Mercoledì 1 marzo la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti propone il duo formato da Domenico Nordio e Filippo Gamba
Mercoledì 1 marzo, alle ore 21, nel Teatro di Corte di Palazzo Reale, per la stagione concertistica dell’Associazione Alessandro Scarlatti, recital di due straordinari solisti: il violinista Domenico Nordio e il pianista Filippo Gamba.
In programma tre sonate, dal romanticismo ideale e poetico di Robert Schumann allo stile rivoluzionario e geniale di Debussy, padre dell’impressionismo-simbolismo musicale, passando per la vena melodico-ritmica di Gabriel Fauré.
Domenico Nordio ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), a sedici anni ha vinto il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli ( con il leggendario Yehudi Menuhin Presidente di Giuria) che gli ha dato immediata popolarità.
La trentennale carriera artistica di Domenico Nordio lo ha visto protagonista a livello internazionale (Carnegie Hall di New York, Teatro alla Scala di Milano, Concertgebouw di Amsterdam).
Forma un affiatato duo con Filippo Gamba (entrambi veneti, entrambi incidono per Sony e Decca) vincitore nel 2000 del Concours Géza Anda di Zurigo, premiato da Wladimir Ashkenazy con queste parole: “Con la rigorosa, appassionata serietà che lo contraddistingue il pianista italiano Filippo Gamba incarna quella figura di filosofo del pianoforte che, musicista cosmopolita dotato di grande maturità, è infuso di un carisma quasi missionario”.
Oggi Filippo Gamba è professore alla Musik-Akademie di Basilea; prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Symphoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle e lo stesso Ashkenazy.
“Sono un uomo fortunato. – afferma Nordio in una intervista – Ho cominciato piccolissimo, ho avuto l’opportunità di maturare direttamente in scena, ho girato il mondo, ho suonato in tante meravigliose sale e con tante orchestre importanti e, nonostante quest’anno festeggi i 30 anni di carriera non ho mai vissuto un momento di crisi musicale o di ripensamento. La mia giovinezza è stata piena di rinunce, ho sempre studiato tantissimo, ma tutti i sacrifici sono stati ampiamente compensati da una meravigliosa vita di palcoscenico, una vita eccitante e ricca di emozioni, una vita da privilegiato.”
Costo del biglietto
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani ( under 30): 10 Euro
Last minute: 3 Euro (under 25) in vendita un’ora prima del concerto.
Infoline
081 406011
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it
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Mercoledì 1 marzo 2017
Teatro di Corte di Palazzo Reale – ore 21.00
Domenico Nordio, violino
Filippo Gamba, pianoforte
Programma
Gabriel Fauré (1845 – 1924): Sonata in la maggiore, op. 13
Claude Debussy (1862 – 1918): Sonata per violino e pianoforte
Robert Schumann (1810 – 1856): Sonata in re minore op. 121 “Grosse Sonate”
Domenico Nordio
Violinista, violista e direttore d’orchestra, allievo di Corrado Romano e di Michèle Auclair, ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), Domenico Nordio ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli con il leggendario Yehudi Menuhin Presidente di Giuria.
Dopo le affermazioni ai Concorsi Thibaud di Parigi, Sigall di Viña del Mar e Francescatti di Marsiglia, il Gran Premio dell’Eurovisione ottenuto nel 1988 gli ha dato immediata popolarità grazie anche alla finale trasmessa in tutta Europa in diretta televisiva dal Concertgebow di Amsterdam.
Nordio è l’unico vincitore italiano nella storia del Concorso.
Nella sua trentennale carriera ha suonato alla Carnegie Hall di New York, alla Salle Pleyel di Parigi, al Teatro alla Scala di Milano, al Barbican Center di Londra e alla Suntory Hall di Tokyo; si è esibito con la London Symphony, la National de France, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, le Orchestre della Radio di Stoccarda, Madrid, Lugano e Sofia, la Sinfonica di Mosca.
