Pietà de’ Turchini Stagione 21/22 #Note Svelate riprende il calendario fino a giugno con un doppio appuntamento che vede in scena due eccellenze napoletane Ivano Leva e Candida Guida 
Napoli. Riprendono i concerti della Stagione 2021-22 ideata dalla Fondazione Pietà de’ Turchini dal titolo “Note Svelate” con un doppio appuntamento venerdì 18 febbraio alle 20.30 e sabato 19 febbraio alle 19 nella Chiesa di Santa Caterina da Siena. Protagonisti due eccellenze musicali della regione: Ivano Leva, pianista e compositore e Candida Guida, contralto accompagnata da Eufemia Manfredi al pianoforte.
“Abbiamo temuto di dover di nuovo imporci una battuta d’arresto che avrebbe compromesso tutto il fitto calendario programmato fino a giugno 2022 per la curva pandemica, finalmente possiamo riaccogliere il pubblico nelle nostre sedi con serenità e in sicurezza” dichiara Federica Castaldo, direttrice artistica della Fondazione che prosegue “cominciamo con due risorse di grande talento della nostra regione le cui radici musicali vengono diversamente valorizzate nei programmi proposti”.

Si comincia Venerdì 18 febbraio alle 20.30 nella Chiesa di Santa Caterina da Siena con PRELUDISM uno spettacolo incentrato sulla composizione musicale in real time: la trama sonora viene infatti generata da spunti tematici prefissati e modellata istantaneamente, attraverso un viaggio che in tal modo beneficia ogni volta della freschezza dell’opera prima. “L’intento dell’operazione è quello di ricondurre le forme musicali del Preludio e della Toccata ai tratti estetici primordiali, ossia quelli di episodi musicali dalla forma libera ed a carattere totalmente improvvisativo, ma attraverso le fattezze lessicali dei linguaggi contemporanei” dichiara Ivano Leva pianista e ideatore del progetto.
La prima parte del programma vede l’utilizzo di materiali tematici desunti da autori del periodo barocco come Henry Purcell, Johann Sebastian Bach, Girolamo Frescobaldi, mentre la seconda è un dichiarato omaggio all’illustre scuola musicale napoletana del ‘700 con Domenico Paradisi e Francesco Mancini.
Ivano Leva è un pianista compositore ed improvvisatore nato a Napoli nel 1975 studia composizione presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli sotto la guida di Gaetano Panariello; contemporaneamente si appassiona anche ai linguaggi improvvisativi studiando con Francesco D’Errico, Enrico Pieranunzi, David Liebman.
Compositore di musica colta nel 2012 vince il concorso di composizione Antonio Falconio con una composizione da camera scritta su poesia di Eduardo De e nel 2015 la sua composizione Triumviratus si aggiudica il concorso Anima Mundi Composition Prize e viene eseguita al Melbourne Recital Centre (Australia). Impegnato da anni in una personalissima fusione fra i linguaggi classici tardo-romantici e l’improvvisazione, incide dal 2016 per l’etichetta NovAntiqua ed i suoi album sono distribuiti da Note Ein ed Egea in tutta Europa ed in Giappone. Come pianista, sia nelle vesti di esecutore di musica da camera che in quelle di improvvisatore, si è esibito in importanti rassegne e sale da concerto, fra le quali si ricordano: Festival Oboe (Parigi), Auditorium M.Ravel – Conservatoire de Sevre (Parigi), Festival dei due mondi (Spoleto, PG), Gioventù Musicale Italiana (MO), Campania Teatro Festival, Piano City (NA), Eddie Lang Jazz Festival –Museo Madre (NA). In occasione di una tournée a Parigi è stato invitato a tenere una masterclass di improvvisazione presso il Consevatoire Nadia et Lili Boulanger di Parigi insieme all’oboista Marika Lombardi, con cui stabilmente collabora.

Sabato 19 febbraio alle 19 sempre nella Chiesa di Santa Caterina da Siena il cartellone propone Luigi Guida, La romanza da salotto, che vede protagoniste il contralto Candida Guida e la pianista Eufemia Manfredi introdotte dal musicologo e consulente artistico della Fondazione Paologiovanni Maione.
