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Mercoledì 8 marzo l’Associazione Alessandro Scarlatti ospita l’esordio napoletano del pianista Federico Colli

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Mercoledì 8 marzo 2017, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale per la prima volta a Napoli il giovane pianista Federico Colli suonerà in recital per la stagione concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti.
In programma un percorso cronologico attraverso la storia della Sonata.
«Il mio programmaspiega Collimostra il concetto di sonata così come era all’inizio (da Domenico Scarlatti a Mozart), nella sua apoteosi di profondità e grandiosità (Beethoven) e nella decomposizione della forma vincolata a favore di una vitalità libera, di una freschezza irrefrenabile del sentire (Schumann)».

Classe 1988, dopo gli studi presso il Conservatorio di Milano, l’Accademia Pianistica di Imola e il Mozarteum di Salisburgo, tra il 2011 e il 2012 il pianista bresciano si è aggiudicato il Primo Premio a due dei massimi concorsi internazionali: il Mozart di Salisburgo e il Leeds Piano Competition.
I prestigiosi riconoscimenti gli hanno spalancato le porte di una rapida carriera, punteggiata da acclamate esibizioni in Italia, Germania, Austria, Russia, Brasile e Messico.
La rivista britannica International Piano ha inserito Federico Colli fra i trenta pianisti “under 30” candidati a dominare la scena musicale mondiale negli anni a venire.

Mozart è un autore che ho sentito molto vicino – approfondisce Federico Colli in un’intervista – è un personaggio che ha sempre stuzzicato la mia immaginazione, mi trovo a mio agio a dialogare con lui, con la sua personalità. È stato un grande prestigiatore che riusciva a celare sotto accordi e melodie spensierate, semplici, lineari e più naturali possibili, abissi e profondità infinite e per questo mi ha sempre affascinato. Come anche Robert Schumann, un compositore a me molto caro per la sua immaginazione e la possibilità che c’è nella sua musica di esagerare e l’esagerazione, la stravaganza, sono dinamiche fondamentali. Come diceva Dalì, l’unica cosa di cui il mondo non avrà mai abbastanza è l’esagerazione. In lui c’è sempre questo duplice rapporto, questo grande dualismo che prese da Beethoven e dallo Sturm und Drang tedesco, e che rielaborò raggiungendo vette fantasmagoriche.

Per questa serata, dedicata alla Festa della Donna, la Associazione Scarlatti effettua una promozione straordinaria: ogni coppia formata da un uomo e una donna o da due donne pagherà un solo biglietto d’ ingresso.

Alle ore 11 del 9 marzo, nell’ambito del ciclo “Parliamo di musica per le Scuole”, una serie di incontri divulgativi della Associazione Alessandro Scarlatti dedicati alle Scuole Medie e ai Licei, Federico Colli incontrerà più di 300 studenti per una lezione/concerto.

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it

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Mercoledì 8 marzo 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Federico Colli, pianoforte

Programma

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1787): Sei variazioni in fa maggiore su un tema di Paisiello K 398

Ludwig van Beethoven ((1770 – 1827)
Sonata n. 22 in fa maggiore op. 54
Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109

Domenico Scarlatti (1685 – 1757)
Sonata K 197 in si minore
Sonata K 380 in mi maggiore
Sonata K 9 in re minore
Sonata K 492 in re maggiore
Sonata K 32 in re minore
Sonata K 39 in la maggiore

Robert Schumann (1810 – 1856): Faschingschwank aus Wien. Fantasiebilder (Carnevale di Vienna), op. 26

Federico Colli
federico-colliNato a Brescia nel 1988, ha studiato al Conservatorio di Milano, all’Accademia Santa Cecilia di Bergamo, all’Accademia Pianistica di Imola ed al Mozarteum di Salisburgo, sotto la guida di Sergio Marengoni, Konstantin Bogino, Boris Petrushansky e Pavel Gililov.
Dopo il Primo Premio ottenuto al Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e la vittoria con Medaglia d’oro al Concorso Pianistico Internazionale di Leeds, Federico Colli ha intrapreso una promettente carriera internazionale, ottenendo un notevole successo di pubblico e di critica.
Da allora ha suonato con orchestre del calibro dell’Orchestra Mariinsky, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, la BBC Symphony.
Si è esibito in sedi concertistiche rinomate quali il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, la Konzerthaus di Berlino, il Concertgebouw di Amsterdam, la Barbican Hall e la Queen Elizabeth Hall di Londra, la Salle Cortot di Parigi, collaborando con stimati direttori quali Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Vladimir Ashkenazy.
In occasione del suo debutto al Southbank Centre nel 2014, è stato presentato un CD solistico, prodotto da ‘Champs Hill Records’, con opere di Beethoven, Scriabin e Mussorgsky: “L’affascinante capacità di Federico Colli di illuminare anche i fraseggi musicali più densi emerge in una struttura interpretativa di logica suprema.” (J. Haylock, BBC Music Magazine).
A proposito del suo debutto londinese con la BBC Symphony Orchestra diretta da Sakari Oramo, The Times ha scritto: “ha suonato con una formidabile delicatezza, toni limpidi e fraseggio calligrafico; Colli si prende cura di affascinare lo spettatore prima di conquistarlo definitivamente”.
I concerti di Federico Colli sono stati trasmessi su BBC Radio 3, le radio e le TV della RAI, la Mariinsky TV, la radio polacca e la radio ORF in Austria.
Nelle stagioni più recenti Federico Colli ha avuto l’onore di condividere il palcoscenico con artisti del calibro di Lang Lang, Martha Argerich, Nelson Freire e Leonidas Kavakos.
Nella stagione 2016/17 debutta con la Philharmonia Orchestra diretta da Alpesh Chauhan, con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali ed al Festival di Musica da Camera di Eilat.
Altri impegni in Italia includono recital a Roma, Firenze, Napoli, così come concerti con l’Orchestra della Toscana.
Federico Colli tornerà all’International Piano Series del Southbank Centre per un recital per pianoforte solo.
Debutterà inoltre alla Wigmore Hall di Londra.
Nel 2011 ha ricevuto il ‘Grosso d’Argento’ dal sindaco della sua città natale, Brescia, come riconoscimento per i suoi traguardi artistici.
Nel 2014 Federico Colli è stato selezionato dalla rivista International Piano come uno dei ‘30 pianisti sotto i 30 anni che domineranno le scene internazionali negli anni a venire’.
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3 marzo, 2017 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Regioni | , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 1 marzo la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti propone il duo formato da Domenico Nordio e Filippo Gamba

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Mercoledì 1 marzo, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, per la stagione concertistica dell’Associazione Alessandro Scarlatti, recital di due straordinari solisti: il violinista Domenico Nordio e il pianista Filippo Gamba.
In programma tre sonate, dal romanticismo ideale e poetico di Robert Schumann allo stile rivoluzionario e geniale di Debussy, padre dell’impressionismo-simbolismo musicale, passando per la vena melodico-ritmica di Gabriel Fauré.
Domenico Nordio ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), a sedici anni ha vinto il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli ( con il leggendario Yehudi Menuhin Presidente di Giuria) che gli ha dato immediata popolarità.
La trentennale carriera artistica di Domenico Nordio lo ha visto protagonista a livello internazionale (Carnegie Hall di New York, Teatro alla Scala di Milano, Concertgebouw di Amsterdam).
Forma un affiatato duo con Filippo Gamba (entrambi veneti, entrambi incidono per Sony e Decca) vincitore nel 2000 del Concours Géza Anda di Zurigo, premiato da Wladimir Ashkenazy con queste parole: “Con la rigorosa, appassionata serietà che lo contraddistingue il pianista italiano Filippo Gamba incarna quella figura di filosofo del pianoforte che, musicista cosmopolita dotato di grande maturità, è infuso di un carisma quasi missionario”.
Oggi Filippo Gamba è professore alla Musik-Akademie di Basilea; prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Symphoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle e lo stesso Ashkenazy.
“Sono un uomo fortunato. – afferma Nordio in una intervista – Ho cominciato piccolissimo, ho avuto l’opportunità di maturare direttamente in scena, ho girato il mondo, ho suonato in tante meravigliose sale e con tante orchestre importanti e, nonostante quest’anno festeggi i 30 anni di carriera non ho mai vissuto un momento di crisi musicale o di ripensamento. La mia giovinezza è stata piena di rinunce, ho sempre studiato tantissimo, ma tutti i sacrifici sono stati ampiamente compensati da una meravigliosa vita di palcoscenico, una vita eccitante e ricca di emozioni, una vita da privilegiato.

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
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Mercoledì 1 marzo 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Domenico Nordio, violino
Filippo Gamba, pianoforte

Programma

Gabriel Fauré (1845 – 1924): Sonata in la maggiore, op. 13

Claude Debussy (1862 – 1918): Sonata per violino e pianoforte

Robert Schumann (1810 – 1856): Sonata in re minore op. 121 “Grosse Sonate”

Domenico Nordio
domenico-nordioViolinista, violista e direttore d’orchestra, allievo di Corrado Romano e di Michèle Auclair, ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), Domenico Nordio ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli con il leggendario Yehudi Menuhin Presidente di Giuria.
Dopo le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia, il Gran Premio dell’Eurovisione ottenuto nel 1988 gli ha dato immediata popolarità grazie anche alla finale trasmessa in tutta Europa in diretta televisiva dal Concertgebow di Amsterdam.
Nordio è l’unico vincitore italiano nella storia del Concorso.
Nella sua trentennale carriera ha suonato alla Carnegie Hall di New York, alla Salle Pleyel di Parigi, al Teatro alla Scala di Milano, al Barbican Center di Londra e alla Suntory Hall di Tokyo; si è esibito con la London Symphony, la National de France, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, le Orchestre della Radio di Stoccarda, Madrid, Lugano e Sofia, la Sinfonica di Mosca.
Oggi Nordio è uno dei musicisti italiani di maggiore popolarità internazionale.
Per questo la Fondazione Stradivari di Cremona lo ha scelto quale testimonial del suo progetto «Friends of Stradivari» che prevede concerti ed audizioni con i grandi violini da lei curati (Stradivari, Amati, Guarneri del Gesù e Bergonzi).
Proprio con lo Stradivari «Joachim-Ma» del 1714 ha registrato il suo primo lavoro per Sony Classical, etichetta per la quale nel 2012 ha siglato un accordo di esclusiva.
Acclamato camerista, Nordio è regolarmente presente nei più importanti Festival. Molto attento alla musica di oggi, ha tenuto a battesimo brani di Semini, Donatoni (Duo per violino e viola nella Settimana Musicale Senese), Boccadoro («Cadillac Moon» eseguito con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e registrato dal vivo per Rai Trade), Dall’Ongaro (“La zona rossa”) e Molinelli (“Zorn Hoffnung Gesang”, in prima assoluta all’AsiagoFestival 2013).