Oggi Nordio è uno dei musicisti italiani di maggiore popolarità internazionale.
Per questo la Fondazione Stradivari di Cremona lo ha scelto quale testimonial del suo progetto «Friends of Stradivari» che prevede concerti ed audizioni con i grandi violini da lei curati (Stradivari, Amati, Guarneri del Gesù e Bergonzi).
Proprio con lo Stradivari «Joachim-Ma» del 1714 ha registrato il suo primo lavoro per Sony Classical, etichetta per la quale nel 2012 ha siglato un accordo di esclusiva.
Acclamato camerista, Nordio è regolarmente presente nei più importanti Festival. Molto attento alla musica di oggi, ha tenuto a battesimo brani di Semini, Donatoni (Duo per violino e viola nella Settimana Musicale Senese), Boccadoro («Cadillac Moon» eseguito con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari e registrato dal vivo per Rai Trade), Dall’Ongaro (“La zona rossa”) e Molinelli (“Zorn Hoffnung Gesang”, in prima assoluta all’AsiagoFestival 2013).
Filippo Gamba
Dopo aver ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi quali Van Cliburn, Rubinstein, Leeds, Bachauer, Beethoven, Bremen e Pozzoli, nel 2000 risulta vincitore del Concours Géza Anda di Zurigo , premiato da Wladimir Ashkenazy.
Viene quindi invitato dai più importanti festival, dal Ruhr Piano Festival al Next Generation di Dortmund, dalle Settimane Musicali di Stresa ai festival di Lucerna, Oxford, Lockenhaus e Varsavia.
Si esibisce a Berlino Vienna, Parigi, Lione, Amsterdam, Monaco, Atene.
Prestigiose sono state, negli anni, le sue apparizioni come solista con orchestre come i Berliner Symphoniker, la Wiener Kammerorchester, la Staatskappelle di Weimar, la Camerata Academica Salzburg, sotto la bacchetta, tra gli altri, di Simon Rattle, James Conlon, Armin Jordan e Vladimir Ashkenazy.
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Il Festival Paganiniano di Carro chiude con tre concerti in altrettante località liguri
Il Festival Paganiniano, evento organizzato dalla Società dei Concerti della Spezial, che si avvale della direzione artistica del maestro Bruno Fiorentini, è nato con l’intento di approfondire la figura del grande genio della musica, valorizzando nel contempo la parte spezzina della Val di Vara, che comprende anche il piccolo borgo di Carro, dove nacquero i genitori del grande compositore.
Quest’anno la rassegna, giunta alla decima edizione, ha offerto nella sua fase finale tre appuntamenti, dislocati fra il mare e le colline della provincia ligure.
Il primo concerto si è svolto nella Corte del Palazzo De Paoli-Gotelli a Porciorasco, frazione collinare disabitata del comune di Varese Ligure, ed ha avuto come protagonista il duo formato da Dami Kim (violino) e Valentina Messa (pianoforte).
Esclusivamente violinistico l’inizio della serata, con l’esecuzione di due Capricci di Paganini (il n. 4 in do minore ed il n. 9 in mi maggiore) e di una sonata bachiana.
A seguire abbiamo ascoltato due brani per violino e pianoforte, la celeberrima Sonata in la maggiore di Franck e la Carmen Fantasy, op. 25 di Sarasate.
Il programma, come si può comprendere, era concepito per esaltare il virtuosismo e le qualità della ventiduenne interprete coreana, giunta seconda al prestigioso Premio Paganini (con il primo posto non assegnato), ma il luogo freddo ed umido scelto come palcoscenico, ha finito per penalizzare esecutori e pubblico, risolvendosi in un’occasione mancata per poter apprezzare appieno un giovanisimo talento.
Il festival si è spostato il giorno dopo a Bonassola, incantevole località di mare, dove l’ Oratorio di Sant’Erasmo ha ospitato il recital dell’arpista Lisetta Rossi.
