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comunicazione eventi di Musica Arte e Teatro

Venerdì 27 gennaio il Teatro di San Carlo celebra il “Giorno della Memoria” con musiche di Dallapiccola e Fauré

Critica Classica di Marco del Vaglio:


Il 27 gennaio di sessantasette anni fa l’Armata Rossa, irrompeva nel campo di Auschwitz e svelava la tragedia dell’Olocausto a tutto il mondo.
Da alcuni anni questa data viene ricordata in molti paesi europei come il Giorno della Memoria.
Anche il Teatro di San Carlo, per non dimenticare e ricostruire il filo fragile dei ricordi, propone, venerdì 27 gennaio, alle ore 20.30, un repertorio cucito sui temi della memoria, a partire dai Canti di prigionia di Luigi Dallapiccola, per coro a voci miste e alcuni strumenti, per la prima volta al Teatro di San Carlo.
Nella seconda parte, la Messa da Requiem di Gabriel Fauré, per soprano, baritono, coro misto e organo (soprano Eteri Gvazava; baritono Georg Nigl; all’organo Riccardo Fiorentino).
L’esecuzione musicale è integrata dalle parole di Ugo Maria Morosi che legge brani di poeti e narratori che hanno scritto sul tema della memoria.
A guidare l’ensemble strumentale e il Coro, sul podio Salvatore Caputo, già direttore del Coro del Massimo napoletano.

Biglietti a partire da 20 euro
(Infoline:
081.7972331-412-468
e-mail: biglietteria@teatrosancarlo.it
www.teatrosancarlo.it
)

Ufficio Stampa Teatro di San Carlo
tel. 081.7972301-202
email: ufficiostampa@teatrosancarlo.it

I Canti di Prigionia di Luigi Dallapiccola, sono stati composti tra il 1938 e il 1941, per coro misto e un organico strumentale molto particolare: due pianoforti, due arpe, sei timpani, xilofono, vibrafono, dieci campane, oltre a un nutrito e variegato gruppo di altre percussioni.
Concepiti come un trittico ispirato a tre illustri “prigionieri” della storia (Preghiera di Maria Stuarda; Invocazione di Boezio; Congedo di Girolamo Savonarola), rappresentano una delle espressioni più alte dell’arte italiana, non solo musicale.
I Temi fondanti, cui si ispirano, sono i principi di libertà e protesta, ma soprattutto la memoria di ciò che è stato e il dovere di non dimenticarlo.
Una presa di posizione esplicita, da parte del compositore, contro ogni forma di oppressione o di limitazione delle libertà individuali e collettive.
Infatti la genesi dell’opera trova una motivazione storica e politica precisa e drammatica: la scelta da parte di Benito Mussolini, nel ’38, di appoggiare e adottare anche in Italia le leggi razziali antisemite già applicate in Germania da Adolf Hitler. L’indignazione fortissima suscitata in Dallapiccola, coinvolto anche personalmente (la moglie era ebrea), spingono il musicista istriano a prendere posizione cercando nella composizione musicale le forme espressive in grado di tracciare una denuncia che non fosse solo una testimonianza individuale, ma un segno forte di aspirazione comunitaria alla libertà e al rispetto di ogni individuo.
Così ricorderà più tardi lo stesso Dallapiccola: “Stavo lavorando alla mia prima opera, Volo di notte, quando presero a circolare strane voci […]. Che il fascismo, dopo l’esempio di quella hitleriana, potesse dare il via a una campagna razzista? […] La campagna antisemita fu ufficialmente aperta. Avrei voluto protestare; ma, insieme, sentivo che ogni mio gesto sarebbe stato vano. Solo attraverso la musica avrei potuto esprimere la mia indignazione”.

In programma nella seconda parte del concerto il Requiem per soprano, baritono, coro misto, organo e orchestra op. 48 di Gabriel Fauré, che esprime un concetto di “memoria” che abraccia in senso universale tutti gli olocausti e le stragi della storia e diventa parte del bagaglio filosofico e morale che quegli eventi tragici ci hanno lasciato.
Capolavoro indiscutibile e anomalo della storia musicale ottocentesca, il Requiem – “è stato composto senza ragione… per puro piacere. Ho semplicemente cercato di allontanarmi dal convenzionale” – così rispondeva il musicista francese, interrogato sulla sua opera – “infatti la morte è una transizione felice, l’ispirazione alla gioia dell’aldilà piuttosto che un passaggio doloroso”.

