Dal 21 al 24 settembre a Narni la decima edizione di “Alchimie e linguaggi di donne”, Festival della Letteratura-saggistica-arte al femminile
Si svolgerà a Narni, dal 21 al 24 settembre, la decima edizione di “Alchimie e linguaggi di donne”, Festival di letteratura-saggistica-arte al femminile ideato da Esther Basile, che si avvale dell’egida del Parlamento Europeo e dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Napoli, la Soprintendenza Archivistica per la Campania, la Biblioteca Nazionale di Napoli, la Biblioteca di Terni e il Comune di Sangemini.
Affidato alla direzione artistica della dott.ssa Maria Rosaria Rubulotta, in costante collaborazione con l’avv. Roberta Isidori, che ha ricoperto il ruolo di assessore alle Pari Opportunità e poi di consigliera, la manifestazione ha già ottenuto riconoscimenti di alto valore come le due medaglie del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e, buon ultimo, l’inserimento nel Superfestival del Salone del Libro di Torino nel Maggio 2017.
L’argomento di quest’anno “Alle radici dei diritti”, si gioverà dell’apporto di numerose personalità della letteratura e dell’arte e avrà, fra gli eventi principali, sabato 23 settembre, alle ore 16.00, al Museo Eroli di Narni un Tavolo Tematico dal titolo: “L’Europa, i diritti, i percorsi, le conquiste delle donne”, al quale interverranno, fra gli altri Adriana Buffardi, Vittoria Franco, Luisa Festa, Roberta Isidori, Rossella Del Prete, Giuliana Sgrena, Maria Rosaria De Divitiis, Mauro Giancaspro, Tiziana Bartolini, Paola Ortensi, Maria Stella Rossi, Gioconda Marinelli, Cinzia Capristo, Elio Pecora, Roberto Deidier, Esther Basile, Maria Ester Mastrogiovanni e Dorothy Volpe, Lucia Stefanelli
Il Festival ha visto avvicendarsi, nei suoi dieci anni di attività, numerosissime personalità nazionali ed internazionali, che hanno portato il loro contributo su argomenti come Archivi delle Donne, Letterature migranti, Le Filosofe del Novecento, Il tema del Nomadismo, La nuova banalità del Male, Il Femminicidio, Donne e Mediterraneo, La condizione carceraria femminile, Le Madri della Costituente ed approfondimenti su poeti e scrittori quali Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Sandro Penna, Amelia Rosselli e Anna Maria Ortese, curati dai critici letterari Elio Pecora e Roberto Deidier.
Vanno inoltre ricordate le presenze di Dacia Maraini, Barbara Alberti, Adele Cambria, Marosia Castaldi, Maria Rosa Cutrufelli, Giuliana Sgrena, Lia Levi, Boghos Zékiyan, Goffredo Fofi, Meri Lao, Monica Farnetti, Maria Serena Sapegno, Sandra Petrignani, Wanda Marasco, Bruno Galluccio, Lucia Stefanelli Cervelli, Gioconda Marinelli, Clara Sereni, Lidia Curti, Gabriella Musetti, Carla Arconte, Adriana Assini, Clara Schiavoni, Simona Bertocchi, Maria Ester Mastrogiovanni, Fania Cavaliere, Lia Migale, Adelia Battista, Silvana Sonno, Tommasina Soraci, Maria Stella Rossi, Iaia De Marco, Roberto Stopponi, Roberto Nini.
Nel campo della pittura sono state ospitate Roberta Basile, Giovanna Piromallo, Anna Paola Catalani, Silia Pellegrino che hanno esposto le loro opere, così come Le artigiane di Terni dirette da Silvia Imperi, la scultrice Teresa Mangiacapra con il gruppo storico delle Nemesiache presente ogni anno alla Biennale di Venezia.
Ancora, si segnalano i video a cura di Grazia Morace, Carlo Damasco, Tiziana Bianchi, la mostra di foto permanente di Maria Rosaria Rubulotta, Le Poete della Tenda Berbera dirette da Rita Felerico, che hanno per molti anni trovato accoglienza presso la dimora della signora Paola Casco e famiglia, nel suo giardino, a Stifone: M. T. Caporaso, A. La Volpe, G. Dell’Aria, M. Grande, L. Ferro, M. Marmo, C. Slobodanka, L. Nugnes, A. Liberatore, G. Marinelli, N. Bonapace, B. Gentile, C. Dolci, S. Di Mare, S. Cervone, A. Pugliese, C. Caputo, A.Schiavone, F. Coppola, M. Felici, N.Fasano.