Per lunghi anni la familiarità del pubblico con la figura di Luigi Guida è stata limitata ad angusti contesti liturgici a costo di un radicale fraintendimento della produzione di Guida, che risulta ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare, soprattutto alla luce dei recenti studi che hanno portato alla luce materiali inediti custoditi prevalentemente nel fondo dei Gesuiti di Napoli e tra le carte di familiari viventi o eredi di amici del Maestro.
“Ho sempre immaginato che un compositore napoletano per formazione e ‘cuore’ non avrebbe potuto trascurare altri generi e repertori in un contesto vivido come quello della scuola napoletana di inizio Novecento, e difatti il ritrovamento nel fondo dei Gesuiti di un corpus così fecondo di composizioni destinate alla camera o all’espressione teatrale ha confermato il carattere poliedrico e versatile dell’attività del Maestro, sacerdote e docente presso l’Istituto Pontano, ma anche musicista completo, diplomato in Pianoforte e Organo, abilitato all’insegnamento del Canto Corale, a contatto con menti finissime della cultura locale e nazionale e apprezzato in gioventù da Francesco Cilea” dichiara la contralto Candida Guida che del compositore è diretta discendente.
Tra I brani inediti spicca Vieni, tratto dall’operetta Il Flaviano, una canzone napoletana nello spirito e dal trascinante impulso ritmico, che attesta la sorprendente frequentazione di un genere inusuale per un sacerdote dedito all’insegnamento e all’educazione cristiana attraverso la musica. Tra le scene liriche inedite si propongono estratti da Rolando e Isora e Primavera di un’anima. Il gesto palesemente teatrale delle scene liriche orienta molte scelte compositive, come nell’appassionata canzone Vieni con me, approdando a un livello di tragica intensità in Mamma. Canzonetta marina è un affascinante stornello che richiama la fresca vocalità delle barcarole napoletane, senza rinunciare nell’accompagnamento pianistico alle finezze della chanson francese. Accanto ai brani inediti, si è pensato di restituire alla fruizione degli ascoltatori alcune pagine mai eseguite in tempi moderni e tratte dal recente volume Mystica – Parte III, come Serenata alla Vergine, su testo di Padre D’Aria e Salve Regina, oltre ad alcuni celebri brani pubblicati in vita dal Maestro, tra cui spicca Aurora, finalmente liberata dalle mortificanti abitudini esecutive spesso ricorrenti nella prassi liturgica.

Candida Guida è nata a Vico Equense e si è formata al Conservatorio di Salerno.Tra i ruoli di opera, Orfeo in Orfeo ed Euridice di Gluck, Isabella ne L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini Al Festival Internazionale della Valle d’Itria è stata Una Donna Ferita nell’opera Nur, Canzade nella Donna Serpente di Casella diretta da Fabio Luisi, La Signora Noè nel Il diluvio di Noè di Britten, Maria di Venosa di Francesco D’Avalos, Aristeo ne L’Orfeo di Luigi Rossi e Foresto nell’Ambizione delusa di Leonardo Leo, Tisbe nella Cenerentola di Rossini diretta da Gabriele Ferro, Sorceress in Didone ed Enea diretta da Stefano Montanari per la regia di Marina Bianchi. È Mercèdes nella produzione Carmen del San Carlo di Napoli, in settembre 2018 a Bangkok con direzione di Zubin Mehta, tra vari appuntamenti artistici nella stessa stagione È invitata dall’Haendel Festspiele di Halle nel 2020 per un récital solistico su un programma di arie per contralto e cantate accanto al grande bandoneonista, compositore e arrangiatore Marcelo Nisinman. Nel 2021 è stata Lucrezia nella Lucrezia di Britten, per lo Sperimentale di Spoleto La stagione prossima sarà Wowkle in Fanciulla del West nei Teatri di Brescia, Como, Pavia, Cremona, con la direzione di Valerio Galli e la regia di Andrea Cigni, tra altre nuove produzioni su diversi repertori, nonché la ripresa di Les Liaisons dangeureses de Vivaldi/Moretto à Biel nel 2022 nel ruolo della Marquise de Merteuil. Sempre nel 2022 sarà impegnata con l’ensemble portoghese Divino Sospiro in vari festival Europei.
