Salvatore Accardo e Bruno Canino, Sabato 24 settembre, al Teatro Tasso di Sorrento chiudono il XV “Sorrento Classica” Festival, diretto da Paolo Scibilia, con musiche di Beethoven e Franck
La XV edizione di Sorrento Classica, diretta dal Maestro Paolo Scibilia, promossa dal Comune di Sorrento e patrocinata da MiC e Regione Campania, si conclude Sabato 24 Settembre, alle ore 21.00, presso il Teatro Tasso di Sorrento, con l’attesissimo concerto dei celebri “monstres sacrés” della musica classica: il violinista Salvatore Accardo ed il pianista Bruno Canino. Lo storico duo cameristico Accardo – Canino, che vanta esibizioni nei più prestigiosi palcoscenici del mondo e numerose incisioni per le più importanti case discografiche, sarà interprete a Sorrento di un programma dedicato a due assolute pietre miliari della grande letteratura per duo violino e pianoforte: la Sonata per violino e pianoforte, n.5 in Fa magg. Op.24 “La Primavera” di L. van Beethoven e la Sonata per violino e pianoforte in La magg. Di C. Franck. Performance arricchita oltremodo dall’esecuzione su strumenti musicali d’eccezione: il violino Guarneri del Gesù “Hart” del 1730 ed lo Stainway&Sons B201, della collezione S.C.S. Società Concerti Sorrento.
Salvatore Accardo, uno dei più acclamati virtuosi del violinisti ed orgoglio italiano nel mondo, assente dalle scene sorrentine da più di 20 anni, riceverà per l’occasione dalla Città di Sorrento il “Sorrento Classica Prize 2022”, doveroso premio alla carriera e per il suo legame “storico – artistico” con la stessa Sorrento, essendo stato uno dei promotori, negli anni 70, dell’estate musicale sorrentina e delle settimane di musica d’insieme di Napoli, che avevano una estensione sempre a Sorrento e dove il Maestro, originario di Torre del Greco, teneva famosi corsi di perfezionamento internazionali per talenti italiani e stranieri. Salvatore Accardo ha esordito in pubblico a 13 anni eseguendo i Capricci di Paganini, a 15 vince il Primo Premio al Concorso di Ginevra e due anni dopo è il primo vincitore assoluto del Concorso Paganini di Genova. Il suo vastissimo repertorio spazia dalla musica barocca a quella contemporanea. Suona regolarmente con le maggiori Orchestre e i più importanti Direttori, affiancando all’attività di Solista quella di Direttore d’Orchestra. In questa veste ha lavorato con le più importanti orchestre europee ed americane. La passione per la musica da camera e l’interesse per i giovani lo hanno portato alla creazione del Quartetto Accardo nel 1992 e all’istituzione dei corsi di perfezionamento per strumenti ad arco della Fondazione W. Stauffer di Cremona nel 1986 insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi. Ha inoltre dato vita nel 1971 al “Festival Le Settimane Musicali Internazionali di Napoli” in cui – primo esempio assoluto – il pubblico era ammesso alle prove, e al “Festival di Cremona”, interamente dedicato agli strumenti ad arco. Nel 1987 ha debuttato con grande successo come Direttore d’Orchestra e successivamente ha diretto, fra l’altro, all’Opera di Roma, all’Opéra di Monte Carlo, all’Opéra di Lille, al Teatro di San Carlo a Napoli, al Festival Rossini di Pesaro. Oltre alle incisioni per la Deutsche Grammophon dei Capricci e dei Concerti per violino di Paganini con Charles Dutoit, Salvatore Accardo ha registrato per la Philips le Sonate e le Partite di Bach per violino solo, l’integrale dell’opera per violino e orchestra di Max Bruch con Kurt Masur, i concerti di Čajkovskij, Dvořák, Sibelius con Colin Davis, il concerto di Mendelssohn con Charles Dutoit e quelli di Brahms e Beethoven con Kurt Masur. Nel 1982 il Presidente della Repubblica Pertini lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, la più alta onorificenza della Repubblica Italiana.
Bruno Canino, uno dei più rappresentativi pianisti e cameristi italiani. Nato a Napoli nel 1935, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni; successivamente ha tenuto il corso di pianoforte e musica da camera sul Novecento al Conservatorio di Berna ed attualmente insegna all’Istituto Música de Cámara di Madrid. Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festivals in Europa, America, Australia, Asia. Da sessant’anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e ha fatto parte per trent’anni del Trio di Milano. Ha collaborato e collabora con illustri interpreti come Gazzelloni, Cathy Berberian, Accardo, Amoyal, Nicolet, Vittora Mullova, Itzhak Perlmann, Uto Ughi e con i Quartetti Amadeus, Borodin, Quartetto di Tokyo e altri. Il Maestro Paolo Scibilia, Direttore artistico di Sorrento Classica, il Comune di Sorrento guidato dall’avv. Massimo Coppola e la S.C.S. Società Concerti Sorrento offrono dunque al pubblico internazionale di Sorrento l’esibizione di due fuoriclasse assoluti della musica dotta, un concerto che definire storico non è azzardato per la levatura morale e artistica rappresentata dai due prestigiosi ospiti.
INFO INGRESSO A PAGAMENTO Posto unico: € 10,00 Prevendita online: www.ticketgate.it
Domenica 20 dicembre, alle ore 21, nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo la Associazione Alessandro Scarlatti presenta un duo pianistico inedito: Enrico Pieranunzi e Bruno Canino.
Il primo è uno dei maggiori interpreti del jazz italiano, non estraneo al rapporto con la tradizione accademica come dimostra il pregevole lavoro su Domenico Scarlatti, il secondo protagonista di una carriera quarantennale sui migliori palcoscenici della musica cameristica classica.
Due grandi interpreti del pianoforte solo apparentemente distanti dal punto di vista delle scelte artistiche e dello stile, ma in realtà accomunati dalla curiosità di esplorare forme e repertori ad ampio spettro.
Lo dimostra il programma della serata, intitolato “Americhe”, un affascinante ed inusuale accostamento di brani di compositori di entrambi gli emisferi americani, da Gershwin a Copland a Guastavino a Piazzolla.
Unica eccezione il brano “Duke’s dream”, composto dallo stesso Pieranunzi, che attraverso le note di questa “fantasy” esprime il suo grande affetto per il jazz, da lui – e da molti altri – ritenuto non a torto la più straordinaria forma d’arte regalataci dal Nuovo Mondo.
