Concerti a Napoli dall’1 al 7 ottobre 2012
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Questi i concerti della settimana dall’1 al 7 ottobre:
Lunedì 1 ottobre, alle ore 20.00, nelle Catacombe di S. Gennaro (via Capodimonte, 13), in collaborazione con il Consolato Tedesco di Napoli e il Goethe-Institut di Napoli, concerto del Vocalconcert Dresden, diretto dal maestro Peter Kopp
Programma
H. Schütz: Exequiem
A. Scarlatti: Missa Defunctorum
Ingresso Libero
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Mercoledì 3 ottobre, alle ore 18.30, nella Cappella del Vasari della Chiesa di S. Anna dei Lombardi (piazza Monteoliveto), nell’ambito della rassegna “Aspettando il Festival: incontri pianistici”, organizzata dall’Associazione Napolinova, concerto di Luigi Carroccia
In programma musiche di Debussy e Chopin
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Mercoledì 3 ottobre, alle ore 20.30, nella Chiesa Evangelica Luterana (via Carlo Poerio, 5), serata inaugurale della rassegna “Concerti di Autunno”, con la partecipazione del duo pianistico formato da Antonella Moretti e Mauro Ravelli e di Silvia Donadoni (voce recitante)
In programma musiche di Carlo Galante
Ingresso libero
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Giovedì 4 ottobre, alle ore 18.30, nella Cappella del Vasari della Chiesa di S. Anna dei Lombardi (piazza Monteoliveto), nell’ambito della rassegna “Aspettando il Festival: incontri pianistici”, organizzata dall’Associazione Napolinova, concerto di Daniele Paolillo
In programma musiche di Liszt e Brahms
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Giovedì 4 ottobre, alle ore 18.30, nella Casina Pompeiana della Villa Comunale, inaugurazione della mostra “I Turchini di Antonio Florio, 25 anni di Musica Barocca” con un incontro al quale parteciperanno Antonio Florio, Dinko Fabris, Juan Angel Vela del Campo, Livia Grimaldi ed il musicista ed organizzatore musicale Eugenio Ottieri.
Seguirà un intervento musicale tenuto da alcuni artisti, tra cui Pino de Vittorio, voce storica dei Turchini.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Giovedì 4 ottobre, alle ore 20.30, a Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo, 185), nell’ambito della stagione del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, concerto dal titolo “Il viaggio musicale di Faustina Bordoni da Venezia a Londra attraverso Napoli” con la partecipazione dell’Ensemble Concerto de’ Cavalieri, diretto da Marcello Di Lisa e del mezzosoprano Mary-Ellen Nesi
In programma musiche di Vivaldi, Sarro, Haendel, Hasse, Scarlatti
Costo del biglietto: 10 Euro
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Venerdì 5 ottobre, alle ore 17.30, nella Cappella del Vasari della Chiesa di S. Anna dei Lombardi (piazza Monteoliveto), nell’ambito della rassegna “Aspettando il Festival: incontri pianistici”, organizzata dall’Associazione Napolinova, concerto dei partecipanti al master di pianoforte tenuto da Giorgia Alessandra Brustia
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
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Sabato 6 ottobre, alle ore 11, nel Complesso dei Santi Marcellino e Festo (Largo San Marcellino), concerto del Coro Polifonico Universitario di Napoli “Federico II”, diretto da Antonio Spagnolo, accompagnato dal pianista Pierfrancesco Borrelli
Programma
T. Ravenscroft: Hey, ho!
A. Banchieri: Gli Festinanti
J. Reading: In praise of white wine
A. Banchieri: Rostiva i corni
A. Caldara: Che gusto
T. Fabrianese: La canzon della gallina
Henry VIII: Pastyme
A. Salieri: Viva viva la bottiglia
A. Banchieri: Contrappunto bestiale alla mente
H. Aldrich: Tom Jolly’s nose
O. Di Lasso:
La nuict froide et sombre
Tutto lo dì
H. Purcell: If Music be the food of love
P. Attaingnant: Tourdion
Ingresso libero
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Sabato 6 ottobre, alle ore 20.30, nella chiesa di Santa Caterina da Siena (via S. Caterina da Siena, 38), nell’ambito della sessione conclusiva del convegno “Colloqui”, organizzato dal Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, concerto del duo formato da François Videnne (soprano) e Giovanni Auletta (pianoforte)
In programma arie di Mozart, Spontini, Fioravanti, Manfroce
Ingresso libero
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Domenica 7 ottobre, alle ore 11.00, a Palazzo Zevallos Stigliano (via Toledo, 185), per il ciclo “Quattro domeniche con Debussy”, organizzato dall’Associazione Alessandro Scarlatti, concerto del duo formato dal soprano Valentina Varriale e dal pianista Salvatore Biancardi
Programma
C. Debussy
Romance
Les cloches
Mandoline
Fantoches
Claire de lune
Le jet d’eau
Coquetterie postume
Romance (2)
G. Bizet
La coccinelle
J’aime l’amour
Chansone espagnole
Costo del biglietto: 5 Euro
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Domenica 7 ottobre, alle ore 11.00, a Villa Pignatelli, per la rassegna “Maggio dei Monumenti – Maggio della Musica”, concerto del Quartetto Savinio, formato da Alberto Maria Ruta e Rossella Bertucci (violini), Francesco Solombrino (viola) e Lorenzo Ceriani (violoncello)
In programma musiche di Mozart, Schumann, Lennon- McCartney
Costo del biglietto: 10 Euro
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“I Turchini di Antonio Florio” evidenziano i fasti delle cantate di Cristofaro Caresana
Il concerto natalizio dell’Associazione Alessandro Scarlatti ha visto salire, sul palcoscenico dell’Auditorium di Castel S. Elmo, l’ensemble “I Turchini di Antonio Florio”, che ha proposto alcuni brani tratti dalla produzione di Cristofaro Caresana (ca. 1640–1709), uno dei grandi protagonisti della musica napoletana della seconda metà del Seicento.
