Concerti a Napoli dal 18 al 24 luglio 2016
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Questi gli appuntamenti previsti dal 18 al 24 luglio 2016:
Martedì 19 luglio, alle ore 17.00, presso la Biblioteca fra’ Landolfo Caracciolo (Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore – via dei Tribunali, 316), Giornata di studi e presentazione del volume: L’oratorio musicale nel Regno di Napoli al tempo di Gaetano Veneziano, con interventi di Paola Besutti, Antonio Dell’Olio, Paologiovanni Maione, Maurizio Rea, Agostino Ziino.
Ingresso libero
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Martedì 19 luglio, alle ore 20.30 (Turno B), con repliche giovedì 21 luglio, alle ore 20.30 (Turno M Opera) e sabato 23 luglio, alle ore 17.00 (Turno F), al Teatro di San Carlo, per la stagione lirica estiva 2016, allestimento dell’opera Aida di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni
Direttore: Pinchas Steinberg
Regia: Franco Dragone
Scene: Benito Leonori
Costumi: Giusi Giustino
Personaggi ed interpreti
Aida: Kristin Lewis (19 e 23 luglio) / Amarilli Nizza (21 luglio)
Radames: Antonello Palombi (19 e 23 luglio) / Stefano La Colla (21 luglio)
Amneris: Nino Surguladze
Amonasro: Giovanni Meoni / Stephen Gaertner
Ramfis: Riccardo Zanellato (19 e 23 luglio) / Marco Spotti (21 luglio)
Il Re: Dario Russo
Il Messaggero: Antonello Ceron
La Sacerdotessa: Rossella Locatelli
Allestimento del Teatro di San Carlo
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Costo del biglietto
Palco Reale: 400 Euro
Intero: da 50 a 28 Euro
Ridotto: da 44 a 24 Euro (titolari Carte dei programmi di Membership, gruppi di almeno 10 persone membri di enti, CRAL ed associazioni convenzionati con il Teatro di San Carlo)
Gruppi: da 38 a 22 euro
Giovani under 30 /Over 65*
Platea (III settore): 25 Euro
Palchi: 15 Euro
*Anziani over 65 con reddito minimo (come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015) e / o Social Card
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Mercoledì 20 luglio, alle ore 20.30 (Turno C/D), con repliche venerdì 22 luglio, alle ore 20.30 (Turno M Opera) e domenica 24 luglio, alle ore 20.30 (Turno B), al Teatro di San Carlo, per la stagione lirica estiva 2016, allestimento dell’opera Madama Butterfly di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Direttore: Pinchas Steinberg
Regia: Pippo Delbono
Scene: Nicola Rubertelli
Costumi: Giusi Giustino
Personaggi ed interpreti
Cio-Cio-San: Svetla Vassileva (20 e 24 luglio) / Serena Farnocchia (22 luglio)
Pinkerton: Aquiles Machado (20 luglio) / Luciano Ganci (22 e 24 luglio)
Suzuki: Rossana Rinaldi (20 luglio) / Katarina Giotas (22 luglio) / Cristina Melis (24 luglio)
Sharpless: Luca Grassi (20 e 24 luglio) / Vincenzo Taormina (22 luglio)
Goro: Massimiliano Chiarolla
Yamadori: Nicolò Ceriani
Allestimento del Teatro di San Carlo
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo
Costo del biglietto
Palco Reale: 400 Euro
Intero: da 50 a 28 Euro
Ridotto: da 44 a 24 Euro (titolari Carte dei programmi di Membership, gruppi di almeno 10 persone membri di enti, CRAL ed associazioni convenzionati con il Teatro di San Carlo)
Gruppi: da 38 a 22 euro
Giovani under 30 /Over 65*
Platea (III settore): 25 Euro
Palchi: 15 Euro
*Anziani over 65 con reddito minimo (come da circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015) e / o Social Card
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Mercoledì 20 luglio, alle ore 20.30, presso la Basilica Santuario del Carmine Maggiore (piazza del Carmine, 2), concerto con la partecipazione di Antonio Braccolino (basso), Angela Luglio (soprano), Loredana Nocerino (soprano), Leopoldo Punziano (tenore), Candida Guida (contralto) e dell’Ensemble strumentale, formato da Vincenzo Bianco (violino I e concertazione), Roberto Roggia (violino II), Fulvio Milone (viola), Leonardo Massa (violoncello), Giuseppe Petrella (tiorba), Guido Mandaglio (fagotto), Francesco Manna (percussioni), diretto da Maurizio Rea (organo)
Programma
G. Veneziano: Scherzo Drammatico “Il Tobia Sposo” a 5 voci con strumenti (allestimento in prima esecuzione in tempi moderni)
Ingresso libero
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Giovedì 21 luglio, alle ore 20.30, nel Salone delle feste del Museo della Reggia di Capodimonte, concerto dell’Ensemble Musico Spirto, formato dai soprani Roberta Andalò e Sabrina Santoro, dalla violoncellista Manuela Albano e dalla clavicembalista Maria Rosaria Marchi.
In programma musiche di Monteverdi, Frescobaldi, Carissimi e Sigismondo d’India.
Costo del biglietto: 1 Euro (comprensivo di visita guidata, a partire dalle 19.45, della dott.ssa Valentina Canone sugli elementi musicali presenti in alcuni dipinti della Collezione Farnese).