Fra i musicisti hanno fornito il loro costante contributo il duo formato da Susanna Canessa e Monica Doglione, il sassofonista Nicola Rando, i chitarristi Lino Blandizzi, Marcello Appignani, Luca Ricatti, Patrizia Lopez e Patrizia Nicolai.
Numerose anche le case editrici partecipanti: Mondadori, Thyrus dell’Umbria, Alieno di Perugia, Mondadori, Il Saggiatore e Passigli, Einaudi, Guida, Homo Scrivens (Aldo Putignano), Minimum fax, Vita Activa da Trieste, Neri Pozza, Terre d’Ulivo da Lecce (Elio Scarciglia),Treves, Pironti, Libreria delle Donne di Napoli.
Nel complesso un Festival di ampio respiro, unico nel suo genere, che anche quest’anno, dal 21 al 24 settembre, approfondisce tematiche sociali, storiche, letterarie, filosofiche, con partecipazioni di spicco, valorizzando la produzione intellettuale e artistica femminile, con la presenza di studiose e studiosi arrivati da tutta Italia e anche dall’estero.
Venerdì 2 ottobre 2015 presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli si inaugura “Bild”, nuova personale del fotografo Sergio Goglia
Venerdì 2 ottobre 2015, dalle ore 17.00 alle ore 20.30, Kromìa è lieta di presentare, in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli (via Monte di Dio 14 – Palazzo Serra di Cassano), “Bild”, la nuova personale del fotografo Sergio Goglia.
In mostra, la più recente produzione dell’artista, tesa a indagare senso e idea contemporanei della bellezza, dell’immagine e della rappresentazione, in generale e del sé.
La personale, in linea col principio portante del progetto PhilosophArt – unire l’analisi della filosofia a quella dell’arte – vuole offrire una riflessione fotografica sul tema de Il culto dell’immagine nella società odierna.
La Mostra rientra nel Progetto Philosophart – Il Culto dell’immagine nella società odierna ed è gemellata con la tavola rotonda “Immagine, Immaginario e Teoria dello Sguardo”, che si terrà il giorno di inaugurazione della mostra alle ore 17.00, sempre presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, presieduta da Aldo Trione (UniNa) con la partecipazione di Vincenzo Parisi (IISF), Clementina Gily (UniNa) e Matteo D’Ambrosio (UniNa).
La conferenza stampa di presentazione dei due eventi si terrà giovedì 1 ottobre, alle ore 12.00, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli.
Dal 9 Ottobre 2015 la Mostra sarà visitabile presso lo Spazio Kromìa (via Diodato Lioy 11, adiacenze piazza Monteoliveto – Napoli)
In occasione dell’inaugurazione della mostra e della tavola rotonda, sarà offerto un rinfresco a cura degli sponsor Kukai e Emilio il pasticciere-Roccobabà
Organizzazione e Comunicazione: Kromìa – Edizioni fotografiche d’autore
Direzione Artistica: Donatella Saccani
Supporto Critico-curatoriale: Diana Gianquitto
Info
Info mostra: Spazio Kromìa
08119569381
3315746966
info@kromia.net
www.kromia.net
Orari di apertura Spazio Kromìa (verificare via telefono):
lun/merc/ven 10.30-13.30 e 16.30-19.30
mar/giov/sab 10.30-13.30
Info evento e tavola rotonda:
l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli
3930369890
vincenzo.parisi2002@libero.it
Orari di apertura l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli:
lun-ven: 16.00-20.00
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Narciso allo specchio dell’arte – nota critica di Diana Gianquitto
Moltiplicazione dei sensi.
Messa in discussione, esplosione, parcellizzazione e ricomposizione tanto del livello di lettura superficiale quanto di quello profondo di immagine e immaginario, e ricomposizione di un nuovo orientamento che, come in sintesi hegeliana, sia arricchito anche dal processo antitetico, rigenerando il significato.
La bellezza dei corpi, l’armonia estrema, l’euritmia e la perfezione riferiti alla figura del sé, con l’uso cultuale dagli esiti spesso paradossalmente materialistici che ne fa la società odierna, divengono nelle impeccabilmente esatte visioni di Sergio Goglia riflessione privilegiata sulla fenomenologia e immaginario sociologici contemporanei, ma inevitabilmente, data la portata atemporale del tema e grazie alla profondità di trattazione del fotografo, assurgono a meditazioni più ampie, oltre che sul concetto di narcisismo in ogni epoca e declinazione – in primis archetipicamente mitologica e psichica – anche sulla funzione e il carattere ontologico dell’arte in sé.