Candida debutterà nel ruolo di Tancredi in Tancredi/Rossini nell’autunno 2022 à Biel.
Biglietto unico 7€:
– acquisto in prevendita entro e non oltre le ore 12.00 del giorno del concerto;
– acquisto in sede con prenotazione obbligatoria inviando una mail a segreteria@turchini.it con indicazione di nominativo e recapito telefonico, entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 18 febbraio.
info: tel. 081402395
info@turchini.it
Direttrice artistica, Mariafederica Castaldo
Dal 25 al 27 ottobre tre giornate di studi, fra Napoli ed Avellino, dedicate al 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini
Rossini trascorse a Napoli sette anni, dal 1815 al 1822.
L’inizio della sua attività coincise con una Restaurazione politica assai complessa e con eventi che ebbero una forte carica simbolica, l’incendio del Teatro di San Carlo e la morte di Giovanni Paisiello.
Fu una stagione decisiva per la sua formazione di uomo e di artista, che volle sperimentare linguaggi musicali e temi d’opera in un momento storico segnato da molteplici tensioni.
Nell’occasione del centocinquantesimo anniversario della morte del grande compositore, l’Università di Napoli “Federico II”, il Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli e il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino dedicano dal 25 al 27 ottobre 2018, tre giornate di studi al rapporto che legò il maestro alla capitale, agli influssi che ricevette dalla vita culturale del Mezzogiorno e ai capolavori che compose per la sala reale.
Esperti di varie discipline si confronteranno sul repertorio e sulle dinamiche sociali, economiche, teatrali che caratterizzarono un’epoca.
A corredo dell’iniziativa è la mostra allestita nei locali della Biblioteca Nazionale di Napoli, mentre, nel corso dei lavori, momenti musicali a cura del conservatorio napoletano si alterneranno alle sessioni di studio.
Il comitato scientifico è composto da Giancarlo Alfano (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Antonio Caroccia (Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino), Francesco Cotticelli (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Paologiovanni Maione (Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di Napoli), Ettore Massarese (Università degli Studi di Napoli “Federico II”), Sergio Ragni (curatore di Gioachino Rossini Lettere e documenti), Francesca Seller (Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno).
Il convegno si avvale del patrocinio della Regione Campania e della Fondazione Rossini di Pesaro, ed inaugura la collaborazione, sancita da una convenzione recentemente stipulata, tra l’ateneo fridericiano e il “S. Pietro a Majella”.
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Convegno internazionale Napoli & Rossini: “Di questa luce un raggio”
Programma generale
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di Napoli
Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino
Giovedì 25 ottobre, ore 12
Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” – Napoli
Saluto del dott. Francesco Mercurio, Direttore Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”
Visita guidata alla mostra Napoli e Rossini a cura di Maria Antonietta D’Angelo, Maria Gabriella Mansi, Maria Rascaglia, Rosaria Savio, con la collaborazione di Giuliana Guarino e Patrizia Mottolese
Gioachino Rossini, Tarantella
Allievi del Liceo Coreutico “Suor Orsola Benincasa” di Napoli
coreografia di Viviana Petrone
ore 15.00
Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Corso Umberto I – Aula Pessina
Saluto del Ch.mo Prof. Gaetano Manfredi Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Gioachino Rossini: Quartetto n. 1 in Fa maggiore per strumenti a fiato
Allievi della classe di Musica da camera per strumenti a fiato del maestro Eugenio Ottieri del Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella”
Presiede Ettore Massarese
Ilaria Narici 1968-2018: l’edizione critica delle opere di Gioachino Rossini a cinquant’anni dal suo inizio. Le opere napoletane
Francesco Cotticelli: Teatro a Napoli negli anni rossiniani
