Italia, dove risiede la più antica Comunità della diaspora. Presenti nella penisola da oltre due millenni, gli ebrei hanno lasciato tracce nella cultura, nell’architettura e nell’assetto urbanistico di alcuni quartieri, nel linguaggio, nella musica, nella letteratura, nella gastronomia.
Percorsi tutti da scoprire. Come quelli nella città di Ferrara, scelta quest’anno quale Città Capofila della manifestazione in Italia, dove prenderà simbolicamente il via l’appuntamento.
Con circa duecentomila visitatori, quasi cinquantamila nella sola Italia, dove si realizza una delle edizioni più importanti e riuscite del continente, la Giornata Europea della Cultura Ebraica è un invito a scoprire le Comunità ebraiche, una parte della vita e della storia del nostro Paese e d’Europa.
Da nord a sud, da est a ovest, un giorno intero di appuntamenti per far conoscere cos’è la Torah, visitare un’antica “giudecca”, parlare di libri, di arte, di cinema, di teatro, di idee. In una parola: di cultura. Nella convinzione che la conoscenza sia lo strumento più utile e profondo per imparare a convivere in una società complessa e fatta di tante “diversità”, e per contribuire a contrastare pregiudizi ancora oggi esistenti.
In Italia la manifestazione gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dal Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e dall’Adei-Wizo, l’Associazione Donne Ebree d’Italia.
La manifestazione è inoltre riconosciuta dal Consiglio d’Europa.
Programmi e approfondimenti sono disponibili sul sito: www.ucei.it/giornatadellacultura
Alla Giornata aderiscono in Italia le seguenti località: Acqui Terme, Alatri, Alessandria, Alghero, Ancona, Asti, Biella, Bologna, Bova Marina, Bozzolo, Brindisi, Carmagnola, Carpi, Casale Monferrato, Catania, Catanzaro, Cento, Cherasco, Chieri, Correggio, Cortemaggiore, Cosenza, Crotone, Cuneo, Ferrara, Finale Emilia, Fiorenzuola d’Arda, Firenze, Fiuggi, Fondi, Fossano, Genova, Gorizia, Ivrea, Livorno, Lugo di Romagna, Mantova, Merano, Milano, Modena, Moncalvo, Mondovì, Monte San Savino, Napoli, Ostiano, Padova, Palermo, Parma, Pesaro, Pisa, Pitigliano, Pomponesco, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Sabbioneta, Saluzzo, San Nicandro Garganico, Santa Maria del Cedro, Senigallia, Siena, Siracusa, Soncino, Soragna, Torino, Trani, Trieste, Trino Vercellese, Udine, Urbino, Venezia, Vercelli, Verona, Viadana, Viareggio, Vibo Valentia, Vicenza.
Le iniziative dei trenta Paesi europei sono consultabili su www.jewisheritage.org, il sito dell’AEPJ, l’organizzazione che promuove e coordina l’iniziativa in Europa e che nasce per preservare il patrimonio culturale ebraico del Vecchio Continente.
Info e contatti per l’Italia:
Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Dipartimento Informazione e Relazioni Esterne
Giornata Europea della Cultura Ebraica
Ufficio stampa: Marco Di Porto
Tel. 06 45542200 – 06 45542291 – 334 6044802
Email. giornatadellacultura@ucei.it
Info e contatti per Napoli:
Comunità ebraica di Napoli
Via Cappella vecchia 31
Ufficio Stampa: Claudia Campagnano
Tel. 3389440247
Email. giornatadellaculturanapoli@gmail.com
http://www.napoliebraica.it
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Lunedì 11 novembre, si presenta l’ultimo libro di Francesco Canessa “Attori si nasce” presso il Salone Rubinacci di Palazzo Cellammare
Si presenta lunedì 11 novembre a Napoli presso il Salone Rubinacci di Palazzo Cellammare (via Chiaia 149 ore 18,30) l’ultimo libro di Francesco Canessa
“Attori si nasce – protagonisti e grandi famiglie del Teatro napoletano”
edito da La Conchiglia in occasione del cinquantenario della scomparsa di Titina De Filippo, che cadrà il prossimo 26 dicembre. Ricorrenza vicina anche al trentesimo anniversario della scomparsa di Eduardo, che cade nel 2014. All’incontro condotto da Giuliana Gargiulo partecipano Luca De Fusco, direttore del Teatro Stabile e del Napoli Teatro Festival, Claudio Novelli, curatore dell’archivio Eduardo De Filippo, l’attrice Annie Pempinello, il musicista Brunello Canessa.
In collaborazione con l’Associazione Culturale Il Globo
“Attori si nasce” segue il cammino del Teatro Napoletano nella prima metà del Novecento, quando da espressione localistica si trasforma nei contenuti e nel linguaggio in fenomeno drammaturgico di valore assoluto. Il libro parte dal processo a Eduardo Scarpetta intentato da Gabriele D’Annunzio e Marco Praga a nome della Società degli Autori, per la parodia in dialetto della “Figlia di Jorio” e si chiude con l’affermazione planetaria di “Filumena Marturano” tradotta in più di 40 lingue e rappresentata in tutto il mondo.
La tesi dell’autore (nella foto) è che una simile evoluzione non sarebbe stata possibile senza il contributo creativo di più generazioni di attori. E il racconto porta a conoscere da vicino i più geniali tra questi teatranti, da Eduardo Scarpetta a Raffaele Viviani, da Gennaro Pantalena a Tina Pica – che in alcuni momenti fa da filo conduttore alla narrazione – a Totò e alla nascita del Teatro di rivista al Nuovo sopra Toledo, ad Armando Gill che anticipa la figura del cantautore e tanti altri ancora, sino all’apparizione folgorante dei tre De Filippo, con la seconda stagione creativa edoardiana e a Papa Pio XII che in una udienza privata chiede a Titina di recitare per lui la preghiera di Filumena.
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