Biglietti
Intero: 15 Euro
Ridotto giovani (under 33): 10 Euro
Last minute (under 33): 3 Euro – in vendita un’ora prima del concerto
Per informazioni: www.associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
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Domenica 20 dicembre, ore 21.00 – Auditorium di Castel Sant’Elmo
Bruno Canino, pianoforte
Enrico Pieranunzi, pianoforte
Programma
William Bolcom (1938): Due Rags da “The Garden of Eden” Old Adam
The eternal feminine
George Gershwin (1898-1937): I got rhythm variations
(Elaborazione originale di E. Pieranunzi)
Aaron Copland (1900-1990): Danzón cubano
Enrico Pieranunzi (1949): Duke’s dream
Carlos Guastavino (1912-2000) Las niñas de Santa Fe
Muchacho Jujeño
Astor Piazzolla (1921-1992) Fuga y misterio
Milonga del Ángel
La muerte del Ángel
Bruno Canino Bruno Canino, nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni, e per dieci anni ha tenuto il corso di pianoforte e musica da camera al Conservatorio di Berna.
Attualmente insegna musica da camera con pianoforte alla Scuola di Musica di Fiesole.
Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Russia, Giappone e Cina.
Suona in duo pianistico con Antonio Ballista, e collabora con illustri strumentisti quali Accardo, Ughi, Amoyal, Perlman, Blacher.
È stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia.
Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.
Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre quali la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.
Tiene regolarmente masterclass per pianoforte solista e musica da camera, in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e partecipa al Marlboro Festival negli Stati Uniti dove ne 2014 è stato per la ventesima volta, e nel 2015 parteciperà ancora al Festival di Kusatsu dove era stato invitato la prima volta nel 1971.
È spesso invitato a far parte di giurie di importanti concorsi pianistici internazionali.
Tra le sue registrazioni più recenti, l’integrale pianistica di Emmanuel Chabrier.
Il suo libro “Vademecum del pianista da camera” è edito da Passigli, ed è di prossima pubblicazione un nuovo “Senza Musica”.
Enrico Pieranunzi
Enrico Pieranunzi – foto Agostino Mela
Nato a Roma nel 1949, Enrico Pieranunzi è da molti anni tra i protagonisti più noti ed apprezzati della scena jazzistica internazionale.
Pianista, compositore, arrangiatore, ha registrato più di 70 Cd a suo nome spaziando dal piano solo al trio, dal duo al quintetto e collaborando, in concerto o in studio d’incisione, con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron.
Tre volte premiato come miglior musicista italiano nel “Top Jazz”, annualmente indetto dalla rivista “Musica Jazz” (1989, 2003, 2008), ha ricevuto nel 1997 anche il Django d’Or come miglior musicista europeo.
Ha portato la sua musica sui palcoscenici di tutto il mondo esibendosi nei più importanti festival internazionali, da Montreal a Copenaghen, da Berlino e Madrid a Tokyo, da Rio de Janeiro a Pechino. Nel dicembre 2010 ha effettuato la sua prima tournée in Argentina/Uruguay che ha avuto un’eccezionale eco di stampa e di pubblico.
Nell’ultimo decennio ha notevolmente intensificato la sua presenza negli Stati Uniti, suonando a New York, Boston, San Francisco e partecipando, nel 2007, a Spoleto Usa (Charleston, North Carolina) festival che ne ha voluto dare un ritratto completo proponendolo in concerti di piano solo, duo e trio.
Dai suoi concerti del 2008 al Birdland di New York è stato tratto il cd “Latin Jazz Quintet” in cui Pieranunzi è alla testa di un quintetto comprendente John Patitucci, Antonio Sanchez, Diego Urcola, Yosvany Terry.
Un secondo cd, in trio con Steve Swallow e Paul Motian, sarà pubblicato dalla Camjazz on line.
Nel luglio 2009 ha suonato e registrato con Marc Johnson e Paul Motian nello storico “Village Vanguard” di New York.
Diverse sue composizioni sono presenti nei “Real Book” pubblicati dalla Sher Music e la prestigiosa rivista americana “Down Beat” ha incluso il suo cd “Live in Paris”, in trio con Hein Van de Geyn e André Ceccarelli (Challenge), tra i migliori cd del decennio 2000/2010.
Registra in esclusiva per la CamJazz che, oltre al “Latin Jazz Quintet”, ha pubblicato i suoi piano solo “Plays Scarlatti”, “Wandering” e, recentemente, 1685 in cui Pieranunzi estende a Bach e Haendel quell’idea di interpretazione/improvvisazione già presente con notevole successo in “Plays Scarlatti” .
Ha formato di recente un nuovo trio americano comprendente Scott Colley al contrabbasso e Antonio Sanchez alla batteria.
Con loro ha già registrato, sempre con l’etichetta CamJazz, l’album Permutation, uscito alla fine di gennaio 2012.
Il trio ha presentato quest’ultimo lavoro nel corso di un tour che ha toccato i principali e più importanti festival e teatri italiani ed europei (Parco della Musica di Roma, Roland Garros di Parigi, Black Diamond di Copenhagen, Napoli Jazz Winter, Cantina Bentivoglio di Bologna, Piacenza Jazz Fest e molti altri), per terminare la serie di concerti oltreoceano, a New York, dove si sono esibiti per una settimana al Village Vanguard, ottenendo un responso eccezionale di pubblico e stampa.
E’ stato scritto di lui: “Pieranunzi è un pianista di intenso lirismo, in grado di swingare con energia e freschezza e, nello stesso tempo, di non perdere mai la sua capacità poetica. La sua musica canta” (Nat Hentoff) “Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo” (Ray Spencer, Jazz Journal) “Ricordate il suo nome, perdetevi nella sua musica” (Josef Woodard, Jazz Times).
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La stagione 2015-16 dell’Associazione “Alessandro Scarlatti – Ente Morale” di Napolipropone ventidue concerti collegati tra loro da linee diverse, composte con l’auspicio di raggiungere “un’armonica polifonia”: “polifonia” perché molte e diverse sono le personalità degli artisti ospiti e degli autori che saranno eseguiti fra il 21 ottobre 2015 e la fine di aprile 2016; “armonica” perché tutte le voci, insieme, offriranno al nostro pubblico un panorama certo non esaustivo, ma ci auguriamo interessante e vivace, delle occasioni musicali del nostro tempo.