Presiede Paolo Fabbri
Paola Avallone – Raffaella Salvemini: Economia e finanze al tempo di Rossini a Napoli. Un difficile avvio
Massimo Fusillo: L’Otello: tra empatia, sublime e catarsi
Giancarlo Alfano – Matteo Palumbo: Gli scrittori interpretano Rossini
Ore 20.00
Per i relatori, visita della collezione privata di Sergio Ragni relativa a Gioachino Rossini
Alessandro Schiano Moriello (pianoforte – allievo della classe di pianoforte del maestro Francesco Nicolosi del Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella”)
Venerdì 26 ottobre, ore 10.30
Avellino, Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” – Sala Bruno Mazzotta
Saluto del Presidente, Dottor Luca Cipriano
Saluto del Direttore, M.° Carmelo Columbro
Presiede Francesca Seller
Rosa Cafiero – Marina Marino: «Se tu Potessi prestarmi un Miserere, il più facile che ai». Gioachino Rossini e la musica della Real Cappella Palatina di Napoli
Marta Columbro: Tradizione e innovazione nel Real Collegio di San Sebastiano di Napoli negli anni del soggiorno rossiniano
Presiede Antonio Caroccia
Cesare Corsi: Rossini in Conservatorio. Musiche per Rossini nella biblioteca di San Pietro a Majella
Paologiovanni Maione – Francesca Seller: Uno spettacolo a misura dei tempi: Barbaja reinventa il teatro
Paul-André Demierre: Il ruolo dell’orchestra nelle opere napoletane di Rossini
Pausa Pranzo
ore 15.00
Presiede Marina Marino
Lorenzo Mattei: Prima della Gazzetta. Strategie della commedia per musica nei teatri napoletani di primo Ottocento
Daniele Carnini: Rossini vs Casaccia
Antonio Caroccia: Rossini “italiano” sulle scene napoletane
Tavola rotonda dal titolo Appunti per una cronologia dei teatri di Napoli negli anni rossiniani
Moderatore Francesco Cotticelli
Interventi di Rosa Cafiero, Tiziana Grande, Paologiovanni Maione, Francesca Seller, Patrizia Veroli
Ore 20.30
Napoli, Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” – Sala Scarlatti
Concerto per Rossini
Allievi delle classi di canto dirette da Valeria Baiano, Daniela Del Monaco, Rossana Gagiotti, Gloria Guida, Emma Innacoli del Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella”
Sabato 27 ottobre, ore 9.30
Napoli, Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” – Sala Martucci
Saluto del Direttore, M.° Carmine Santaniello
Presiede Paologiovanni Maione
Alberto Bentoglio: Teatro e spettacolo a Napoli nei primi decenni del XIX secolo
Loredana Palma: Echi rossiniani nella stampa periodica degli anni Trenta dell’Ottocento
Paolo Fabbri: Echi di Mayr al S. Carlo
Presiede Marta Columbro
Francesco Nocerino: Strumenti a tastiera per “un pianista di quarta classe”
Maria Venuso: La danza teatrale a Napoli e Rossini: interferenze e possibili visioni
Giulio Sodano: La santità in scena a Napoli negli anni di Rossini
Comitato scientifico: Giancarlo Alfano, Antonio Caroccia, Francesco Cotticelli, Paologiovanni Maione, Ettore Massarese, Sergio Ragni, Francesca Seller
Con il patrocinio della Fondazione Rossini di Pesaro e della Regione Campania
Venerdì 20 e sabato 21 novembre al Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino convegno dal titolo “Alessandro Speranza (Lauro di Avellino, 24 aprile 1724 – Napoli, 17 novembre 1797) e la musica sacra a Napoli nel Settecento”
Venerdì 20 novembre, dalle ore 15.00 e sabato 21 novembre, dalle ore 9.00, al Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino si terrà il convegno nazionale di studi “Alessandro Speranza (Lauro di Avellino, 24 aprile 1724 – Napoli, 17 novembre 1797) e la musica sacra a Napoli nel Settecento”.
L’opera di Alessandro Speranza, in gran parte ancora poco nota, comprende un patrimonio inedito di musica sacra.
Un’ampia produzione (messe, passioni, lamentazioni, antifone ecc.) che riflette i multiformi interessi artistici del compositore di Lauro di Avellino.
La storia e la ricezione della musica sacra a Napoli nel Settecento rappresenta un campo ancora poco esplorato, nonostante il ricco e variegato patrimonio musicale espresso dall’ambiente socio-culturale partenopeo del XVIII secolo.
