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Giovedì 12 gennaio la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita la giovane pianista georgiana Khatia Buniatishvili

Critica Classica di Marco del Vaglio:


Giovedì 12 gennaio, nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo, alle ore 21, la stagione concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti riprende alla grande con il pianoforte di Khatia Buniatishvili.
Georgiana di nascita e viennese di studi, per la prima volta a Napoli, la Buniatishvili ha dato i suoi primi concerti a sei anni ed a tredici è stata invitata al prestigioso festival di Verbier in Svizzera.
Ora, a ventiquattro anni, è considerata tra i più interessanti pianisti della nuova generazione anche da Martha Argerich che dice di lei: “Kathia è una giovane pianista dal talento straordinario. Sono stata impressionata dalla sua musicalità eccezionale, dalla sua immaginazione e dal suo eclatante virtuosismo”.
L’interessante programma accosta tre momenti significativi e diversissimi fra loro della storia della Sonata per pianoforte nell’arco di circa 170 anni – Haydn, Liszt, Prokofiev – e una delle più felici pagine pianistiche di Stravinsky, nata per il grande Artur Rubinstein, prendendo le mosse dal fortunato balletto Petruška.

Prezzo del biglietto

I settore: 25 Euro
II settore: 20 Euro
III settore
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani: 8 Euro
Last minute (giovani al di sotto dei 31 anni): 3 Euro, in vendita un’ora prima del concerto
.

Per informazioni:
www.associazionescarlatti.it;
info@associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011

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Programma

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809): Sonata in do minore, op. 30 n. 6 Hob. XVI:20

Franz Liszt (1811 – 1886): Sonata in si minore R178

Sergej Prokof’ev (1891–1953): Settima sonata in si bemolle maggiore op. 83

Igor Stravinskij (1882–1971): Tre movimenti da “Petruška”

Khatia Buniatishvili
Nata il 21 giugno 1987 a Tbilisi, la pianista georgiana Khatia Buniatishvili ha iniziato a studiare pianoforte molto presto insieme alla sorella maggiore Gvantsa e sotto la guida della madre, grande appassionata di musica. Suonare a quattro mani continua ad essere una delle attività preferite dalle due sorelle.
Il suo straordinario talento è stato riconosciuto quando era ancora giovanissima: all’età di sei anni ha debuttato da solista con un’orchestra; in seguito è stata invitata ad esibirsi in Svizzera, Olanda, Francia, Germania, Belgio, Italia, Austria, Russia, Israele e Stati Uniti.
Khatia Buniatishvili preferisce non essere considerata una ragazza prodigio – non è interessata al virtuosismo fine a se stesso.
Ammira innanzitutto i pianisti delle generazioni precedenti come Rachmaninov, Richter e Gould; stima la sua pianista preferita, Martha Argerich, per la sua unicità e quindi non guarda a lei come a un modello da emulare.
Inoltre, dal momento che si considera “in tutto una persona del ventesimo secolo”, Khatia Buniatishvili non si identifica con pianisti contemporanei.
Il modo di suonare intenso, a volte dolente, di Khatia Buniatishvili sembra rivelare una stretta e forte affinità con la musica popolare georgiana che, come lei stessa sostiene, ha notevolmente influenzato la sua musicalità.
Nelle sue interpretazioni i critici evidenziano una raffinata solitudine, quasi una malinconia, che la pianista non ritiene una caratteristica negativa.
Ha dichiarato infatti: “Il pianoforte è il più cupo degli strumenti, un simbolo di solitudine musicale a cui perfino un pianista deve fare l’abitudine”.
Durante i suoi studi al Conservatorio di Stato di Tbilisi, nel 2003 Khatia Buniatishvili ha vinto un premio speciale al ‘Concorso Internazionale Horowitz per Giovani Pianisti’ di Kiev e il primo premio al Concorso dell’Assistance to Young Georgian Musicians Foundation istituito da Elisabeth Leonskaya. Al Concorso Pianistico di Tbilisi dello stesso anno ha conosciuto Oleg Maisenberg che l’ha convinta a trasferirsi all’Accademia Musicale di Vienna, dove risiede ormai da diversi anni.
Nel 2008 ha ricevuto la medaglia di bronzo alla dodicesima edizione del Concorso Arthur Rubinstein, si è distinta come Miglior Interprete di Chopin e come ‘Audience Favourite’.
Khatia Buniatishvili è stata acclamata dalla critica per i suoi recital e concerti di musica da camera tenuti in rinomate sale, tra cui la Wigmore Hall di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam e il Musikverein di Vienna. Nel 2008 ha debuttato alla Carnegie Hall (Zankel Hall) dove ha eseguito il Secondo Concerto per Pianoforte di Chopin.
L’anno successivo, al Musikverein, ha suonato con Gidon Kremer il Doppio Concerto di Mendelssohn, ed in seguito, con lo stesso Kremer e la Kremerata Baltica, è stata in tournée a Milano (Teatro alla Scala), Roma, Pavia e Istanbul. Altri appuntamenti hanno previsto apparizioni al festival La Folle Journée, Nantes, al festival La Primavera di Heidelberger ed al Festival Pianistico della Ruhr.
Inclusa nella serie New Generation Artist della BBC per il biennio 2009-2011, Khatia Buniatishvili collabora regolarmente con le orchestre della BBC, mentre nel 2010 ha ricevuto il Borletti-Buitoni Trust ed è stata nominata “Rising Star” per la stagione 2011-2012 dal Musikverein e dalla Konzerthaus di Vienna.
I prossimi appuntamenti vedranno Khatia Buniatishvili esibirsi con l’Orchestra Sinfonica della Radio di Francoforte, con la Filarmonica Israeliana (diretta da Kent Nagano) e con l’Orchestre de Paris (diretta da Paavo Järvi).
In recital apparirà a Berlino, Vienna, Amsterdam, Tokyo, alla Wigmore Hall, oltre che al Festival di Verbier, al Festival di Rheingau Musik e al MDR Musiksommer.

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9 gennaio, 2012 - Posted by | Agenda Eventi, Associazione "A. Scarlatti", Auditorium Castel S. Elmo, Concerti, Musica, Musica classica, Napoli, Pianisti | , , , ,

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