Il concerto inaugurale della stagione riprende il filo, già presente in quelle passate, di presentare nell’Auditorium di Castel Sant’Elmo le “eccellenze italiane”.
Quest’anno protagonisti saranno gli Archi dell’Accademia di Santa Cecilia, cioè il nucleo forte di un’orchestra che sta conseguendo molti e meritati successi non solo nella sede romana, ma anche nelle tournée che sempre più spesso compie in Italia e all’estero.
Il programma presentato a Napoli proporrà le Serenate di Dvořák e di Ciaikovsky e il Concerto di Nino Rota, con la direzione di Luigi Piovano, primo violoncello della compagine ceciliana, un musicista cui ormai da anni il direttore stabile Antonio Pappano ha affidato il gruppo degli archi.
Altri nomi eccellenti di interpreti italiani li ritroviamo il 20 dicembre con il duo formato da due pianisti ormai da tempo affermati, Bruno Canino e Enrico Pieranunzi, entrambi uniti dalla passione per la musica moderna e contemporanea, declinata più nel versante “classico” per il primo, in quello “jazz” per il secondo, e che dialogheranno insieme tra reciproche provocazioni.
Il concerto del 16 dicembre sarà poi un inedito incontro fra due realtà napoletane, che nel nome ricordano il grande compositore.
La nostra associazione ospita la Nuova Orchestra Scarlatti con un programma che spazia dal barocco del Concerto di Natale di Corelli a una pagina contemporanea di Patrizio Marrone, passando anche per tre composizioni di Astor Piazzolla.
Una presenza “forte” del pianoforte non deve mancare in una stagione di musica da camera: tre concerti sono affidati ad artisti che hanno oggi circa quarant’anni e che si trovano dunque ad essere il collegamento fra la generazione dei grandi nomi e quella di chi oggi sta emergendo. Maria Perrotta (28 ottobre) si è imposta già da qualche anno come una personalità sicura, capace di rinnovare anche pagine che hanno un’importante e consolidata tradizione interpretativa; Ramin Bahrani (13 gennaio) unisce nel suo concerto al prediletto J. S. Bach le musiche di Domenico Scarlatti, in un omaggio non solo alla nostra città ma anche a un compositore che ha impresso un segno forte allo sviluppo della sonata pianistica.
Poco più che ventenne è invece Beatrice Rana, già ospite con la Perrotta nello scorso anno in una serie di quattro concerti a Villa Pignatelli, e ormai pienamente affermata: il 7 aprile dialoga con il Quartetto Modigliani in una esecuzione integrale dei quartetti e quintetti con pianoforte di Robert Schumann divisa tra questa stagione e la successiva.
Accanto alla musica per pianoforte, quella per quartetto è un’altra presenza centrale nella stagione prossima.
Ravvicinati nel tempo sono gli appuntamenti di novembre: il 12 una giovane e promettente formazione slovacca, il Quartetto Mucha, erede della grande tradizione quartettistica della sua terra, è seguito, dopo un paio di settimane (24 novembre), da un ensemble di grande fama, l’Emerson, che si è costituito a New York nel 1976.
Tra le due date il Quartetto di Venezia propone il 18 novembre il primo di tre appuntamenti, che proseguiranno nelle prossime stagioni, dedicati alle pagine per quartetto di autori italiani, da Boccherini a Luciano Berio.
Anche un altro gruppo italiano inizierà un cammino con noi nella prossima stagione per proseguirlo nella successiva: il 20 gennaio e il 2 marzo il Quartetto di Cremona intraprende l’affascinante viaggio fra tutti quartetti di Mozart, un autore che è da sempre nel cuore del nostro pubblico.
E a proposito di ensemble che ritornano, il 10 febbraio riascolteremo i musicisti dell’Atos Trio che completeranno la serie delle pagine per trio di Beethoven.
Ci saranno poi molti interpreti cari da anni al nostro pubblico: Jordi Savall con il suo Hesperion XXI (il 3 dicembre) con un programma incentrato sul motivo della “Follia” e il duo “di famiglia” formato da Misha e Lily Maisky (il 24 febbraio).
E naturalmente ci saranno due temi sempre presenti nelle nostre stagioni: l’attenzione al Novecento e al contemporaneo e la grande tradizione barocca.
A Dimitri Šostakovič, uno dei più sofferti e interessanti protagonisti dello scorso secolo è dedicato il concerto del 4 novembre: al pianista Marco Scolastra e al Quartetto Savinio si affiancherà la voce di Sandro Cappelletto per illustrare la figura dell’artista sovietico a quarant’anni dalla scomparsa.
L’organico del gruppo protagonista il 9 dicembre fa già presagire un ascolto inconsueto e ricco di fascino: un ricco numero di percussioni sarà al centro della serata dell’ensemble Tetraktis con pagine che andranno da Varèse a John Cage.
Ad Arnold Schoenberg sarà dedicato il concerto del gruppo Operaincanto diretto da Fabio Maestri con la partecipazione del soprano Alda Caiello, interprete raffinata dei Brettl Lieder, pagine ispirate al mondo del cabaret berlinese del primo Novecento.
E anche quest’anno avremo un appuntamento “cross-over” dedicato alla musica jazz, con il trio (17 febbraio) del contrabbassista franco-spagnolo Renaud Garcia-Fons.
Per la grande tradizione del Barocco, spicca il concerto dell’Orchestra Barocca Pietà de’ Turchini diretta da Antonio Florio, un appuntamento sempre caro al nostro pubblico, che propone quest’anno (24 marzo) un’inedita pagina del nostro Seicento, la Passione secondo Giovanni di Gaetano Veneziano, compositore napoletano del quale ricorrono il prossimo anno 350 anni dalla nascita.
Ma è importante sottolineare che ormai da anni l’Associazione Scarlatti dedica molto impegno ad una attività didattica conclusa da performance pubbliche.
Progetto innovativo ed unico in Italia, il contenitore Scarlattilab raccoglie le iniziative della nostra Associazione dedicate ai giovani cantanti e strumentisti dei Conservatori del Sud che si affacciano alla carriera professionale.