Nonostante ciò, almeno fino al 1990, Caresana risultava un illustre sconosciuto e, solo grazie alle ricerche del maestro Florio, che ha riportato in luce parte della produzione conservata nell’Archivio dei Girolamini a Napoli, il suo nome è riemerso da un inspiegabile oblio.
Il programma della serata seguiva quello del cd inciso dal gruppo nel 2010, con la casa discografica Glossa, ed era incentrato su quattro cantate, tre delle quali “La Veglia”, Demonio, Angelo e Tre Pastori, e L’Adorazione de’ Maggi, di argomento natalizio.
La prima, a 6 voci con violini, era datata 1674, mentre le altre due, concepite rispettivamente per 5 voci con violini e per 6 voci e strumenti, risalivano al 1676.
In tutte si riscontrava la presenza di personaggi caratteristici, mutuati spesso dalla commedia dell’arte e coinvolti, talora senza nemmeno rendersene conto, altre volte con attonita meraviglia, in un avvenimento che ha segnato la storia dell’umanità.
Si trattava di una sorta di presepe vivente, dove l’incontro fra sacro e profano veniva sottolineato da testi e musiche quanto mai vivaci e scoppiettanti, al punto che la natività appariva talora solo sullo sfondo.
Si pensi, per esempio, alla “Veglia”, che rievocava particolari notti, contraddistinte da canti e balli, accompagnati da giochi d’azzardo, dove il lato sacro emergeva di tanto in tanto, prima con una ninna nanna e la preghiera di interrompere i canti per lasciar dormire il Bambino Gesù, e poi con uno sguardo sul futuro del divino nascituro che, divenuto grande, avrebbe messo in gioco sé stesso, vincendo la morte con la Resurrezione.
La quarta ed ultima cantata, Sembri stella felice, Partenope leggiadra, per soprano e strumenti, era invece del 1703, quando Caresana, ricoprendo il ruolo di maestro della Cappella del Tesoro di S. Gennaro, volle celebrare il santo patrono di Napoli ed il suo prodigioso miracolo.
Il programma si completava con due Sonate molto interessanti, dall’op. VII, di Pietro Andrea Ziani, docente di Caresana a Venezia, attivo a Napoli nel 1680 in qualità di maestro della Cappella Reale, in un periodo durante il quale il suo allievo ricopriva il ruolo di organista titolare della medesima istituzione.
Veniamo quindi agli interpreti, ricordando che “I Turchini”, per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare, hanno assunto questo nome di recente, ma l’organico rimane lo stesso, costituito da musicisti che da lungo tempo si riuniscono attorno ad una figura carismatica come Antonio Florio, rappresentando un punto di riferimento mondiale nell’ambito della musica barocca napoletana.
Quasi inutile, quindi, sottolineare la compattezza, l’affiatamento e l’estrema affidabilità della compagine, sia quando ha interpretato le cantate di Caresana, sia nel momento in cui ha eseguito i brani strumentali di Pietro Andrea Ziani.
Nel primo caso, poi, è emerso anche il valore dei sei magnifici solisti, alcuni dei quali, come i tenori Giuseppe de Vittorio e Rosario Totaro, ed il basso Giuseppe Naviglio, collaboratori “storici” dell’ensemble, altri di acquisizione più recente, come il controtenore Filippo Mineccia e i soprani Silvia Frigato e Valentina Varriale, quest’ultima splendida solista nella cantata “per il Tesoro di S. Gennaro”.