Salvatore Caputo dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro di San Carlo.
Ugo Maria Morosi – notevole attore, reduce dal successo di pubblico dell’Opera da tre soldi di Brecht, regia di De Fusco, in scena al Massimo napoletano la scorsa settimana – è la voce recitante con una selezione di testi da Brecht a Quasimodo, da Montale a Primo Levi fino a Bob Dylan.
Interpreti del Requiem di Fauré: Eteri Gvazava soprano, che ricordiamo anche come la Violetta scelta per Traviata in Paris e Fiordiligi nelle edizioni del Così fan tutte firmate da Giorgio Strehler e Mario Martone e, negli ultimi anni, interprete delle sinfonie di Mahler, diretta da Abbado.
Georg Nigl, baritono già collaboratore tra gli altri di Barenboim, interprete dell’Orfeo di Monteverdi, con la regia di Bob Wilson e Wozzeck per la Mahler Chamber Orchestra, diretto da Daniel Harding.
All’organo, Riccardo Fiorentino, solista di grande esperienza, collaboratore del Teatro San Carlo e anche della London Symphony Orchestra.
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Nel pomeriggio di venerdì 27 gennaio, alle ore 17, negli spazi di MeMus – Museo e Archivio storico del Teatro di San Carlo, si terrà la presentazione del libro O Patria mia. Passione e identità nazionale nel melodramma italiano dell’Ottocento di Simonetta Chiappini, edito da Le Lettere di Firenze.
Una storia d’Italia inedita, tra rivoli sotterranei e meandri segreti del nostro melodramma. Inteverranno, oltre all’autrice, Piero Mioli, Paologiovanni Maione e Lucio Turchetta e per il Teatro Di San Carlo, la sovrintendente Rosanna Purchia e la responsabile di MeMus, Laura Valente.
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26 gennaio, 2012 Posted by | Agenda Eventi, Canto, Concerti, Musica, Musica classica, Napoli, Teatro San Carlo | , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Mercoledì 16 novembre l’incasso della prova generale della “Semiramide” di Rossini al Teatro di San Carlo sarà devoluta all’AISM

Mercoledì 16 novembre, alle ore 18.00, al Teatro di San Carlo, prova generale aperta al pubblico di “Semiramide” di Gioachino Rossini.
L’opera inaugura la Stagione Lirica e di Balletto 2011-12 del Teatro di San Carlo il prossimo venerdì 18 novembre.
Il nuovo allestimento è firmato da Luca Ronconi, con scene di Tiziano Santi, costumi di Emanuel Ungaro e disegno luci di A. J. Weissbard.
Sul podio, Gabriele Ferro dirige Orchestra e Coro del San Carlo, quest’ultimo preparato da Salvatore Caputo, con Laura Aikin nel ruolo di Semiramide e il cast formato da Silvia Tro Santafè, Simone Alberghini, Annika Kaschenz, Gregory Kunde e Federico Sacchi.

Costo del biglietto: da 15 a 30 euro
(Infoline: 0817972331–412 – email: biglietteria@teatrosancarlo.it)

L’incasso sarà devoluto all’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)
nell’ambito dell’iniziativa “il San Carlo per il sociale”.

Come è ormai consuetudine da diversi anni, la Fondazione Teatro di San Carlo rinnova il suo impegno per il sociale programmando una serie di concerti e prove generali il cui ricavato sarà devoluto ad Associazioni benefiche locali, nazionali e internazionali.
La Fondazione Teatro di San Carlo è infatti profondamente convinta della necessità di rendersi portavoce delle istanze degli enti più meritevoli, che con lavoro e passione sostengono realtà poco conosciute ma di grande impatto sociale. Tra i soggetti coinvolti: Aism, Ant, Caritas, Fondazione in nome della Vita, Fondazione Massimo Leone, Fondazione Valenzi, Leonardo Anl, Santobono Pausilipon, Susan G. Komen

Ufficio Stampa Teatro di San Carlo
tel. 081.7972301-202
email: ufficiostampa@teatrosancarlo.it
sito web: www.teatrosancarlo.it

