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Domenica 26 giugno la rassegna “Organi Storici della Campania” chiude con il concerto di Vincenzo De Gregorio

Critica Classica di Marco del Vaglio:

Domenica 26 giugno, alle ore 19.30, in Duomo, si chiude la rassegna “Organi Storici della Campania”, organizzata dall’Associazione Alessandro Scarlatti, con il recupero del concerto di Vincenzo De Gregorio, annullato a seguito dei danni subiti dallo storico organo della Cattedrale, colpito da un fulmine durante un temporale alla fine di maggio.
La storia dell’organo del Duomo risale al 1545 quando il cardinale Farnese fece collocare un primo strumento, opera di De Palma, al di sopra del pulpito.
Sul lato opposto, al di sopra del trono marmoreo, fu costruito un altro strumento, nel 1652 per opera degli organari napoletani Pompeo e Martino De Franco.
Tali strumenti furono sostituiti nel 1767 da due organi “gemelli” costruiti da Fabrizio Cimino, cui si aggiunse, nel 1782 un organo corale, opera di Francesco Cimino, per meglio sostenere il canto dei canonici.
Nel 1843, l’organaro veneto Quirico Gennari costruì un nuovo organo sulla cantoria sovrastante il trono marmoreo, dotato di 32 registri.
L’altro organo Cimino rimase praticamente intatto (sia pur in stato di abbandono) fino al 1931, anno in cui l’organaro cremonese Giuseppe Rotelli unificò i tre organi preesistenti in un unico strumento, completamente elettrificato nel 1963.
Le nuove esigenze degli spazi celebrativi, richiamate dalla riforma liturgica conseguente il Concilio Vaticano II e il degrado dello strumento nel frattempo intervenuto, avevano reso urgente il restauro dei tre corpi d’organo e la diversa collocazione di quello posto alle spalle dell’altare maggiore. L’intervento iniziato durante l’episcopato del Cardinale Michele Giordano e continuato e concluso dal Cardinale Crescenzio Sepe, ha comportato il restauro radicale dei due corpi sonori, collocati al di sopra del pulpito e del trono marmoreo, e la creazione del terzo corpo sonoro interamente nuovo costituito da uno strumento autonomo a trasmissione meccanica, collocato nel transetto della Cappella di S. Aspreno, dove canta il coro che anima le liturgie e guida l’assemblea.

Il concerto è gratuito.

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Programma

Franz Liszt (1811 – 1886)
Der Papst hymnus
Evocation à la Chapelle Sixtine
Angelus

Alexandre Guilmant (1837 – 1911)
Communion
Marche funèbre e Chant seraphique

César Franck (1822 – 1890)
Andantino
Corale n. 1 in mi maggiore

Jehan Alain (1911 – 1940): Litanies, op. 13

Vincenzo De Gregorio

Nato in Capri, allievo di Emilia Gubitosi, ha compiuto gli studi organistici con A. Santini ed E. Marchetti e quelli di Composizione con A. Di Martino e V. Tosatti.
Insegnante nel Conservatorio di Napoli, ha diretto il Conservatorio di Avellino per 11 anni e dal 2000 al 2008 il San Pietro a Majella di Napoli.
Ha suonato in festival e rassegne in molti paesi europei ed ha collaborato come organista con l’Orchestra Scarlatti della Rai e con quella del teatro di San Carlo con i direttori: Franco Caracciolo, Peter Maag, Pierlugi Urbini, Piero Bellugi, Massimo Pradella.
Dopo essere stato per lungo tempo organista della Basilica di S. Chiara, è organista e maestro di Cappella del Duomo di Napoli nonché Abate Prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Ha fondato e dirige il Coro di Canto Gregoriano della Basilica di S. Maria Maggiore della Pietrasanta in Napoli.
Dal 2010 è il Consulente per la musica dell’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana.

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23 giugno, 2011 - Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Musica, Musica classica, Napoli, Organisti | , , , , , ,

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