Non ci resta che augurarci di poter ascoltare con maggiore frequenza un gruppo così prestigioso, fra le vere eccellenze artistiche di Napoli, che da circa 25 anni sta diffondendo nel mondo i tesori di una stagione musicale irripetibile.
Marco del Vaglio
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Giovedì 7 aprile la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita “I Turchini” di Antonio Florio
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Giovedì 7 aprile, nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo, alle ore 21, i Turchini di Antonio Florio con la soprano Valentina Varriale, presenteranno per la prima esecuzione in tempi moderni le Lezioni della Settimana Santa di Gaetano Veneziano e Cristofaro Caresana in un concerto suggestivamente intitolato “Tenebrae”
“La plus belle musique que se fasse à Naples”: così commentava nel 1632 il viaggiatore musicofilo francese Jean-Jacques Bouchard l’esecuzione musicale delle Tenebrae nel palazzo vicereale da parte della Cappella Reale per il Mercoledì Santo.
In occasione del concerto verrà presentato il CD omonimo appena pubblicato dalla casa discografica Glossa, realizzato anche con la collaborazione della Associazione Alessandro Scarlatti.
Costo del biglietto
I settore: 25 Euro
II settore: 20 Euro
III settore
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani: 8 Euro
Last minute (giovani al di sotto dei 31 anni): 3 Euro, in vendita un’ora prima del concerto.
Per informazioni:
sito web: www.associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
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Programma
C. Caresana: Lectio III del Venerdì Santo a voce sola con violini
G. A. Avitrano: Sonata VI a 3 violini e basso continuo “La Carafa”
G. Veneziano: Lectio III del primo notturno a voce sola con violini
C. Caresana: Lectio III del Giovedì Santo a voce sola con violini
G. Veneziano
Sinfonia a 7
Lectio I del primo notturno del Mercoledì Santo a voce sola con violini
I Turchini
Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio, è costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, fanno dei Turchini una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea. L’ensemble è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia,Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount, Festival “Mozart” di La Coruña.
E’ “ensemble in residence” presso il Centre Lyrique d’Avergne di Clermont Ferrand. Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma concertistica dai Turchini: Il disperato innocente di Boerio, Dido and Æneas e The Fairy Queen di Purcell, Festa napoletana, La Statira principessa di Persia (per il San Carlo), quindi Motezuma di Ciccio De Majo, La Partenope di Vinci in prima moderna, La finta giardiniera di Anfossi; L’Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti, La Salustia di Pergolesi, Aci Galatea e Polifemo di Haendel.
L’ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per le Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca. Nel 1998 i Turchini sono stati impegnati nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca ARTE (vincitore del premio UNESCO). Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l’etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale. Dal 1996 i Turchini hanno inciso per la prestigiosa etichetta Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”. Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano francese Le Monde, il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il premio “Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, il Diapason d’Or per Li Zite’n galera (1999) e per il Pulcinella vendicato (2002), e Le Cantate Spagnole di Vinci (2006); il Premio “Charles Cros” dell’Accademie du Disque (1999) , il Timbre de Platine per La Statira di Francesco Cavalli. Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica francese Eloquentia Stabat Mater di Pergolesi; Missa Defunctorum di Provenzale e Le cantate napoletane del ‘700.
Alla Cité de la Musique di Parigi i Turchini si sono esibiti nella doppia esecuzione de La Partenope di Händel e di Vinci, sempre in Francia hanno eseguito La finta giardiniera di Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont, e sono stati tra i protagonisti della settimana di musica napoletana organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo. Quindi si sono esibiti a Pisa, nell’ambito del Festival “Anima Mundi”, ed ancora in Cina, in Giappone e in Portogallo. Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto l’ensemble negli ultimi 2 anni, primeggiano la messa in scena dell’’Ottavia restituita al trono’ di Domenico Scarlatti, che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso Premio Oviedo per la Miglior Direzione Musicale, l’esecuzione de ‘La Passione’ di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia e al Festival di Ravello, e la tournee negli Stati Uniti nel corso della quale l’orchestra si è esibita a New York e a Washington. L’Ensemble ha inoltre inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto Angeli e Demoni.
Il 2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere L’ Alidoro di Leo presso il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e il Mercadante di Napoli – da cui è tratta la registrazione di un Dvd che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason D’Or”e l’Orphèe d’or dell’accademie du disque lyrique-Paris – e La Salustia di G.B. Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Hanno partecipato, inoltre, al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di Davide Livermore.
L’Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del Premio Napoli, per la sezione speciale “Eccellenze Nascoste” della città e nel corso del 2009 è stata impegnata nell’allestimento della “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna e in una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater “ di Pergolesi.
Nel gennaio 2010 l’ensemble ha eseguito, in prima edizione moderna, “Orfeo e Euridice” di J.J.Fux alla konzerthaus di Vienna.