Per lo Scarlattilab/Barocco gli allievi dei Conservatori di Napoli, Bari e Cosenza, con la direzione artistica di Antonio Florio e Dinko Fabris, seguono percorsi finalizzati alla preparazione di raffinati programmi di musica sei-settecentesca, con lo scopo di creare un necessario punto di incontro e di stimolo tra sperimentazione didattica e attività concertistica.
I due progetti del prossimo anno si concluderanno uno, il 10 novembre, con un concerto in occasione del bicentenario di due protagonisti del nostro Settecento musicale, Girolamo Abos e Gennaro Manna, l’altro il 12 dicembre al termine di un seminario dedicato alla pratica del basso continuo.
Una seconda occasione didattico-performativa è costituita dallo ScarlattiLab/Electronics, un collaborazione attiva dal 2012 con i Conservatori di Napoli e Salerno, sotto l’egida di Agostino Di Scipio e Giancarlo Turaccio, che si propone di promuovere la ricerca e la sperimentazione nell’ambito della musica contemporanea.
Il laboratorio cura sia la nascita e lo sviluppo di progetti compositivi, sia la costruzione e crescita dei processi esecutivi della nuova musica elettronica: i giovani compositori sono anche interpreti dei propri lavori, oltre che di pagine del repertorio contemporaneo.
Il concerto conclusivo avrà luogo il 27 gennaio e tornerà sul tema della “risonanza” già esplorata l’anno scorso in un gruppo di lavoro che comprendeva una ricerca interdisciplinare tra musicisti, filosofi e ricercatori di vari ambiti scientifici; in questa occasione autorevole protagonista sarà il M° Mario Bertoncini che dirigerà una masterclass sulla realizazzione della sua composizione “Solo aus dem klavierquartett” per cavo sospeso e 5 risuonatori.
Accanto poi a questi due laboratori, destinati a studenti già addentro al linguaggio musicale, vi è poi il progetto che intende portare la formazione musicale, corale e strumentale, anche ai bambini delle più piccole fasce di età.
Le attività musicali dedicate all’infanzia hanno iniziato a svilupparsi nel gennaio 2011 nella collaborazione tra l’Associazione Alessandro Scarlatti –Ente Morale e l’ICS “Paolo Borsellino”, che si trova nel quartiere delle Case Nove, tra la Stazione centrale e il porto di Napoli, con la creazione di un coro di voci bianche e in seguito di un orchestra di bambini e bambine fra gli 8 e i 13 anni.
Il progetto, intitolato “Musica e Società” si avvale del sostegno di Intesa Sanpaolo.
L’immagine della Scarlatti si presenta quest’anno rinnovata: nella grafica, nel calendario della stagione, nel sito web.
Particolarmente innovativa sarà la nuova gestione dei programmi di sala, con i commenti ai brani scaricabili tramite QR Code inseriti nei manifesti e nei programmi.
Da sottolineare in chiusura il consistente ridimensionamento dei prezzi di biglietti e abbonamenti: anche questo fa parte dell’ impegno e spirito di servizio della Associazione Alessandro Scarlatti a favore della città.
Abbonamenti ai concerti
Intero: euro 250
Ridotto CRAL: euro 230
Ridotto fedelissimi: euro 160*
Giovani (under 33) fedelissimi: euro 50*
*gli abbonamenti fedelissimi possono essere acquistati solo presso:
Associazione Scarlatti, Napoli, Piazza dei Martiri 58 ore 10-13 e 15.30 -18 giorni feriali
Gli abbonati della stagione precedente possono confermare il posto entro il 14 ottobre Nuovi abbonamenti dal 15 ottobre
E’ aperta la lista di attesa per i nuovi abbonati.
Biglietti singoli concerti
Intero: euro 15
Ridotto fedelissimi: euro 10
Ridotto giovani (under 33): euro 10
Last minute (fino a 33 anni): euro 3 in vendita un’ora prima dell’inizio del concerto
Sconto del 10% (esclusi i biglietti last minute) per i possessori di Feltrinelli Carta Più
Prevendite
Concerteria, via Schipa 23
Il Botteghino, via Pitloo 5
MC Revolution, via Palermo 124
Promos, via Stanzione 49
Occasioni Musicali
In qualità di nuovo direttore artistico dell’Associazione “Alessandro Scarlatti” spero che la stagione che propongo quest’anno corrisponda alla fiducia che hanno riposto in me il presidente Sicca e il Consiglio Direttivo e alla simpatia che mi hanno dimostrato tanti nostri soci e ascoltatori incontrati durante i concerti della scorsa stagione.
Ho cercato di fare in modo che fosse una stagione fedele alla tradizione di un’importante associazione di musica da camera con una lunga storia alle spalle, ma al tempo stesso aperta al nuovo e all’inedito.
Teniamo così acceso, parafrasando Gustav Mahler, il fuoco della passione per la musica classica e di ricerca (senza timore di usare queste due definizioni), ma al tempo stesso non “adoriamo le ceneri” di un repertorio che, nella sua grandezza, non è mai esaurito.
L’apertura al nuovo non vuole perciò dire soltanto musiche mai proposte, ma anche un modo diverso e magari provocatorio di eseguire il già noto.
Anche l’immagine della Scarlatti si presenta quest’anno rinnovata: nella grafica, nel calendario della stagione, nel sito web.
È soprattutto a quest’ultimo che ci affideremo per comunicare con i soci, con gli abbonati, con chi già ci conosce, ma anche per incontrare nuovi amici.
Invitiamo tutti a servirsene per lasciarci i loro commenti, le critiche e soprattutto i loro indirizzi
mail, con i quali potremo ricordare loro gli appuntamenti e comunicare le novità, anche dell’ultim’ora.
Nel calendario e sul sito sono state riunite, con pari importanza, tutte le iniziative della Scarlatti, perché sia visibile lo sforzo che l’Associazione fa, fedele al proprio statuto, per “la diffusione dell’arte e della cultura musicale nelle sue molteplici forme e nel solco della grande tradizione napoletana”.
Spesso anche gli spettatori più fedeli dei nostri concerti si stupiscono del numero delle nostre iniziative: i due ScarlattiLab che danno ai giovani musicisti occasioni di approfondire sia le tematiche della musica barocca sia quelle legate alla ricerca dei nuovi suoni dell’elettronica (non a caso abbiamo inserito in stagione entrambe le serie), il progetto che, anno dopo anno, ha portato al restauro e a una nuova vita sonora tanti organi antichi della nostra Regione, l’attenzione ai bambini, che vivono spesso condizioni difficili o di disagio nella nostra città, e ai quali offriamo la possibilità di una nuova forma di socializzazione e di crescita attraverso la pratica musicale, nel coro e in un’orchestra a loro dedicati.