15 novembre, 2011 Posted by | Agenda Eventi, Musica, Musica Lirica, Napoli, Teatro San Carlo | , , , , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Venerdì 23 settembre con i Carmina Burana di Orff si chiude la Stagione Estiva del Teatro di San Carlo

Critica Classica di Marco del Vaglio:

Venerdì 23 settembre (ore 21.00) nel Cortile d’onore di Palazzo Reale, concerto di chiusura della Stagione Estiva 2011 del Teatro di San Carlo.
Coro, Coro di Voci Bianche ed Ensemble strumentale del Lirico di Napoli, diretti da Salvatore Caputo, eseguiranno Carmina Burana di Carl Orff.
Voci soliste: Margherita Pucillo (soprano), Francesco Santoli (tenore) e Francesco Esposito (baritono).
Il Coro di Voci Bianche è preparato da Stefania Rinaldi.
L’Ensemble è formato da Roberto Moreschi e Alessandro De Simone (pianoforte), Barbara Bavecchi (timpani), Pasquale Bardaro, Marco Pezzenati, Franco Cardaropoli, Ciro Famiani, Alessandro Dalla Vecchia e Giuseppe Saggiomo (percussioni).
Il concerto è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artisti ed Etnoantropologici di Napoli e Provincia.

“Abbiamo già proposto Carmina Burana nel gennaio 2011”, afferma Caputo. “L’opera si adatta particolarmente alle caratteristiche del nostro Coro, esalta l’eccellenza dell’Ensemble strumentale, e in questa particolare versione è molto interessante il contrasto tra le voci e le percussioni”.

Composta tra il 1935 e il 1936, opera di grande successo più volte presa in prestito dal mondo del cinema, Carmina Burana è una cantata scenica di Carl Orff basata su ventiquattro poemi medievali, con versi particolarmente suggestivi -accompagnati da una musica evocativa, vigorosa, mistica- incentrati su di una varietà di temi (alcuni anche erotici ed osceni), uniti dal leitmotiv dell’alternanza della Fortuna.
Con tale concerto, Caputo prosegue nel lavoro di approfondimento del repertorio del Novecento, iniziato nel 2009, anno in cui è stato chiamato a dirigere il Coro del Lirico di Napoli.

“Dopo Rachmaninov, Gershwin e naturalmente Orff”, continua “sarà il turno di Dallapiccola, Prokof’ev e Villa Lobos, autori inseriti nella Stagione 2011-12. Si tratta di un lavoro propedeutico per il prossimo cartellone, dove il Coro è sempre di più coinvolto nella sinfonica, e al tempo stesso di una preparazione per partecipare ad appuntamenti di musica contemporanea, nazionali ed internazionali”.

Biglietti: posto unico 20 euro

Biglietteria del Teatro di San Carlo
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email: biglietteria@teatrosancarlo.it

Ufficio Stampa Teatro di San Carlo
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22 settembre, 2011 Posted by | Agenda Eventi, Concerti, Musica classica, Napoli, Teatro San Carlo | , , , , , , , , , , | Lascia un commento

Sabato 17 e domenica 18 settembre in prima assoluta “Reportage” di Francesco Giammusso per la Stagione Estiva del Teatro di San Carlo

Critica Classica di Marco del Vaglio:

Sabato 17 settembre, alle ore 21.00 presso il Cortile di Palazzo Reale (con replica domenica 18 alla stessa ora), l’Orchestra del Teatro di San Carlo, diretta da Alessandro Pinzauti, eseguirà in prima assoluta il brano sinfonico Reportage del compositore Francesco Giammusso, commissione del Lirico di Napoli.
Il programma della serata prosegue con il Concerto per violoncello e orchestra n. 2 in re maggiore di Franz Joseph Haydn -violoncello solista, Luca Signorini – e la Sinfonia n.4 detta “Italiana” di Felix Mendelssohn-Bartholdy.
Il concerto è il secondo appuntamento di settembre nel Cortile d’onore di Palazzo Reale, nell’ambito della Stagione Estiva del San Carlo, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artisti ed Etnoantropologici di Napoli e Provincia.