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Giovedì 21 luglio, alle ore 21.00, a Villa Pignatelli, primo appuntamento del Ciclo “Integrale delle Sonate per pianoforte e violino di Wolfgang Amadeus Mozart”, preceduto da una conferenza di presentazione a cura di Sandro Cappelletto, Riccardo Scognamiglio, Stefano Valanzuolo, in collaborazione con il Centro Italiano di Musica da Camera.
A seguire concerto del duo formato da Alberto Maria Ruta (violino) e Dario Candela (pianoforte)
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart
Sonata K 301 in sol maggiore
Sonata K 304 in mi minore
Sonata K 305 in la maggiore
Sonata K 378 in si bemolle maggiore
Costo del biglietto: non ancora pervenuto
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Venerdì 22 luglio, alle ore 20.30, presso il Museum Shop (largo Corpo di Napoli, 3), nell’ambito di Musica nel Corpo di Napoli dal ’600 a oggi, l’Associazione ‘A Luna e ‘o Sole presenta Francesca Rondinella e Giosi Cincotti nel concerto dal titolo “D’infiniti strumenti…d’amorose canzoni”
In programma leggende, rime e musiche di Napoli nella storia
Costo del biglietto: 10.00 euro (comprensivo di degustazione)
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Sabato 23 luglio, alle ore 20.30, presso il Museum Shop (largo Corpo di Napoli, 3), per Convivio Armonico di Area Arte, concerto dal titolo Re-Inventing Bach con la partecipazione di Drora Bruck e Giorgio Matteoli (flauti dolci)
In programma musiche di J. S. Bach
Costo del biglietto: 5.00 euro (comprensivo di degustazione)
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Domenica 24 luglio, alle ore 19.00, presso i giardini del Belvedere della Reggia di Capodimonte, nell’ambito della rassegna Musica alla Reggia – Luglio musicale a Capodimonte, organizzata dal Conservatorio di San Pietro a Majella, in collaborazione con il Museo di Capodimonte, concerto dell’Orchestra del Conservatorio di San Pietro a Majella, diretta da Francesco Vizioli, con la partecipazione del pianista Marco Pasini
Programma
G. Rossini: Sinfonia da “Il viaggio a Reims”
F. Liszt: Concerto n.1 per pianoforte e orchestra
G. Bizet: Carmen Suite
Ingresso libero
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Giovedì 24 marzo il concerto pasquale dell’Associazione Alessandro Scarlatti propone la “Passio secundum Joannem” di Gaetano Veneziano nell’esecuzione della Cappella Neapolitana Antonio Florio e del coro e dei solisti del Ghislieri Choir
Giovedì 24 marzo, alle ore 21, nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo, la Associazione Alessandro Scarlatti propone un raffinato concerto pasquale, la “Passio secundum Joannem” di Gaetano Veneziano, scritta intorno al 1685, il cui manoscritto in copia unica è stato ritrovato nell’Archivio dell’Oratorio dei Gerolamini.
L’esecuzione di questa pagina musicale è affidata alla Cappella Neapolitana, diretta da Antonio Florio, da oltre 25 anni ambasciatori nel mondo della musica barocca napoletana, e dai solisti e coro del Ghislieri Choir.
L’Italia sino a pochi anni fa era considerata assente nella storia della Passione in musica, dominata invece dal mondo germanico e dai suoi grandi autori (Bach, Telemann, Haendel).
Per questa ragione la Passione composta a Napoli da Alessandro Scarlatti attorno al 1685 era considerata un unicum.
La ricerca musicologica di questi ultimi tempi sta rivelando invece come proprio nell’Italia meridionale di fine Seicento, ancorata alle devozioni della Settimana Santa, la Passione in musica sia stato un genere praticato e diffuso.
«La scoperta di un’altra Passione meridionale composta probabilmente nello stesso periodo da Gaetano Veneziano, organista della Real Cappella negli stessi anni in cui era maestro Scarlatti, alimenta l’ipotesi che si tratti di un repertorio devozionale dal contenuto fortemente drammatico, annualmente praticato durante la Settimana Santa nella Cappella del viceré spagnolo» spiega il musicologo Dinko Fabris.
Biglietti
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani (under 33): 10 Euro
Last minute (under 33): 3 Euro – in vendita un’ora prima del concerto
Per informazioni:
www.associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
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Giovedì 24 marzo 2016, ore 21.00 – Auditorium di Castel S. Elmo
Evangelista: Raffaele Pe, controtenore
Cristo: Luca Cervoni, tenore
Pilato: Marco Bussi, basso
Soldato / San Pietro: Renato Dolcini, basso
Ancilla / Servo: Valentina Argentieri, soprano
Cappella Neapolitana Antonio Florio
Ghislieri Choir
Antonio Florio, direttore
Programma
Gaetano Veneziano (1665 – 1716): Passio Domini nostri Jesu Christi secundum Joannem
Cappella Neapolitana Antonio Florio
Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio, conosciuto fino al 2010 come Cappella della Pietà de’ Turchini, divenuto quindi “I Turchini di Antonio Florio” e nel febbraio 2016 “Cappella Neapolitana Antonio Florio”.
L’ensemble è costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, fanno di questo ensemble una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea, tanto che è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount, Festival “Mozart” di La Coruña.
Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma concertistica: “Il disperato innocente” di Boerio, “Dido and Æneas” e “The Fairy Queen” di Purcell, “Festa napoletana”, “La Statira principessa di Persia” (per il San Carlo), quindi “Motezuma” di Ciccio De Majo, “La Partenope” di Vinci in prima moderna, “La finta giardiniera” di Anfossi; “L’Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, “La Salustia” di Pergolesi, “Aci Galatea e Polifemo” di Haendel.
L’ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per la Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca.
Nel 1998 come Turchini sono stati impegnati nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca Arte (vincitore del premio UNESCO).
Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l’etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale.
al 1996 ha inciso per la prestigiosa etichetta Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”.
Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano francese Le Monde, il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il premio “Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, il “Diapason d’Or” per “Li Zite’n Galera” (1999) e per “Il Pulcinella vendicato” (2002), e “Le Cantate Spagnole” di Vinci (2006); il Premio “Charles Cros” dell’Accademie du Disque (1999), il “Timbre de Platine” per “La Statira” di Francesco Cavalli. Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica francese Eloquentia “Stabat Mater” di Pergolesi; “Missa Defunctorum” di Provenzale e “Le cantate napoletane del ‘700”.
Alla Cité de la Musique di Parigi si sono esibiti nella doppia esecuzione de “La Partenope” di Händel e di Vinci.
Sempre in Francia hanno eseguito “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont, e sono stati tra i protagonisti della settimana di musica napoletana organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo. Quindi si sono esibiti a Pisa, nell’ambito del Festival “Anima Mundi”, ed ancora in Cina, in Giappone e in Portogallo.
Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto l’ensemble negli ultimi due anni, primeggiano la messa in scena dell’ “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti – che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso “Premio Oviedo per la Miglior Direzione Musicale” – l’esecuzione de “La Passione” di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia e al Festival di Ravello, e la tournée negli Stati Uniti nel corso della quale l’orchestra si è esibita a New York e a Washington. L’Ensemble ha inoltre inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto “Angeli e Demoni”.
Il 2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere “L’ Alidoro” di Leo presso il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e il Teatro Mercadante di Napoli – da cui è tratta la registrazione di un dvd che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “L’Orphèe d’or” dell’Accademie du Disque Lyrique de Paris – e “La Salustia” di Giovan Battista Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Hanno partecipato, inoltre, al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di Davide Livermore.
L’Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del “Premio Napoli”, per la sezione speciale “Eccellenze Nascoste” della città e nel corso del 2009 è stata impegnata nell’allestimento della “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna e in una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater “ di Pergolesi. Nel gennaio 2010 l’ensemble ha eseguito, in prima edizione moderna, “Orfeo e Euridice” di J.J.Fux alla Konzerthaus di Vienna.
Nel corso del 2012 si esibiscono alla Konzerthaus di Vienna, al teatro Calderon di Valladolid con “L’Incoronazione di Poppea2 di Monterverdi in un allestimento di Emilio Sagi, alla Laeiszhalle di Amburgo, alla Philamonie di Colonia e all’ auditorium di Cuenca per la Semana de musica religiosa.
Con l’etichetta discografica “Glossa” hanno inciso 2 cd: “L’Adoratione de’ Maggi” di Cristofaro Caresana (premio discografico “Christmas Choise-BBC review) e “Tenebrae – musica per la Settimana Santa a Napoli”, uscito ad aprile 2011. Di recente uscita, sempre per l’etichetta “Glossa” , il CD “Neapolitan cello concertos” con Giovanni Sollima come solista ed autore di uno dei brani, scritto apposta per L’ensemble.
Nel febbraio 2016, a quasi trent’anni dalla fondazione, L’ensemble presenta i progetti futuri con un nuovo nome: “Cappella Neapolitana Antonio Florio”.
Ghislieri Choir
Fa parte di Ghislieri Choir & Consort, un ensemble vocale e strumentale italiano specializzato nel repertorio sacro del XVIII secolo.
Nasce nel 2003 presso lo storico Collegio Ghislieri di Pavia dall’incontro tra il suo direttore, Giulio Prandi, e i musicisti Jorge Alberto Guerrero, Maria Cecilia Farina e Marco Bianchi.
Regolarmente invitato dai maggiori festival internazionali e presente nel cartellone di prestigiose sale da concerto europee, dal 2010 incide per Sony International.
Suoi concerti sono stati trasmessi da RAI – Radio 3, Culturebox – France Télévisions, Avro Klassiek, France Musique, RTBF Musiq’3, Norddeutsche Rundfunk.
Oltre a frequentare gli autori consacrati del repertorio tardo barocco e classico, con una speciale predilezione per la produzione sacra mozartiana, il gruppo si dedica con passione alla riscoperta del repertorio sacro del Settecento italiano, riproponendo regolarmente in concerto opere rare o inedite reperite attraverso un costante lavoro di ricerca.
A questo repertorio è dedicata l’attività discografica di Ghislieri Choir & Consort. Dopo l’esordio sulla rivista italiana Amadeus con un cd su Giacomo Antonio Perti, nel 2010 è iniziata una collaborazione con Sony – Deutsche Harmonia Mundi, che ha portato nel 2011 alla pubblicazione di un disco dedicato all’opera sacra di Galuppi e nel 2013 a un nuovo volume dedicato a Niccolò Jommelli.
Al Mattutino de’ Morti di Davide Perez è dedicato il terzo volume della serie, realizzato in partenariato con la Fondation Royaumont.