E poi i concerti fuori stagione che si svolgono al mattino a Palazzo Zevallos e, novità di quest’anno, una serie di conversazioni su vari momenti e protagonisti della musica che saranno ospitate la domenica a Villa Pignatelli.
L’auspicio è che chi ci segue ai concerti di Castel Sant’Elmo o al Teatrino di Corte dia uno sguardo anche a queste altre occasioni e che chi segue le altre nostre altre iniziative venga poi anche a sentire un concerto. (Renato Bossa)
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Associazione Alessandro Scarlatti – Programma generale stagione 2015-2016
Mercoledì 21 ottobre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Gli Archi di Santa Cecilia
Luigi Piovano, direttore
Nino Rota: Concerto per archi
Antonín Dvořák: Serenata in mi maggiore op. 22
Pëtr Il’ič Čajkovskij: Serenata in do maggiore op. 48
Mercoledì 28 ottobre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Maria Perrotta, pianoforte
Wolfgang Amadeus Mozart: Sonata in sol maggiore K. 283
Johannes Brahms: 4 Ballate op. 10
Franz Schubert: Sonata n. 21 in si bemolle maggiore D. 960 op. post.
Mercoledì 4 novembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Quartetto Savinio
Marco Scolastra, pianoforte
Sandro Cappelletto, voce recitante
“Šostakovič, un artista per il popolo” a 40 anni dalla morte
Dmitrij Šostakovič Trio n. 2 in mi minore op. 67
Quintetto in sol minore op. 57
Martedì 10 novembre 2015 – Teatro di Corte di Palazzo Reale, ore 21.00
ScarlattiLab\Barocco
“Gennaro Manna e Alessandro Scarlatti – due generazioni a confronto” in collaborazione con i Conservatori di Napoli e di Palermo
Giovedì 12 novembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Quartetto Mucha
Franz Joseph Haydn: Quartetto in re maggiore op. 76 n. 5
Wolfgang Amadeus Mozart: Quartetto in sol maggiore K. 387
Ludwig van Beethoven: Quartetto in fa minore op. 95 “Serioso”
Ilja Zeljenka: Quartetto n. 7 “Hommage à Beethoven”
Mercoledì 18 novembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Quartetto di Venezia
“La musica italiana per quartetto d’archi” – primo concerto
Luigi Boccherini: Quartetto in sol maggiore op. 52 n. 3
Bruno Maderna: Quartetto in due tempi
Giacomo Puccini: “Crisantemi”
Giuseppe Verdi: Quartetto mi minore
Martedì 24 novembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Quartetto Emerson
Johannes Brahms: Quartetto in la minore op. 51 n. 2
Franz Schubert: Quartetto in sol maggiore D. 887
Giovedì 3 dicembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Hesperion XXI
Jordi Savall
“Folias & canarios”, musiche all’epoca di Carlo V e Filippo II
Mercoledì 9 dicembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Tetraktis
Musiche di Henry Cowell, Lou Harrison, Carlos Chávez, Steve Reich, John Cage e Edgard Varèse
Venerdì 11 dicembre 2015 – Teatro di Corte di Palazzo Reale, ore 21.00
ScarlattiLab\Barocco
“Continuum – Sonate da camera per violoncello” in collaborazione con i Conservatori di Napoli, di Bari e di Palermo
Mercoledì 16 dicembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Nuova Orchestra Scarlatti
Arcangelo Corelli: Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 8, “Fatto per la notte di Natale”
Ferenc Farkas: Antiche danze ungheresi del secolo XVII per fiati
Benjamin Britten: Sinfonietta op. 1
Patrizio Marrone: Polittico per piccola orchestra
Dmitrij Šostakovič: Quattro valzer
Astor Piazzolla: Fuga per piccola orchestra
Domenica 20 dicembre 2015 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Bruno Canino, pianoforte
Enrico Pieranunzi, pianoforte
“Americhe”
William Bolcom: Due Rags da “The Garden of Eden”
George Gershwin: “I got rhythm”
Aaron Copland: “Danzón cubano”
Leonard Bernstein: Music for two pianos
Enrico Pieranunzi: “Duke’s dream”
Carlos Guastavino: “Las niñas de Santa Fe”;
Astor Piazzolla
“Fuga y misterio”
“Milonga del ángel”
“La muerte del ángel”
Mercoledì 13 gennaio 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Rahmin Bahrami, pianoforte
“Viaggio in Italia con Johann Sebastian Bach”
Musiche di Johann Sebastian Bach e di Domenico Scarlatti
Mercoledì 20 gennaio 2016 – Teatro di Corte di Palazzo Reale, ore 21.00
Quartetto di Cremona
Integrale dei quartetti per archi di Wolfgang Amadeus Mozart – primo concerto Quartetto in sol maggiore K. 80
Quartetto in re maggiore K. 155
Quartetto in sol maggiore K. 156
Quartetto in do maggiore K. 157
Quartetto in fa maggiore K. 158
Quartetto in si bemolle maggiore K. 159
Quartetto in mi bemolle maggiore K. 160
Mercoledì 27 gennaio 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
ScarlattiLab \Electronics\ Risonanza2
Mario Bertoncini – “Solo aus dem Klavierquartett” per cavo sospeso e 5 risuonatori in collaborazione con i Conservatori di Napoli e di Salerno
Mercoledì 10 febbraio 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Atos Trio
Integrale dei trii con pianoforte di Ludwig van Beethoven – secondo concerto Trio in mi bemolle maggiore op. 1 n. 1
Trio in do minore op. 1 n. 3
Trio in si bemolle maggiore op. 97 “Arciduca”
Mercoledì 17 febbraio 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Renaud Garcia-Fons Trio
Renaud Garcia-Fons, contrabbasso a 5 corde; Kiko Ruiz, chitarra flamenca ;
Negrito Trasante, percussioni
Mercoledì 24 febbraio 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Mischa Maisky, violoncello
Lily Maisky, pianoforte
Johann Sebastian Bach: Sonata n. 3 in sol minore BWV 1029
Franz Schubert: Sonata in la minore/maggiore D. 821 “Arpeggione”
Robert Schumann: 5 Stücke im Volkston op. 102
Johannes Brahms: Sonata in mi minore op. 38
Mercoledì 2 marzo 2016 – Teatro di Corte di Palazzo Reale, ore 21.00
Quartetto di Cremona
Integrale dei quartetti per archi di Wolfgang Amadeus Mozart – secondo concerto Quartetto in fa maggiore K. 168
Quartetto in la maggiore K. 169
Quartetto in do maggiore K. 170
Quartetto in mi bemolle maggiore K. 171
Quartetto in si bemolle maggiore K. 172
Quartetto in re minore K. 173
Mercoledì 16 marzo 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Ensemble Incanto
Alda Caiello, soprano
Fabio Maestri, direttore
Arnold Schönberg
“Brettellieder”
“Die eiserne Brigade”
“Ode a Napoleone” op. 41
Giovedì 24 marzo 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Orchestra Barocca Cappella Pietà de’ Turchini
Ghislieri Choir
Antonio Florio, direttore
Gaetano Veneziano: “Passio secundum Joannem”
Giovedì 7 aprile 2016 – Auditorium di Castel Sant’Elmo, ore 21.00
Quartetto Modigliani
Beatrice Rana, pianoforte
Robert Schumann Quartetto in la minore op. 41 n. 1
Quartetto in fa maggiore op. 41 n. 2,
Quartetto per pianoforte, violino, viola e violoncello in mi bemolle maggiore op. 47
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Il grande pianista Bruno Canino ritorna nel Conservatorio Cimarosa a due anni dalla sua partecipazione alle Celebrazioni del Quarantennale dell’Istituzione.
