Venerdì 18 ottobre concerto inaugurale della Stagione 2019/2020 di “Live in Villa di Donato” con Brunello Canessa e il quartetto Guarracino-D’Angelo-Giangrande-Milano
Sarà una serata epocale quella di venerdì 18 ottobre (ore 21) a Villa di Donato: con “Napoli 1979”, il concerto inaugurale della Stagione 2019/2020 di “Live in Villa di Donato” e della rassegna “La Musica ha trovato casa”, si terrà la reunion di quattro fra i musicisti che hanno segnato la storia del “Neapolitan Sound”.
Alla fine degli anni ’70 Napoli ha vissuto uno dei migliori momenti di creatività musicale.
Fu proprio in quel periodo che si imposero sulla scena discografica nazionale ed internazionale artisti come Pino Daniele ed Edoardo Bennato dando forma quella particolare miscela di musica tradizionale partenopea, jazz, fusion e blues, che avrebbe dato vita al “suono” mediterraneo.
In quegli anni Brunello Canessa, ancora molto giovane, aveva appena iniziato il suo percorso artistico e guardava a questi musicisti con ammirazione alla quale nel tempo si è aggiunta stima ed amicizia e con molti di loro ha realizzato una frequente, felice collaborazione.
Il concerto inaugurale della Stagione 2019/2020 di Villa di Donato vedrà accanto a lui quarant’anni dopo, artisti del calibro di Gianni Guarracino, Roberto Giangrande, Fabrizio D’Angelo e Fabrizio Milano, quattro tra quei musicisti che hanno scritto con la loro arte una pagina che fa parte della storia della Musica Nuova italiana e internazionale vivendola in prima persona, in sala e soprattutto sul palco, al fianco dei protagonisti dell’epoca, primo fra tutti l’indimenticabile Pino Daniele.
Come consuetudine della casa, al concerto seguirà una cena con gli amici e gli artisti, gentilmente offerta dalla Padrona di casa Patrizia de Mennato.
Per una serata che rievoca tutta la “napoletanità” del grande Pino, saranno serviti ’A pizzella c’a pummarola ’n coppa, ’A Puttanesca, “Gattò” di patate con la mortadella e Sgonfiotti alla Cannella.
Napoli 1979
Gianni Guarracino – chitarra
Fabrizio D’Angelo – tastiere
Roberto Giangrande – basso
Fabrizio Milano – batteria
Brunello Canessa – chitarra e voce
Live in Villa di Donato – Stagione 2019/2020
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
Posto unico: 25 euro (spettacolo + cena)
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato (nella mail di prenotazione indicare cognome, contatto telefonico e numero di posti prenotati)
Per prenotazioni: prenotazioni@key-lab.net
NB Nella Piazza Sant’Eframo vecchio, di fronte alla Villa trovate un Garage
Novità: è possibile usufruire di in servizio di TAXI COLLETTIVO con partenza da piazza Amendola (di fronte al Liceo Umberto). Indicare nella mail di prenotazione se si vuole usufruire del servizio.
Info e Contatti:
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, 80137, Napoli
info@villadidonato.it
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Instagram: Villa di Donato
Press e accrediti:
Chiara Reale per Villa di Donato
0039/3805899435
chiara.reale81@gmail.com
Sabato 30 marzo a Villa di Donato Duets_Contaminazioni di Susanna Canessa e Monica Doglione
Sabato 30 marzo, alle ore 20.30, a Villa di Donato (Piazza S. Eframo Vecchio – Napoli) DUETS_CONTAMINAZIONI di Susanna Canessa e Monica Doglione.
“Contaminare” è ricercare similitudini nella melodia ed armonia e fondere, in un unico brano, canzoni apparentemente diverse tra loro.
Così come passare da uno stile ad un altro, dal folk al jazz, dal classico al moderno, sempre all’interno di una stessa esecuzione.
E non solo, ma anche intrecciare famosissime cover italiane con le versioni originali meno conosciute.
Questa ricerca, in continua evoluzione, di Susanna Canessa e Monica Doglione fatta attraverso la selezione di alcuni brani del vasto repertorio DUETS, che va dal folk americano al Trio Lescano, passando per i classici napoletani ed italiani e che ha permesso così di creare degli arrangiamenti unici.