Altre due uscite sono previste nel 2016 e 2017. Amadeus ha dedicato nel dicembre 2014 a Ghislieri Choir & Consort il numero celebrativo dei suoi 25 anni, pubblicando un disco contenente la registrazione live effettuata da France Musique di un concerto al Festival d’Ambronay, con in programma il Dixit Dominus di Händel e il Beatus vir di Jommelli.
Tra i numerosi cartelloni che hanno ospitato Ghislieri Choir & Consort ricordiamo: Festival MITO, Festival Pergolesi-Spontini, Festival Monteverdi di Cremona, Settimane Musicali di Stresa, Festival George Enescu di Bucarest, BOZAR Musique, Internationale Händel-Festspiele Göttingen, Festival d’Ambronay, Festival di Besançon, Festival de La Chaise-Dieu, Fondation Royaumont, Oude Muziek Utrecht, AMUZ – Festival Van Vlaanderen Anversa.
I progetti futuri comprendono concerti in Italia, Francia, Olanda, Belgio, Germania e Malta.
Antonio Florio
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota.
Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo “La colomba ferita” (1670), “Il schiavo di sua moglie”(1671) e “La Stellidaura vendicante” (1674) di Francesco Provenzale; “Il disperato innocente” di Francesco Boerio (1673);“La finta cameriera” di Gaetano Latilla (1673); “Li Zite’n Galera” di Leonardo Vinci (1722); “Il Pulcinella vendicato” di Giovanni Paisiello (1767); “La Statira” di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); “Motezuma” di Francesco De Majo (1765).
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando “La serva padrona” e lo“Stabat Mater” di Giovan Battista Pergolesi.
Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse.
È, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco.
E’ direttore artistico dello “Scarlatti LAB” , laboratorio per la musica barocca a cura dell’Associazione Scarlatti di Napoli. Tra i suoi impegni più recenti citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci “La Partenope”, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna.
Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale.
Quindi, nel 2006, ha diretto i Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”.
Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo “Premio per la diffusione della Musica Mediterranea”.
Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival, dell’Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival. Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera “Alidoro” di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”.
Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” – corrispondente al nostro premio Abbiati – per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007.
Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini, si è aggiudicato inoltre il “Premio Napoli”, nella sezione “Eccellenze Nascoste” della città.
Ha partecipato al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino. Sempre nel 2009, ha presentato “La Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna Teatro S.Carlo di Napoli, La Maestranza di Sevilla, La Coruna, Santander, Murcia e Premio Oviedo per la miglior produzione teatrale e una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater“ di Pergolesi.
Nel 2010, ha diretto “Orfeo e Euridice” di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e l’Orchestra di Galicia-La Coruna.
Nel 2012 ha diretto alla Konzerthaus di Vienna “Dorimena e Tuberone” di Francesco Conti e “Incoronazione di Poppea” di Monteverdi al teatro Calderon di Valladolid con la regia di E. Sagi.
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Domenica 20 marzo la Associazione Alessandro Scarlatti propone un incontro con Dinko Fabris dal titolo “Gaetano Veneziano, chi era costui?” nell’ambito del ciclo “Parliamo di musica”

Per venire incontro a un’esigenza di divulgazione più volte manifestata dal nostro pubblico, la Associazione Alessandro Scarlatti propone “Parliamo di musica”, una breve serie di incontri la domenica mattina presso la Villa Pignatelli in collaborazione con il Polo Museale della Campania.
Si tratterà di tre conversazioni, nel corso delle quali il nostro direttore artistico, Renato Bossa, dialogherà con vari esperti su altrettanti momenti cardine della storia della musica.
Nel terzo ed ultimo incontro, che si terrà domenica 20 marzo, alle ore 11 in Villa Pignatelli, Renato Bossa risponderà con Dinko Fabris alla provocatoria domanda: “Gaetano Veneziano, chi era costui?”.
Questo incontro di approfondimento è idealmente collegato alla esecuzione della Passione secondo Giovanni di Gaetano Veneziano, che sarà eseguita della Cappella Neapolitana Antonio Florio con il Ghislieri Choir, giovedì 24 marzo a Castel Sant’Elmo, alle ore 21, nell’ambito della Stagione Concertistica della Associazione Alessandro Scarlatti.
Ingresso gratuito
Per informazioni:
www.associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
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Domenica 31 maggio il duo Grifone-Trancone apre la XVI edizione del ciclo “Organi Storici della Campania” organizzato dall’Associazione Alessandro Scarlatti
Domenica 31 maggio 2015, alle ore 18.00, la XVI edizione del ciclo Organi Storici della Campania della Associazione Alessandro Scarlatti, si inaugura nella storica Cappella del Pio Monte della Misericordia, al cospetto di uno dei capolavori del Caravaggio.
L’organista Angelo Trancone e il soprano Cristina Grifone presenteranno per l’occasione un raffinato programma di arie di scuola napoletana tra Seicento e Settecento.
L’esecuzione avverrà sul prezioso organo settecentesco napoletano, la cui cassa è decorata con motivi floreali su fondo rosso vermiglio, costruito da Tommaso De Martino.
Seguiranno appuntamenti per tutto il mese di giugno con alcuni dei più prestigiosi strumenti della città: giovedì 11 giugno alla Cappella Real Monte Manso di Scala, domenica 14 giugno nella Basilica di Santa Chiara ed infine venerdì 19 giugno nella sala Scarlatti del Conservatorio San Pietro a Majella.