Filippo Gamba
filippo-gamba-2Dopo aver ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi quali Van Cliburn, Rubinstein, Leeds, Bachauer, Beethoven, Bremen e Pozzoli, nel 2000 risulta vincitore del Concours Géza Anda di Zurigo , premiato da Wladimir Ashkenazy.
Viene quindi invitato dai più importanti festival, dal Ruhr Piano Festival al Next Generation di Dortmund, dalle Settimane Musicali di Stresa ai festival di Lucerna, Oxford, Lockenhaus e Varsavia.
Si esibisce a Berlino Vienna, Parigi, Lione, Amsterdam, Monaco, Atene.
Prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Symphoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg, sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle, James Conlon, Armin Jordan e Vladimir Ashkenazy.

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24 febbraio, 2017 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Regioni | , , , , , , | Lascia un commento

Martedì 14 febbraio la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita il Quartetto Modigliani e Beatrice Rana per il secondo appuntamento rivolto ai quartetti e quintetti di Schumann

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Martedì 14 febbraio 2017, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale per la stagione concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti, secondo appuntamento dedicato alla esecuzione integrale dei quartetti e quintetti di Robert Schumann con il Quartetto Modigliani cui si aggiunge, nel Quintetto op. 44, la pianista Beatrice Rana.

La ventitreenne pianista pugliese è uno dei nuovi e più promettenti giovani talenti italiani.
Nel giugno del 2013 si è aggiudicata il secondo premio e il ‘Premio del pubblico’ al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale ‘Van Cliburn’, ma già prima aveva attirato l’attenzione vincendo il primo premio e tutti i ‘premi speciali’ al Concorso Internazionale di Montreal.
Dopo tali affermazioni ha avviato una carriera internazionale che in meno di due anni l’ha portata a suonare con alcune delle maggiori orchestre del mondo.
Insieme a lei suoneranno gli eccezionali musicisti francesi della formazione d’archi del Quartetto Modigliani uno tra i migliori al mondo per il Süddeutsche Zeitung, che nel 2013 ha festeggiato i primi dieci anni di una brillante carriera.
“Indubitabilmente fa parte del piccolo gruppo dei grandi”, ha scritto di loro “Le Monde”.

In programma il Quartetto per archi n.3 dell’opera 41, e il Quintetto con pianoforte op. 44, pagine composte tutte nel 1842, periodo di interesse divorante ed esclusivo per la musica da camera da parte dell’allora trentaduenne Schumann.
Fra giugno e luglio di quell’anno scrisse i 3 quartetti dell’opera 41 e, tra settembre e ottobre, anche il Quintetto e il Quartetto con pianoforte op. 47.
Un ritmo creativo vertiginoso e stupefacente, che ha ispirato gli esecutori di questa serata: «Il progetto dell’esecuzione integrale in due serate nasce dall’idea del Quartetto Modigliani di sottolineare questa particolaritàdice Beatrice Ranal’essere frutto non di un processo graduale, come accade in genere, ma di un breve periodo di attività febbrile. E’ stato illuminante per me eseguirli e ascoltarli cosi vicini. In questi brani, la struttura è estremamente classica, ma quel che c’è dentro poi è l’anima tipicamente schumanniana, in quei temi che emergono nell’eterno sincopare, in armonie di afflato pienamente romantico. E quando entra il pianoforte, è come se arrivasse un vero e proprio supporto architettonico».

Per questa serata, dedicata a San Valentino, la Associazione Scarlatti effettua una promozione straordinaria: per ascoltare il più romantico dei compositori nella sera dedicata agli innamorati, tutte le coppie pagheranno un solo biglietto d’ingresso.

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it

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Martedì 14 febbraio 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Programma

Integrale dei quartetti e quintetti di Robert Schumann (1810 – 1856)
Secondo concerto

Quartetto per archi in la maggiore op. 41 n. 3
Quintetto per pianoforte e archi in mi bemolle op. 44

Beatrice Rana, pianoforte

Quartetto Modigliani
Amaury Coeytaux, violino
Loïc Rio, violino
Laurent Marfaing, viola
François Kieffer, violoncello

Beatrice Rana

Foto Marie Staggat

Foto Marie Staggat

A soli vent’anni, la pianista si è già imposta sul panorama musicale internazionale guadagnandosi l’apprezzamento e l’interesse di organizzatori, direttori d’orchestra, critici e pubblico in numerosi Paesi.
Nel giugno del 2013 si è aggiudicata il Secondo Premio e il ‘Premio del Pubblico’ al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale ‘Van Cliburn’, ennesimo riconoscimento di rilievo nella sua già sorprendente carriera.
Nel 2011 aveva già attratto l’attenzione generale vincendo il Primo Premio e tutti i ‘premi speciali’ al Concorso Internazionale di Montreal.
Beatrice Rana si è già esibita come ospite di serie concertistiche e festival prestigiosi di tutto il mondo, tra cui la Tonhalle di Zurigo, la Wigmore Hall di Londra, la Società dei Concerti di Milano, l’Auditorium du Louvre di Parigi, il Festival Pianistico Internazionale de La Roque d’Anthéron, il Festival Pianistico della Ruhr, il Festival Radio-France di Montpellier, il Festival de Lanaudière in Quebec, la Vancouver Recital Society, il Festival La Folle Journée di Nantes e il Festival Busoni di Bolzano.
La giovane pianista italiana viene inoltre regolarmente invitata ad esibirsi in diverse sale concertistiche statunitensi.
Già ospite di prestigiose orchestre, Beatrice Rana si è esibita nella stagione 2014 – 2015 con orchestre del calibro della Los Angeles Philharmonic, la Detroit Symphony, la London Philharmonic, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, l’Orchestra Filarmonica della Scala. Collabora con direttori affermati quali Yannick Nézet-Seguin, Leonard Slatkin, Fabien Gabel, Miguel Harth-Bedoya, Andres Orozco-Estrada, Joshua Weilerstein. Vincitrice di numerosi premi nazionali e internazionali quali il Concorso Muzio Clementi, il Concorso Pianistico Internazionale della Repubblica di San Marino e il Concorso Bang & Olufsen PianoRAMA, nel 2010 Beatrice Rana è stata selezionata come una dei sei pianisti per il Premio Arturo Benedetti Michelangeli, durante il quale si è esibita in recital e ha frequentato una prestigiosa masterclass con Arie Vardi, con il quale studia attualmente ad Hannover.
Nata nel 1993 in una famiglia di musicisti, Beatrice Rana ha debuttato come solista al fianco di un’orchestra all’età di nove anni, esibendosi nel Concerto in fa minore di Bach.
Ha intrapreso lo studio della musica all’età di quattro anni e ha quindi conseguito il Diploma in Pianoforte a pieni voti, con lode e menzione d’onore, a sedici anni sotto la guida di Benedetto Lupo presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, dove ha inoltre studiato composizione con Marco della Sciucca.
Grazie al suo precoce talento musicale, durante gli studi le è stata assegnata una prestigiosa borsa di studio dal Ministero dell’Educazione, dell’Università e della Ricerca.
Beatrice Rana ha inoltre seguito diverse masterclass in Italia, Francia e Stati Uniti tenute da musicisti del calibro di Michel Beroff, Aldo Ciccolini, Andrzej Jasinski, François-Joël Thiollier ed Elisso Virsaladze.
Beatrice Rana ha registrato i Preludi di Chopin e la Seconda Sonata di Scrjabin per l’etichetta discografica Atma.
Questa sua prima incisione ha riscosso un notevole successo a livello internazionale.