Nella musica è molto importante sperimentare e osare!
Come consuetudine della casa, allo spettacolo seguirà una cena gentilmente offerta ai gentili ospiti dalla padrona di casa.
Anche dal punto di vista culinario, c’è un richiamo alle “contaminazioni: Taccole di Setaro alla siciliana con crema di cavolfiore, finocchietto, uva passa e pinoli, zuppa di lenticchie e friarielli “a modo mio” e, per finire, le immancabili graffette calde.
Si ringrazia lo sponsor tecnico Setaro – Antico Pastificio Artigianale.
Susanna Canessa, voce e chitarra
Monica Doglione, voce
Luca Guida, percussioni
Filomena De Rosa, voce
Stagione 2018/19 “Live in Villa di Donato”
Posto unico: 25 euro
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato (nella mail di prenotazione indicare cognome, contatto telefonico e numero di posti prenotati)
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prenotazioni@key-lab.net oppure cliccando su: www.susannacanessa.com/prenota/
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Sabato 19 gennaio “Live in Villa di Donato” propone “The Times They Are A-Changing” – Joan Baez & Bob Dylan con Susanna e Brunello Canessa
Sabato 19 gennaio, alle ore 21, a Villa di Donato (Piazza S. Eframo Vecchio – Napoli), la rassegna “Live in Villa di Donato” propone The Times They Are A-Changing – Joan Baez & Bob Dylan, con Susanna Canessa (chitarra e voce), Brunello Canessa (chitarra e voce) e la partecipazione di Francesco De Laurentiis (violino) e Luca Guida (percussioni).
Retrospettiva sui due artisti che più di tutti hanno rappresentato il simbolo della protesta intellettuale e pacifista dell’America degli anni ’60: Joan Baez e Bob Dylan.
Centinaia di messaggi e denunce attraverso dischi, raduni, concerti fino ad uno snobbato Premio Nobel dell’uno ed il ritiro dalle scene dell’altra.
I due fratelli Canessa ritornano insieme sul palco di Villa di Donato per farci rivivere queste emozioni pescando dal loro repertorio storico, quello del folk statunitense con il quale entrambi gli artisti hanno iniziato negli anni ’70.
Come consuetudine della casa, allo spettacolo seguirà una cena.
Pizzette e paste cresciute, zuppa di ceci e Provolone del Monaco, Orecchiette coi broccoli e le immancabili graffette calde daranno degna conclusione alla serata.
Live in Villa di Donato – Stagione 2018/19
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
Posto unico + cena: 25 Euro
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato (nella mail di prenotazione indicare cognome, contatto telefonico e numero di posti prenotati)
Per prenotazioni: prenotazioni@key-lab.net
NB Nella Piazza Sant’Eframo vecchio, di fronte alla Villa trovate un Garage
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Venerdì 11 maggio Villa di Donato presenta Four Guitars, con Brunello Canessa, Gianni Guarracino, Enzo Caponetto e Marco Gesualdi
Venerdì 11 maggio 2018, alle ore 21.00, a Villa di Donato (Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli), Four Guitars, con Brunello Canessa, Gianni Guarracino, Enzo Caponetto e Marco Gesualdi.
Four Guitars è stata la prima jam session a tema nella nostra città.
Nata quasi per caso sul palco del Teatro Trianon quando si incontrarono quattro chitarristi, ma soprattutto quattro vecchi amici, durante il Tributo a James Taylor che Canessa aveva messo in scena all’inizio del 2013.
Nacque una mitica improvvisazione di “Sunny Skies” e fu subito magia!
Da allora sono nati una serie di concerti (memorabile fu quello proprio da noi a Villa di Donato dell’anno scorso che registrò un super sold out), dove il country di Brunello e la jazz fusion di Gesualdi, mischiati al flamenco di Guarracino ed al blues di Caponetto creano lo spunto per un “gig” molto stimolante ed interessante dove i quattro amici “giocano” con il loro strumento e con il pubblico.
Da non perdere!
Come consuetudine di Villa di Donato, chiude la serata una cena a tema appositamente preparata dagli chef della casa Gianluca e Tina Maggio per i gentili ospiti.