Nato nel 2001 e dedicato alla scoperta e alla valorizzazione del vasto patrimonio organario della nostra Regione, il ciclo ha spaziato negli anni in varie sedi in tutta la Campania come il Santuario di San Rocco a Lioni, la Chiesa di Santa Maria della Speranza a Battipaglia, la Chiesa di Sant’Antonio al Seggio di Aversa, il Santuario di Sant’Antonio di Afragola , la cinquecentesca Collegiata di San Michele a Solofra.
Il concerto è gratuito
Infoline
Associazione Alessandro Scarlatti
081 406011
www.associazionescarlatti.it
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Programma
Antonio Valente (1520-1601): Ballo dell’intorcia
Andrea Cima: (1606-1627): La novella canzona
Gaetano Veneziano: (1665-1716): “Mia Colomba intemerata”, aria dall’oratorio “La Santissima Trinità” (revisione di Antonio Florio)
Giovanni Salvatore (1611-1688): Toccata
Alessandro Scarlatti (1660-1725): “Vò goder senza contrasto”, aria dalla cantata “Marc’Antonio e Cleopatra”
Giovanni Salvatore
Corrente n. 1
Corrente n. 2
Gaetano Veneziano: “Senz’ombra concetta”, aria dall’oratorio “La Santissima Trinità” (revisione di Antonio Florio)
Ignazio Fiorillo (1715-1787): Fuga
Francesco Mancini (1672-1737): “Sempre è bella un bel volto c’alletta”, aria dalla cantata “Un amante ama due belle”
Baldassarre Galuppi (1706-1785): Sonata in re minore
Francesco Provenzale (1624-1704): “Che speri o mio core”, aria dall’opera “Schiavo di sua moglie” (revisione di Antonio Florio)
Bernardo Pasquini (1637-1710):
Variazioni per il paggio todesco
Variazioni capricciose
Alessandro Scarlatti: “Amare et non videre”, aria dal mottetto sacro “Rorate Coeli”
Angelo Trancone
Nato a Napoli nel 1993 fin dall’età di 10 anni ha mostrato una particolare predisposizione musicale iniziando e proseguendo gli studi sotto la guida di Maurizio Rea.
All’età di 20 anni consegue la Laurea di Primo Livello in “Organo e Composizione Organistica” con il massimo dei voti, lode e menzione speciale, nella classe di Roberto Canali presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.
Attualmente prosegue gli studi nella classe di “Improvvisazione Organistica” di Theo Flury al “Pontificio Istituto di Musica Sacra” di Roma e si specializzerà con il bienniale ”Organ Master” presso la “Royal Danish Academy of Music” di Copenaghen.
Frequenta corsi di perfezionamento per l’interpretazione delle diverse scuole organistiche : Letteratura Bachiana con Ludger Lohmann; Repertorio Nord-Europeo con Matteo Imbruno; Letteratura sinfonico-francese con Jean Guillou; Settecento Napoletano con Emanuele Cardi e Ottocento Italiano con Enrico Viccardi.
Dal 2011 ad oggi è risultato : “2° Classificato” ( 1° non assegnato ) alla X Edizione del Concorso Organistico Internazionale di “Fano Adriano”, “1° Classificato” alla IV Edizione del Concorso Nazionale di Musica “Antonello da Caserta” ( Sez. Organo ), “3° Classificato” alla II edizione del Concorso Organistico Nazionale “Città di Napoli – 11 Fiori del Melarancio”e “1° Classificato” alla IV edizione del Concorso Organistico Nazionale “Camillo Guglielmo Bianchi” di Varzi.
Nel 2013 è il rappresentante Campano Under 21 della VIII Edizione del Concorso Nazionale per “Giovani talenti della Musica” presso il Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze.
Organista del gruppo ottoni “San Pietro a Majella Brass Ensemble”, si esibisce come solista o continuista a numerose rassegne e festival organistici italiani.
Nel 2012, inaugura la cerimonia di apertura della “Association Européenne des Conservatoires” (AEC ), riscuotendo un ottimo successo di pubblico e di critica.
È attualmente Organista Titolare presso la Basilica Santuario dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, in Capodimonte.
Cristina Grifone
Laureata in psicologia, nel 2008 si diploma brillantemente presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ma già dal 2006 inizia a collaborare con numerosi cori e orchestre (in particolare con il coro “Mysterium Vocis”), sia a Napoli che in Francia e in Finlandia; con la “Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti” si esibisce da solista in numerosi concerti al Parco della Musica di Roma, all’Auditorium RAI di Napoli, al Printzregentertheatre di Monaco e al “Festival delle Nazioni”. Specializzata in musica antica, ha preso parte a stagioni come Pavia Barocca , “Actus Humanus” Danzica, “Festival Bach de Lausanne” e, per l’associazione “Alessandro Scarlatti”, a concerti nell’ambito del progetto ScarlattiLab, con cui ottiene anche il Premio Nazionale delle Arti 2011, sezione Musica Antica.
Nel 2012 vince il concorso internazionale di musica sacra “Beata Paola Montaldi” e nel 2013 è finalista al concorso lirico internazionale “Città di Bologna”.
Attualmente collabora con “I Turchini” di Antonio Florio, esibendosi in numerosi festival internazionali e incidendo nel 2013, per la casa discografica Glossa, il disco “La Santissima Trinità” Oratorio per la Nascita del Verbo di Gaetano Veneziano.