Quartetto Modigliani
quartetto-modigliani-2Il Quartetto Modigliani, formato nel 2003 da quattro grandi amici, è regolarmente ospite delle principali sale del mondo quali la Wigmore Hall, la Carnegie Hall, la Philharmonie de Paris-Cité de la Musique, il Concertgebouw di Amsterdam, la Konzerthaus di Berlino, la Philharmonie di Colonia, la Victoria Hall, il Centro Bozar di Bruxelles, il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, il Mozarteum di Salisburgo, il Prinzregenstheater e la Herkulessaal di Monaco di Baviera, l’Auditori di Barcellona, la Oji Hall di Tokyo, la Philharmonie di Lussemburgo, la Tonhalle di Zurigo, il Kimmel Center di Filadelfia, oltre ad esibirsi in prestigiosi festival come quelli di Lucerna, Schwetzingen, Rheingau, il Kissinger Sommer, quello dello Schleswig-Holstein, il Festival Menuhin di Gstaad, quello di Schwarzenberg-Hohenems, la Schubertiade, il Maverick Festival, il Lanaudière Festival, l’Heidelberger Frühling, il Toronto Summer Music Festival, il Festival di Musica da Camera di Copenaghen, La Roque d’Anthéron, il Festival di Radio France a Montpellier, La Folle Journée a Nantes, il Festival di Baalbeck, l’Edinburgh International Festival.
Nell’attuale stagione e nelle prossime il Quartetto sarà in tour negli Stati Uniti, in Giappone, Corea, Cina e in tutta Europa. Torneranno ad esibirsi alla Wigmore Hall per una serie di concerti, alla Carnegie Hall, alla Philharmonie di Parigi, alla Konzerthaus di Vienna, al Mozarteum di Salisburgo, al Kimmel Center di Philadelphia, alla Sala Filarmonica di Varsavia, alla Oji Hall di Tokyo.
Si esibiranno anche nella stagione inaugurale della Elbphilharmonie di Amburgo nel 2017.
Nel 2014 il Quartetto Modigliani ha assunto il ruolo di Direttore Artistico di Rencontres Musicales d’Evian.
Dopo una pausa di tredici anni, il festival, divenuto famoso grazie al suo leggendario ex Direttore Artistico Mstislav Rostropovich e creato nel 1976 da Antoine Riboud, ha ripreso nuova linfa vitale grazie agli sforzi congiunti dell’Evian Resort e del Quartetto Modigliani.
Dopo il promettente successo della prima edizione, il festival è rapidamente diventato uno degli eventi più prestigiosi e pubblicizzati in Europa.
Il Quartetto Modigliani registra con l’etichetta discografica Mirare dal 2008 ed ha pubblicato cinque CD che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti ed un grande successo di critica in diversi paesi.
La prima incisione di opere di Haydn è stata segnalata come “Strad Selection” da parte della famosa rivista britannica di settore, mentre il CD dedicato a Mendelssohn del 2010 è stato nominato ‘disco del mese’ dalla rivista tedesca Fono Forum, riscuotendo l’interesse di critici e pubblico di tutto il mondo.
Anche il CD del 2013 con opere di Debussy, Ravel e Saint Saëns ha ricevuto ottime critiche ed è diventato una “Strad Selection”.
Nel 2014, il Quartetto Modigliani ha pubblicato una seconda registrazione dedicata ad Haydn.
L’autorevole critico ed esperto di quartetti d’archi Harald Eggebrecht ha commentato così questo CD: “È una vera delizia sentire con quale eleganza, quale brillante giocosità, quale fresca energia suona il quartetto, senza mai cedere alla casualità. L’equilibrio delle quattro voci e la delicatezza dei suoni sono sempre grandiosi, con un’attenzione costante nei riguardi della dinamica, dell’armonia e della precisione ritmica. Sembra tutto facile, supremo ed estremamente duttile”.
Un altro critico dell’Hessicher Rundfunk ha scritto: “L’interpretazione dei membri del Quartetto Modigliani rende realmente omaggio alla chiarezza ed all’eloquenza dell’opera di Haydn […] Non hanno timore di prendersi dei rischi, indipendentemente dalle conseguenze. Difficilmente potremo assistere a una registrazione più vivace”.
Nell’autunno del 2015 è stato pubblicato un CD con opere di Bartók, Dohnanyi e Dvořák.
Soltanto un anno dopo la sua formazione, il Quartetto Modigliani ha attirato su di sé l’interesse internazionale vincendo nel 2004 il primo Concorso per Quartetti d’Archi Frits Philips di Eindhoven.
In seguito, il Quartetto Modigliani ha vinto la Medaglia d’Oro al Concorso Vittorio Rimbotti di Firenze nel 2005 ed ha vinto le Young Concert Artists Auditions a New York nel 2006.
Dopo aver studiato al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, i componenti del Quartetto Modigliani hanno frequentato le masterclass tenute da Walter Levin e György Kurtàg, per poi avere l’opportunità di collaborare con l’Artemis Quartet e l’Universität der Künste di Berlino.
Il Quartetto Modigliani è regolarmente protagonista di interpretazioni di musica da camera insieme a Sabine Meyer, Renaud Capuçon, Nicholas Angelich, Jean-Frédéric Neuburger, Marie-Elisabeth Hecker e Daniel Müller-Schott, oltre ad altri amici e colleghi musicisti.
Grazie alla generosità di sponsor privati, il Quartetto Modigliani suona su quattro meravigliosi strumenti italiani: Amaury Coeytaux suona un violino del 1773 realizzato da Guadagnini, Loïc Rio suona un violino del 1734 realizzato da Alessandro Gagliano, Laurent Marfaing suona una viola del 1660 realizzata da Luigi Mariani, François Kieffer suona un violoncello del 1706 realizzato da Matteo Goffriller (ex “Warburg”).
Il Quartetto Modigliani tiene a ringraziare anche la società SPEDIDAM per il suo supporto.
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10 febbraio, 2017 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Prima del concerto, Regioni | , , , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 8 febbraio la Cappella Neapolitana di Antonio Florio ospite dalla stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti

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Mercoledì 8 febbraio, alle ore 21.00, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, l’Associazione Alessandro Scarlatti presenta la Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio nel concerto Padri e figli, zii e nipoti nella Napoli del XVII e XVIII secolo.
Un viaggio nelle dinastie musicali, quella più famosa di Alessandro Scarlatti e di suo figlio Domenico, coppia di compositori di genio.
Quella meno celebrata di Pietro Marchitelli, virtuoso di violino a Napoli tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700, che sfidò in una gara musicale anche il grande Corelli, e di suo nipote Michele Mascitti.
Violinisti e autori di pagine musicali di incredibile fascino.
“Un programma che mette in luce quanto siano state importanti a Napoli le famiglie musicalispiega Antonio Florioper gli sviluppi di una tradizione strumentale che si è tramandata attraverso la consanguineità dal Cinquecento all’Ottocento. I Sabino, gli Ansalone, i Veneziano, come i Prota, hanno contribuito a designare Napoli come capitale della musica. E per questo concerto ho voluto presentare due personaggi singolari come Alessandro Scarlatti e Pietro Marchitelli come omaggio alla città di Napoli”.
L’Orchestra, ambasciatrice del Barocco napoletano nel mondo, quest’anno festeggia i suoi primi trent’anni di attività.
L’originalità dei programmi e il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca ne fanno una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea.
“Trent’anni in cui con entusiasmo e rigore continuiamo nella ricerca, nel recupero e nell’esecuzione di pagine relegate all’oblio. Trent’anni di successi in cui la vera protagonista è stata l’Orchestra, una compagine coesa il cui organico è rimasto quasi inalterato, Pino De Vittorio, Rosario Di Meglio, Nunzia Sorrentino, per fare qualche nome, hanno cominciato con me questa splendida avventura nel lontano 1987. Trent’anni festeggiati con più di quaranta incisioni, e con esibizioni nelle più prestigiosi sedi europee, mi piace ricordare l’invito di Claudio Abbado alla Filarmonica di Berlino, e nel mondo, dagli Stati Uniti e il Sud America, alla Cina e al Giappone.”

Filo conduttore del programma è l’analisi di due dinastie musicali, nell’ottica del loro confrontarsi con la musica strumentale.
Alessandro Scarlatti è figura dominante della scena italiana a cavallo del Settecento, autore prolifico in tutti i generi musicali dalla musica religiosa, al teatro d’opera, alle pagine per tastiera.
L’elemento comune di questa copiosa mole di lavori è un linguaggio agile e fantasioso, dove l’invenzione melodica si fonde in maniera naturale con il contrappunto e la polifonia.
Il secondo figlio di Alessandro, Domenico, nato nello stesso anno di Bach e Haendel, mostrò ben presto di possedere un talento fuori dal comune per la musica, e lega il suo nome al cembalo.
L’energia ritmica e lo stile imitativo ricordano da vicino la scrittura del padre, ma la concisione e la forza espressiva delle ardite armonie negli adagi appartengono a un mondo nuovo, che Domenico sa interpretare con eleganza e una fantasia.
Pietro Marchitelli, fu un compositore fecondo e originale, il maggior virtuoso di violino di Napoli a cavallo del Settecento.
Partendo quasi dal nulla, il giovane violinista abruzzese riuscì a scalare tutta la gerarchia musicale della corte napoletana, grazie alle eccellenti doti di virtuoso. Conquistò la posizione di primo violino della Cappella reale.
Non ebbe figli maschi e fu generoso nell’aiutare nipoti abruzzesi musicisti, soprattutto Michele Mascitti.
Mascitti si trasferì a Parigi contribuendo a diffondere lo stile della sonata violinistica italiana in Francia.
La sua Passacaglia mette in luce il grado di raffinatezza raggiunto dalla scuola italiana.