Ad allietare la serata dell’11 maggio un menù sfizioso e primaverile: pasta cresciuta, tubettoni con i piselli e fantasie di frittate.
Concludono in dolcezza la cena le immancabili graffette calde.
Il Ricavato della serata sarà devoluto alla comunità di Padre Amos in Tanzania.
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
posto unico spettacolo + cena = 25 euro
Si consiglia di prenotare in gruppo o in coppia così da poter riservare i tavoli.
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato
Per prenotazioni: prenotazioni@key-lab.net
NB Nella Piazza Sant’Eframo vecchio, di fronte alla Villa trovate un Garage
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Venerdì 2 marzo a Villa di Donato “Mareiro – Avvistamenti lusitani da Capo di Posillipo”
Venerdì 2 marzo 2018, alle ore 21.00, a Villa di Donato (Piazza Sant’Eframo Vecchio – Napoli), Mareiro – Avvistamenti lusitani da Capo di Posillipo, con Isabella Mangani (voce e narrazione), Stefano Donegà (chitarra classica) e Felice Zaccheo (chitarra portoghese), con il Patrocinio del Consolato del Portogallo di Napoli e dell’Associazione Italia-Portogallo
Scrive Manuel Teixeira-Gomes:
“Vento mareiro fresco, encapelando levemente a água em ondas verdes, floridas de espuma efémera. Aragem que sacia os pulmões…”
(“Fresco vento che soffia dal mare, che increspa lievemente l’acqua a tramutarla in verdi onde, floride di spuma effimera. Brezza che sazia i polmoni…”
Vénus momentânea (da Inventário de Junho, 2ª ed., 1918)
In portoghese, “mareiro” è un aggettivo che indica provenienza e si dice soprattutto di vento che “viene o soffia dal mare”.
In senso più esteso, significa “propizio, favorevole alla navigazione”.
Con i nostri canti, i nostri suoni e i personaggi che evochiamo attraverso le nostre parole vogliamo essere il vento buono che gonfia le vele, ma anche la brezza che sazia i polmoni di chi resta sul molo. Il vento dei buoni presagi.
Napoli è la città che ha dato i natali a Isabella Mangani, Lisbona è la Napoli gentile che l’ha ospitata e ancora la accoglie con amore e con una luce per la quale non ci sono parole.
Sembra si diano le spalle, l’una rivolta su un grande e freddo oceano, l’altra sul caldo mare più a oriente.
È con quel calore che la sirena Partenope circonda in un abbraccio la principessina mora del Tago e la racconta, con amore.
Allo spettacolo segue la consueta cena “a tema” portoghese, che in questa occasione speciale vede il contributo di “Baccalaria”, il primo ristorante specializzato in piatti tipici di baccalà e stoccafisso a Napoli.
Lo chef di Baccalaria Vincenzo Russo, richiamandosi ai 365 modi portoghesi di preparare il baccalà, presenterà un “crudo lusitano” valorizzando la materia prima in purezza.
Alla degustazione si accompagnerà la tipica zuppa portoghese “Caldo verde” in una versione “italianizzata” e le immancabili zeppoline calde saranno preparati dagli chef della casa Gianluca e Tina Maggio.
Posto unico: spettacolo + cena: 25 euro
Prenotazione obbligatoria – numero di posti limitato
Per prenotazioni: prenotazioni@key-lab.net
N.B.: nella Piazza sant’Eframo Vecchio, di fronte alla Villa trovate un Garage
Info e Contatti:
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, 80137, Napoli
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Dal 21 al 24 settembre a Narni la decima edizione di “Alchimie e linguaggi di donne”, Festival della Letteratura-saggistica-arte al femminile
Si svolgerà a Narni, dal 21 al 24 settembre, la decima edizione di “Alchimie e linguaggi di donne”, Festival di letteratura-saggistica-arte al femminile ideato da Esther Basile, che si avvale dell’egida del Parlamento Europeo e dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Napoli, la Soprintendenza Archivistica per la Campania, la Biblioteca Nazionale di Napoli, la Biblioteca di Terni e il Comune di Sangemini.