Giovedì 1 dicembre secondo appuntamento con lo Scarlattilab dell’ Associazione Alessandro Scarlatti
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Giovedì 1 dicembre 2011, alle ore 20.00, nella chiesa dei SS Marcellino e Festo (Largo San Marcellino – Napoli), secondo appuntamento con il nuovo progetto SCARLATTILAB in collaborazione con i Conservatori di Napoli, Bari e Cosenza e con la direzione artistica e musicale di Antonio Florio e Dinko Fabris.
Questo progetto vede giovani cantanti e strumentisti dei conservatori del Sud – già vincitori di un concorso nazionale – venire alla ribalta nel realizzare raffinati programmi di musica barocca, spesso inedita, costruiti intorno a loro.
Dopo il primo appuntamento, che ha proposto la ricostruzione di una festa da ballo del 1620, questo secondo incontro, fuori abbonamento, intitolato “Scarlatti e Napoli” vede l’esecuzione di due straordinari capolavori di Alessandro Scarlatti accanto a composizioni di rara esecuzione del figlio Domenico e del loro contemporaneo Gaetano Veneziano.
“La più antica associazione meridionale di concerti – dice Dinko Fabris, il primo italiano nominato Presidente della Società Internazionale di Musicologia – si unisce all’istituzione che ha raccolto l’eredità degli antichi quattro conservatori di musica napoletani, il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, e ai Turchini di Antonio Florio, il complesso che da 25 anni porta in tutto il mondo i tesori musicali della Napoli barocca, per dar vita ad un laboratorio innovativo e unico in Italia. L’idea è in apparenza semplice: utilizzare il medesimo metodo didattico sul quale si basavano i primi conservatori musicali di Napoli nel Sei e Settecento partendo dalle composizioni più popolari del passato, come villanelle, arie, danze per consentire un apprendimento piacevole e sistematico dei “segreti” della interpretazione musicale, in larga parte improvvisativa.”
Prezzo del biglietto: 5 Euro in vendita un’ora prima del concerto.
Per informazioni:
www.associazionescarlatti.it;
info@associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
Programma
Alessandro Scarlatti e Napoli (Napoli 1690-1725)
Alessandro Scarlatti (1660-1725): “Ave Regina coelorum” a 2 soprani e basso continuo (Napoli 1722)
Domenico Scarlatti (1685-1757): “Salve Regina” a soprano e contralto e basso continuo
Gaetano Veneziano (1656-1716): “Quare de vulva eduxisti me” per soprano, contralto, 2 violini e basso continuo
Alessandro Scarlatti: “Stabat Mater” a 2 voci , 2 violini e basso continuo
SCARLATTILAB
Direzione artistica: Antonio Florio, Dinko Fabris con la collaborazione di Tommaso Rossi
Coordinamento musicale: Antonio Florio
In collaborazione con:
Conservatorio di musica “San Pietro a Majella” di Napoli
Soprani: Maddalena Pappalardo, Leslie Visco
Contralti: Candida Guida, Enrico Vicinanza
Organo: Francesco Aliberti
Violoncello: Vincenzo Caterino
“I Turchini” di Antonio Florio – prime parti
Violini: Alessandro Ciccolini, Marco Piantoni
Antonio Florio
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota.
Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, infine curandone la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita (1670), Il schiavo di sua moglie (1671) e la Stellidaura vendicante (1674) di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco, Boerio(1673); La finta cameriera di Gaetano Latilla (1673); Li Zite’n galera di Leonardo Vinci (1722); il Pulcinella vendicato di Giovanni Paisiello (1767); La Statira di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); Motezuma di Francesco De Majo(1765).
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padrona e lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi.
Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse.
E’, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco. Tra i suoi impegni più recenti citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci “La Partenope”, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna.
Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale.
Quindi nel 2006, ha diretto i Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”. Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo Premio per la diffusione della Musica Mediterranea. Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival,Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival.
Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera “Alidoro” di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or”e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”. Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni”, corrispondente al nostro premio Abbiati, per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007. Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini , si è aggiudicato inoltre il “Premio Napoli”, nella sezione “eccellenze nascoste” della città.
Ha partecipato al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino.
Sempre nel 2009 “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna(teatro S.Carlo-Napoli, La Maestranza, Sevilla-La Coruna e Santander, Murcia- miglior produzione teatrale –premio Oviedo-) e una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater“ di Pergolesi
nel 2010.
Ha diretto “Orfeo e Euridice” di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni,l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e l’orchestra di Galicia-La Coruna.
Dinko Fabris
Musicologo, ha studiato liuto (Conservatorio di Verona), letteratura italiana (laurea Università di Bari) e musicologia (diploma di Perfezionamento in Musicologia, Università di Bologna e Dottorato, Royal Holloway University of London). Visiting Professor nelle università di Parigi (Ecole Normale Superieure e EPHE Sorbonne-Paris IV), Melbourne e nel 2011 al Centre Etudes Superieures de la Renaissance di Tours e all’Università di Toulouse è tutor esterno dell’Università di Lubiana in Slovenia e del corso dottorale Docartes del Conservatorio di Den Haag e Università di Leiden in Olanda.
E’ consulente musicologico dei Turchini di Antonio Florio con il quale codirige ScarlattiLab della Associazione Scarlatti di Napoli, oltre a dirigere dalla fondazione (1995) il Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké.
Dal 1982 è docente in ruolo di Storia della musica al Conservatorio di Bari e dal 2001 insegna musicologia anche alla Università della Basilicata, Potenza oltre ad essere Honorary Associated Professor alla Melbourne University, membro del Comitato scientifico della Fondation Royaumont e della Commission Mixte del RILM (New York).