Tra le tante figure che arricchiscono il panorama musicale sacro di questo periodo vi è sicuramente quella di Alessandro Speranza, che dopo aver studiato al Conservatorio di Loreto con Francesco Durante e aver intrapreso la carriera ecclesiastica si dedicò alla composizione per le diverse chiese napoletane e all’insegnamento del canto e del contrappunto.
Tra i suoi allievi figurano, infatti, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, autore di celebri melodie per il Natale, e Nicola Zingarelli, celebre compositore e già direttore del Conservatorio di Napoli.
Il convegno metterà in luce la produzione artistica di Alessandro Speranza, nel contesto musicale napoletano, e apporterà nuovi contributi alla biografia di questo compositore. Finora si è sempre creduto che Alessandro Speranza fosse nato all’incirca nel 1728 a Palma Campania mentre le recenti ricerche archivistiche, che saranno presentate durante il convegno, smentiscono questi dati attribuendo con certezza la nascita del compositore a Lauro di Avellino il 24 aprile del 1724.
Voci autorevoli come quella di Pasquale e Felice Marciano (“Alessandro Speranza ritrovato” attraverso le carte dell’Archivio Storico Diocesano di Nola) permetteranno di conoscere i nuovi dati biografici sul compositore; Antonio Dell’Olio (Passioni napoletane al paragone: Gaetano Veneziano, Pietr’Antonio Gallo e Alessandro Speranza), Domenico Sodano (Speranza e le Messe: l’attuazione liturgica di una prassi musicale), Angela Fiore–Sarah Iacono (L’amor divino di Alessandro Speranza. Antifone e cantate nel Monastero di Regina Coeli) e Maria Rosa Massa (Musica e devozione mariana nella Napoli del ‘700: il contributo di Alessandro Speranza) si confronteranno sulle composizioni di Speranza e faranno il punto sull’attività artistica del compositore; Maurizio Rea (Musica e pietà popolare al Carmine Maggiore di Napoli al tempo di Speranza) e Giacomo Sances (L’archivio “inesistente”: Durante, Speranza e Fiodo tra i muti scaffali del Purgatorio ad Arco) analizzeranno il contesto musicale in cui operò l’artista lauretano; Marta Columbro (Aspetti della pro-duzione sacra napoletana del ‘700 all’epoca di Speranza: la pastorale) relazionerà su un genere musicale assai diffuso all’epoca di Speranza; Paolo Saturno (Alessandro Speranza e Sant’Alfonso Maria de’ Liguori: affinità musicali, discrepanze spirituali) approfondirà il rapporto tra l’allievo, elevato agli onori dell’altare, e il maestro; Paolo Sullo (La scuola di composizione di Alessandro Speranza: dal contrappunto al solfeggio) esporrà le ultime ricerche sulla scuola compositiva di Speranza, con preziose cronache del tempo.
La giornata sarà arricchita da una tavola rotonda coordinata dal noto studioso Paologiovanni Maione, autore di importantissimi studi sul repertorio sacro napoletano, con la partecipazione di prestigiosissimi relatori, quali: Marta Columbro, Cesare Corsi, Paola De Simone, Angela Fiore, Marina Marino, Francesca Seller, che faranno il punto sulle prospettive di ricerca nel campo della musica sacra a Napoli nel Settecento.
Venerdì 20 novembre, ai lavori scientifici seguirà, alle ore 19.30, un concerto a cura di Pierfrancesco Borrelli ed Enrico Baiano, con prime esecuzioni in tempi moderni di musiche di Alessandro Speranza.
La partecipazione al convegno e al concerto è gratuita.
Eleonora Davide
Relazioni interne e rapporti con la stampa
Conservatorio “Domenico Cimarosa”
Via Circumvallazione, 156 – Avellino
Tel. 0825/306.22
Fax 0825/78.00.74
info@conservatoriocimarosa.org
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Dal 26 al 28 giugno 2015 convegno a Queluz (Portogallo) su “Serenata e Festa Teatrale nelle Corti europee del Settecento”
Il Centro de Estudos Musicais Setecentistas de Portugal (CEMSP) organizza nei giorni 26 – 28 di giugno di 2015 un convegno internazionale presso il Palácio Nacional de Queluz dedicato alla Serenata e alla Festa Teatrale nelle Corti europee del Settecento.