Con l’entusiasmo di sempre, incontrerà gli studenti del Conservatorio venerdì 19 e sabato 20 dicembre, dalle 10 alle 13.30, per una Masterclass pianistica e, sempre sabato 20, alle 19.30 nell’Auditorium del Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino saluterà il pubblico avellinese con un concerto che prevede quattro Valzer di Chopin ed il celeberrimo Concerto per pianoforte e orchestra K.488 di W. A. Mozart.
L’Orchestra del Conservatorio, diretta dal M° Gina Grassi, inaugurerà la serata con la Serenata per archi, op. 20 di E. Elgar e, ancora una volta, l’Auditorium della Massima Istituzione Musicale Irpina, sarà testimone della Grande Musica.
Bruno Canino (classe 1935) è stato allievo di Vincenzo Vitale e di Enzo Calace.
Ha iniziato poi una lunga carriera di concertista e camerista in tutto il mondo, durante la quale ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, András Schiff e Viktoria Mullova, (con la quale vinse il Premio Edison nel 1980), David Garrett, Franco Mezzena.
Tra le sue registrazioni più importanti: le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, l’integrale dell’opera pianistica di Alfredo Casella e la prima integrale pianistica di Claude Debussy su compact disc.
Attualmente è docente di musica da camera con pianoforte presso la Scuola di musica di Fiesole e alla Escuela Reina Sofia di Madrid. Nel 1999-2002 è stato direttore musicale della Biennale di Venezia.
Gina Grassi proviene da una famiglia di famosi pittori.
Ha studiato pianoforte, composizione, direzione di Coro e direzione d’Orchestra.
Ha già alle sue spalle una lunga carriera concertistica come direttore d’orchestra, sia in Italia che all’estero.
Il suo repertorio sinfonico spazia dal barocco agli autori contemporanei, con particolare riguardo all’opera di W. A. Mozart e L. van Beethoven.
Quello operistico da Pergolesi, a Mozart, a Mascagni e Verdi.
Ha diretto moltissime orchestre italiane ed estere riscuotendo unanimi consensi di critica e di pubblico.
E’ docente presso il Conservatorio di Avellino.
(Comunicato a cura dell’Ufficio Stampa del Conservatorio di Avellino)
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Giovedì 20 novembre, alle ore 21, nell’ Auditorium di Auditorium di Castel Sant’Elmo per la conclusione del ciclo di concerti “Musica per gli ultimi giorni dell’umanità”, torna a Napoli uno dei più amati e brillanti pianisti della sua generazione, Bruno Canino.
Attraverso le musiche di Alban Berg, Richard Strauss, Schoenberg, Janáček, Wolf-Ferrari, Bartók e la lettura di brani tratti da “Contro-passato prossimo” di Guido Morselli da parte di Andrea De Goyzueta,
Il ciclo “Musica per gli ultimi giorni dell’umanità”, ideato dal Prof. Massimo Lo Iacono, è stato dedicato a ricordare il centenario dello scoppio della prima Guerra Mondiale e della conseguente caduta dell’Impero Asburgico, attraverso una serie di parallelismi tra musica e letteratura.
Compositori dell’area mitteleuopea della generazione a cavallo tra Ottocento e Novecento come Johann e Richard Strauss, Anton Webern, Hugo Wolf, Gustav Mahler sono stati infatti accostati in quattro concerti a brani letterari tratti da “Il mondo di ieri” di Zweig, e “Gli ultimi giorni dell’umanità” di Krauss, “Confessioni di un borghese” di Sándor Márai, e “Contro-passato prossimo” di Morselli.
Mentre il primo decennio del Novecento era stato un periodo di straordinarie innovazioni – Freud aveva pubblicato “L’ Interpretazione dei sogni”, Einstein aveva elaborato la teoria della relatività, i fratelli Wright avevano costruito il primo aeroplano e Kandinsky aveva dipinto il primo quadro non figurativo – con la guerra mondiale e la successiva scomparsa nel 1918 dell’Impero d’Austria, gli intellettuali e i poeti che avevano avuto esperienza di quella civiltà multiculturale e plurilinguistica videro improvvisamente perdute le basi della vita e della cultura di un’intera epoca. Questo ciclo di concerti ha cercato quindi di approfondire la nostalgia per il passato e lo smarrimento di fronte al futuro che caratterizzò questa generazione di artisti.
Costo del biglietto
Platea I settore: 25 Euro
Platea II settore: 20 Euro
Platea III settore
Intero: 15 Euro
Giovani: 8 Euro
Last minute: 3 Euro (giovani al di sotto dei 25 anni, biglietti messi in vendita un’ora prima del concerto)
Béla Bartók: Sei danze in ritmo bulgaro da “Microkosmos”
Bruno Canino Nato a Napoli, ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano, dove poi ha insegnato per 24 anni; e per dieci anni ha tenuto il corso di pianoforte e musica da camera al Conservatorio di Berna.