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it

Ufficio Stampa Associazione Scarlatti
Chiara Eminente
mail: info@associazionescarlatti.it

Ufficio Stampa Cappella Neapolitana
Giusi Zippo
mail: giusizippo@alice.it
mob. 3396276954

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Mercoledì 8 febbraio 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Cappella Neapolitana
Antonio Florio, direttore

Padri e figli, zii e nipoti nella Napoli del XVII e XVIII secolo

Programma

Alessandro Scarlatti: Concerto grosso in re minore n.5

Pietro Marchitelli: Sonata n.6 in sol minore

Domenico Scarlatti: Sinfonia per archi in do maggiore

Michele Mascitti: Concerto grosso in si bemolle maggiore op. 71 n.1

Pietro Marchitelli: Sonata n.10 in re maggiore

Domenico Scarlatti: Sinfonia in sol maggiore

Pietro Marchitelli:
Sonata n. 11 in fa maggiore
Concerto grosso in la minore

Michele Mascitti: Passacaglia variata in la maggiore

Cappella Neapolitana
Cappella Neapolitana Antonio FlorioEnsemble fondato nel 1987 da Antonio Florio inizialmente col nome di Cappella della Pietà de’ Turchini, ha modificato nel 2016 il nome in Cappella Neapolitana.
È costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
L’ensemble è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei.
Ricco il cartellone delle opere portate in scena tra le quali segnaliamo La Partenope di Vinci in prima moderna, La finta giardiniera di Anfossi, Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti.
L’ensemble ha registrato per Radio France, BBC, Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca. Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd dedicati a inediti del repertorio napoletano barocco in più occasioni premiati dalla critica internazionale.
Dal 1996 ha pubblicato 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”.
Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il Premio Abbiati, il “Diapason d’Or” per Li Zite’n Galera (1999) e per Il Pulcinella vendicato (2002).
Ha inoltre partecipato a MITO SettembreMusica con Aci, Galatea e Polifemo di Händel.
Nel 2010 ha eseguito, in prima edizione moderna, Orfeo e Euridice di Fux alla Konzerthaus di Vienna.
Nel 2013 è stato in tournée con Giovanni Sollima per importanti istituzioni concertistiche italiane e nel 2014 si è esibito al Festival Terra Sem Sombras in Portogallo, a San Pietroburgo per il Festival of Early Music e nel 2015 a Chicago per il Museum of Fine Arts e l’Istituto Italiano di Cultura.
Tra gli ultimi cd ricordiamo I viaggi di Faustina con Roberta Invernizzi e nel 2016 Passio, la Passione secondo Giovanni di Gaetano Veneziano.

Antonio Florio
Antonio FlorioSi è diplomato in violoncello, pianoforte e composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota, approfondendo in seguito lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio napoletano dei secoli XVII e XVIII.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita, Il schiavo di sua moglie e La Stellidaura vendicante di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco Boerio; La finta cameriera di Gaetano Latilla; La Statira di Francesco Cavalli; Motezuma di Francesco De Majo.
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padrona e lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi.
Ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, la Fondation Royaumont e il Conservatorio di Tolosa.
È titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco.
È direttore artistico dello “Scarlatti LAB”, laboratorio per la musica barocca a cura dell’Associazione Scarlatti di Napoli.
Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’Alidoro di Leo, il cui dvd si è aggiudicato il Diapason d’Or e l’Orphèe d’or dell’Académie du disque lyrique.
A Oviedo gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” – corrispondente al nostro Premio Abbiati – per la miglior direzione musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti.
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3 febbraio, 2017 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Prima del concerto, Regioni | , , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 1 febbraio la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita l’atteso concerto dei Tallis Scholars

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Mercoledì 1 febbraio, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, per la Stagione Concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti, atteso concerto dei Tallis Scholars, uno dei gruppi polifonici più prestigiosi a livello mondiale, diretti da Peter Phillips.

Fondati nel 1973, attraverso incisioni e concerti, si sono affermati e rapidamente imposti al pubblico di tutto il mondo come uno dei gruppi più prestigiosi di musica vocale.
Hanno cantato con Sting e Paul Mc Cartney, hanno inaugurato con un memorabile concerto la Cappella Sistina dei dipinti di Michelangelo restaurati, dimostrando come l’assoluta purezza della loro impostazione musicale possa fare della voce lo strumento privilegiato nel solcare i generi e le epoche.

Il programma della serata si muove su un repertorio che dalle evocative sonorità contemporanee di Arvo Pärt risale indietro nel tempo fino a classici inglesi come William Byrd, Thomas Tallis o John Taverner, passando per la scuola italiana di Palestrina e Allegri.
Attivi da oltre 40 anni, sono, come ha scritto «The Observer», “la cosa più vicina a una esperienza extraterrestre che potete provare seduti in una sala da concerti”.

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it

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Mercoledì 1 febbraio 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

The Tallis Scholars
Soprani: Amy Haworth, Emily Atkinson, Charlotte Ashley, Gwen Martin
Contralti: Caroline Trevor, Alex Chance
Tenori: Simon Wall, Ben Alden
Bassi: Tim Whiteley, Robert Macdonald
Direttore, Peter Phillips

Programma

Peter Philips (1561 – 1628): Cecilia virgo

John Taverner (1490 – 1545): Leroy Kyrie

Jean Mouton (1459-1522): Nesciens mater

Arvo Pärt (1935)
The Woman with the Alabaster Box
Tribute to Caesar

Thomas Tallis (1505 –1585): Sancte deus

John Sheppard ( 1515 – 1558): Libera nos, salva nos (I e II)

Gregorio Allegri (1582 –1652): Miserere

Thomas Tallis: Miserere

William Byrd (1539? –1623): Miserere mei

Giovanni Pierluigi Palestrina (1525 ca.–1594): Nunc dimittis

Arvo Pärt
Nunc dimittis
Which was the Son of …

The Tallis Scholars
tallis-scholars-1
Fondati nel 1973 dal loro direttore Peter Phillips, si sono affermati e rapidamente imposti al pubblico di tutto il mondo come uno dei gruppi più prestigiosi di musica vocale.
È infatti grazie all’attento lavoro sull’intonazione e sulla fusione timbrica delle voci che Peter Phillips ha cercato di creare una purezza e una chiarezza di suono assolute, presto divenuta la cifra stilistica che caratterizza The Tallis Scholars.
I Tallis tengono circa 70 concerti l’anno nelle maggiori sale, chiese, festival e teatri d’Europa, Stati Uniti, in Australia e Giappone (dove hanno compiuto più di 10 tournée).
Nell’Aprile del 1994 The Tallis Scholars hanno cantato per inaugurare i restaurati affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina e pochi mesi prima hanno celebrato il IV centenario della morte di Palestrina con un concerto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, ove Palestrina era stato maestro di cappella.
Nel dicembre del 1998 hanno festeggiato il loro millesimo concerto a New York.
Nello stesso anno si sono esibiti in Italia (a Ferrara, su invito di Claudio Abbado) e a Londra nella National Gallery, in uno speciale concerto in occasione del loro venticinquesimo anniversario, eseguendo la prima assoluta di un lavoro composto per loro da John Tavener e narrato da Sting, e successivamente, nel 2000 a New York, con Paul McCartney.
Parte della reputazione di The Tallis Scholars deriva dalla collaborazione con la casa discografica Gimell Records, fondata da Peter Phillips e Steve Smith nel 1981 con l’obiettivo di incidere esclusivamente The Tallis Scholars.
Molte delle loro incisioni hanno ricevuto prestigiosi premi, tra i quali “Record of the Year” della rivista Gramophone (la prima volta che il premio è stato attribuito ad un complesso di musica antica) e due “Diapason d’or de l’année”.
Nel 2013 i Tallis Scholars hanno festeggiato i 40 anni dalla fondazione con una impressionante serie di concerti in ogni parte del mondo e continuano ad effettuare regolari tournée in tutto il mondo con oltre 70 concerti all’anno; nel 2014, per dare una idea della loro attività, hanno cantato in Corea, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti ed in tutta Europa.
Nel 2015 si segnalano i concerti presso la Basilica di S. Francesco d’Assisi ed il Duomo di Siena per l’Accademia Chigiana.
Mentre nel 2016 il doppio appuntamento per il Ravenna Festival.

Peter Phillips
Ha fondato i Tallis Scholars nel 1973, con cui è apparso in oltre 2000 concerti ed ha inciso più di 50 dischi, incoraggiando l’interesse per la polifonia in tutto il mondo. Come risultato del suo lavoro, fra concerti, registrazioni, premi di riviste, pubblicazione di edizioni musicali e articoli scritti, la musica rinascimentale è arrivata ad essere accettata per la prima volta come parte del repertorio classico comune.
Oltre ai Tallis Scholars, Peter Phillips continua a lavorare con altri ensemble specialistici.
Fra questi il Collegium Vocale di Ghent;, il Vox Vocal Ensemble di New York. il Musix di Budapest.
Lavora intensamente anche con i BBC Singers con cui è apparso dal vivo in un trasmissione su BBC Radio Three .Tiene numerose master-classes e seminari corali ogni anno in tutto il mondo ed è direttore artistico della Tallis Scholars Summer School in Gran Bretagna e Stati Uniti, corsi corali dedicati all’esplorazione dell’eredità musicale rinascimentale e allo sviluppo dello stile esecutivo appropriato.Peter Phillips è stato recentemente nominato Director of Music al Merton College di Oxford, dove ha dato vita ad una nuova Choral Foundation nel 2008.
Oltre all’attività di direttore, è noto anche come scrittore.
Per molti anni ha contribuito alla pagina musicale (e a quella del cricket) di The Spectator.
Nel 1995 è divenuto proprietario ed editore del The Musical Times, il più vecchio ed ancora pubblicato giornale musicale del mondo.
Il suo primo libro, English Sacred Musica 1549-1649, è stato pubblicato da Gymell nel 1991, mentre il secondo, What We Really Do, un impassibile resoconto di cosa sia andare in tournée, insieme a squarci sulla preparazione e l’esecuzione della polifonia, è stato pubblicato nel 2003.
Nel 2005 Peter Phillips è stato creato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Letters dal Ministero della Cultura francese, una onorificenza insignita a coloro che hanno contribuito alla comprensione della cultura francese nel mondo.
Nel 2006 il suo ciclo di liriche per contralto Four Rondeaux by Charles d’Orleans è stato eseguito in prima al Guggenheim di New York con grande successo di critica.
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27 gennaio, 2017 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica corale, Napoli, Regioni | , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

La stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti riprende con il concerto del chitarrista Aniello Desiderio

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Mercoledì 18 gennaio 2017, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, per la Stagione Concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti, atteso recital del chitarrista napoletano Aniello Desiderio.
L’énfant prodige della chitarra- ha debuttato come solista a soli 8 anni – già ospite della Scarlatti più volte con applauditissimi concerti, torna a Napoli con un repertorio tutto dedicato ad autori spagnoli ed italiani.
“I due paesi che hanno fornito il maggior numero di partiture originali alla chitarra sono la Spagna e l’Italia per questo ho scelto autori legati a queste due nazioni.”– spiega il M° Desiderio.
Uno dei chitarristi italiani più famosi nel mondo, vincitore di 18 premi in prestigiosi concorsi internazionali e autore di progetti discografici di successo (nel 2010 è stato in lizza per il Grammy Award), ha collaborato con artisti del calibro di Vladimir Spivakov, Gidon Kremer, Lorin Maazel, John Mc Laughing.
Chick Corea ha detto di lui: “Mi ha letteralmente sopraffatto quando ho ascoltato i suoi cd, penso che sia un maestro della chitarra e mi piace molto la scelta delle musiche che esegue”.
Nel 1999 la televisione tedesca gli ha dedicato un documentario in due parti.
Nel 2014 ha suonato nella Carnegie Hall a New York e dal 2010 è docente per il Summer International Academy del Mozarteum di Salisburgo.