Affidato alla direzione artistica della dott.ssa Maria Rosaria Rubulotta, in costante collaborazione con l’avv. Roberta Isidori, che ha ricoperto il ruolo di assessore alle Pari Opportunità e poi di consigliera, la manifestazione ha già ottenuto riconoscimenti di alto valore come le due medaglie del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e, buon ultimo, l’inserimento nel Superfestival del Salone del Libro di Torino nel Maggio 2017.
L’argomento di quest’anno “Alle radici dei diritti”, si gioverà dell’apporto di numerose personalità della letteratura e dell’arte e avrà, fra gli eventi principali, sabato 23 settembre, alle ore 16.00, al Museo Eroli di Narni un Tavolo Tematico dal titolo: “L’Europa, i diritti, i percorsi, le conquiste delle donne”, al quale interverranno, fra gli altri Adriana Buffardi, Vittoria Franco, Luisa Festa, Roberta Isidori, Rossella Del Prete, Giuliana Sgrena, Maria Rosaria De Divitiis, Mauro Giancaspro, Tiziana Bartolini, Paola Ortensi, Maria Stella Rossi, Gioconda Marinelli, Cinzia Capristo, Elio Pecora, Roberto Deidier, Esther Basile, Maria Ester Mastrogiovanni e Dorothy Volpe, Lucia Stefanelli
Il Festival ha visto avvicendarsi, nei suoi dieci anni di attività, numerosissime personalità nazionali ed internazionali, che hanno portato il loro contributo su argomenti come Archivi delle Donne, Letterature migranti, Le Filosofe del Novecento, Il tema del Nomadismo, La nuova banalità del Male, Il Femminicidio, Donne e Mediterraneo, La condizione carceraria femminile, Le Madri della Costituente ed approfondimenti su poeti e scrittori quali Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Sandro Penna, Amelia Rosselli e Anna Maria Ortese, curati dai critici letterari Elio Pecora e Roberto Deidier.
Vanno inoltre ricordate le presenze di Dacia Maraini, Barbara Alberti, Adele Cambria, Marosia Castaldi, Maria Rosa Cutrufelli, Giuliana Sgrena, Lia Levi, Boghos Zékiyan, Goffredo Fofi, Meri Lao, Monica Farnetti, Maria Serena Sapegno, Sandra Petrignani, Wanda Marasco, Bruno Galluccio, Lucia Stefanelli Cervelli, Gioconda Marinelli, Clara Sereni, Lidia Curti, Gabriella Musetti, Carla Arconte, Adriana Assini, Clara Schiavoni, Simona Bertocchi, Maria Ester Mastrogiovanni, Fania Cavaliere, Lia Migale, Adelia Battista, Silvana Sonno, Tommasina Soraci, Maria Stella Rossi, Iaia De Marco, Roberto Stopponi, Roberto Nini.
Nel campo della pittura sono state ospitate Roberta Basile, Giovanna Piromallo, Anna Paola Catalani, Silia Pellegrino che hanno esposto le loro opere, così come Le artigiane di Terni dirette da Silvia Imperi, la scultrice Teresa Mangiacapra con il gruppo storico delle Nemesiache presente ogni anno alla Biennale di Venezia.
Ancora, si segnalano i video a cura di Grazia Morace, Carlo Damasco, Tiziana Bianchi, la mostra di foto permanente di Maria Rosaria Rubulotta, Le Poete della Tenda Berbera dirette da Rita Felerico, che hanno per molti anni trovato accoglienza presso la dimora della signora Paola Casco e famiglia, nel suo giardino, a Stifone: M. T. Caporaso, A. La Volpe, G. Dell’Aria, M. Grande, L. Ferro, M. Marmo, C. Slobodanka, L. Nugnes, A. Liberatore, G. Marinelli, N. Bonapace, B. Gentile, C. Dolci, S. Di Mare, S. Cervone, A. Pugliese, C. Caputo, A.Schiavone, F. Coppola, M. Felici, N.Fasano.
Fra i musicisti hanno fornito il loro costante contributo il duo formato da Susanna Canessa e Monica Doglione, il sassofonista Nicola Rando, i chitarristi Lino Blandizzi, Marcello Appignani, Luca Ricatti, Patrizia Lopez e Patrizia Nicolai.