E’ stata l’occasione per poter ammirare ed ascoltare un’arpa del 1818, proveniente dalla bottega parigina di Sébastien Érard, da poco riportata al suo antico splendore, dopo un lungo e accurato restauro.
Lo strumento era innovativo per l’epoca, in quanto munito di un meccanismo a forchetta, brevettato dal costruttore francese che, agendo sulle corde tramite un pedale, permetteva all’interprete di eseguire qualsiasi scala cromatica, superando così le precedenti limitazioni legate all’univocità fra corda e singola nota.
La Rossi ha rivolto la sua attenzione su autori attivi fra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, alcuni dei quali raramente eseguiti, partendo dalle Sonate dell’op. 2, n. 5 in fa maggiore e n. 3 in do minore, di Sophia Giustina Corri, per molto tempo erroneamente attribuite a Jan Ladislav Dussek, suo illustre consorte.
Le due sonate successive appartenevano al toscano Giovanni Francesco Giuliani, mentre il Tema con varizioni su L’oiseaux chantant era tratto dalla produzione del francese François Joseph Naderman.
Il programma proseguiva con le rare incursioni in campo arpistico effettuate da Rossini e Beethoven, autori rispettivamente di una Sonata e delle Sei Variazioni su un tema svizzero, chiudendosi con Ricordanza di Paganini di Joseph François Théodore Labarre e Pistache, suonato come bis, del contemporaneo transalpino Bernard Andrès.
La serata era impreziosita dalle spiegazioni di Lisetta Rossi, relative alla meccanica dello strumento e alla lunga peregrinazione dell’arpa, in questi due secoli di vita, da Parigi agli Usa, dove è stata acquistata prima del restauro.
Infine, vanno ricordati i brevi ed efficaci interventi dell’artista e musicologo venezuelano Antonio Mendoza, riguardanti aneddoti e notizie dei compositori proposti che, precedendo i vari brani, hanno decisamente ravvivato la serata, tenendo desta l’attenzione degli ascoltatori.
Ospiti della serata finale, due artisti di risonanza internazionale, il violinista Domenico Nordio ed il pianista Andrea Bacchetti, con un recital dal titolo “Le tenebre”, che ha esordito lo scorso anno al Ravenna Festival, comprendente brani legati all’oscurità, non necessariamente di carattere diabolico.
L’apertura era dedicata a tre Notturni di Chopin, il n. 1 in si bemolle minore, il n. 2 in mi bemolle maggiore ed il n. 20 in do diesis minore, quest’ultimo nella trascrizione per violino e pianoforte di Nathan Milstein.
A seguire tre brani per il medesimo organico, un Notturno di Aaron Copland, la Sonata “Il Trillo del diavolo” di Tartini e lo Scherzo dal mendelssohniano “Sogno di una notte di mezza estate”.
Il primo fu scritto dall’autore statunitense nel 1944 in memoria di un amico caduto in guerra, mentre gli altri due sono il frutto di arrangiamenti, curati rispettivamente dai violinisti Fritz Kreisler e Jascha Heifetz.
E’ stata poi la volta della Sonata n. 5 in sol maggiore per violino solo del belga Eugène Ysaÿe (dalle Sei sonate, op. 27), dedicata al suo allievo Mathieu Crickboom.
Il programma si completava con una versione macabra del natalizio Stille Nacht, ad opera del russo di famiglia ebreo-tedesca Alfred Schnittke, che rispecchiava fortemente l’animo di un compositore continuamente perseguitato dal regime, e con il Notturno e Tarantella, op. 28 di Karol Szymanowski, ricco di elementi folcloristici, fra i principali punti di riferimento della musica dell’autore polacco.
Per quanto riguarda i due interpreti, si sono dimostrati all’altezza della loro fama, fornendo un’ottima interpretazione sia nei brani solistici, sia in quelli d’insieme, dove hanno evidenziato un perfetto affiatamento ed estrema versatilità.