Alle ore 11 di martedì 17 gennaio 2017, nell’ambito del ciclo “Parliamo di musica per le Scuole”, una serie di incontri divulgativi della Associazione Alessandro Scarlatti dedicati alle Scuole Medie e ai Licei, il M° Desiderio incontrerà più di 350 studenti per una lezione/concerto.

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it

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Mercoledì 18 gennaio 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Programma

Isaac Albéniz (1860 – 1909)
Asturias
Sevilla

Joaquín Turina (1882-1949)
Sevillana Fantasia
Sonata op. 61

Gaspar Sanz (1640-1710): Suite Spagnola

Domenico Scarlatti (1685-1757)
Sonata K 144
Sonata K 149
Sonata K 32

Mauro Giuliani (1781 – 1829): Rossiniana n. 1

Carlo Domeniconi (1947): Koyunbaba op.19

Aniello Desiderio
aniello-desiderioNato a Napoli nel 1971, inizia lo studio della chitarra classica all’età di 6 anni.
I suoi maestri sono stati Pietro Piscitelli, Bruno Battisti D’Amario e Stefano Aruta; frequentando per diversi anni masterclass tenute dal compositore cubano Leo Brouwer.
Si è diplomato nel 1992 con il Massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria.
Ha tenuto il suo primo concerto all’età di 8 anni, e la critica in quell’occasione iniziò a parlare di lui come “énfant prodige”.
Ha vinto 18 primi premi tra nazionali ed internazionali.
La carriera internazionale inizia nel 1989 durante il festival internazionale di Volos (Grecia), da quel momento in poi si è esibito in tutto il mondo: Svizzera, Giappone, USA, Danimarca, Finlandia, Grecia, Germania, Turchia, Francia, Irlanda, Norvegia, Svezia, Spagna, Venezuela, Brasile, Cuba, Messico, Austria, Polonia, Russia, Indonesia, Ungheria, Colombia, Olanda, Italia sia come solista che con diverse orchestre tra le quali “I Virtuosi di Mosca” diretti dal M° Vladimir Spivakov.
Ha suonato per alcune delle più prestigiose associazioni musicali nazionali e internazionali e alcuni tra i teatri più importanti del panorama internazionale tra i quali le Orchestre Radio France, Alessandro Scarlatti, Megaride, Pomeriggi Musicali di Torino, il Gubbio Summer Festival, la Bayerische Rundfunk TV, il Musikfest Bremen, il Ludwigsburger Schlossfestspiele, la Omni Concert Series di S. Francisco, la Alter Opera di Francoforte, la Tonhalle Dusseldorf, la Philarmonie di Monaco.
Nel novembre del 1996 ha tenuto il suo debutto a New York alla Manhattan School of Music.
Nel Maggio del 1999 la televisione tedesca BR/ARD ha prodotto un film musicale e un ritratto di Aniello Desiderio a Napoli che è stato mandato in onda più di 10 volte in tutta l’Europa dal 2000 al 2005.
Nel Settembre del 1999 ha ricevuto il premio “Artist in Residence” dalla Radio tedesca DLF e dal Musikfest di Bremen insieme al famoso violinista Gidon Kremer.
É stato invitato come artista al Galà del 70esimo anno di età di Lorin Maazel presso il Prinzregententheater di Monaco.
Ha fondato il gruppo “Passione Napoletana” con il quale suonano Gennaro e Gaetano Desiderio e altri musicisti di estrazioni diverse, e il “Tango con Passion” con il quale suona il famoso bandoneonista Romulo Larrea Montevideo, e la cantante Veronica Larc . Nel 2009 crea il suo ultimo progetto Aniello Desiderio’s Quartetto Furioso, chitarra, violino, piano e percussioni, con il quale ha inciso il suo primo lavoro discografico “4 and 4 Seasons Piazzola&Vivaldi” prodotto per la prestigiosa etichetta discografica Termidor, riscuotendo un tale successo della critica mondiale da essere presente in più di 50 riviste specializzate e presentato per i Grammy Awards 2010. Nel 2010 è stato in tour con una delle leggende della chitarra classica Angel Romero con il quale ha interpretato il concerto “Madrigal” di Joaquin Rodrigo. Il famoso chitarrista John McLaughlin lo ha scelto per l’esecuzione Prima Mondiale del suo concerto per chitarra e orchestra “Thieves and Poets” che si è tenuta al Festival Internazionale di Koblenz, Germania.
Nel 2014 debutta alla Carnegie Hall di New York.
Ha inciso diversi dischi per la Frame; Waku Music; Koch Universal; e nel 2006 ha fondato l’etichetta discografica Adoro Records.
Dal 2005 al 2012 è stato Professore presso l’Accademia di Musica a Koblenz (Germania), dal 2009 tiene un corso biennale di Alto Perfezionamento presso il Conservatorio di Musica di Avellino “Domenico Cimarosa”.
Dal 2010 è docente per il Summer International Academy presso il Mozarteum di Salisburgo.
Insegna chitarra presso il Conservatorio di Musica di Potenza.
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15 gennaio, 2017 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Regioni | , , , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 7 dicembre la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti propone “Tre Fedi un solo Dio”

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Mercoledì 7 dicembre 2016, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, per la Associazione Alessandro Scarlatti un significativo appuntamento che unisce la tradizione musicale e vocale delle tre grandi religioni monoteiste: Patrizia Bovi ha invitato Fadia Tomb El-Hage e Françoise Atlan per esplorare la musica mistica dell’Islam, la musica della chiesa maronita d’Oriente e la tradizione ebraica sefardita.
Una serata ispirata alla spiritualità e al dialogo interreligioso, dove l’eternità del sacro incontra la tragica attualità dei nostri giorni: un canto di speranza, un inno alla convivenza pacifica, all’insegna della musica che unisce.
Perchédice Patrizia Boviin questo momento è particolarmente significativo che lo facciano le donne.”
Più la tradizione è antica, più i modi, musicali ma anche lessicali, sono simili” – ci dice ancora Patrizia Bovi, fondatrice del celebre gruppo Micrologus ed ideatrice del progetto.
Al suo fianco oltre a Fadia Tomb El-Hage, una delle poche cantanti in grado di fondere le tecniche vocali mediorientali con quelle occidentali, e a Françoise Atlan, che ha radici giudaico-berbere, anche gli strumentisti Peppe Frana all’oud e al liuto, e Gabriele Miracle alle percussioni e dulcimer alle percussioni e dulcimer.

Ideato a conclusione delle due mostre sulle Tre Religioni del Libro («Religions of the Book») e su I luoghi di pellegrinaggio («Sacred Places, Sacred Books») tenutesi al Muziekcentrum di Anversa, il programma crea un intenso crocevia musicale fra Ebraismo, Cristianesimo e Islam.
Alcuni canti nel programma vengono dalla tradizione sufi; i canti della tradizione ebraica vengono dal Cantico dei Cantici ma anche da repertori dalle regioni balcaniche e dal Marocco, dove gli ebrei avevano trovato rifugio dopo la diaspora del 1492.
I canti cristiani sono, invece, preghiere e inni alla Vergine Maria della mistica Ildegarda di Bingen, oltre ad alcuni brani di tradizione orale come lo Stabat Mater di Calenzana (Corsica) e il canto di passione delle donne di Ischitella (Puglia).

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

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Mercoledì 7 dicembre 2016
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Tre Fedi un solo Dio – Musiche delle tradizioni Ebraica, Cristiana e Islamica

Programma

Ayyuhal Nas: Canto Sufi modo Hijaz

Dodi Yarad:
Cantico dei Cantici
Salmo del Re David (tradizione ebraica)

Hildegard von Bingen (1098-11749): Ave generosa, Inno per la Vergine Maria

Kyrie eleyson (Canto maronita in lingua araba)

Virginem egregie, dal Codice Las Huelgas (XIII sec.)

Adonai be Kol Shofar, Canto liturgico in ebraico della tradizione Judaico provenzale

Sawmo, Canto siriaco ortodosso

Ex agone sanguinis: Strumentale dal Codice Las Huelgas (XIII sec.)

Ave de li superni caeli, Lauda mariana del XV sec.