Vi è, nella condensazione osservativa ed espressiva dei suoi scatti, l’ambivalenza dell’androginia caratteristica dell’idea contemporanea di bellezza, i cui canoni registrano una generalizzata spoliazione da ogni rigidità e conseguente liberante con-fusione dei criteri di riferimento estetici maschili e femminili, specchio tanto delle odierne transizioni, flessibilità e fluidità dei ruoli sociologici dell’uomo e della donna, quanto delle attuali cadute di ogni inaccettabile discriminazione legata a identità e preferenze sessual-sentimentali, ancor prima della recentemente riscoperta e non più demonizzata necessità psicologica di riconnessione sia con la propria parte femminile che con quella maschile, allo scopo di vitale reintegrazione di una unità psichica.
E in essi si palesa anche, di certo, la registrazione di dinamiche e aspetti legati al narcisismo e alla sua autocelebrazione attraverso lo specchio, rispetto ai quali scoprire che Amarsi, Prendersi Cura e Occuparsi davvero di sé non vuol dire sclerotizzare ogni propria energia intrapersonale su attenzioni ossessive alla propria facies che servono solo ad alienarsi efficacemente dal sé più profondo, con cui si teme l’intimità. Splendido oltre ogni possibilità d’appunto, l’essere umano di Sergio Goglia si perde, rapito dalla sirena del narcisismo, nella moltiplicazione dei flutti frastagliati di mille argentei o cerulei riflessi, ma le fratture e spezzature che subisce la sua immagine, scarti inevitabili sfuggiti alla sua ossessione perfezionista e perfezionatrice, ne denunciano il macroscopico fallimento: perso nella mania del con-trollo di ogni dettaglio del sé esteriore, si distanzia da ogni con-tatto col sé autentico e perfettamente riesce a far naufragare ogni vero stare con sulla scogliera dell’alienazione (auto)isolante e (auto)allontanante. Un congruo riflesso della verità propria e altrui resta dolorosamente impossibile, come la latente e sofferente – ma velleitaria – ricerca della ricomposizione di una integrità tra immagine e vero. Così, anche l’incorniciatura di corpi e volti, negli scatti dell’artista, si muove sugli antitetici versanti di costituire una mise en valeur che evidenzia, ma al tempo stesso spezza, introducendo sfasature nella continuità.
Ma, al fondo del trattato per immagini di Goglia, riluce con forza anche una potentissima riflessione metalinguistica sul ruolo dell’arte: l’ambivalenza di figure che non si riesce a definire come statue – tanta la loro euritmia – o come reali conduce necessariamente verso l’interrogazione sul senso e la funzione della mimesis e rappresentazione tutta in arte, così come sulle diadi di effimero ed eterno, natura e artificio, significato e significante (vuoto o pieno) nella pratica artistica.
Poli cardine indagativi di ogni teoria dell’arte e sull’arte, cui in Goglia conferiscono ancor maggiore magnetismo e forza di attrazione anche, da un lato, l’allure citazionisticamente iperrealista (nei toni perlati e patinati da magazine o pubblicità, nei pori della pelle e minimi dettagli paradossalmente più veri del vero), dall’altro, la memoria delle riflessioni di Dan Graham con specchi e macchina fotografica in ambito concettuale, e in aggiunta le suggestioni surreali e metafisiche derivanti, tra cornici e riflessi, dalla precipitazione in interminabili mises en abîme e prospettive a cannocchiale di dechirichiana memoria.
In tal modo, tra disorientanti inghiottimenti in baratri o tunnel di pericolosa bellezza, estremismi di vero finto verosimile, svestirsi per in realtà rivestirsi di inautentico, con-fondersi per ritrovarsi, inavvertitamente transita dallo sguardo esplorativo di Sergio Goglia a quello rapito del fruitore la responsabilità della reintegrazione e ricomposizione di un senso superiore e non deformante per la bellezza, l’(auto)rappresentazione e l’immagine del sé.
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Sabato 21 settembre 2013, “DUETS”, concerto di Susanna Canessa e Monica Doglione per il VI Festival della letteratura di Narni
Sabato 21 settembre, alle ore 20.30, nella Chiesa di S. Domenico a Narni, per il terzo anno consecutivo, in occasione del VI Festival Internazionale della letteratura-saggistica-filosofia- arte al femminile ALCHIMIE E LINGUAGGI DI DONNE (Narni 19-20-21-22 settembre 2013), si terrà “Duets”, Joan Baez, altre donne e altre storie, concerto di Susanna Canessa e Monica Doglione.
Il concerto sarà preceduto da Milena Vukotic con letture da “Il corpo celeste” di Anna Maria Ortese.
