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Il duo formato dal mezzosoprano Rosa Montano e dall’organista Maurizio Rea propone un ampio ed interessante repertorio nell’ambito dei “Vespri d’Organo”

La chiesa napoletana di S. Nicola da Tolentino, nota anche come Nostra Signora di Lourdes, ha ospitato il recente appuntamento dei “Vespri d’organo”, rassegna organizzata dall’Associazione Trabaci, il cui direttore artistico è Mauro Castaldo.
Protagonisti del concerto il mezzosoprano Rosa Montano e l’organista Maurizio Rea, che hanno proposto un programma dove si alternavano brani per organo e pezzi per voce ed organo.
In apertura Maurizio Rea ha eseguito la Sonata n. 4 in si bemolle maggiore di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847), appartenente alle Sei Sonate, op. 65, raccolta scritta a seguito di una commissione ricevuta dalla casa editrice inglese Coventry & Hollier.
In origine la richiesta aveva lo scopo di rinnovare il repertorio legato al “voluntary”, genere tipicamente britannico, ma poi l’autore tedesco preferì creare composizioni aventi come principale punto di riferimento i corali bachiani, alle quali abbinò il suo inconfondibile stile.
E’ stata poi la volta di tre brani per mezzosoprano e organo, l’Ave Maria di César Franck (1822-1890), Tota Pulchra e Alma Redemptoris di don Lorenzo Perosi (1872-1956), tutte appartenenti alla produzione ottocentesca.
La Canzoncina a Maria Vergine, op. 113 per organo, di Marco Enrico Bossi (1861-1925) ha preceduto altri due pezzi che si avvalevano dell’interprete vocale, Pange Lingua, attribuito a Leonardo Leo (1694-1755) e O salutaris di Charles Gounod (1818-1893).
Il successivo Allein Gott in der Höh sei Ehr BWV 664, era tratto dai Diciotto Corali di Lipsia, scritti da Johann Sebastian Bach (1685-1750) nell’ultimo periodo di attività, mentre la conclusione era affidata al Salmo 8 di Benedetto Marcello (1686-1739), facente parte dell’ “Estro poetico-armonico”, che rappresentava una risposta polemica ad una celebre raccolta di Vivaldi dal titolo molto simile, e comprendeva 50 salmi, musicati a parftire dai testi tradotti in italiano dal letterato Girolamo Ascanio Giustiniani.
Per quanto riguarda gli interpreti, Rosa Montano e Maurizio Rea hanno saputo fornire il loro ottimo contributo ad un programma molto vario, avendo anche cura di mettere in evidenza autori raramente eseguiti, come Perosi e Benedetto Marcello.
Ricordiamo ancora la lotta ingaggiata dall’organista durante il corposo brano iniziale, con le pagine dello spartito che sembravano quasi animate da uno spirito dispettoso e ribelle, per cui il musicista era costretto continuamente a riportarle nella posizione ottimale.
Particolarmente suggestiva è apparsa, inoltre, durante la Canzoncina di Bossi, l’aggiunta del registro dell’organo relativo al suono delle campane.
E, sempre in tema di organo, il Rotelli-Varesi, recentemente sottoposto a manutenzione straordinaria, abbisognerebbe ora di un completo restauro, in quanto ha evidenziato numerosi problemi di suono e di tenuta, soprattutto durante pezzi complessi come quelli di Mendelssohn e Bach.
Pubblico abbastanza numeroso e attento, che ha tributato un lungo e meritato applauso nei confronti dei due prestigiosi artisti, dandosi appuntamento al prossimo 30 ottobre, quando nella chiesa dell’Immacolata al Vomero si terrà il recital dell’organista tedesco Johannes Skudlik.

Marco del Vaglio
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21 ottobre, 2011 - Posted by | Associazione Trabaci, Musica, Musica classica, Napoli, Organisti | , , , , , , , , , , , ,

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