Jam nubes dissolvitur dal Codex Las huelgas (Anonimo)

Tala’a a’alaynal badru (Canto Soufi)

Cum mucha lecenzia, Canto di nozze ispano giudaico (Balcani)

Zavil saz semao Strumentale dalla tradizione Ottomana-Turca

Ay Madre, Canto di nozze ispano giudaico (Marocco )

Stabat mater, Tradizionale di Calenzana (Corsica)

Ya Khaliqual akwani: Canto tradizionale sacro maronita

Lu giovedi sante, Canto tradizionale femminile per il Giovedì Santo di Ischitella (Puglia)

Abo Dkochto, Canto maronita in aramaico

No la puso su madre, musica Sefardita

Amano morio, Aramaico siriaco

In quella sera del giovedì santo, tradizionale italiano

Françoise Atlan
Si esibisce regolarmente nelle maggiori sale da concerto di tutto il mondo (Carnegie Hall di New York, Royal Albert Hall di Londra, Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, Library of Congress di Washington), come al Festival Internazionale del Messico e al Festival di Musiche Sacre a Fez in Marocco, e le sue numerose incisioni discografiche hanno ricevuto il plauso unanime dalla critica internazionale (Diapason d’Or, Choc du Monde de la Musique, FFFF Télérama, Académie Charles Cros ecc.). L’espressività vocale di Françoise Altan, il suo stile e la sua tecnica sono qualità di una grande rarità, e le sue radici giudaico-berbere hanno stimolato la sua passione per il patrimonio vocale del Mediterraneo, in modo particolare per le tradizioni giudaico-spagnole e quelle giudaico- arabe.
Si è diplomata in musicologia, pianoforte e musica da camera sia all’Università che al Conservatorio di Aix-en-Provence, e per il canto è stata allieva di Andréa Guiot, indimenticata interprete del ruolo di Micaela accanto alla Carmen di Maria Callas. Per i suoi studi sulle tradizioni musicali e poetiche della città di Fez ha ricevuto il Premio Villa Medici «Fuori le mura», e continua a tenere masterclasses di canto a Ginevra, Montreal, Bruxelles e Basilea.
Dal 2009 le è stata affidata la direzione artistica del «Festival des Andalousies Atlantiques» a Essaouira in Marocco.
Di recente si è esibita al Théâtre de la Ville di Parigi, al Festival Radio France di Montpellier e al Festival d’Art lyrique di Aix-en-Provence, mentre in primavera ha
partecipato alla prima esecuzione di un nuovo lavoro di Kiya Tabassian per voce e
orchestra, sotto la direzione di Kent Nagano alla guida dell’Orchestra Sinfonica di
Montreal.
Le sue ultime incisioni discografiche, entrambe insieme agli strumentisti greci dell’ensemble En Chordais, sono state dedicate al patrimonio sefardita: Romanze del
Marocco settentrionale e Kantigas dell’antico impero ottomano.

Patrizia Bovi
Nata ad Assisi e avvicinatasi precocemente allo studio della musica, si iscrive al Conservatorio Morlacchi di Perugia dove studia canto lirico, proseguendo gli studi sotto la guida di Sergio Pezzetti.
Si occupa parallelamente di musica medievale e rinascimentale, seguendo seminari sulla vocalità antica, ed è interprete di autori del Cinque/Seicento come Monteverdi e Sigismondo d’India.
Nel 1984, insieme ad Adolfo Broegg, Goffredo degli Esposti e Gabriele Russo, fonda l’Ensemble Micrologus, gruppo che lavora sulla ricerca e l’interpretazione della musica medievale, con il quale presenta il suo lavoro di interprete e ricercatrice in oltre 60 produzioni, 27 cd, concerti e spettacoli in Italia e all’estero.
Nel 1990 entra a far parte del Quartetto Giovanna Marini, e da allora partecipa a tutte le sue creazioni e tournée.
Dal 2001 al 2003 è in residenza alla Fondation Royaumont (Parigi) per la realizzazione di un progetto di ricerca, insegnamento e produzione su Adam de la Halle (in collaborazione con l’Università della Sorbona, l’Università di Saint-Denis e
l’Università Federico II di Napoli) che ha portato al primo allestimento moderno del «Jeu de Robin et Marion» di Adam de la Halle, nella versione integrale in lingua originale (regia di J.F. Dusigne).
Lo spettacolo è stato rappresentato nel 2003 in Francia, Spagna e Italia.
Nel 2004 è stata artista in residenza, insieme a Micrologus, al Festival delle Fiandre ad Anversa («Laus Polyphoniae»), dove ha progettato e diretto lo spettacolo «Festa
Fiorentina… per contar di frottole», con la regia di Maurizio Schmidt.
La produzione è stata rappresentata ai Festival di Brezice, Estivoce (Corsica) ed Arezzo («I grandi appuntamenti della musica»), nonché al Festival di Musica Antica di Bruges.
Nel 2006 è stata invitata dalla violinista Chiara Banchini a cantare ottave epiche per la sua incisione discografica di Sonate di Tartini, musiche che hanno eseguito in concerto in Francia ed in Italia.
Nel 2007 il coreografo belga/marocchino Sidi Larbi Cherkaoui l’ha invitata a curare la direzione musicale del suo nuovo spettacolo «Myth», con un repertorio interamente medievale, co-prodotto dal Toneelhuis di Anversa, dal Théâtre de la Ville di Parigi, dal Sadler’s Wells Theatre di Londra, dal Teatro di Ottawa e dalla Fondazione Musica per Roma, lo spettacolo è stato rappresentato da Micrologus in tutte le capitali europee, in Canada e negli Stati Uniti.
Tra il 2010 e il 2012 si è esibita con La Cappella della Pietà dei Turchini, diretta da
Antonio Florio, con dei progetti intorno allo Stabat Mater e a «Tenebre».
Dal 2010, con una nuova produzione dei coreografi Sidi Larbi Cherkaoui e Damien Jalet, è in tournée in tutto il mondo con «Babel», componendo ed eseguendo musiche per i progetti «4D» di Cherkaoui e «Play» di Cherkaoui e Shivalingappa.
Nel 2012 ha partecipato al programma «Isole di Beltà» dell’Ensemble La Fenice, direttore Jean Tubéry.
Nel 2011 ha fondato il «Medusa Project», dedicato all’esecuzione di repertori meno frequentati, tra cui «Lucrezia la figlia del papa Borgia» e «Justiniane or l’aer veneziano» su Leonardo Giustinian, mentre ha presentato musiche veneziane quattrocentesche al Festival «Oude Musiek» (Utrecht, 2011) e «Laus Polyphoniae» (Anversa, 2012).
Dal 2014 dirige il progetto «Carnivalesque» per i trent’anni dell’Ensemble Micrologus, la cui incisione discografica ricevette il Diapason d’or nel mese di novembre.
Ad un convegno sulla monodia organizzato dalla Schola Cantorum di Basilea ha illustrato le sue ultime ricerche sui cantori quattrocenteschi e sul canto epico narrativo tra il Trecento e il Seicento.
Sta ultimando un dottorato di ricerca sui repertori del Quattrocento italiano all’Università di Leiden.
Dopo aver messo a punto un metodo d’insegnamento relativo al canto medievale in rapporto anche alla musica di tradizione orale, sta lavorando, in collaborazione con diverse istituzioni europee tra cui la Fondation Royaumont, ad un progetto internazionale sull’insegnamento della musica medievale.
Tiene regolarmente seminari e masterclass in Italia presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale «Adolfo Broegg», mentre all’estero è spesso invitata come membro della giuria per prestigiosi concorsi europei.
Al suo attivo oltre 40 registrazioni con Opus111, Sony, Harmonia Mundi, Stradivarius, Zig Zag Territoires, Alpha, Micrologus.
Nel 2008 è stata insignita dell’onorificenza Chevalier des Arts et des Lettres dal Ministro della Cultura francese.

Fadia Tomb El-Hage
Libanese di nascita, è una delle rare antanti che può vantare una preparazione vocale nelle tecniche sia orientali che occidentali, che alterna nella sua carriera artistica. Negli anni dell’adolescenza è stata voce solista in diverse produzione dei Rahbani Brothers; successivamente ha compiuto gli studi presso il Conservatorio di Monaco di Baviera, ottenendo il diploma in canto lirico e specializzandosi in musica antica. Con le due sorelle ha fondato il trio vocale “TriOrient” dedicandosi alla diffusione del repertorio di canti popolari libanesi sia sacri che profani, alla tradizione mediorientale (antico folklore, mouashahat ) sia a cappella che con accompagnamento strumentale.
Il suo repertorio spazia dalla musica medievale alla contemporanea.
Si è esibita nelle più importanti sala da concerto tra cui la Filarmonica di Berlino, di Brema e di Colonia, il Lincoln Center, la Royal Opera House e l’Opera de Il Cairo; inoltre partecipa regolarmente in festival internazionali in Medioriente.
Dal 1990 è voce solista dell’Ensemble Sarband, uno dei gruppi più rinomati nel campo della musica medievale diretta dal musicologo tedesco Vladimir Ivanoff.
Con l’Ensemble Sarband ha partecipato agli spettacoli del progetto “Origin” del celebre coreografo Sidi Larbi Cherkaoui, e con il gruppo vocale corso A Filetta ha realizzato la produzione “Puz/zle”: entrambi gli spettacoli sono stati rappresentati in più di ottanta teatri in Europa, Medioriente, America del Nord e Brasile.
Dal 2000 sono stati numerosi i compositori ispirati dalla sua voce in opere in arabo, latino, siriaco, tedesco e francese.
È in preparazione un suo progetto di un CD dedicato alla musica libanese in cui riunisce più di 20 compositori.
La sua vasta produzione discografica spazia dalla musica classica alla world music.

Giuseppe Frana
Nasce a Salerno il 19/10/1986
Appassionatosi in giovane età al rock d’oltreoceano e oltremanica, diventa presto l’incubo dei migliori insegnanti di chitarra elettrica del circondario.
Ventenne viene folgorato dall’interesse per le musiche modali extraeuropee attraverso la musica di Ross Daly e intraprende lo studio dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove frequenta alcuni tra i più rinomati maestri: Yurdal Tokcan, Omer Erdogdular, Murat Aydemir, Daud Khan Sadozai, Ross Daly stesso.
Dall’incontro con i membri dell’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e insegnanti.
Dal 2013 studia liuto medievale presso la Schola Cantorum Basilensis sotto la guida di Crawford Young, inaugurando la sua prima esperienza di studio musicale accademico.
È laureato con lode in filosofia presso l’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli.
Collabora stabilmente con molteplici artisti e progetti musicali nell’ambito della musica antica, orientale ed extracolta tra cui ricordiamo: Ensemble Micrologus, Ensemble Calixtinus, Ensemble Exquier, La Contraclau, Cantsiléna, Ensemble Bahar, Ross Daly, Radiodervish, Vinicio Capossela, svolgendo una florida attività concertistica nei più prestigiosi festival italiani ed internazionali.