Le “altre storie” di questa nuova ricerca musicale di Susanna Canessa, accompagnata da Monica Doglione (voce), sono quelle che nell’immaginario vengono da sempre attribuite all’amore, in tutte le sue forme e che qui sono raccontate attraverso brani ricercati ed intensi.
E’ uno spettacolo che presenta e fa immaginare una girandola di personaggi che amano, ognuno con la sua storia, che si aggancia e dà forma ad altre storie: d’amore, di abbandono, di illusione, di sogni, di felicità.
L’elemento caratterizzante per le interpreti e per lo spettacolo stesso è proprio il significato del titolo Duets: un’attenta elaborazione corale e un intreccio curioso e divertente delle voci, degli arrangiamenti e dei racconti.
Non mancano poi, accanto ai pezzi intramontabili d’amore di Joan Baez, le canzoni dell’emancipazione femminile, i canti alla vita e ancora le allegre filastrocche amorose di ogni tempo e di qualsiasi parte del mondo.
E’ alle donne che hanno amato davvero che è dedicato il racconto di questo spettacolo, alle donne che hanno sfidato tutto, alla loro tenacia, al loro coraggio, alla loro storia. Di Vita.
Ingresso libero
Per contatti e prenotazioni:
dott.ssa Esther Basile
Mobile: 3407286605
E-Mail: ester.basile@libero.it
ALCHIMIE E LINGUAGGI DI DONNE, Narni 19-20-21-22 settembre 2013
Festival Internazionale della letteratura-saggistica-filosofia- arte al femminile
Sotto l’altro patronato del Presidente della Repubblica
Ideato da Esther Basile
Promosso da
Associazione Eleonora Pimentel Lopez de Leon di Napoli
Istituto Italiano per Gli Studi Filosofici di Napoli
Biblioteca Nazionale di Napoli
Archivio di Stato di Napoli
Soprintendenza Archivistica per la Campania
Teatro San Carlo
con il PATROCINIO Morale Consolato Canada e Portogallo
EGIDA PARLAMENTO EUROPEO
Comune di Narni
Comune di San Gemini
Museo Eroli
Scarica il programma generale del Festival: Festival NARNI “2013
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Sabato 22 settembre 2012, Susanna Canessa e Monica Doglione in concerto per il V Festival della letteratura di Narni
Sabato 22 settembre, alle ore 20.30, nella chiesa di Santa Maria Maddalena di San Gemini (Tr), concerto di Susanna Canessa e Monica Doglione dal titolo Duets – “Joan Baez, altre donne, altre storie” con la partecipazione dell’attrice Anna Maria Ackermann, Nicola Rando (sax contralto), Marcello Appignani (chitarra)
Il concerto si svolge nell’ambito del V Festival Internazionale della Letteratura-Saggistica-Filosofia-Arte al femminile (Narni, Museo Eroli, 20-23 settembre 2012), organizzato sotto l’altro patronato del Presidente della Repubblica, promosso dall’ Associazione Eleonora Pimentel Lopez de Leon di Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, La Tela del Mediterraneo, il Comune di Narni. In collaborazione con Comune di San Gemini, Biblioteca Nazionale di Napoli, Archivio di Stato di Napoli Palazzo Reale – Teatro San Carlo, con il Patrocinio della Regione Umbria, con il Patrocinio della Provincia di Terni
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Duets – “Joan Baez, altre donne, altre storie”
Le “altre storie” di questa nuova ricerca musicale di Susanna Canessa, accompagnata da Monica Doglione (voce), sono quelle che nell’immaginario vengono da sempre attribuite all’amore, in tutte le sue forme e che qui sono raccontate attraverso brani ricercati ed intensi.
E’ uno spettacolo che presenta e fa immaginare una girandola di personaggi che amano, ognuno con la sua storia, che si aggancia e dà forma ad altre storie: d’amore, di abbandono, di illusione, di sogni, di felicità. L’elemento caratterizzante per le interpreti e per lo spettacolo stesso è proprio il significato del titolo Duets: un’attenta elaborazione corale e un intreccio curioso e divertente delle voci, degli arrangiamenti e dei racconti.
Non mancano poi, accanto ai pezzi intramontabili d’amore di Joan Baez, le canzoni dell’emancipazione femminile, i canti alla vita e ancora le allegre filastrocche amorose di ogni tempo e di qualsiasi parte del mondo.
E’ alle donne che hanno amato davvero che è dedicato il racconto di questo spettacolo, alle donne che hanno sfidato tutto, alla loro tenacia, al loro coraggio, alla loro storia.
Di Vita.
Scarica il programma generale del Festival: Festival della Letteratura – 2012_Layout 1
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