Successo conclusivo meritatissimo e pubblico in visibilio, che ha chiesto a gran voce un bis, ottenendone addirittura tre (l’ultimo dei quali, Per Caterina di Bruno Maderna, di rarissima esecuzione), che hanno suggellato l’evento finale di una manifestazione di forte richiamo, ormai radicata nella zona spezzina, certamente passibile di ulteriori miglioramenti, soprattutto nella ricerca di luoghi dove la musica non venga penalizzata a favore di un improbabile rilancio turistico.
Marco del Vaglio
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Da venerdì 12 a domenica 14 agosto ultimi tre appuntamenti della X edizione del “Festival Paganiniano di Carro”
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Si avvia alla conclusione il Festival Paganiniano di Carro, realizzato dalla Società dei Concerti della Spezia nei borghi più incantevoli della Val di Vara, terra d’origine della famiglia del geniale violinista e compositore genovese a cui è dedicata la prestigiosa rassegna, giunta alla decima edizione.
Gli ultimi tre appuntamenti festivalieri sono previsti prima di Ferragosto, nei giorni 12, 13 e 14: il direttore artistico Bruno Fiorentini schiera, per l’occasione, musicisti di fama internazionale dalla carriera tanto precoce quanto folgorante.
Domani, venerdì 12 agosto, arriverà a Varese Ligure direttamente dal New England, dove si sta perfezionando al Conservatorio per conseguire il Master’s Degree, Dami Kim, 2a classificata (1° premio non assegnato) al 53° Premio violinistico Paganini (2010) e premio speciale per la migliore interpretazione dei Capricci.
Enfant prodige, a cinque anni suonava già il violino, la giovane musicista coreana che ha altresì partecipato, e puntualmente vinto, alle più importanti competizioni mondiali con l’archetto, da Nagoya (Munetsugu Angel Violin International Competition) a Washington (Johansen International Competition), si esibirà nella storica Corte di Palazzo De Paoli-Gotelli (loc. Porciorasco) alle ore 21.00.
Accompagnata da Valentina Messa al pianoforte, talentuosa trentenne udinese che ha tenuto il primo concerto a tredici anni, Dami Kim eseguirà le pagine musicali più emblematiche di Paganini, Bach, Fauré e Sarasate.
Sabato 13 agosto, ore 21, nell’Oratorio di S. Erasmo, affacciato sul mare, a Bonassola, ad incantarci sarà non solo il panorama ma una virtuosa dell’arpa, Lisetta Rossi.
Accattivante il repertorio proposto: una selezione di musiche create per tale strumento da Rossini, Beethoven, Sophia Giustina Corri, Giovanni Francesco Giuliani, Naderman e Labarre.
Lisetta Rossi suonerà un’arpa storica, firmata Sébastien Érard, datata 1818: un gioiello, con quarantuno corde, alto un metro e 67 centimetri, restituito allo splendore di due secoli fa da un recente restauro.
Domenica 14 agosto, gran finale, com’è ormai consuetudine, a Carro, minuscolo borgo dove è custodita religiosamente la casa della famiglia di Nicolò Paganini.
Riflettori puntati su un duo d’eccezione: Domenico Nordio, violino, e Andrea Bacchetti, pianoforte.
Domenico Nordio, che non ha certo bisogno di presentazioni, ha tenuto il suo primo concerto a dieci anni, collezionista di premi e primati: nel 1988 ha conquistato il Gran Premio dell’Eurovisione, unico vincitore italiano, finora, nella storia del concorso.
Andrea Bacchetti, altro ex bambino prodigio (ha debuttato a undici anni con i leggendari Solisti Veneti diretti da Claudio Scimone), allievo di Berio, è noto al grande pubblico anche per la sua simpatica partecipazione al programma tv Chiambretti Night, nonché per la sua intensa attività videodiscografica.
Ultimo successo: il dvd Arthaus con le Variazioni Goldberg di Bach, trasmesso da Sky Classica, segnalato tra le migliori videoincisioni del 2011 dai critici europei e americani.