Gabriele Miracle
Diplomato in strumenti a percussione al Conservatorio di Perugia con il massimo dei voti, si dedica da subito alla musica antica collaborando con l’Ensemble Micrologus nella realizzazione di registrazioni discografiche e spettacoli in Italia all’estero, prendendo parte a progetti con artisti quali Lina Sastri, Giovanna Marini, Daniele Sepe, Banco del Mutuo Soccorso.
Nel corso degli anni viene chiamato a curare la parte ritmica come esecutore e arrangiatore per diversi solisti e gruppi: i Turchini di Toni Florio, Concerto Romano di Alessandro Quarta, Angelo Branduardi, Private Musicke di Pierre Pitzl, Magdalena Kozena, La Pifarescha, Soqquadro Italiano, i Barocchisti di Diego Fasolis, Cecilia Bartoli, Medusa di Patrizia Bovi, I Bassifondi di Simone Vallerotonda.
Da sempre interessato anche alla composizione e all’arrangiamento, ha la possibilità di sperimentare in questi campi prendendo parte a progetti di teatro e di danza: scrive con Lilli Greco e Lucio Gregoretti le musiche per la “Vedova scaltra” con la regia di Lina Wertmüller, cura gli arrangiamenti musicali dello spettacolo “Giona” di Domenico Castaldo.
Dal 2007 collabora con il coreografo belga-marocchino Sidi Larbi Cherkaoui nella realizzazione degli spettacoli “Myth” (2007), “Babel” (2010) vincitore dell’Olivier Award come miglior coreografia dell’anno, “Play”(2010) in collaborazione con la danzatrice indiana Shantala Shivalingappa e “4D”(2013) partecipando alle tournée mondiali di ognuno di questi.
Compone in collaborazione col gruppo franco-israeliano Winter Family le musiche per le coreografie “Les Meduses” e “Yama” del coreografo belga Damien Jalet.
Nel 2012 pubblica il suo primo progetto solista “Miracle – L’argento e la magia” prodotto da Lilli Greco.
Nel 2015 compone le musiche dello spettacolo “Dionysos” di Antonella Arnese –Compagnia Dansehabile di Ginevra.

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4 dicembre, 2016 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Cantanti, Concerti, Italia, Musica, Napoli, Regioni | , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 30 novembre la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita il Quartetto di Venezia

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Mercoledì 30 novembre, alle ore 21 nel Teatro di Corte di Palazzo Reale il Quartetto di Venezia propone il secondo appuntamento dedicato dalla Associazione Alessandro Scarlatti alle opere di autori italiani che si sono cimentati nella composizione di quartetti per archi.
Questa rassegna ha lo scopo di mettere in luce il problematico rapporto dei compositori italiani con il modello mitteleuropeo con cui devono confrontarsi e vuole rispondere alla domanda: il quartetto d’archi in Italia è davvero “una pianta fuori clima”, per riprendere il titolo della pubblicazione del musicologo Ennio Speranza sull’argomento?

Nel programma della serata opere di Antonio Bazzini e Ottorino Respighi, esponenti della cosiddetta “Generazione dell’Ottanta” cui va riconosciuto il merito di aver brillantemente coniugato la ricezione delle contemporanee esperienze europee con la riscoperta dell’antica civiltà strumentale italiana.
Fabio Vacchi, autore contemporaneo esponente di una esigenza di rinnovato rapporto col pubblico, si inserisce con il suo Movimento di Quartetto «dimostrando, con tenerezza ed energia, che è ancora possibile scrivere una musica capace di parlare al cuore» (Jean-Jacques Nattiez).

Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi del Quartetto di Venezia, ereditati da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del Quartetto Italiano sotto la guida di Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del Quartetto Végh, tramite i numerosi incontri con Sándor Végh e Paul Szabo.
Con un repertorio particolarmente ampio che comprende opere di rara esecuzione, il Quartetto di Venezia è stato insignito dell’Alto Riconoscimento dell’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, in occasione dei vent’anni di attività, e ha ricevuto una targa di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del trentennale dalla fondazione. “Credo che ben pochi quartetti, in Italia e non solo, siano arrivati a quest’importante traguardo – commenta il primo violino Andrea Vioanzi, non un traguardo ma una tappa… 30 anni di quartetto significano moltissimo: una scelta di vita che ci ha fatto girare un po’ tutto il mondo, conoscere tantissime personalità del mondo musicale e non. Soprattutto, è stata un’avventura che ci ha riempito la vita in modo assoluto.”

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it

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Mercoledì 30 novembre 2016
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Programma

Ottorino Respighi (1879 – 1936): Quartetto dorico

Fabio Vacchi (1949): Movimento di quartetto

Antonio Bazzini (1818 – 1897): Quartetto n.3 in mi bemolle maggiore op. 76

Quartetto di Venezia
Andrea Vio, violino
Alberto Battiston, violino
Giancarlo Di Vacri, viola
Angelo Zanin, violoncello

Quartetto di Venezia
quartetto-di-venezia-2Della loro vocazione ai vertici più ardui del camerismo è testimone Bruno Giuranna: “E’ un complesso che spicca con risalto nel pur vario e vasto panorama musicale europeo. La perfetta padronanza tecnica e la forza delle interpretazioni, caratterizzate dalla spinta verso un valore assoluto propria dei veri interpreti, pongono il “Quartetto di Venezia” ai vertici della categoria e fra i pochissimi degni di coprire il ruolo dei grandi Quartetti del passato”.
Sfogliando il volume delle testimonianze critiche, l’elogio più bello sembra quello formulato sul “Los Angeles Times” da Daniel Cariaga: “questo quartetto è più che affascinante, è sincero e concreto”.
Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell’ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del “Quartetto Italiano” sotto la guida del M° Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del “Quartetto Vegh”, tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo.
Il “Quartetto di Venezia” ha suonato in alcuni tra i maggiori Festivals Internazionali in Italia e nel mondo tra cui la National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC a Roma, Serate Musicali di Milano, Kissinger Sommer, Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna, Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen, Societè Philarmonique a Bruxelles.
E’ stato recentemente invitato dal CIDIM per una lunga tournée in Sud America: Argentina, Brasile e Uruguay. Ha avuto l’onore di suonare per Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e per il Presidente della Repubblica Italiana.
Il repertorio del “Quartetto di Venezia” è estremamente ricco ed include, oltre al repertorio più noto, opere raramente eseguite come i quartetti di G. F. Malipiero (“Premio della Critica Italiana” quale migliore incisione cameristica).
La vasta produzione discografica include 19 CD per la Dynamic, Fonit Cetra, Unicef, Aura, Koch. Ultima produzione è l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd. Numerose sono anche le registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI & RAI International, Bayerischer Rundfunk, New York Times (WQXR), ORF1, Schweizer DRS2, Suisse Romande, Radio Clasica Espanola, MBC Sudcoreana.
Spinto dal piacere del suonare assieme, l’ensemble ha collaborato con artisti di fama mondiale tra i quali Bruno Giuranna, “Quartetto Borodin”, “Quartetto Prazak”, Piero Farulli, Paul Szabo, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Dieter Flury (1° Flauto dei Wiener Philarmoniker), Pietro De Maria, Alberto Nosè.
In occasione del 25° anniversario, il “Quartetto di Venezia” ha ricevuto l’alto riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.
Dall’agosto 2010 Giancarlo Di Vacri è la nuova viola del quartetto e sostituisce, dopo più di 25 anni di attività, Luca Morassutti.
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26 novembre, 2016 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Prima del concerto, Regioni | , , , , , , , , , | Lascia un commento

Lunedì 21 novembre la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti propone il simbolismo francese in un gioco di analogie e contrasti nell’interpretazione pianistica di Ciro Longobardi

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Lunedì 21 novembre, alle ore 21.00, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, l’Associazione Alessandro Scarlatti presenta Ciro Longobardi, uno dei più apprezzati solisti del repertorio contemporaneo, in un recital pianistico dedicato a quattro compositori francesi.
Eseguirà partiture di Claude Debussy, Erik Satie, Olivier Messiaen e Maurice Ravel, di cui è profondo conoscitore, essendone stato più volte esecutore.
Quattro autori che legano il loro nome, ognuno a suo modo, al simbolismo francese, e dei quali ha scelto pagine tra le più significative.
Longobardi, pianista dalla precisione lineare e dal singolare rigore interpretativo, coniugherà alla complessità strutturale dei Préludes Vol. I di Debussy, la geniale ironia di Sports e Divertissements di Satie.
Unirà la contemplazione, mutuata dal profondo senso religioso dell’esistenza, di Première communion de la Vierge di Messiaen, alle atmosfere surreali e demoniache di Gaspard de la Nuit di Ravel, tra le pagine più impegnative del repertorio pianistico.
Il massimalismo della grande suite debussyiana contro il minimalismo della serie di schegge musicali di Satie, la religiosità profonda e naïf di Messiaen contro le lugubri, desolate immagini raveliane, un gioco di analogie e contrasti pervade tutto il programma” afferma Longobardi.

Alle 11.00 dello stesso giorno Ciro Longobardi inaugurerà il ciclo Parliamo di musica per le Scuole, una serie di incontri divulgativi dell’Associazione Alessandro Scarlatti dedicati alle Scuole Medie e ai Licei.
La finalità del ciclo è quella di stimolare la nascita di reti e connessioni con il mondo della Scuola, nella convinzione che la proposta musicale non possa prescindere da un’idea ampia della formazione, e che il pubblico del domani vada formato attraverso pertinenti azioni, sia pratiche che teoriche, nella convinzione che la musica sia elemento irrinunciabile dell’educazione della persona e strumento di aggregazione sociale e culturale.

Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30); 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.

Infoline
081 406011
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info@associazionescarlatti.it

Ufficio Stampa Associazione Scarlatti: Chiara Eminente

Ufficio stampa:
Giusi Zippo
mail: giusizippo@alice.it
mob. 3396276954

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Lunedì 21 novembre 2016
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Ciro Longobardi, pianoforte

Claude Debussy: Préludes vol. I

Eric Satie: Sports et Divertissements

Olivier Messiaen: Première communion de la Vierge

Maurice Ravel: Gaspard de la Nuit

Ciro Longobardi
Ciro LongobardiCiro Longobardi si dedica da più di venti anni allo studio e alla diffusione del repertorio e dei linguaggi contemporanei. Legato sia alle avanguardie storiche e alla seconda scuola di Vienna, che alla musica del secondo dopoguerra e contemporanea, negli ultimi anni si dedica all’improvvisazione. Una pratica cominciata con la militanza nell’ensemble Dissonanzen, di cui è diventato coordinatore artistico, coltivata poi come solista, con il CD Luc Ferrari Exercises d’improvisation, e condivisa con il trio fondato con il percussionista Michele Rabbia e il contrabbassista Daniele Roccato, con i quali è in uscita per Stradivarius il CD In nomine thinking of Giacinto Scelsi.
Proficue le sue collaborazioni con compositori del calibro di Salvatore Sciarrino e Ivan Fedele, confluite in pubblicazioni discografiche. Lo scorso anno la prestigiosa rivista Gramophone inserisce il suo disco Nuit, che include di Sciarrino i Notturni completi e di Ravel proprio Gaspard de la Nuit, tra i tre CD di riferimento nella discografia del compositore siciliano.
Le sue prime affermazioni risalgono al 1994, quando si classifica finalista e miglior pianista presso l’International Gaudeamus Interpreters Competition 1994 di Rotterdam, e vince il Kranichsteiner Musikpreis nell’ambito del 37° Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt.
Riconoscimento in precedenza attribuito, tra i pianisti italiani, solo a Bruno Canino. Attiva la sua collaborazione concertistica e discografica con l’Ensemble Prometeo di Parma, diretto da Marco Angius, con cui ha realizzato incisioni di Cage e Schoenberg.
Della registrazione del Pierrot Lunaire inclusa nel CD Schönberg-Evangelisti il critico di The Guardian, Andrew Clements, ha scritto “È difficile pensare ad una migliore e più lucida registrazione del Pierrot Lunaire attualmente disponibile in disco.”
Appassionato divulgatore del repertorio contemporaneo, ha tenuto conferenze-concerto e masterclass per i Conservatori di Rotterdam, di Ghent, di Bruxelles (Koninklijk Konservatorium), di Alicante, per la Hochschule di Basilea, per la University of Chicago, per la Manhattan School of Music di New York e per i conservatori di stato italiani.
Tra il 2012 e il 2014 ha tenuto il Master of Advanced Studies in Contemporary Music Performance, presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. È docente presso il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno.
Con l’Ensemble Dissonanzen, ha presentato presso il Festival di Salisburgo il progetto Scelsi Morning, realizzato in collaborazione con il grande chitarrista americano Marc Ribot.
Oltre che per Stradivarius ha inciso per Mode, Tactus, Niccolò, Graffiti Records.
Per Limen Classic & contemporary ha pubblicato il primo volume delle opere pianistiche complete di Charles Ives e le opere pianistiche complete di Ivan Fedele. Altre sue esecuzioni sono state registrate e trasmesse da RAI-Radiotre, Dutch Radio, Hessischer Rundfunk, Saarländischer Rundfunk, Croatian Radio, Austrian Radio. Ha suonato come solista, camerista e in ensemble per numerose istituzioni, tra cui Festival Traiettorie di Parma, Festival Milano Musica, Festival Internazionale di Ravello, Ravenna Festival, Associazione Scarlatti e Teatro di San Carlo Napoli, Rai Nuova Musica Torino, Giovine Orchestra Genovese, Festival Pontino, Nuova Consonanza ed Istituzione Universitaria dei Concerti Roma, Saarländischer Rundfunk Saarbrücken, Ferienkurse Darmstadt, Festival Synthése Bourges, Festival Manca Nizza, Fondazione Gaudeamus Amsterdam (Muziekgebouw), Peter B. Lewis Theatre (Guggenheim Museum) New York, Piano City Napoli, Piano City Milano, Tempo Reale Festival, Eterotopie Piano & Sound Festival, Ina GRM Masion de Radio France, Fondazione Scelsi, L’Arsenale di Treviso, Festival Aperto Reggio Emilia, Firenze Suona Contemporanea.
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18 novembre, 2016 Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Associazioni Musicali, Campania, Concerti, Italia, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Regioni | , , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 9 novembre la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita al Teatro di Corte di Palazzo Reale il terzo appuntamento con i Quartetti di Mozart eseguiti dal Quartetto di Cremona

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Mercoledì 9 novembre 2016, alle ore 21, al Teatro di Corte di Palazzo Reale, nell ambito della stagione concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti, terza tappa musicale del viaggio intrapreso dal Quartetto di Cremona attraverso i ventitré quartetti per archi composti da Wolfgang Amadeus Mozart dal marzo 1770 al giugno 1790.
Presentare tutti i Quartetti di Mozart è un’occasione speciale perché, effettivamente, non si sentono spesso – commentano i giovani strumentisti cremonesi – Questo permette di seguire al meglio l’evoluzione del genio di Salisburgo”.

In questo terzo appuntamento, ascolteremo tre dei sei Quartetti dedicati da Mozart a Haydn nel 1785: perfettamente consapevole del suo debito nei confronti di Haydn, gli dedicò una lettera in italiano, divenuta celebre, carica di affetto e riconoscenza.
«Un padre, avendo risolto di mandare i suoi figli nel grande mondoscrive Mozartstimò di doverli affidare alla protezione di un uomo molto celebre in allora, il quale per buona sorte era di più il suo migliore amico. Eccoti del pari, celebre uomo ed amico mio carissimo, i miei sei figli.»

Costo del biglietto
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Mercoledì 9 novembre 2016
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00

Programma

Integrale dei quartetti per archi di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Terzo concerto – I quartetti dedicati a Haydn

Quartetto in mi bemolle maggiore K. 428
Quartetto in la maggiore K. 464
Quartetto in do maggiore K. 465
“Le dissonanze”

Quartetto di Cremona
Quartetto di CremonaNasce nel 2000 presso l’Accademia Stauffer di Cremona.
Si perfeziona con Piero Farulli e con Hatto Beyerle, affermandosi in breve come una delle realtà cameristiche più interessanti sulla scena nazionale e ben presto anche internazionale.
Il Quartetto è ospite regolare nei principali festival e rassegne in Europa, Sudamerica, Australia e Stati Uniti: Beethovenhaus e Beethovenfest di Bonn, Bozar di Bruxelles, Festival di Turku, Kammermusik Gemeinde di Hannover, Konzerthaus di Berlino, Wigmore Hall di Londra, Perth Festival in Australia, Coliseum di Buenos Aires, Metropolitan Museum di New York, sono tra i palcoscenici calcati dal quartetto.
Dal 2011 al 2014 come “Artist in Residence” presso la Società del Quartetto di Milano ha eseguito l’integrale dei quartetti di Beethoven, riscuotendo un tale successo da essere re invitati nel 2016 per eseguire il ciclo completo dei quartetti di Mozart.
Nell’estate 2016 riproporranno il ciclo Beethoven al festival di Norwich.
La stampa specializzata internazionale ne sottolinea le alte qualità artistiche ed interpretative ed emittenti radiotelevisive di tutto il mondo (quali RAI, WDR, BBC, VRT, SDR, ABC) trasmettono regolarmente i loro concerti in un repertorio che spazia dalle prime opere di Haydn alla musica contemporanea.
Dall’autunno 2011 sono titolari della cattedra di Quartetto presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona.
In campo discografico, nel 2011 è uscito per la Decca l’integrale dei Quartetti di Fabio Vacchi e nel 2012 per la Naxos, hanno inciso un disco dedicato ai compositori italiani dal titolo “Italian Journey”
Terminerà nel 2015 la pubblicazione dell’integrale dei Quartetti di Beethoven per la casa discografica tedesca Audite: il primo volume ha ottenuto subito importanti riconoscimenti come 5 stelle dal BBC Music Magazine e dallo Strad e nel giugno 2013 è stato nominato Disco Star del mese dal prestigioso Fonoforum tedesco. Grande successo hanno ottenuto anche i volumi successivi, esaltati dalla critica internazionale che unanimemente considera il quartetto di Cremona il vero erede del Quartetto Italiano
Tra gli ultimi riconoscimenti, ricordiamo il Supersonic Award della rivista tedesca Pizzicato e la nomination all’International Musical Award 2015 per la musica da camera.
Il Quartetto di Cremona è stato scelto come testimonial per il progetto “Friends of Stradivari”.
Cristiano Gualco suona un violino Giovanni Battista Guadagnini, Torino 1776
Paolo Andreoli suona un violino Paolo Antonio Testore, Milano ca 1758
Simone Gramaglia suona una viola Gioachino Torazzi, ca 1680
Giovanni Scaglione suona un violoncello Don Nicola Amati, Bologna 1712
La Fondazione Kulturfonds Peter Eckes aiuta il Quartetto di Cremona con questi straordinari strumenti, grazie alla gentile intermediazione del Dott. Gianni Accornero.
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