Indagare il carattere distintivo ed i contesti della Festa Teatrale e della Serenata nell’epoca in quale queste opere, piene di metafore e allusioni simboliche, furono parte integrante del cerimoniale di Corte e rituale privilegiato della repraesentatio maiestatis, implica un approccio che considera i molteplici aspetti che evolvono nel contesto celebrativo e la scelta dei temi, la struttura testuale e musicale, le forme drammaturgiche, le vari opzioni in termini di organici vocali e strumentali, apparati scenografici e di interpretazione.
Con questo Convegno Internazionale, CEMSP desidera stimolare il dialogo attorno alla produzione e circolazione della Serenata, uno dei principali generi presentati al Palazzo di Queluz durante il Settecento e concentrare l’attenzione sui legami europei della Corte portoghese nel circuito musicale del sec. XVIII.
Programma generale
Sexta-feira, dia 26
9:00 – Acolhimento
9:15 – Boas-vindas da Directora do Palácio Nacional Queluz
SESSÃO I
Moderador: Iskrena Yordanova
Vienna e Parma
Andrea Sommer- Mathis: La festa teatrale alla corte imperiale di Vienna nella prima metà del Settecento
Armando Ivaldi: Una serenata di Gluck per una pace asburgica europea: la Tetide viennese del 1760
Annarita Colturato: Non nisi grandia canto: feste teatrali e spettacoli celebrativi alla corte sabauda nel secondo Settecento
Paolo Russo: “Alessandro e Timoteo”, tra feste teatrali e teatro riformato
SESSÃO II
Moderador: Manuel Carlos de Brito
Venezia
Giada Viviani: A cavallo tra i generi: le serenate di Vivaldi e gli autoimprestiti dalle opere
Giovanni Sechi: Nuove fonti per l’Andromeda liberata: Porpora, Caldara e altri)
Giovanni Polin: “Honori et accoglimenti”: qualche nota su musica per la politica e politica musicale a Venezia nella seconda metà del ‘700
SESSÃO III
Moderador: Annarita Colturato
Firenze e Sicilia
Giulia Giovani: Francesco Baldovini e le «serenate rustico civili» per Calendimaggio
Stefania Gitto: Il vero onore: feste teatrali nella Firenze del XVIII secolo
Francesco Ruvolo: Acclamazioni festive dell’invittissimo Vittorio Amedeo re di Sicilia
Ilaria Grippaudo: I festeggiamenti per l’incoronazione a Palermo di Carlo III (1735): musica, spettacolo e cerimonia
17:00– Apresentação revista Glosas
18:00– Concerto: L’Isola Disabitata David Perez (Queluz, 1767)
Sábado, dia 27
SESSÃO IV
Moderador: David Cranmer
Lisboa
Danielle Lipp: “Numeroso Culto, Músico Festejo, em Aplauso de las Felicissimas, y Reales Bodas”. A Spanish Serenata at Archduke Charles’ Court in Barcelona Celebrating the Marriage of His Sister Marianna of Austria with King Joao V of Portugal in February 1709
Giuseppina Raggi: Lo spazio teatrale alla corte di D. João V e il ruolo della regina consorte Maria Ana d’Asburgo
Cristina Fernandes: Entre a corte e os salões da aristocracia:D. Inês Antónia (Dama da Rainha D. Maria Ana de Áustria) e a prática das Serenatas em Lisboa a partir de um Diário inédito (1725-1727)
Adriana de Feo: Le Serenate di Domenico Scarlatti per la corte portoghese
SESSÃO V
Moderador: Cristina Fernandes
Lisboa
Ricardo Bernardes: Opera seria concisa: estruturas dramático-musicais nas ‘serenatas de corte’ portuguesas produzidas no reinado de D. Maria I (1777 – 1792)
Pedro Castro: A Música para a troca das Princesas
Vasco Negreiros: Variedade e coesão na serenata Teséo de Jerónimo Francisco de Lima
SESSÃO VI
Moderador: Francesco Cotticelli
Napoli
Paologiovanni Maione: La marina risplendente «per le nozze del real delfino colla reale infante di Spagna» (Napoli 1745)
Andrea Chegai: Isole disabitate. Trasformazioni di un soggetto metastasiano nelle riprese di Jommelli (1761), Traetta (1768), Astaritta (1773)