Dal 2010 partecipa come consigliere nazionale e responsabile per Puglia e Basilicata alla creazione del Sistema delle Orchestre Giovanili in Italia voluto da Claudio Abbado sul modello venezuelano. Collabora per la critica musicale con Repubblica Bari e sul Giornale della Musica e con Radiotre Rai.
Le sue ricerche spaziano dalla musica per antichi strumenti alla storia musicale di Napoli, all’opera del Seicento e a Nino Rota, producendo circa 110 saggi, edizioni critiche e diversi volumi monografici tra cui Music in seventeenth-century Naples (Ashgate 2007).
Come co-direttore dello Study Group dell’IMS “Cavalli and Venetian Opera” sta preparando per il 2012 l’edizione critica della Didone di Cavalli (Bärenreiter Verlag) e la prima monografia scientifica su Nino Rota.
Dal 2012 sarà per cinque anni il primo italiano Presidente della Società Internazionale di Musicologia.
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Giovedì 7 aprile la stagione dell’Associazione Alessandro Scarlatti ospita “I Turchini” di Antonio Florio
Critica Classica di Marco del Vaglio:
Giovedì 7 aprile, nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo, alle ore 21, i Turchini di Antonio Florio con la soprano Valentina Varriale, presenteranno per la prima esecuzione in tempi moderni le Lezioni della Settimana Santa di Gaetano Veneziano e Cristofaro Caresana in un concerto suggestivamente intitolato “Tenebrae”
“La plus belle musique que se fasse à Naples”: così commentava nel 1632 il viaggiatore musicofilo francese Jean-Jacques Bouchard l’esecuzione musicale delle Tenebrae nel palazzo vicereale da parte della Cappella Reale per il Mercoledì Santo.
In occasione del concerto verrà presentato il CD omonimo appena pubblicato dalla casa discografica Glossa, realizzato anche con la collaborazione della Associazione Alessandro Scarlatti.
Costo del biglietto
I settore: 25 Euro
II settore: 20 Euro
III settore
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani: 8 Euro
Last minute (giovani al di sotto dei 31 anni): 3 Euro, in vendita un’ora prima del concerto.
Per informazioni:
sito web: www.associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
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Programma
C. Caresana: Lectio III del Venerdì Santo a voce sola con violini
G. A. Avitrano: Sonata VI a 3 violini e basso continuo “La Carafa”
G. Veneziano: Lectio III del primo notturno a voce sola con violini
C. Caresana: Lectio III del Giovedì Santo a voce sola con violini
G. Veneziano
Sinfonia a 7
Lectio I del primo notturno del Mercoledì Santo a voce sola con violini
I Turchini
Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio, è costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, fanno dei Turchini una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea. L’ensemble è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia,Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount, Festival “Mozart” di La Coruña.
E’ “ensemble in residence” presso il Centre Lyrique d’Avergne di Clermont Ferrand. Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma concertistica dai Turchini: Il disperato innocente di Boerio, Dido and Æneas e The Fairy Queen di Purcell, Festa napoletana, La Statira principessa di Persia (per il San Carlo), quindi Motezuma di Ciccio De Majo, La Partenope di Vinci in prima moderna, La finta giardiniera di Anfossi; L’Ottavia restituita al trono di Domenico Scarlatti, La Salustia di Pergolesi, Aci Galatea e Polifemo di Haendel.
L’ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per le Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca. Nel 1998 i Turchini sono stati impegnati nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca ARTE (vincitore del premio UNESCO). Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l’etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale. Dal 1996 i Turchini hanno inciso per la prestigiosa etichetta Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”. Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano francese Le Monde, il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il premio “Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, il Diapason d’Or per Li Zite’n galera (1999) e per il Pulcinella vendicato (2002), e Le Cantate Spagnole di Vinci (2006); il Premio “Charles Cros” dell’Accademie du Disque (1999) , il Timbre de Platine per La Statira di Francesco Cavalli. Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica francese Eloquentia Stabat Mater di Pergolesi; Missa Defunctorum di Provenzale e Le cantate napoletane del ‘700.
Alla Cité de la Musique di Parigi i Turchini si sono esibiti nella doppia esecuzione de La Partenope di Händel e di Vinci, sempre in Francia hanno eseguito La finta giardiniera di Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont, e sono stati tra i protagonisti della settimana di musica napoletana organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo. Quindi si sono esibiti a Pisa, nell’ambito del Festival “Anima Mundi”, ed ancora in Cina, in Giappone e in Portogallo. Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto l’ensemble negli ultimi 2 anni, primeggiano la messa in scena dell’’Ottavia restituita al trono’ di Domenico Scarlatti, che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso Premio Oviedo per la Miglior Direzione Musicale, l’esecuzione de ‘La Passione’ di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia e al Festival di Ravello, e la tournee negli Stati Uniti nel corso della quale l’orchestra si è esibita a New York e a Washington. L’Ensemble ha inoltre inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto Angeli e Demoni.
Il 2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere L’ Alidoro di Leo presso il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e il Mercadante di Napoli – da cui è tratta la registrazione di un Dvd che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason D’Or”e l’Orphèe d’or dell’accademie du disque lyrique-Paris – e La Salustia di G.B. Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Hanno partecipato, inoltre, al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di Davide Livermore.
