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L’ensemble Brunello Baroque Experience fra il classico Boccherini ed il contemporaneo Sollima

Dopo il successo ottenuto nel 2007 con “Pensavo fosse Bach”, durante il quale eseguiva la IV e la V suite per violoncello solo del grande compositore tedesco, in un cubo trasparente ricoperto di tulle, Mario Brunello è tornato ad esibirsi nell’ambito della stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti.
Per l’occasione si è presentato alla testa del suo ensemble, il Brunello Baroque Experience, proponendo, nella prima parte, alcuni brani di Luigi Boccherini (1743-1805) e, nella seconda, un pezzo di Giovanni Sollima (*1962).
Per quanto riguarda Boccherini, il programma partiva dalla giovanile Sonata in do maggiore per violoncello e basso continuo G. 17, proseguendo con tre brani scritti durante il suo lungo soggiorno spagnolo, il Quintettino secondo in sol maggiore op. 27 n. 2 G. 302, il Concerto in sol maggiore per violoncello e archi G. 480 e il Quintetto per archi in do maggiore, op. 30 n. 6 G. 324.
Quest’ultimo è anche noto come “La musica notturna delle strade di Madrid”, in quanto l’autore vi trasferì le atmosfere della città iberica, caratterizzate, ad esempio, dalle note di una melodia araba, suonata da un mendicante cieco, oppure dalle celeberrime “Variazioni sulla ritirata”, che chiudono il lavoro, basate su un motivo che descrive l’avvicinamento e il progressivo allontanamento di una ronda notturna, solitamente accompagnato dalle nacchere.
Dalle suggestioni della Madrid del Settecento si è passati, nel secondo tempo, a quelle della Palermo del Cinquecento, con “Spasimo” per violoncello, trio d’archi, percussioni e tastiera (1995) di Giovanni Sollima, brano sicuramente moderno ma accessibile, avente molte affinità con una colonna sonora.
Il lavoro rievoca le vicende legate alla “Andata al Calvario”, quadro commissionato a Raffaello dai padri Olivetani per la chiesa di S. Maria dello Spasimo.
Miracolosamente sopravvissuto all’affondamento della nave che lo stava trasportando verso Palermo, il dipinto rimase poco tempo nella città siciliana, poiché qualche anno dopo fu requisito dal vicerè spagnolo per essere inviato in dono al re Filippo V, ed oggi è conservato al museo madrileno del Prado.
Veniamo, quindi, agli interpreti, a cominciare dall’ottimo apporto di Mario Brunello, che si è ben districato in due ambiti musicali piuttosto diversi, evidenziando una grande versatilità.
Attorno a lui è emerso un gruppo di validissimi musicisti, dal violoncellista Simone Tieppo, con cui Brunello ha duettato nel pezzo di apertura, ai violinisti Fabio Paggioro e Chiaki Kanda ed al violista Luca Volpato, che completavano la sezione degli archi.
Molto bravo anche il percussionista Pietro Pompei, impegnato a sottolineare il movimento conclusivo della “musica notturna” di Boccherini, nei passaggi che solitamente si avvalgono delle nacchere e, in seguito, fra i protagonisti del brano di Sollima, ed infine un cenno va al tastierista Gianluca Sfriso, che ha fornito il suo prezioso contribuito nella seconda parte del concerto.
Pubblico abbastanza numeroso, che ha mostrato di apprezzare molto sia l’ensemble, sia l’intero programma, tributando applausi lunghi e sinceri a tutti i protagonisti senza però ottenere bis.
Il prossimo appuntamento prevede l’arrivo di tre prestigiosi musicisti, Wu Han al pianoforte, Philip Setzer al violino e David Finckel al violoncello, che daranno vita ad una serata interamente schubertiana.

Marco del Vaglio
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1 novembre, 2011 - Posted by | Associazione "A. Scarlatti", Auditorium Castel S. Elmo, Musica, Musica classica, Musica da camera, Napoli, Violoncellisti | , , ,

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