Venerdì 23 settembre (ore 21.00), concerto di chiusura della Stagione Estiva 2011.
In programma, Carmina Burana di Carl Orff.
Dirige Coro ed Ensemble strumentale del San Carlo, Salvatore Caputo.

Biglietti: posto unico 20 euro

Biglietteria del Teatro di San Carlo
Infoline: 081.7972331-412-468
email: biglietteria@teatrosancarlo.it

Ufficio Stampa Teatro di San Carlo
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email: ufficiostampa@teatrosancarlo.it
sito web: www.teatrosancarlo.it

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Note al programma

Brano sinfonico scritto per un’orchestra da 70 elementi della durata di circa 13 minuti, il nuovo lavoro di Giammusso (compositore molto attento alle tematiche sociali) nasce da un’indagine emotiva legata ai momenti difficili dell’esistenza.
Da qui il titolo Reportage, racconto musicale libero, costruito su di un impianto non vincolato a schemi e regole rigide, e dotato di un ritmo pulsante e di una chiara cantabilità.
“Nella musica cerco soprattutto la libertà di espressione”, afferma Giammusso. “Lo spirito delle mie composizioni e più in generale del ‘fare arte’ risiede nel divertimento, nella passione, nell’autenticità dell’opera lontana da mode e cliché”.
Il Concerto per violoncello e orchestra n.2 in Re magggiore di Haydn fu composto nel 1783 per il boemo Antonin Kraft, primo violoncello dell’orchestra del principe Esterhàzy e grande virtuoso dello strumento. In tale opera, Haydn concentra la sua attenzione particolarmente sulla parte solista con una scrittura di notevoli difficoltà che evidenzia tutte le potenzialità del violoncello, mentre nel discorso sinfonico si avverte la maturità stilistica e formale ormai raggiunta dal compositore.
La Sinfonia n.4 detta “Italiana” di Mendelssohn racchiude invece le suggestioni raccolte nel ‘gran tour’ in Italia tra il 1829 e il 1831. Il primo ed il quarto movimento rimandano a due ‘motivi’ napoletani, la rievocazione di una processione funebre a cui Mendelssohn ha assistito nel capoluogo partenopeo, e la tarantella che tanto apprezzò nel suo soggiorno a Napoli. L’opera subì negli anni numerosi rimaneggiamenti da parte dell’autore, mai pienamente soddisfatto del risultato ottenuto. Fu infatti pubblicata dopo la sua morte. In essa si avvertono l’equilibrio e la serenità tipiche di Mendelssohn.