Numerose anche le case editrici partecipanti: Mondadori, Thyrus dell’Umbria, Alieno di Perugia, Mondadori, Il Saggiatore e Passigli, Einaudi, Guida, Homo Scrivens (Aldo Putignano), Minimum fax, Vita Activa da Trieste, Neri Pozza, Terre d’Ulivo da Lecce (Elio Scarciglia),Treves, Pironti, Libreria delle Donne di Napoli.
Nel complesso un Festival di ampio respiro, unico nel suo genere, che anche quest’anno, dal 21 al 24 settembre, approfondisce tematiche sociali, storiche, letterarie, filosofiche, con partecipazioni di spicco, valorizzando la produzione intellettuale e artistica femminile, con la presenza di studiose e studiosi arrivati da tutta Italia e anche dall’estero.
Giovedì 17 agosto presso la Tenuta dei Normanni di Salerno Chris Cain, con la Luca Giordano Band, ospite della XX edizione dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia in tour”
C’è blues in Campania, e sarà la XX edizione dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia in tour” firmati da Antonia Willburger a proporre al suo pubblico, in collaborazione col Campania Blues Festival di Domenico Spena e Angelo Senatore, che chiuderà con questa prestigiosa serata la sua XII rassegna, uno dei migliori chitarristi al mondo, Chris Cain, considerato una vera e propria icona del Blues moderno.
Notte d’estate in blues, quella di giovedì 17 agosto, quando nell’incantevole cornice dell’ anfiteatro della Tenuta dei Normanni di Salerno, nella verdeggiante frazione di Giovi Bottiglieri, si eleverà, a partire dalle ore 21 lo stile chitarristico infuocato con sfumature jazz ed intense sonorità blues tradizionali che impreziosiscono la profonda voce dai toni caldi, che fanno di Mr. Cain quell’autentico bluesman con tanti anni di esperienza alle spalle.
Una serata che avrà quale sigillo un momento conviviale con i musicisti, dinanzi ad un piatto fumante di spaghetti, offerto dagli chef della tenuta, maestri d’accoglienza.
Mr. Cain avrà quale band di sostegno, quella di Luca Giordano, con il leader alla chitarra e voce, Fabrizio Ginoble al pianoforte e organo, Walter Cerasani al basso e Lorenzo Poliandri alla batteria.
La grandissima espressività di Chris Cain sul palco è il risultato di innumerevoli concerti e incontri, nel corso degli anni e di lunghi studi musicali.
Chris Cain, infatti, è un polistrumentista, capace di eccellere oltre che nella chitarra, anche nel sax e nel pianoforte.
La passione e l’intensità della propria musica sono il riflesso delle sue radici, per metà greche e per metà afro-americane.
Chris nasce a Memphis una cinquantina di anni fa e si mette subito in luce come ragazzo prodigio che suona e scrive blues di altissima qualità, nella leggendaria “Bale Street”.
É notato infatti dai “mostri sacri” della chitarra, come B.B. King e Albert King e della musica nera in genere, che lo eleggono a pieni voti nella Hall of Fame.
Nei suoi ben sette album all’attivo si alternano purissimo e caldissimo Blues, con sue composizioni originali, e grandi puntate di Rhythm’n’Blues, in cui impressionano in primo luogo gli arrangiamenti.
La musica ci invita a viaggiare, adottando una visione meno rigida di tutte le altre discipline, il passato non è mai concluso in musica, pronto per essere consegnato al canone, al museo, o alla pagina.
Il passato, nel suo rifiuto perturbante di morire, introduce la sua nota blue, ambivalente, dissonante, risonante di un altrove inusitato.
Una nota blue che evoca quella “stonata” delle culture diasporiche afro-americane dell’Atlantico moderno, unite nella violenza, dalla schiavitù, e, successivamente distillate nella colonna sonora urbana della metropoli moderna, sotto le pressioni del razzismo e della marginalizzazione.
In quest’ottica, il passato può tornare come un’immagine esplosiva, carica di un tempo capace di far deflagrare il presente.
Ecco, allora che nella chitarra di Chris Cain, riconosceremo lo stile viscerale del Delta, con l’uso magistrale del bending, con un vibrato ampio e molto espressivo, con un fraseggio di grande impatto emotivo.