Come solista e pianista da camera ha suonato nelle principali sale da concerto e Festivals europei, in America, Australia, Giappone, Cina.
Da più di 50 anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e collabora con illustri strumentisti come Salvatore Accardo, Uto Ughi, Pierre Amoyal e Itzahk Perlman.
È stato per alcuni anni direttore artistico della Giovine Orchestra Genovese e, in seguito, della stagione autunnale del Campus Internazionale di Musica di Latina.
E’ stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia.
Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.
Ha suonato sotto la direzione di Claudio Abbado, Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Wolfgang Sawallisch, Luciano Berio, Pierre Boulez e con orchestre come la Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonia, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.
Numerose le sue registrazioni discografiche: fra le più recenti ricordiamo le Variazioni Goldberg di J. S. Bach, l’integrale pianistica di Alfredo Casella e ha iniziato quella di Claude Debussy di cui sono usciti i primi due CD per Stradivarius.
Bruno Canino ha tenuto masterclass per pianoforte solista e musica da camera in Italia, Germania, Giappone, Spagna e partecipa al Marlboro Festival negli Stati Uniti da più di venticinque anni.
Attualmente insegna pianoforte alla Escuela Reina Sofia di Madrid.
Il suo libro “Vademecum del pianista da camera” è edito da Passigli.
Andrea de Goyzueta Nasce a Napoli nel 1976. E’ attore, produttore teatrale e parte del comitato artistico della storica compagnia Ente Teatro Cronaca fondata da Mico Galdieri.
Dopo la formazione artistica svolta principalmente presso il Laboratorio Permanente del Teatro Elicantropo di Napoli, nel 2004 si laurea con lode in Lettere e Filosofia, è borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici fondato da Benedetto Croce e fonda l’Associazione Tourbillon Teatro, con la quale svolge un’intensa attività artistica e di produzione teatrale e musicale lavorando, tra gli altri, con il M° Roberto De Simone.
A ottobre 2012 riceve il Premio Domenico Rea, sezione teatro, “come riconoscimento per i meritevoli primi anni di attività teatrale ed impegno culturale, e come incoraggiamento per la prosecuzione della carriera”.
Ha iniziato il suo percorso di attore con il regista Carlo Cerciello nel 2001 in spettacoli come “Stanza 101” (premio speciale UBU 2001) e “Noccioline” (premio Ruccello 2006) e, tra gli altri, con Mariano Rigillo, Bruno Garofalo, Alessandra Asuni.
Nelle ultime stagioni è stato coprotagonista con l’attore e regista Claudio Di Palma nello spettacolo “La Finestra sul Cortile” e “Ferito a Morte” di Raffaele La Capria con Mariano Rigillo per il Teatro Stabile di Napoli; ha lavorato con la regista e drammaturga Sarasole Notarbartolo nello spettacolo “La Danse des Amants” per il Festival Giardino delle Esperidi a Campsirago in Brianza; è stato uno degli interpreti del progetto “Occhi Gettati” di e con Enzo Moscato diretto dal regista Francesco Saponaro; ha prodotto e interpretato lo spettacolo “Il Contratto” di Eduardo De Filippo per la regia di Pino Carbone per il Festival Benevento Città Spettacolo. Partecipa all’ultima edizione del Festival dei Corti di Cairano con il monologo “Giulietta e il suo Romeo” da Alessandro Baricco.
Ha incontrato nel suo percorso artistico molti compositori e musicisti tra i quali Carlo Galante, Francesco D’Errico, Mario Caroli, Valerio Virzo, Fabrizio Elvetico.
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Dopo il successo di Piano City Berlino 2010 e Milano 2012/13, Napoli festeggia il pianoforte in un weekend con una delle manifestazioni più trendy in Europa: il 4, 5 e 6 ottobre 2013, il pianoforte risuona in ogni angolo della città con concerti, eventi, appuntamenti nei salotti delle case napoletane e nei più bei luoghi storici, dai musei ai teatri alle piazze.
L’originale format PIANO CITY, ideato dal pianista berlinese Andreas Kern, non a caso approda nella Capitale Europea della musica, Napoli, culla di una prestigiosa Scuola Pianistica, in cui la tradizione sia artigianale sia culturale del pianoforte risale agli inizi dell’800.
Testimonial dell’edizione partenopea è Sir Antonio Pappano affiancato da un comitato d’onore di celebri pianisti Campani: Bruno Canino, Laura De Fusco e Annamaria Pennella.
La direzione artistica è a cura di due affermati pianisti napoletani, Dario Candela (per la sezione classica) e Francesco D’Errico (per la sezione jazz) insieme all’ ideatore Andreas Kern. Piano City Napoli conta su una fitta rete di partner costituita dai principali protagonisti della vita musicale e culturale della città – Accademie, Associazioni, Festival, Teatri, Scuole di musica, Centri di Cultura ed Università – e si pone l’obiettivo di creare uno stimolante confronto pianistico e di riesplorare la gloriosa tradizione del pianoforte a Napoli.
La musica del pianoforte si libera dagli schemi convenzionali e si apre in tutta la sua meraviglia per le strade di Napoli in scenari nuovi ed insoliti: 150 gli eventi previsti, dai salotti privati dei napoletani (40 House Concert) al Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore – sede principale – nelle cui splendide sale si diffonderà la dolce melodia di 88 tasti da mattina a sera.
Altre suggestive e prestigiose sedi sono il Palazzo Reale, il Palazzo Zevallos-Stigliano, Palazzo Piacentini, l’Institut Française, il Centro Italiano Musica da Camera, il Museo PAN, il Museo Nitsch, la Sala Chopin, la Sala Ciccolini, Associazione Circolo Politecnico, Sala Ascione etc.
Tra i Main Concert non manca la “Piano Battle”, il concerto-show ideato da Andreas Kern e Paul Cibis in cui si esibiscono i 2 pianisti in una sfida a colpi di pianoforte.
Circa 200 pianisti, napoletani e non, intervengono con repertori di qualsiasi genere musicale, incroci tra classica e jazz, profili di composizione, maratone di improvvisazione.
Numerosi anche gli eventi organizzati per studenti e bambini.