Steffen Voss: Amore e Psiche di Joseph Schuster e Luigi Serio (Napoli 1780): Un Dramma per musica in forma di Festa teatrale
David Cranmer: Giuseppe Millico and La pietà di amore
SESSÃO VII
Moderador: Paologiovanni Maione
Napoli e Madrid
Serena Bisogno: Scenografia e feste teatrali nella Napoli del Settecento: l’allestimento di Nicolò Tagliacozzi Canale per l’Egeria di Girolamo Torriani (1732)
Gorka Rubiales: Due Feste Teatrali alla corte di Filippo V: Lea imperadrice della China e Domiziano
Paola de Simone- Nicola Maccavino: Miti, metafore e feste per le scene di un Regno: intorno alle Nozze di Peleo e Tetide di Giovanni Paisiello
Domingo, dia 28
SESSÃO VIII
Moderador: Ricardo Bernardes
Vienna e Roma
Jen-yen Chen: Metastasio’s Le cinesi and the Practice of Reflexive Critique Within Austrian Court Ceremonial Culture
Silvia Tatti: Microcorti straniere a Roma tra Sei e Settecento: serenate, cantate, genetliaci
Michela Berti: Chiesa, teatro, nazioni: il mecenatismo dei cardinali protettori nella Roma del primo ‘700
Alessandro Borin: Vivaldi e l’affaire Tourreil. Nuove ipotesi sulla Serenata à 3, RV 690
SESSÃO IX
Moderador: Iskrena Yordanova
Roma
Teresa Chirico: Serenate alla corte romana del cardinale Pietro Ottoboni (1667 – 1740): storia e proteizzazione di un genere
Pilar Diez del Corral: Una musica eccellente: il teatro del Palazzo di Spagna a Roma sotto gli ambasciatori della dinastia borbónica
Thomas Griffin: The Late Serenatas of Alessandro Scarlatti (1709-1723)
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Martedì 17 marzo 2015 si presenta il volume: La scena del Re. Il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli
Martedì 17 marzo ore 17.00
al Teatro di Corte
di Palazzo Reale
si presenterà il volume
La scena del Re. Il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli
a cura di Patrizia Di Maggio – Paologiovanni Maione
CLEAN edizioni
Insieme ai curatori ne parleranno
Rosanna Cioffi Rettrice vicaria della SUN, Docente di Storia della critica d’arte alla SUN
Pierluigi Ciapparelli Docente di Storia dell’architettura teatrale all’Accademia di Belle Arti di Napoli
Paola De Simone Docente di Letteratura poetica e drammatica al Conservatorio di Musica di Cosenza
intervento musicale a cura di
Mauro Squillante
Gian Francesco Eterardi Ouverture per due mandolini e basso, allegro – andantino – allegro
Giovan Battista Pergolesi Aria di Nina
Emanuele Barbella Trio n. V, comodo – alla maniera siciliana – alla Venezia
Giovanni Paisiello Saper bramate
Domenico Cimarosa Sinfonia da Le trame deluse
interpreti
Mauro Squillante, Tommaso Immediata mandolini
Tommaso Sollazzo calascione
Angelo Loia chitarra francese
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“Le stagioni di Niccolò Jommelli tra Venezia e l’Europa”, convegno presso la Fondazione Cini in occasione del terzo centenario della nascita di Niccolò Jommelli
In occasione del terzo centenario della nascita di Niccolò Jommelli, il Centro Studi per la ricerca documentale sul Teatro e il Melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini di Venezia in collaborazione con la Seconda Università di Napoli, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, la Fondazione “Pietà de’ Turchini” di Napoli, il Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria, il Teatro di San Carlo di Napoli, l’Università di Vienna, il Centro di Studi “Divino Sospiro” di Lisbona e il Comune di Aversa promuove il 31 ottobre una giornata di studi dal titolo “Le stagioni di Niccolò Jommelli tra Venezia e l’Europa” in cui si intendono analizzare rispettivamente i repertori italiani, sacri e profani, e i rapporti del musicista con le maestranze tutte dello spettacolo e con la vita culturale della Serenissima nel corso della sua carriera.