L’Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del Premio Napoli, per la sezione speciale “Eccellenze Nascoste” della città e nel corso del 2009 è stata impegnata nell’allestimento della “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna e in una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater “ di Pergolesi.
Nel gennaio 2010 l’ensemble ha eseguito, in prima edizione moderna, “Orfeo e Euridice” di J.J.Fux alla konzerthaus di Vienna.
Con l’etichetta discografica “Glossa” hanno inciso 2 CD: “L’Adoratione de’ Maggi” di Cristofaro Caresana (premio discografico Christmas choise-BBC review) e “Tenebrae” musica per la Settimana Santa a Napoli, in uscita ad aprile 2011.
Valentina Varriale
Diplomatasi con il massimo dei voti al Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli, Valentina Varriale ha cominciato molto giovane la carriera solistica e nel 2001 ha partecipato a due produzioni dell’Autunno Musicale del teatro di S.Carlo eseguendo come membro del coro Mysterium Vocis alcuni interventi solistici nell’opera “Quarant’ore”: Mottetti di Padre Erasmo de Bartoli”.
Ha interpretato il ruolo del Messo nell’opera “Statira, Principessa di Persia” di F. Cavalli nel primo allestimento della Pietà de’ Turchini sotto la direzione del M° A. Florio ( incisione Opus 111 – Naive).
Ha collaborato inoltre con Rinaldo Alessandrini durante la rassegna concertistica ad Ambronay.
Nel 2004 ha vinto la prima edizione del Concorso Internazionale di musica barocca “Francesco Provenzale” e nello stesso anno ha cantato il ruolo di Armindo nella “Partenope” di Haendel sotto la direzione di A. Florio presentata al Festival di Beaune e a La Citè de la Musique a Parigi.
Nell’agosto del 2005 ha collaborato con i Sonatori della Gioiosa Marca eseguendo lo “Stabat Mater” di Pergolesi, riproposto, sotto la direzione del M° O. Dantone, per il Pergolesi – Spontini Festival nel settembre 2006.
Ha eseguito “La Betulia liberata” di Mozart con la Cappella Pietà de Turchini presentata ai festival di Beaune e di Santiago de Compostela .
E’ stata Barbarina nelle “Nozze di Figaro” di Mozart rapppresentata al teatro degli Champs-Elysées ; Rosilda nella “Ottavia restituita al trono” di Scarlatti; Zeza nello “Alidoro” di Leonardo Leo rappresentato al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli; Albina nella “Salustia” di Pergolesi presentata al festival di Montpellier in coproduzione con il Pergolesi-Spontini festival e Armindo nella “Partenope” di Haendel rappresentata a Ferrara e Modena riscuotendo successo di pubblico e critica.
Ha lavorato inoltre con Jordi Savall, con cui ha realizzato “L’Orfeo” e il “Vespro della Beata Vergine” di C. Monteverdi e con Peter Kopp, esibendosi in numerosi festival europei (Edimburgo, Salisburgo, Dresda etc…).
Collabora stabilmente con La Cappella della Pietà dè Turchini diretta dal M° A. Florio.
Nel 2007 ha conseguito con lode la laurea di II livello in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio San Pietro a Majella .
E’ vincitrice di diversi concorsi lirici, tra cui si annovera il Primo Premio al “Benvenuto Franci” di Pienza e recentemente si è esibita in un recital al Teatro Rossini di Pesaro e al Festival di Cremona “Claudio Monteverdi” riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica.
Ha all’attivo diverse incisioni discografiche per la Eloquentia, Glossa, Naive e Berlin Classic.
Particolarmente interessata al repertorio vocale del Sei-Settecento ha seguito masterclass in canto barocco del soprano Roberta Invernizzi, ha conseguito con lode, presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, il secondo livello specialistico in Musica Vocale da Camera e studia attualmente sotto la guida del soprano Maria Ercolano.
Antonio Florio
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota. Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, infine curandone la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo La colomba ferita (1670), Il schiavo di sua moglie (1671) e la Stellidaura vendicante (1674) di Francesco Provenzale; Il disperato innocente di Francesco, Boerio(1673); La finta cameriera di Gaetano Latilla (1673); Li Zite’n galera di Leonardo Vinci (1722); il Pulcinella vendicato di Giovanni Paisiello (1767); La Statira di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); Motezuma di Francesco De Majo(1765).
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra sinfonica di Santiago de Compostela, presentando La serva padrona e lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi.
Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse. E’, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco.
Tra i suoi impegni più recenti citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci “La Partenope”, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna. Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale.
Quindi nel 2006, ha diretto i Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”.
Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo Premio per la diffusione della Musica Mediterranea. Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival,Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival.
Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera “Alidoro” di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or”e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”.
Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni”, corrispondente al nostro premio Abbiati, per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007. Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini , si è aggiudicato inoltre il “Premio Napoli”, nella sezione “eccellenze nascoste” della città. Ha partecipato al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino.
Sempre nel 2009 “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna(teatro S.Carlo-Napoli, La Maestranza, Sevilla-La Coruna e Santander, Murcia- miglior produzione teatrale –premio Oviedo-) e una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater “ di Pergolesi.Nel 2010. Ha diretto “Orfeo e Euridice” di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni,l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e l’orchestra di Galicia-La Coruna.
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Nefeli, il nuovo Cd di canzoni folk internazionali alternate a 3 brani classici per violoncello solo
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