La manifestazione è voluta e promossa dalla storica Ditta Alberto Napolitano Pianoforti di Piazza Carità – con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura, del Conservatorio San Pietro a Maiella e del FAI – sezione Campania, con il sostegno del Banco di Napoli.
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Tre concerti per piano solo al Museo Bagatti Valsecchi: 14, 15 e 16 giugno ore 20.30
Nella suggestiva cornice del Salone d’Onore del Museo Bagatti Valsecchi
tre concerti per pianoforte eseguiti da pianisti italiani di fama internazionale.
Apre la rassegna il 14 giugno Andrea Bacchetti, cui seguono il 15 e il 16 giugno rispettivamente Antonio Ballista e Bruno Canino.
“Da Scarlatti a Debussy, passando per Joplin” – queste le intenzioni di Marcello Nardis, al quale è affidata la direzione artistica della manifestazione – grazie alla generosa disponibilità di tre illustri musicisti italiani, Milano potrà rivivere appieno, nella musica e con la musica, lo spirito di condivisione, il senso di appartenenza e la ‘nobile’ atmosfera creativa dei Salotti ottocenteschi, che resero la città celebre in tutta Europa”.
Martedì, 14 giugno:
Andrea Bacchetti esegue musiche di Baldassare Galuppi, Benedetto Marcello, Giovanni Paisiello, Antonio Soler, Domenico Scarlatti, Gioachino Rossini
Mercoledì, 15 giugno: Antonio Ballista esegue musiche di Scott Joplin, James Scott, Robert Hampton, Artie Matthews, Ferdinand Jelly Roll Morton, Claude Debussy, Igor Stravinskij, Paul Hindemith
Giovedì 16 giugno: Bruno Canino esegue musiche di Muzio Clementi, Franz Schubert, Claude Debussy
Il Museo sarà visitabile prima dell’inizio dei concerti, dalle ore 18,30 alle 20. Ingresso: 15,00 Euro.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Amici del Museo Bagatti Valsecchi e si avvale della generosa collaborazione di Fazioli Pianoforti.
Informazioni:
Museo Bagatti Valsecchi Via Santo Spirito, 10/Via Gesù 5 – Milano www.museobagattivalsecchi.org
Per visualizzare la pagina Notizie del sito Museo Bagatti Valsecchi, si prega gentilmente di cliccare sul seguente link, scegliere poi la voce “Notizie”
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La rassegna Maggio dei Monumenti-Maggio della Musica, la cui direzione artistica è affidata al maestro Michele Campanella, ha rivolto la sua attenzione, nel recente appuntamento, verso la produzione liederistica, affidandola al tenore Marcello Nardis ed al pianista Bruno Canino.
La prima parte è stata dedicata ad una selezione dei “Mörike-Lieder” (1888) dell’austriaco Hugo Wolf (1860-1903), autore in genere poco conosciuto e raramente eseguito, che scrisse alcune raccolte di lieder su testi di autori prestigiosi.
In questo caso scelse una cinquantina di liriche di Eduard Mörike (1804-1875), pastore luterano e docente di letteratura tedesca, esponente di spicco del Romanticismo tedesco, appartenente alla cosiddetta “Scuola sveva”, che faceva capo a Ludwig Uhland.
Dopo l’intervallo spazio ai Lieder eines fahrenden Gesellen, e a brani scelti da Des Knaben Wunderhorn, entrambi di Gustav Mahler (amico e connazionale di Wolf), del quale quest’anno ricorre il centenario della morte.
I Lieder eines fahrenden Gesellen (Canti di un giovane in viaggio) sono costituiti da quattro pezzi, completati nel 1885, su testi dello stesso Mahler.
Il lavoro ebbe origine dopo la conclusione della storia d’amore fra il musicista e Johanna Richter, soprano conosciuto a Kassel quando era direttore in seconda dell’orchestra locale.
Va ricordato, a proposito di questo breve ciclo, il fatto che alcuni motivi vennero poi inseriti da Mahler nella Sinfonia n. 1.
Per quanto riguarda Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo), si tratta di una raccolta di poesie popolari medievali, pubblicata ai primi dell’Ottocento a cura dei letterati tedeschi Achim von Arnim e Clemens Brentano, dalla quale Mahler attinse i testi per musicare ventidue lieder, fra il 1892 ed il 1902.
Uno sguardo, ora, sui due bravissimi artisti, con il giovane tenore Marcello Nardis (autore anche del libretto distribuito al pubblico, contenente i testi di tutti i lied con la traduzione italiana) che ha evidenziato una splendida voce ricca di sfumature, una grande intensità interpretativa e una notevole padronanza linguistica.
Relativamente a Bruno Canino, lo abbiamo ascoltato recentemente in varie occasioni, impegnato in differenti formazioni, e non finiamo mai di stupirci per l’estrema bravura, l’innata capacità nel trovare subito un affiatamento con gli altri musicisti e la versatilità che contraddistinguono questo straordinario pianista.
A ciò va aggiunta la capacità di catturare l’attenzione del pubblico, privilegio esclusivo dei grandissimi esecutori.
In chiusura una serata molto interessante ed intensa, con qualche vuoto di troppo in sala, a conferma di quanto riportato dal critico Massimo Lo Iacono, in apertura del suo programma di sala, riguardo ad una certa allergia del pubblico (non solo napoletano ma italiano) nei confronti del Lied, considerato ostico, soprattutto per questioni di lingua.
Un genere che meriterebbe, invece. di essere maggiormente diffuso ed approfondito, soprattutto se affidato ad artisti come quelli che si sono esibiti in questa occasione nello splendido scenario della veranda neoclassica di Villa Pignatelli.
Marco del Vaglio
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è un sito curato dalla musicista Susanna Canessa dove è possibile pubblicare gratis un evento di Musica, di Arte e di Teatro, inviando un file di testo, corredato eventualmente da un’immagine, purché sia leggera ed inviata separatamente dal file di testo. Per essere preso in considerazione, quest’ultimo deve essere chiaro e semplice, senza particolare formattazione (sottolineature, grassetti, corsivo, tabulazioni, etc).
a web space by Susanna Canessa, a musician, where it’s possible publicize (it’sfree!) Music, Art and Theatre events. Send a text file, with a small picture a part from the text. This one has to be clear, without any kind of compless layout. In this case the comunication will not be available.
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