Un power blues, che intende mettere l’accento su quanto di viscerale sa trasmettere attraverso la sua chitarra, irruente e sanguigno, capace di trasformare ogni singola nota in un colpo allo stomaco dell’ascoltatore.
Il festival “Concerti d’estate di Villa Guariglia in tour” è organizzato da Antonia Willburger del CTA di Salerno in collaborazione con la Provincia di Salerno, il Comune di Salerno, il Comune di Cava de’ Tirreni, il Comune di Baronissi, l’Ept, la Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, il Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno, la Coldiretti-Campagna Amica e l’Associazione Amici dei Concerti di Villa Guariglia e con il patrocinio morale del Consiglio Regionale della Campania.
Prossimi appuntamenti in cartellone
Gran finale il 18 agosto nel parco del Ciliegio di Baronissi con il quartetto del fisarmonicista Francesco Citera, che condurrà il pubblico dalla Francia all’Argentina, passando per l’Ungheria e il Brasile.
Ingresso: Euro 10 (inclusa nel tagliando d’ingresso spaghettata post concerto)
Servizio navetta dalla stazione FS di Salerno per la Tenuta dei Normanni e ritorno
Biglietto: 4 euro
Prenotazione obbligatoria 339.7398095 / 329.4158640
Partenza: ore 8.30 e 9.00
Ritorno alla stazione: ore 0.20 e 0.40
Info per i media
Concita De Luca (393 9034488)
Olga Chieffi (347 8814172)
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Domenica 25 settembre conferenza-concerto del chitarrista Salvatore Morra nell’ambito del ciclo “Parliamo di musica”
Domenica 25 settembre 2016, alle ore 11.30, a Villa Pignatelli nell’ambito del ciclo divulgativo curato dalla Associazione Alessandro Scarlatti “Parliamo di musica” si terrà la conferenza/concerto del M° Salvatore Morra intitolata “Musica e Nostalgia lungo il Mediterraneo: le origini arabe della musica spagnola”.
Tema dell’incontro sarà l’influenza della musica araba sul repertorio spagnolo per chitarra, raccontata partendo dalla musica per ūd (liuto arabo), strumento principe della musica del mondo arabo islamico, con forme musicali come bashraf, samai e lunga-dal-maluf, fino ad approdare al repertorio per chitarra del diciannovesimo/ventesimo secolo.
Salvatore Morra affianca al Performer Certificate del Trinity College of Music a Londra e al diploma in chitarra, una laurea in discipline arabo islamiche presso l’Università “L’Orientale” di Napoli e un master in (etno)musicologia presso l’Università di Cambridge con uno studio sulla scuola di ‛ūd di Tunisi.
Ingresso gratuito
Per informazioni:
www.associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011
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Con “Tre in Uno” Susanna, Brunello e Riccardo Canessa per la prima volta insieme sul palcoscenico
Lei, Susanna, è una violoncellista, chitarrista e folksinger di grande bravura, gli altri due sono Brunello, affermato cantautore, arrangiatore, chitarrista e pianista e Riccardo, famoso regista di opere liriche.
Tutti e tre hanno un cognome prestigioso, Canessa, che rimanda a quello del padre Francesco, giornalista e critico musicale, ancora oggi molto attivo, e uno degli ultimi a potersi fregiare degnamente del titolo di sovrintendente del Teatro di San Carlo.
Ma non va dimenticata l’altra parte della famiglia, poiché la mamma dei tre artisti era Italia Carloni, prematuramente scomparsa nel 1997, appartenente ad una famiglia di attori, a sua volta imparentata con i De Filippo, in quanto nipote di Titina.
Non è quindi un caso che i fratelli Canessa abbiano respirato musica e teatro fin dalla tenera età e, per la prima volta, si sono voluti esibire tutti e tre insieme sul palcoscenico (quello del Nuovo Teatro Sancarluccio), anche per ricordare i loro celebri antenati.