Con l’etichetta discografica “Glossa” hanno inciso 2 CD: “L’Adoratione de’ Maggi” di Cristofaro Caresana (premio discografico Christmas choise-BBC review) e “Tenebrae” musica per la Settimana Santa a Napoli, in uscita ad aprile 2011.
Valentina Varriale
Diplomatasi con il massimo dei voti al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, Valentina Varriale ha cominciato molto giovane la carriera solistica e nel 2001 ha partecipato a due produzioni dell’Autunno Musicale del teatro di S.Carlo eseguendo come membro del coro Mysterium Vocis alcuni interventi solistici nell’opera “Quarant’ore”: Mottetti di Padre Erasmo de Bartoli”.
Ha interpretato il ruolo del Messo nell’opera “Statira, Principessa di Persia” di F. Cavalli nel primo allestimento della Pietà de’ Turchini sotto la direzione del M° A. Florio ( incisione Opus 111 – Naive).
Ha collaborato inoltre con Rinaldo Alessandrini durante la rassegna concertistica ad Ambronay.
Nel 2004 ha vinto la prima edizione del Concorso Internazionale di musica barocca “Francesco Provenzale” e nello stesso anno ha cantato il ruolo di Armindo nella “Partenope” di Haendel sotto la direzione di A. Florio presentata al Festival di Beaune e a La Citè de la Musique a Parigi.
Nell’agosto del 2005 ha collaborato con i Sonatori della Gioiosa Marca eseguendo lo “Stabat Mater” di Pergolesi, riproposto, sotto la direzione del M° O. Dantone, per il Pergolesi – Spontini Festival nel settembre 2006.
Ha eseguito “La Betulia liberata” di Mozart con la Cappella Pietà de Turchini presentata ai festival di Beaune e di Santiago de Compostela .
E’ stata Barbarina nelle “Nozze di Figaro” di Mozart rapppresentata al teatro degli Champs-Elysées ; Rosilda nella “Ottavia restituita al trono” di Scarlatti; Zeza nello “Alidoro” di Leonardo Leo rappresentato al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli; Albina nella “Salustia” di Pergolesi presentata al festival di Montpellier in coproduzione con il Pergolesi-Spontini festival e Armindo nella “Partenope” di Haendel rappresentata a Ferrara e Modena riscuotendo successo di pubblico e critica.
Ha lavorato inoltre con Jordi Savall, con cui ha realizzato “L’Orfeo” e il “Vespro della Beata Vergine” di C. Monteverdi e con Peter Kopp, esibendosi in numerosi festival europei (Edimburgo, Salisburgo, Dresda etc…).
Collabora stabilmente con La Cappella della Pietà dè Turchini diretta dal M° A. Florio.
Nel 2007 ha conseguito con lode la laurea di II livello in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio San Pietro a Majella .
E’ vincitrice di diversi concorsi lirici, tra cui si annovera il Primo Premio al “Benvenuto Franci” di Pienza e recentemente si è esibita in un recital al Teatro Rossini di Pesaro e al Festival di Cremona “Claudio Monteverdi” riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica.
Ha all’attivo diverse incisioni discografiche per la Eloquentia, Glossa, Naive e Berlin Classic.
Particolarmente interessata al repertorio vocale del Sei-Settecento ha seguito masterclass in canto barocco del soprano Roberta Invernizzi, ha conseguito con lode, presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, il secondo livello specialistico in Musica Vocale da Camera e studia attualmente sotto la guida del soprano Maria Ercolano.
Antonio Florio
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, infine curandone la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita (1670), Il schiavo di sua moglie (1671) e la Stellidaura vendicante (1674) di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco, Boerio(1673); La finta cameriera di Gaetano Latilla (1673); Li Zite’n galera di Leonardo Vinci (1722); il Pulcinella vendicato di Giovanni Paisiello (1767); La Statira di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); Motezuma di Francesco De Majo(1765).
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padrona e lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi.
Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse. E’, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco.
Tra i suoi impegni più recenti citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci “La Partenope”, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna. Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale.
Quindi nel 2006, ha diretto i Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”.
Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo Premio per la diffusione della Musica Mediterranea. Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival,Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival.
Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera “Alidoro” di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or”e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”.
Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni”, corrispondente al nostro premio Abbiati, per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007. Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini , si è aggiudicato inoltre il “Premio Napoli”, nella sezione “eccellenze nascoste” della città. Ha partecipato al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino.
Sempre nel 2009 “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna(teatro S.Carlo-Napoli, La Maestranza, Sevilla-La Coruna e Santander, Murcia- miglior produzione teatrale –premio Oviedo-) e una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater “ di Pergolesi.Nel 2010. Ha diretto “Orfeo e Euridice” di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni,l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e l’orchestra di Galicia-La Coruna.
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