L’appuntamento veneziano è a cura di Maria Ida Biggi, Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione e rientra tra le manifestazioni scientifiche del progetto Le stagioni di Niccolò Jommelli inaugurate a Lisbona (20-21 giugno) presso il palazzo di Queluz.
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Venerdi 31 ottobre 2014 – Fondazione Giorgio Cini, Sala Barbantini
Programma
ore 10
Chair Francesco Cotticelli
Michael Pauser
Jommelli e Venezia – un capitolo con mille interrogativi…
Andrea Chegai
Jommelli al S. Giovanni Grisostomo. Percorsi extrametastasiani di un napoletano a Venezia
Angela Romagnoli
Jommelli e Catone tra Venezia e Vienna: collaborazioni e impasticciamenti
Maria Ida Biggi
La scena veneziana all’epoca di Jommelli
ore 15
Chair Paologiovanni Maione
Raffaele Mellace
Tra «gran maestro» e «potentissimo mago»: Jommelli nello sguardo dei contemporanei
Teresa Chirico
Giuseppe riconosciuto di Jommelli a confronto con altri oratori settecenteschi sullo stesso soggetto
Iskrena Yordanova
Le serenate di Jommelli alla corte di Lisbona
Giovanni Polin
Tra debiti e crediti: Jommelli tra Venezia e Stoccarda
Scarica il Programma:Programma Jommelli
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Avellino va all’Opera e si prepara alle grandi iniziative del Conservatorio “D. Cimarosa”
“Il sogno di Violetta – viaggio attraverso le arie, i cori e i duetti de La Traviata”, mercoledì 2 luglio concluderà il ciclo dei “Concerti di Primavera” del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino.
Una serata dedicata al grande compositore italiano, attraverso una delle sue opere più amate, nell’affascinante cornice della Casina del Principe di Avellino offrirà la scena per ripercorrere, attraverso una selezione di brani de La Traviata di Verdi, le atmosfere del melodramma.
L’appuntamento è per le 19.30.
Ad interpretare il ruolo di Violetta sarà Marlena Szpak; Antonio Gambino vestirà i panni di Alfredo.
Sulla scena anche il Coro del Conservatorio di Avellino, diretto dal M° Virgilio Agresti; al pianoforte il M° Concetta Varricchio.
La regia è del M° Giuseppe Sollazzo.
Domani 1 luglio, invece, il Conservatorio presenterà al pubblico e agli esperti del settore il restaurato pianoforte napoletano dell’Ottocento “F.lli Müller” in un convegno dal titolo “Rinascita di un pianoforte romantico”.
L’appuntamento è per le 12.00.
Interverranno: Claudio Veneri, Conservatorio di Perugia, (curatore del restauro); Paologiovanni Maione, Conservatorio di Avellino; Francesca Seller, Conservatorio di Salerno; Francesco Pareti, Conservatorio di Avellino.
Ma l’evento più atteso dell’estate si sta avvicinando.
Lunedì 7 luglio, alle ore 20.00, ospite del Conservatorio sarà il grande Maestro Aldo Ciccolini, in un concerto esclusivo, dedicato all’Istituto e al pubblico avellinese che ha già avuto il piacere di assistere a un recital del pianista in occasione dei festeggiamenti per il Quarantennale del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino.
Il concerto aprirà l’ottava edizione della rassegna “All’Ombra del Castello”.
Il luogo dell’esecuzione sarà l’Auditorium “V. Vitale”.
Nella prima parte della serata Ciccolini eseguirà insieme all’Orchestra del Conservatorio “D. Cimarosa”, diretta dal M° Carmelo Columbro, il Concerto per pianoforte ed orchestra n. 5, op. 103 “L’Egiziano” di Camille Saint-Saëns.
Il resto del programma, orari e modalità di accesso al concerto saranno rese note a breve.
Ufficio Stampa
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