Francesco Giammusso
Nasce il 27 Gennaio 1970 a Roma dove vive e lavora.
Il suo approccio alla musica avviene attraverso lo studio del corno con Luciano Giuliani. Ben presto i suoi interessi s’indirizzano verso la composizione che studia con Riccardo Giovannini.
Dal 1997 al 2000 è compositore ospite del Farfa Giubileo Festival e in questa sede presenta brani sinfonici e da camera che gli vengono commissionati. Collabora con l’Orchestra Filarmonica di Sarajevo ed è eseguito nel Teatro Nazionale della capitale bosniaca sotto la direzione di Emir Nuhanovic.
Collabora con i Solisti Aquilani dai quali è eseguito, diretto da Carlo Rizzari. Gli è stato dedicato un concerto monografico per la celebrazione de “2008 Anno Europeo del Dialogo Interculturale” che ha avuto luogo presso il Parlamento Europeo di Strasburgo.
Nello stesso anno è stato ospite de L’Orchestre Internationale de la Cité Universitarie de Paris che ha eseguito due sue composizioni: Il Concerto per pianoforte e archi e Pathos, per orchestra sinfonica.
E’ stato invitato dal Saltnotestage Festival Washington D.C., dove alcune sue composizioni per orchestra sono state eseguite nell’ambito di un concerto dedicato all’Italia.
La sua musica da camera è presente anche in diverse stagioni concertistiche, teatri ed Istituzioni della sua città tra cui: Roma Tre Orchestra, Forum Austriaco di Cultura, Ambasciata Americana e Teatro Ghione.
Il 9 luglio 2009 viene eseguita la sua “Elegia per la Pace” dai Solisti Aquilani diretti da Vincenzo Mariozzi durante lo svolgimento del G8 dell’Aquila alla presenza degli otto Capi di Stato e di Governo nonché numerose altre autorità italiane ed estere tra cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Gli viene attribuito il Premio Internazionale Francavilla 2009 come Compositore Emergente.
In questa circostanza viene presenta la Fantasia per tromba e orchestra d’archi.
Nel 2009 è stato eseguito il suo Concerto per clarinetto e orchestra al Teatro dell’Opera di Nancy, diretto da Paolo Olmi.
Riceve una commissione per un brano sinfonico dal Teatro San Carlo di Napoli per la stagione 2010/2011.
La sua musica è utilizzata dalla Rai. E’ stato ospite di Radio Tre Suite, dove ha presentato il programma del concerto eseguito al Parlamento Europeo.
Da alcune sue composizioni si evince un’attenzione particolare a quei temi sociali ed ecumenici oggi divenuti imprescindibili; su tutti: il rispetto e la valorizzazione reciproca tra le diverse religioni nonché la salvaguardia dei diritti umani, con particolare attenzione al tema della pena di morte.
Sotto questo auspicio è stato composto il brano Elegia per la Pace, collage di frammenti di preghiere cristiane, buddiste, ebraiche, induiste e mussulmane, che come altre sue composizioni è stata arricchita da video-proiezioni, alcune delle quali di Massimo Mastrorillo, già vincitore nel 2006 del Photography Award.
E’ in uscita un cd monografico pubblicato dalla casa discografica Tactus dedicato alla sua opera pianistica eseguita da Enrico Maria Polimanti.
Ennio Morricone si è così espresso sulla sua musica “Quella di Giammusso è musica ben scritta, senza compromessi e scorciatoie arriva alla mente e al cuore.”

Alessandro Pinzauti
Nato a Roma da una famiglia di musicisti fiorentini, compie a Firenze gli studi umanistici e musicali, laureandosi in lettere moderne con Giorgio Luti e diplomandosi in violino sotto la guida di Sandro Materassi.
Allievo di Franco Ferrara all’Accademia Musicale Chigiana di Siena, nel 1981 debutta come direttore d’orchestra su invito di Luciano Berio.
In Italia dirige più volte l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Nazionale della Rai di Torino e quelle degli enti lirici di Trieste, Bologna, Genova e Verona, con solisti di fama internazionale fra i quali Aldo Bennici, Daniele Damiano, Aldo Ciccolini, Alexander Lonquich, Andrea Lucchesini, Mischa Maisky, Boris Belkin, Kolja Blacher, Cristiano Rossi, Maria Tipo, Lilya Zilberstein e Krystian Zimerman.
Nel 1987 porta in tournée a Dresda l’Orchestra della Toscana, della quale è uno dei direttori ospiti più assidui; nel 1988 esordisce a Londra con la London Philharmonic Orchestra e l’anno successivo al Lyric Opera House di Chicago. Nel 1991 dirige a Livorno “L’amico Fritz” di Mascagni, e inoltre partecipa alla Biennale di Venezia, al Ravenna Festival, al Maggio Musicale Fiorentino e al Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano.
È docente di direzione d’orchestra al Conservatorio di Firenze; è stato direttore stabile dell’Orchestra Giovanile Italiana, e nel 1996 ha diretto alla Stefaniensaal di Graz la Grazes Symphonisches Orchestrer.
Dal 1998 è direttore musicale della Camerata Strumentale “Città di Prato” con la quale ha realizzato insieme a felici edizioni di Così fan tutte, Nozze di Figaro, Rigoletto, importanti progetti sinfonico-corali.
Nel 2001 e nel 2003 ha portato la “Camerata” in tournée in Argentina, Brasile e Cile.
Collabora inoltre con il Teatro Verdi di Pisa, e nel 2000 ha diretto La sonnambula al Maggio Musicale Fiorentino e ha debuttato con Norma all’Opera di Roma. È stato interprete di prime esecuzioni assolute di Vacchi, Pezzati, Pennisi, Luciani.

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15 settembre, 2011 Posted by | Agenda Eventi, Musica, Musica classica, musica sinfonica, Napoli, Prima del concerto, Teatro San Carlo | , , , , , , , , | Lascia un commento

   

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