I due artisti presentano un concerto che si preannuncia fascinoso già dal titolo “Le tenebre”.
Impegnativo quanto suggestivo il programma incentrato sui Notturni e i brani dedicati alla notte: musiche di Chopin, Chopin-Milstein, Copland, Tartini-Kreisler, Mendelssohn-Heifetz, Ysaÿe, Schnittke e Szymanowski.
Il concerto, che si terrà alle ore 20.45 sul Sagrato della Chiesa di San Lorenzo, sarà preceduto dalla rituale Conversazione paganiniana: appuntamento alle ore 18, a Palazzo Paganini, l’arpista Lisetta Rossi e il musicologo Dario De Cicco illustreranno “L’utilizzo dell’arpa nelle composizioni musicali all’epoca di Paganini”.
All’interno di Palazzo Paganini è ancora possibile visitare la mostra fotografica di Franco Mapelli sulle “Case del Festival”.
Si tratta di case antiche, compresa quella che ospita l’esposizione, salvate dall’abbandono e dalla distruzione grazie alla rinascita culturale stimolata dal Festival sin dalla sua prima edizione.
Ricordiamo che la mostra itinerante sui luoghi del Festival “Ascoltare il paesaggio. Un itinerario paganinano dalla Val di Vara a Genova”, realizzata sempre da Franco Mapelli, sarà inaugurata a Genova il 23 settembre ai Musei di Strada Nuova.
All’iniziativa, ideata e promossa dall’Associazione Amici del Festival Paganiniano, il Presidente della Repubblica ha conferito una propria medaglia di rappresentanza. Catalogo bilingue (italiano-inglese) a cura di Maria Perosino.
Per la realizzazione di una manifestazione così densa e articolata, la Società dei Concerti della Spezia si è avvalsa della collaborazione di numerose istituzioni tra cui il Mibac, la Regione Liguria, la Provincia e il Comune della Spezia, i Comuni della Val di Vara, nonché la dinamica Associazione Amici del Festival Paganiniano di Carro alla quale si deve la pubblicazione de “Il libretto degli amici”, una guida completa dell’accoglienza in un territorio straordinario ma sconosciuto ai più nelle cui pagine sono racchiuse notizie storiche e curiosità, alberghi, agriturismi, locande, mercati e fiere e persino i recapiti telefonici degli amici per rendere ancor più godibile il soggiorno dei frequentatori del Festival.
La rassegna dedicata a Paganini e al virtuosismo strumentale, patrocinata dal Touring Club Italiano, si avvale, sin dal suo decollo, del generoso contributo di Isagro S.p.a. che si conferma così main sponsor pure in occasione della X edizione del Festival: un’edizione memorabile anche per i riconoscimenti ottenuti tra cui il Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica.
Sotto il profilo divulgativo la Società dei Concerti spezzina ha altresì avviato una proficua collaborazione con l’emittente Sky Classica.
Intanto il presidente, il vicepresidente, il direttore artistico della Società concertistica, Francesco Masinelli, Ernesto Di Marino, Bruno Fiorentini sono già all’opera per riproporre nel 2012 il magico connubio tra le note di Paganini e l’atmosfera unica di borghi piccoli ma carichi di storia e fascino.
Notizie utili.
Biglietto a Porciorasco e Bonassola: 12 euro, ridotto 10; a Carro: 15 euro, ridotto 12.
Servizio navetta A/R incluso nel prezzo del biglietto.
Partenza per Porciorasco ore 18.15 (stazione Centrale), ore 18.30(Comune, p.zza Europa), ore 18.45 (via della Pianta)
Partenza per Carro ore 16.30 (stazione Centrale), ore 16.45 (Comune, p.zza Europa), ore 17 (via della Pianta)
Info e prenotazioni:
0187.731214,
www.sdclaspezia.it
Ufficio Stampa
Studio Montparnasse
Tel. 347/6843236
E-mail: studio.montparnasse@teletu.it
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