Per tale motivo lo spettacolo, dal titolo “Tre in Uno”, si è aperto con il trio, che ha interpretato la scoppiettante arringa dell’avvocato Tartaglia, posta verso la fine della commedia ‘O Scarfalietto di Eduardo Scarpetta, padre dei De Filippo, mentre Riccardo Canessa si è poi calato nei panni del ragioniere Spasiano, recitando le drammatiche battute poste quasi al termine di “Napoli Milionaria”, capolavoro eduardiano, che nell’esordio avvenuto nel 1945 a Napoli erano state affidate ad uno degli attori della famiglia Carloni.
La parte musicale è invece iniziata con Brunello che, insieme a Susanna, ha eseguito “Lo guarracino”, celebre tarantella in dialetto napoletano, di autore ignoto, risalente alla fine del Settecento, abbastanza curiosa per l’ambientazione.
Infatti la vicenda descritta si svolge interamente nel mare, ed è incentrata su una storia d’amore fra la castagnola (nome italiano del guarracino) e la sardina, che causerà una rissa furibonda, alla quale prenderanno parte, fra pesci, molluschi e crostacei, almeno un’ottantina di specie differenti.
Rimanendo nell’ambito della tradizione partenopea, ma più vicina ai nostri giorni, i due si sono confrontati con “Luna rossa”, famosissima canzone di De Crescenzo e Vian, presentata alla Festa di Piedigrotta del 1950 e, da allora, interpretata da un gran numero di cantanti, anche stranieri come Frank Sinatra.
Il successivo medley, rivolto a motivi classici napoletani e ad alcuni suoi protagonisti, era affidato a Brunello e Riccardo, quest’ultimo autore di pregevoli imitazioni di una serie di artisti che hanno mantenuto alto il nome di Napoli nel mondo.
E’ stata poi la volta di un delizioso duetto sulla canzone “Non m’innamoro più” dove Susanna e Riccardo hanno vestito i panni rispettivamente di Catherine Spaak e Johnny Dorelli, seguita da “Tu ca nun crire” e “No potho reposare”, due struggenti motivi eseguiti da Susanna, il primo consistente in una lirica di Titina De Filippo, musicata da Brunello Canessa, il secondo tratto dalla tradizione sarda.
Toccava quindi a “Nun me ce trovo” e “Chella sera”, altri due motivi frutto del connubio fra i testi di Titina e la musica di Brunello, mentre un secondo medley di musica napoletana, affidata a Brunello e Riccardo (con ulteriori simpatiche ed azzeccatissime imitazioni), ha preceduto gli ultimi due brani in programma, interpretati in trio, “La sorella di Sasà” (di Iannuzzi e Marsiglia), frizzante canzone del filone legato all’avanspettacolo e “Zitti zitti, piano piano”, da “Il barbiere di Siviglia” di Rossini.
Pubblico numerosissimo, partecipe ed entusiasta, che è stato omaggiato con un bis di grande effetto, “Questo è un nodo avviluppato”, da “La Cenerentola” di Rossini, ulteriore prova della grandiosità dell’autore pesarese e della bravura dei protagonisti.
Uno sguardo, ora, ai tre interpreti, che hanno confezionato uno spettacolo molto piacevole, di grande spessore artistico, contraddistinto da un perfetto equilibrio.
E, se da tantissimo tempo conosciamo il valore di Susanna (fra l’altro anche autrice degli splendidi arrangiamenti rossiniani, scritti appositamente per la serata) e di Brunello, Riccardo, capace di essere a suo agio sia in ruoli teatrali comici e drammatici, sia come cantante ed imitatore (a tal proposito ci siamo ricordati quando anni addietro teneva alto il morale dello spogliatoio, imitando le voci dei suoi compagni di squadra), si è rivelato la vera sorpresa dello spettacolo.
L’unico rammarico legato a questo evento riguarda la sua (almeno per ora) unicità, in quanto non ha avuto repliche.
D’altronde, mettere insieme tre persone così impegnate non è cosa semplice, anche perché il problema non si limita a trovare una serata libera per l’allestimento ma, trovandoci di fronte a seri professionisti, vanno considerate le molte ore da dedicare alle prove.
Ad ogni modo il nostro augurio conclusivo è di poter rivedere quanto prima sul palcoscenico “Tre in uno”, in quanto varrebbe veramente la pena riproporlo.
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